Una selezione di libri di ieri e di oggi che affrontano, da angolazioni diverse, il problema del razzismo: tra scienza, storia, linguaggio, politica e autobiografie di uomini e donne che hanno provato il razzismo sulla propria pelle, una lista di saggi per imparare di più sull’argomento

Il razzismo è un tema tornato a essere centrale nel discorso politico e nelle discussioni degli ultimi anni: ma quanto a fondo conosciamo questo argomento? I libri sul razzismo ci possono aiutare a rispondere a questa domanda con una consapevolezza più ampia. In particolare, esistono molti saggi su (e contro) il razzismo che, affrontando il problema da prospettive diverse, si propongono di analizzarne gli aspetti con una profondità maggiore di quella che la frenesia e la velocità dei social spesso ci offrono.

C’è molto da imparare: la discriminazione è radicata, seppur in misure diverse, in tutte le società. Nonostante oggi ci sia più consapevolezza rispetto al passato dei meccanismi emarginatori ed escludenti, siamo ancora lontani dalla costruzione di una società equa. Uno dei maggiori portavoci di questo messaggio è stato Nelson Mandela, il cui impegno nella lotta contro l’apartheid non cessò nemmeno in seguito alla lunga permanenza in carcere. Il suo pamphlet Contro il razzismo (Garzanti, traduzione di Roberto Merlini) ci permette di rivivere anche oggi il coraggio che ha contraddistinto la sua lotta contro la segregazione razziale. 

Idee importanti sono anche quelle di Angela Davis, simbolo della lotta di liberazione afroamericana, che nel suo impegno politico ha sottolineato l’interconnessione delle lotte di liberazione. Secondo Davis battaglie come l’antirazzismo, il femminismo, la lotta di classe, ma anche l’ambientalismo e l’antispecismo non andrebbero affrontate come compartimenti stagni, poiché sono il risultato delle stesse pratiche oppressive. Nel volume La libertà è una lotta costante (Ponte alle Grazie, traduzione di Valentina Salvati) Davis approfondisce il concetto di intersezionalità, il passo che si propone di condurre a una libertà da ogni tipo di discriminazione.

Un’altra prospettiva ancora ci offre Alex Zanotelli, missionario comboniano che ha vissuto a lungo in Africa, e che nel libro Prima che gridino le pietre (Chiarelettere) denuncia il razzismo contemporaneo utilizzato come strumento per il consenso, e le distorsioni che ogni giorno ci vengono offerte come soluzioni semplici a problemi che semplici non sono. Zanotelli ricostruisce le storie dei popoli che da tempo trovano nella fuga l’unica speranza, andando a rintracciare le responsabilità occidentali che hanno contribuito a far nascere la necessità delle migrazioni odierne. Inoltre, attraverso un percorso di esempi storici virtuosi, Zanotelli rinnova l’appello alla disobbedienza civile come forma di impegno politico.

Esistono inoltre numerose testimonianze che uniscono saggistica, biografia e storia e che per l’intensità delle loro immagini sono diventati libri fondamentali del ‘900, come per esempio Io so perché canta l’uccello in gabbia (BEAT, traduzione di Maria Luisella Cantarelli) in cui Maya Angelou racconta la sua vita segnata dal razzismo degli anni ‘30 degli Stati Uniti; La prossima volta il fuoco (Fandango, traduzione di Attilio Veraldi) di James Baldwin, un resoconto personale e collettivo delle difficoltà vissute dalle persone nere negli USA, e Tra me e il mondo (Codice, traduzione di Chiara Stangalino) di Ta-Nehisi Coates, una lettera dell’autore al proprio figlio che ripercorre le tappe della sua crescita a Baltimora e quelle storiche del razzismo americano.

