Dopo “Eredità”, arriva in libreria “Lontananza”, il nuovo romanzo della prolifica autrice norvegese Vigdis Hjorth. Un rapporto disfunzionale tra madre e figlia scandagliato nelle sue pieghe più nascoste. Una nuova storia di famiglia in cui le bugie, i silenzi e i segreti vengono messi a nudo…

Dopo trent’anni di assenza Johanna torna in Norvegia e, rompendo il divieto di contattare la famiglia, telefona alla madre, che ora ha ottantacinque anni ed è vedova. Nessuna risposta. Per la famiglia Haug, Johanna non esiste più: è morta quando, appena sposata e studentessa di Legge per volere del padre avvocato, ha mollato tutto per diventare pittrice e si è trasferita nello Utah con il suo professore d’arte, con cui ha avuto un figlio.

Copertina del libro Lontananza

Da queste premesse parte Lontananza (Fazi, traduzione di Margherita Podestà Heir), il nuovo romanzo della scrittrice norvegese Vigdis Hjorth, che dopo aver esordito nel 1983 con un libro per ragazzi con cui aveva vinto il premio del Ministero della cultura norvegese, ha poi scritto oltre trenta libri, fra i quali una ventina di pluripremiati romanzi.

La fama internazionale è arrivata con Eredità, in Italia edito da Fazi nel 2020 (sempre nella traduzione di Margherita Podestà Heir), e che si è aggiudicato il Booksellers’ Prize e il Norwegian Critics Prize for Literature, mentre ora la scrittrice di Oslo torna in libreria raccontando un rapporto disfunzionale tra madre e figlia scandagliato nelle sue pieghe più nascoste. Una nuova storia di famiglia in cui le bugie, i silenzi e i segreti vengono messi a nudo.

Johanna, infatti, ormai è un’artista piuttosto affermata, ma anche i soggetti dei suoi quadri scatenano l’ira dei familiari, che vedono in essi una distorsione e denigrazione ulteriore nei loro confronti, soprattutto per il modo in cui viene raffigurata la madre. Nella mente di Johanna affiorano vecchi ricordi di una donna all’apparenza leggera, spensierata, bellissima, ma quando riesce finalmente a spiegarsi alcuni episodi sconcertanti a cui ha preso parte, capisce che la madre non faceva che nascondersi dietro una corazza di convenzioni.

Il lunghissimo silenzio fra le due donne si spezzerà così in maniera violenta in un ultimo, spietato confronto

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