Da Agatha Christie a Pierre Lemaitre, passando per Michel Bussi: François Morlupi, voce emergente del giallo italiano e ora in libreria con il romanzo “Come delfini tra pescecani”, racconta su ilLibraio.it cinque grandi libri gialli che gli sono rimasti nel cuore…

Dal successo con il self-publishing alle librerie con Salani, che presenta Come delfini tra pescecani, romanzo firmato da una voce emergente del giallo italiano, quella di François Morlupi (in copertina, nella foto di @Adriana Abbrescia, ndr), autore classe 1983. L’ambientazione è quella di Monteverde, quartiere elegante, tranquillo, dove non succede mai nulla. Forse è per questo che al commissariato di zona sono stati assegnati cinque soggetti ritenuti “particolari”…

Come delfini tra pescecani - François Morlupi

Abbiamo chiesto all’autore di parlarci di cinque libri gialli che ha amato, ed ecco quali ha scelto:

L’assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie (1926)

Probabilmente il colpo di scena più sorprendente che abbia letto, un magnifico viaggio introspettivo nella psiche umana. All’epoca fu aspramente criticato, scatenando molteplici dibattiti, per non aver rispettato il decalogo di Knox e aver tradito il patto con i lettori; ma assicurò alla Christie il soprannome di regina del giallo ai posteri. Un libro che ogni amante del genere dovrebbe conoscere a memoria.

L’uomo inquieto di Henning Mankell (2009)

Degna conclusione di una saga capolavoro, quella del commissario Wallander che merita di essere assaporata pagina dopo pagina. In ogni libro infatti, Mankell utilizza l’indagine come scusa per poter raccontare i mutamenti della Svezia, Paese in cui probabilmente l’autore non si riconosce più. Con tatto e una sensibilità fuori dal comune, Mankell è riuscito a creare un commissario imperfetto ma meravigliosamente umano. Assieme all’ispettore Martin Beck della coppia di autori Maj Sjöwall e Per Wahlöö, Wallander rappresenta il caposaldo del noir scandinavo, unendo ritmi compassati ad un’atmosfera e una natura fredde, austere e indifferenti alle vicende dei protagonisti.

Ninfee nere di Michel Bussi (2011)

Il libro che ha consacrato Bussi come uno dei migliori autori noir degli ultimi anni. Essendo l’indagine ambientata nella città immortalata dai quadri di Monet, Ninfee nere vi porterà a visitare e ad analizzare i quadri del celebre pittore francese come se foste in un museo, accompagnati da una guida. Un perfetto connubio tra giallo e arte, tra colpi di scena eclatanti e un’introspezione approfondita dell’animo umano. Un giallo classico, dai sapori nostalgici ma dalla scrittura scorrevole e moderna.

Alex di Pierre Lemaitre (2011)

Un thriller puro, un pugno allo stomaco per il lettore che lo lascerà senza fiato e attonito. Adrenalinico, violento, angosciante, con continui ribaltamenti di prospettiva e quella inquietante (ma al tempo stesso splendida) sensazione, pagina dopo pagina, di non riuscire a capire dove l’autore voglia andare a parare. Il commissario Camille Verhoeven, protagonista memorabile di questo romanzo capolavoro, è unico nel suo genere. Lemaitre dipinge il volto più duro e crudo dell’animo umano, non dando scampo né possibilità di redenzione.

Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni (2010)

Una ricostruzione storica impeccabile, una trama coraggiosa che esalta l’umanità di Ricciardi e di tutti i protagonisti che gli ruotano attorno. Il commissario incarna alla perfezione l’uomo lacerato da dubbi esistenziali che possiede una sensibilità fuori dal comune. I personaggi di contorno sono memorabili e insieme compongono un riuscitissimo mosaico che descrive perfettamente le innumerevoli sfaccettature del genere umano, nel bene e nel male. L’ambientazione napoletana rende unico un giallo dalle tinte malinconiche e struggenti.

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