Sono molte anche le voci contemporanee che attraverso libri contro il razzismo stanno affrontando le questioni più urgenti del nostro tempo, illuminando quegli angoli che una presa di posizione superficiale non permette di vedere. Per questo, in vista del 21 marzo, in cui si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, abbiamo stilato una selezione di saggi pubblicati di recente (che non pretende di essere esaustiva) che, da angolazioni diverse, permettono di capire non solo quanto l’antirazzismo sia un valore da celebrare, ma anche come andrebbe messo in pratica durante il resto dell’anno.

Libri contro il razzismo

Coprimi le spalle, Gabriella Nobile

Copertina del libro contro il razzismo Coprimi le spalle

In Coprimi le spalle (Chiarelettere), l’agente fotografica e attivista Gabriella Nobile ci accompagna nelle vite dei ragazzi di origini diverse che vivono in Italia e in quelle dei loro coetanei bianchi che indossano la divisa. Storia dopo storia, attraverso le loro voci, ci addentriamo in vissuti avventurosi, talvolta tragici. In percorsi di scelta tortuosi o fortuiti. In trame di so­fferto riscatto ma anche di scanzonata adolescenza. Due entità che di solito non si rispettano e si temono finalmente si fermano ad ascoltarsi. Fuori dagli schemi, gli uni e gli altri scopriranno di parlare la stessa lingua, ma soprattutto di essere alla ricerca della stessa cosa: appartenere a una società più giusta.

Fragilità bianca, Robin DiAngelo

fragilità bianca

Fragilità Bianca (Chiarelettere, traduzione di Elena Cantoni) è uno dei libri che più si è speso a dimostrare che il razzismo non è un problema la cui risoluzione spetta solamente alle persone di colore e, soprattutto, che dirsi antirazzisti non è un atto sufficiente. Sono molti i progressisti bianchi infatti che si esprimono contro il razzismo per poi non riconoscere quei meccanismi che sostengono la discriminazione in ogni ambito della società. Per questo DiAngelo, grazie alla sua esperienza nell’ambito di educazione alla diversità, ci mostra la fragilità delle persone bianche di fronte al razzismo, che rappresenta un grande ostacolo all’eliminazione di questo fenomeno. Su ilLibraio.it un approfondimento e un capitolo del libro.

Corpi estranei, Oiza Queens Day Obasuyi

corpi estranei

Il libro Corpi Estranei (People) si sofferma nello specifico sulla cultura italiana, nella quale i discorsi sul razzismo e antirazzismo vedono spesso le persone di colore come oggetto e non come soggetto. Questo libro si propone di insegnare da una parte come smettere di considerarle un gruppo di persone privo di identità specifiche, e dall’altra che proprio le stratificazioni e le unicità di ogni individuo corrispondono a una diversità delle esperienze, e quindi alle differenti forme che la discriminazione può assumere. Su ilLibraio.it un capitolo del libro.

Colore vivo, Nina Jablonski

Colore vivo

In Colore vivo (Bollati Boringhieri, traduzione di Alberto Agliotti) l’antropologa e divulgatrice Nina Jablonski si concentra su una delle questioni centrali che alimentano il razzismo: il colore della pelle. Jablonski racconta la storia della pigmentazione della pelle da un punto di vista biologico, evolutivo e antropologico e, così facendo, non solo smonta una volta per tutte i fondamenti delle retoriche che vedono nel colore della pelle un simbolo gerarchico, ma approfondisce anche il modo in cui le dinamiche sociali vengono influenzate dal nostro aspetto, in modo da renderci consapevoli per evitare di reiterarle in futuro. Su ilLibraio.it un capitolo.

Un colpevole quasi perfetto, Pascal Bruckner

Copertina del libro Un colpevole quasi perfetto

In Un colpevole quasi perfetto. (La costruzione del capro espiatorio bianco), edito in Italia da Guanda, il filosofo e romanziere Pascal Bruckner analizza come, sotto l’impulso di un’americanizzazione caricaturale, la lotta di genere e quella delle razze stiano sostituendo la lotta di classe. Tre correnti di pensiero – neo-femminista, antirazzista e anticolonialista – indicano infatti l’uomo bianco occidentale come il nemico comune. Farne il capro espiatorio per eccellenza, però, secondo l’autore equivale a sostituire un razzismo con un altro, all’interno di società tribalizzate che, se ripiegate unicamente sulla loro identità, diventeranno vittime di una guerra di tutti contro tutti.

Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche, Reni Eddo-Lodge
Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche, Reni Eddo-Lodge

Pubblicato originariamente nel 2017, Perché non parlo più di razzismo con le persone bianche di Reni Eddo-Lodge (e/o, traduzione di Silvia Montis) è risalito in classifica nell’estate del 2020, dopo l’esplosione delle proteste di Black Lives Matter. L’autrice, attivista classe 1989 e giornalsita per autorevoli testate anglofone, in questa guida propone infatti un’esplorazione dei legami tra razza e classe sociale, storia e politica, memoria selettiva e tradizione, comunità e individuo, spiegando perché le questioni razziali segnano il destino delle nazioni e delle comunità che le abitano, e cosa si deve fare per rompere un meccanismo inerziale e oppressivo.

Il nuovo razzismo. Tra Black Lives Matter e giustizia climatica, Valentina Giannella

Valentina Giannella, Il nuovo razzismo

Non è scontato che i ragazzi sappiano cosa sia razzismo e quali siano le sue radici, anche se vengono spesso raggiunti da immagini, notizie e messaggi che portano alla luce dati inquietanti sulla discriminazione ancora oggi riguardante certe minoranze etniche. Ecco perché Il nuovo razzismo. Tra Black Lives Matter e giustizia climatica (Centauria) di Valentina Giannella, con le illustrazioni di Veronica Carratello, prova a rispondere alle loro domande sul razzismo sistemico: cosa significa? Da dove nasce? Ma soprattutto: con le nuove sfide che l’umanità si trova ad affrontare a causa del cambiamento climatico, dove ci porterà, se non cominciamo a combatterlo?

Bianchi, Otegha Uwagba

bianchi

Bianchi. Sulla razza e altre falsità (Solferino) è un libro sul privilegio e sulla whiteness, non intesa come colore della pelle ma come sistema di privilegi che avvantaggia i bianchi in ogni settore della vita. A sostenerlo e nutrirlo, senza rendersene pienamente conto, sono spesso anche bianchi progressisti, che pur sentendosi alleati delle persone di colore non fanno nulla per abbattere quel sistema, ma anzi lo alimentano. Uwagba spiega come un vero antirazzismo dovrebbe passare prima di tutto da uno smantellamento del sistema, che deve iniziare con il rifiuto di esso da parte di chi ne beneficia per primo.

Come essere antirazzista, Ibram X. Kendi

come essere antirazzista

Esiste differenza tra definirsi non razzisti e essere antirazzisti? Secondo Ibram X. Kendi, fondatore e direttore dell’Antiracist Research and Policy Center presso la Boston University, sì. Il primo passo consiste nello scardinare la credenza ancora diffusa dell’esistenza di gerarchie biologiche basate sul colore della pelle, per poi sabotare tutte quelle politiche e pratiche di potere che silenziosamente la affermano. Per poterlo fare servono le giuste parole, e Come essere antirazzista (Mondadori, traduzione di Silvia Albesano), mentre ripercorre il personale percorso di maturazione antirazzista dell’autore, ci offre un nuovo linguaggio per discutere di discriminazione.

