“Oltre i sogni” è l’autobiografia di Colin Wilson, romanziere e saggista inglese, che divenne famoso con la sua opera d’esordio, “L’outsider”

Oltre i sogni (Atlantide, traduzione di Enrico Bistazzoni) è l’autobiografia di Colin Wilson, scrittore inglese, saggista e romanziere, divenuto famoso nel 1956 con la sua opera d’esordio, L’outsider, un saggio dedicato alla figura dell’outsider in letteratura e nella cultura in generale.

Wilson, a sua volta outsider e grande scrittore, prende in esame una serie di grandi personaggi della letteratura, della cultura e dell’arte, accomunati dal senso di estraneità rispetto al tempo e alla società in cui vissero.

colin wilson outsider autobiografia

“All’improvviso mi sentivo come il Mr Polly di Wells” – racconta Colin Wilson in Oltre i sogni – Se la tua vita non ti piace puoi cambiarla. Fino a quel momento mi ero sentito come un pallone preso a calci dal destino, costretto a sottopormi a lavori che detestavo e a mandar giù rabbia e noia come se fosse quella la parte avuta in sorte dalla vita. Ora un semplice atto istintivo – la decisione di dire di no – aveva cambiato ogni cosa”.

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Autore di romanzi di fantascienza, gialli e horror, filosofo neoesistenzialista, saggista, studioso di psicologia, di esoterismo e dell’occulto, Colin Wilson ebbe una vita avventurosa. A sedici anni lasciò gli studi e cominciò a fare l’operaio in fabbrica, divenne famoso quando nel 1956, a soli venticinque anni, pubblicò la sua prima opera, L’outsider. Un saggio che esaminava la figura e il ruolo dei cosidetti outsider in letteratura e nella cultura in generale, passando in rassegna una galleria di grandi scrittori, artisti e filosofi, fra cui: Jean-Paul Sartre, Ernest Hemingway, Hermann Hesse, Fyodor Dostoyevsky, T.E. Lawrence e Vincent van Gogh.

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All’epoca Wilson era un solitario squattrinato che dormiva in un sacco a pelo, ma la pubblicazione del saggio lo rese famoso, e lo mise al centro dell’attenzione dei media, che lo accostarono alla figura di John Osborne. Da quel momento Colin Wilson divenne uno scrittore influente, il cui lavoro ispirò altri scrittori, artisti e persino musicisti come Julian Cope e David Bowie, che inserì L’outsider fra i suoi ibri preferiti.

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