Gelide atmosfere tipiche della letteratura mitteleuropea e magia propria della migliore tradizione “potteriana”: sono queste le coordinate di “Maldoror – I ragazzi della leggenda” di Philippe Lechermeier. Il testo, primo volume di una trilogia, oltrepassa i confini del mero romanzo di formazione, immergendo lettori e lettrici in un’avventura all’insegna dell’annosa lotta tra bene e male
In libreria per L’ippocampo Maldoror – I ragazzi della leggenda (traduzione di Fabrizio Ascari) di Philippe Lechermeier. Il romanzo, primo volume di una trilogia, presenta le gelide atmosfere tipiche della letteratura mitteleuropea mescolate alla magia di Harry Potter.
L’autore francese classe ’68, noto per la sua consolidata collaborazione con l’illustratrice Rebecca Dautremer, oltrepassa i confini del romanzo di formazione, immergendo lettori e lettrici in un’avventura all’insegna dell’annosa lotta tra bene e male.
Pubblicato lo scorso anno in Francia, Maldoror – I ragazzi della leggenda si è aggiudicato il Prix des Pépites come miglior romanzo junior al Salone di Montreuil.
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Ai confini di un’Europa sconvolta, mentre infuria la rivoluzione, cinque ragazzi (ognuno con una capacità unica e speciale) incrociano le proprie strade accomunati da una strana minaccia. Da Vienna a Odessa, da Kiev alle pianure siberiane, vengono inseguiti dalla polizia segreta e braccati da un atamano crudele e tirannico. Legati da un’amicizia e da un destino più grande di loro, i giovani avanzano alla ricerca di un regno scomparso: il regno di Maldoror.
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Tra inseguimenti al cardiopalma e momenti di scoperta, il racconto si presenta come una sinfonia che cattura, musicale nel ritmo e nel contenuto. Un’epica venata di fantasy e ritmata dalle ammalianti note della musica slava, come la melodia suonata da un violino.
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