A 83 anni dalla fondazione, come spiega Giovanni Francesio (l’attuale responsabile), la casa editrice (oggi nel gruppo Mondadori) punta a proporre libri che “trasmettano al lettore, per i temi trattati, una visione del mondo non scontata, non consolatoria e rassicurante” – I dettagli sulla nuova linea editoriale

Mentre a Segrate si parla soprattutto della probabile acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori (tutti i dettagli nei link in fondo, ndr), e a pochi giorni dall’uscita di Eugenio Trombetta Panigadi (ormai ex Ad di Piemme e Sperling & Kupfer), il cui posto è stato preso da Enrico Selva Coddè (nominato presidente e Ad di entrambi i marchi), si concretizza il rilancio di uno dei marchi storici del gruppo, Frassinelli, che ha pubblicato uno dei bestseller del 2014, Storia di una ladra di libri di Markus Zusak.

Prima di entrare nei dettagli, però, un po’ di storia: a fondare la casa editrice, nel lontano 1931, fu Carlo Frassinelli, tipografo piemontese innamorato del libro come oggetto d’arte e come veicolo di cultura. La Frassinelli contribuì alla scoperta, da parte del pubblico italiano, di autori come O’ Neill, Melville, Twain, Joyce, Bàbel, Kafka, e si servì della collaborazione di personalità del calibro di Cesare Pavese, Leone Ginzburg e Franco Antonicelli (che fu il primo direttore editoriale).

Dopo la Seconda Guerra Mondiale arrivò la crisi, fino alla chiusura nel 1965. Nel 1982 l’acquisizione da parte di Sperling & Kupfer (dal 1995 parte del Gruppo Mondadori). In questi anni, vengono pubblicati, tra gli altri, libri di autori del calibro di Tom Wolfe, Toni Morrison, Manuel Vázquez Montalbán, Alda Merini, Nuruddin Farah, Richard Flanagan e Meir Shalev. Ora, a 83 anni dalla fondazione, l’attuale Responsabile editoriale, Giovanni Francesio, come si legge in un comunicato, “intende ribadire l’intento delle origini – mantenendo quel ‘filo’ fatto di amore per il nuovo ed entusiasmo per le belle storie e le belle scritture – e lanciare un messaggio chiaro: conferire al marchio un’identità forte e riconoscibile pubblicando libri che trasmettano al lettore, per i temi trattati, una visione del mondo non scontata, non consolatoria e rassicurante”.

L’obiettivo, ambizioso, è di proporre “libri che abbiamo una forte componente autoriale, che si concretizzi anche nel lavoro sul testo, inteso come stile di scrittura e costruzione della trama, perché sempre, ma soprattutto in letteratura, la forma è sostanza”.

Al Corriere della Sera Francesio ha spiegato: “Crediamo ci sia un pubblico che oggi il mercato editoriale ha in parte dimenticato, e che cercheremo di ‘recuperare’ in primo luogo con un robusto lavoro sul publishing, quindi sul modo in cui i libri parlano ai loro lettori”. La produzione di Frassinelli si aggirerà intorno ai 20-25 titoli all’anno.

Le prime uscite del nuovo corso, che non dimentica, e che anzi cerca di onorare l’eredità del passato di Frassinelli, sono quattro: Le ore invisibili di David Mitchell, Io sono Alfa di Patrick Fogli, La vita in meglio: due storie di Anne Gavalda e Febbre. Romanzo di una vita dimenticata di Mary Beth Keane. Altre uscite significative, sia italiane che straniere, seguiranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Staremo a vedere se i buoni propositi saranno rispettati.

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