La trasformazione di un uomo dal ruolo di figlio a quello di padre in “La parola di papà” di Cristiano Cavina; “Primo sangue”, il memoir di Amélie Nothomb; la storia intrecciata tra passato e presente di Chiara Gamberale, autrice de “Il grembo paterno”. Tre storie per festeggiare e celebrare la festa del papà

Per la festa del papà quale regalo migliore di un libro, che sia, se possibile, un’occasione di confronto e riflessione? Ecco una selezione di tre recenti uscite ideali per celebrare e festeggiare la paternità.

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La parola papà

La parola di papà libri da leggere 2022

Autore: Cristiano Cavina è un prolifico autore romagnolo. Con la sola eccezione di Scavare una buca (Marcos y Marcos), tutti i suoi romanzi sono ambientati a Casola Valsenio, suo paese natale, e hanno come protagonista l’autore stesso, presentato però sotto diverse sfaccettature: il bambino legato al paese e alla famiglia, l’adolescente alle prese con il campionato di calcio della propria squadra amatoriale, oppure l’adulto che si scopre padre.
Editore: Bompiani.
Genere: romanzo familiare.
Pagine: 176.
Trama: si può diventare un papà senza averne avuto uno? Il protagonista di questa storia trascorre l’infanzia sognando il mondo visto dall’alto, quello dei bambini che hanno un padre che li prende sulle spalle, ma le sole risposte alle sue domande le trova tra le pagine dei libri. Una volta diventato padre, saranno proprio i figli – che coniano per lui l’ambiguo appellativo di “babba” – insieme ai detenuti di un carcere a spingerlo verso la soglia dove l’immaginazione osa incontrare la realtà e ciascuno si assume la responsabilità di vivere la sua storia fino in fondo.
Consigliato a… chi si interroga sull’onestà della scrittura, sul potere della lettura e sulle narrazioni a cui affidiamo il compito di renderci le persone che siamo.
Cosa ci è piaciuto di più
: come l’autore trasformi il protagonista da figlio a genitore, attraverso un romanzo di famiglia che ne mette in discussione i fondamenti.

Primo sangue

Primo sangue di Amélie Nothomb

Autrice: Amélie Nothomb è una famosa scrittrice belga. Figlia di un ambasciatore membro di una delle famiglie più in vista del suo paese ha trascorso l’infanzia in Giappone, per poi trasferirsi in Cina al seguito del padre diplomatico. L’esordio a soli ventitré anni con Igiene dell’assassino (Voland), cui ha fatto seguito, ogni anno, un romanzo accolto con identico successo.
Editore: Voland, traduzione di Federica Di Lella.
Genere: storia familiare divertente e commovente.
Pagine: 128.
Trama: Amélie Nothomb racconta la storia del padre, Patrick Nothomb, rampollo di una delle più influenti famiglie del Belgio. Console generale in Congo, nell’estate 1964 viene preso in ostaggio dai ribelli rivoluzionari. Fra una madre troppo presto vedova, dei nonni a dir poco bizzarri e una banda di zii quasi coetanei, il piccolo Patrick si impegna a diventare uomo…
Consigliato a… chi vuole leggere la storia di un grande uomo, un omaggio di una figlia a suo padre, tra infanzia, primi amori e vita diplomatica.
Cosa ci è piaciuto di più
: la capacità dell’autrice di prestare la propria voce al padre, lasciandolo parlare in prima persona.

Il grembo paterno

Grembo paterno di Chiara Gamberale

Autrice: Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, La zona cieca (Bompiani, 2008, Premio Campiello Giuria dei Letterati), Le luci nelle case degli altri (Mondadori, 2010), Per dieci minuti (Feltrinelli, 2013), Avrò cura di te, a quattro mani con Massimo Gramellini (Longanesi, 2014), Adesso (Feltrinelli, 2016) e Qualcosa (Longanesi, 2017).
Editore: Feltrinelli.
Genere: romanzo sull’importanza del ruolo paterno nella crescita di una figlia (qui il nostro approfondimento).
Pagine: 224.
Trama: Adele, quando incontra Nicola, è certa di avere trovato la persona con cui sentirsi finalmente intera. Ma Nicola è legato da un patto antico a un’altra donna. In una notte fatale Adele torna come in sogno al paese dove è nata, marchiata da un soprannome, Senzaniente, che è pesato sulla sua famiglia perfino dopo che il padre, Rocco, ha sfidato la miseria e conquistato il benessere. La storia fra Adele e Nicola s’intreccia allora alla storia di Adele e suo padre.
Consigliato a… chi ha voglia di una storia fra il passato e il presente, dove quello che è stato tolto da bambini rischia di diventare l’unica misura di quello che il mondo potrà offrire. 
Cosa ci è piaciuto di più:
come l’autrice, attraverso gli indimenticabili personaggi di questo romanzo, giunge all’origine delle nostre domande sull’amore.

(articolo in collaborazione con Upday)

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