L’unica persona nera nella stanza, Nadeesha Uyangoda

L'unica persona nera nella stanza di Nadeesha Uyangoda

Nel memoir L’unica persona nera nella stanza (66thand2nd) la giornalista Nadeesha Uyangoda racconta la dinamica razziale nel nostro paese: gli italiani neri non emergono, non si vedono negli ambienti della cultura, nei talk show e nelle liste elettorali. O meglio, in quei luoghi esistono ma solo come oggetto del discorso, quasi mai come soggetto. La loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all'”immigrazione fuori controllo”, ai barconi, all'”integrazione”…

Cosa rispondere a un razzista, Adam Rutherford

cosa rispondere a un razzista

In questo saggio di divulgazione scientifica Rutherford, genetista, decide di mettere le proprie conoscenze alla portata di tutti, per trasformarle in uno strumento con cui combattere il razzismo. Un razzismo che si manifesta tramite credenze popolari molto più ampie di quelle che appaiono discriminatorie al primo sguardo. Ogni persona è diversa, ma tutti gli esseri umani sono imparentati tra loro più di quando credono, ed è la genetica a dimostrarcelo. Con l’arma della scienza e della logica Cosa rispondere a un razzista (Bollati Boringhieri, traduzione di Bianca Bertola) smaschera una volta per tutte quelle semplificazioni pericolose che ancora oggi causano la sofferenza di moltissime persone.

Scrivere per salvare una vita. La storia di Louis Till, John Edgar Wideman

scrivere per salvare una vita

John Edgar Wideman in Scrivere per salvare una vita (minimum fax, traduzione di Doradi Marco) unisce un’accurata ricerca storica sulla tragica storia di un padre e di un figlio a intensi ricordi personali. Nel 1955 il cadavere di Emmett Till, trasfigurato, viene riportato a sua madre. È stato ucciso, così le dicono, per aver fischiato a una donna bianca. Proprio dieci anni prima il padre di Emmet, Louis Till, era stato condannato a morte e poi impiccato perché accusato di stupro e omicidio: circostanze che furono rese note alla famiglia e al pubblico solo in seguito alla morte di Emmet. Wideman indaga su una drammatica storia famigliare che ebbe un notevole risalto mediatico e che diede inizio una nuova stagione di lotta per i diritti civili.

Una storia americana, Martin Luther King

una storia americana

Martin Luther King è stata una delle figure storiche simbolo della lotta nonviolenta contro il razzismo. Ma la sua politica non si fermò qui: King fu un oppositore della guerra in Vietnam e si espresse sul bisogno di un sistema sociale ed economico che non si nutrisse delle differenze tra classi sociali. Questa biografia firmata da Paolo Naso ripercorre la storia di un uomo che ha cambiato per sempre un’intera nazione, e che ha dato voce al sogno, custodito da molti ancora oggi, di una civiltà libera

Il crogiolo americano, Robin Blackburn

il crogliolo americano

La storia degli Stati Uniti è intrecciata con quella della schiavitù, che fu il motore di quell’articolazione economica, politica e sociale che chiamiamo capitalismo. Il crogiolo americano (Einaudi, traduzione di Luigi Giacone) di Robin Blackburn spiega come la schiavitù fu un fenomeno che contribuì alla nascita della cultura di consumo e che si intreccia con le svolte che condussero all’industrializzazione. Ma gettare le fondamenta della cultura di oggi non fu solamente lo schiavismo: i movimenti di emancipazione, che videro manifestarsi ideali antischiavisti, misero le basi di molti degli ideali politici e sociali di uguaglianza che segnano le speranze del nostro tempo.

Questo libro è antirazzista, Maria Teresa Milano

questo libro è antirazzista

Questo volume pensato per giovani lettori (ragazze e ragazzi dai 12 anni) permette ai lettori e alle lettrici di esplorare le domande che a quell’età iniziano ad affiorare nei loro pensieri, e che li accompagneranno per il resto della vita: chi sono io? Chi sono gli altri? Cos’è normale? Possiamo essere uguali e diversi? Qual è il nostro spazio nel mondo? Lo scopo di Questo libro è antirazzista non è però quello di dare delle risposte, quanto piuttosto di affrontare il problema dei pregiudizi e delle discriminazioni con cui il futuro individuo adulto inevitabilmente si dovrà scontrare.

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