Tanti i film tratti da libri (o ispirati a) protagonisti a Los Angeles: a trionfare, l’attore decaduto che mette in scena un celebre racconto di Raymond Carver, raccontato da Alejandro González Iñárritu. Un Oscar anche per The Imitation Game, tratto dalla biografia di Alan Turing, e per… – Scopri tutti i premiati

Miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia: nella Notte degli Oscar di Los Angeles, giunta all’87esima edizione, ha trionfato Birdman. E ha trionfato Alejandro González Iñárritu, regista e co-produttore del film con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Emma Stone e Edward Norton, in cui grande spazio hanno il teatro e Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, il racconto (il cui titolo è Cattedrale, ndr) del grande scrittore americano Raymond Carver. Riggan Thompson, il protagonista del film, è infatti un attore decaduto che tenta di distaccarsi dal personaggio con cui è diventato famoso, il supereroe Birdman, la sua ossessione. E per farlo mette in scena il celebre racconto carveriano…

Ma Birdman non è certo il solo film tratto da un film o ispirato dall’opera di uno scrittore protagonista quest’anno agli Oscar.

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The Imitation Game, diretto da Morten Tyldum e tratto dalla biografia di Alan Turing pubblicata da Bollati Boringhieri, si è imposto per la miglior sceneggiatura non originale.

-Ben 4 gli Oscar (miglior colonna sonora, miglior scenografia, miglior trucco, migliori costumi) per Grand Budapest Hotel, diretto da Wes Anderson e ispirato alle opere di Stefan Zweig.

Julianne Moore ha vinto la statuetta per la miglior attrice protagonista in Still Alice (scritto e diretto da Richard Glatzer e Wash Westmoreland), tratto da Perdersi di Lisa Genova, pubblicato in Italia da Piemme.

La teoria del tutto (The Theory of Everything) di James Marsh, ispirato alla vita di Stephen Hawking, e tratto dalla biografia Verso l’infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen), scritta da Jane Wilde Hawking, ex-moglie del fisico, e pubblicata in Italia da Piemme, ha vinto un Oscar: quello per il miglior attore protagonista.

-Un Oscar (miglior sonoro) per American Sniper, diretto da  Clint Eastwood e tratto dal libro autobiografico American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History (in Italia pubblicato da Mondadori.

Nessun Oscar, nonostante le nominatation, tra gli altri, per L’amore bugiardo – Gone Girl, diretto da David Fincher e tratto da L’amore bugiardo (Rizzoli) di Gillian Flynn, e Inherent Vice (Vizio di forma), diretto da Paul Thomas Anderson e tratto dall’omonimo romanzo del 2009 di Thomas Pynchon, pubblicato in Italia da Einaudi Stile Libero.

TUTTI I VINCITORI DELLA NOTTE DEGLI OSCAR:

– Miglior film: Birdman di Alejandro González Iñárritu
– Miglior regia: Alejandro Gonzalez Inarritu per Birdman
– Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per Still Alice
– Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per The Theory of Everything
– Miglior sceneggiatura non originale: Graham Moore per The Imitation Game
– Miglior sceneggiatura originale: Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo per Birdman
– Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel
– Miglior canzone: Glory di John Stephens e Lonnie Lynn in Selma
– Miglior documentario: CitizenFour di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky
– Miglior montaggio: Tom Cross per Whiplash 
Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per Birdman
– Miglior scenografia: Adam Stockhausen e Anna Pinnock per Grand Budapest Hotel
– Miglior film d’animazione: Don Hall e Chris Williams per Big Hero 6 
– Miglior cortometraggio d’animazione: Feast di Patrick Osborne
– Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per Interstellar
– Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per Boyhood
– Miglior sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per American Sniper
– Miglior montaggio: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per Whiplash
-Miglior corto documentario: Crisis Hotline: Veterans Press 1 di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry
– Miglior corto: The Phone Call di Mat Kirkby e James Lucas
– Miglior film straniero: Ida di Pawel Pawlikowski
– Miglior trucco: Frances Hannon e Mark Coulier per Gran Budapest Hotel
– Migliori costumi: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel 
– Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons per Whiplash

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