“In questi giorni frotte di ragazzi stanno affollando le librerie con liste di libri da leggere per l’estate: molti di questi libri sono già di per sé visti come fardelli… Non diamo alla voglia di leggere il colpo di grazia”. Enrico Galiano, insegante e scrittore, consiglia ai suoi colleghi delle alternative alle schede di lettura da assegnare agli studenti per l’estate, con l’obiettivo di “non ammazzare la voglia di leggere”. Perché “leggere è una voce del verbo amare: e l’amore, si sa, ha i suoi comandamenti, il primo dei quali è che non si impone. Non si comanda. Non si obbliga…”

Signore e signori, sono qui per fare un proclama, una richiesta ufficiale, una preghiera in ginocchio.
Dopo anni di angherie, sofferenze e amore per i libri gettato nel falò della repulsione più totale, è giunta l’ora di dire basta.

BASTA ALLE SCHEDE LIBRO

Facciamo qualcosa. Vietiamole per legge. Istituiamo un Tribunale dell’Inquisizione. Qualsiasi cosa. Ma basta.

In questi giorni frotte di ragazzi stanno affollando le librerie con liste di libri da leggere per l’estate: molti di questi libri sono già di per sé visti come fardelli, temuti più di virus letali, rifuggiti come animali pericolosi. Non diamo alla voglia di leggere il colpo di grazia.

Lo faccio da professore e da papà, ma soprattutto da scrittore, perché è innegabile che il primo e unico effetto che il tripalium della scheda libro ha sugli studenti è quello di calpestare, triturare, sminuzzare e infine distruggere definitivamente ogni interesse per i libri. E se ammazziamo la voglia di leggere ai ragazzi, poi da adulti non compreranno mai libri e lì sarà un attimo che te li vedrai coi gilet arancioni fare assembramenti novax, nomask e nocult, inteso come “no alla cultura”.

Ah, per chi non lo sapesse: il tripalium è un antico strumento di tortura medievale. Viene da “tre pali”. Lascio alla vostra immaginazione il resto.

Perché basta schede libro?

Per questi motivi qua:

Io lo so perché le assegnate, cari colleghi: voi volete la prova. Vi interessa avere qualcosa che testimoni in modo incontrovertibile che il libro è stato letto. Be’, non voglio farvi spoiler, ma: se non vogliono leggere, non leggono comunque.

I ragazzi poi sono diventati abilissimi nell’arte del copia e incolla. Ormai sanno farlo camuffando alla grande: sembra scritta di loro pugno, in realtà hanno scovato una recensione in inglese su un blog coreano da sei follower e poi l’hanno fatta tradurre da google.

Tradotto: la scheda libro è proprio la scorciatoia migliore per non leggere il libro.

– Leggere è una voce del verbo amare: e l’amore, si sa, ha i suoi comandamenti, il primo dei quali è che non si impone. Non si comanda. Non si obbliga. Se così fosse, Giulietta avrebbe scelto Paride, Belle ci sarebbe stata con Gaston e soprattutto le librerie sarebbero dei posti infinitamente più tristi. Tradotto: imporre una scheda libro a un ragazzo è il modo migliore per fargli passare la voglia di leggere.

– Siate seri: anche col libro che avete amato di più al mondo, finito di leggerlo, voi avreste avuto voglia di mettervi lì a scrivere trama, biografia dell’autore e commento personale? Tradotto: quando si parla di piacere – perché leggere è un piacere – non fate fare ai ragazzi qualcosa che detestereste persino voi.

Lo so, lo so: molti dicono che serve. Li tiene in esercizio. Certo. Ma ci sono modi e modi per farlo! Le alternative alla scheda libro sono tantissime: potete chiedere ai ragazzi di scrivere una lettera a un personaggio della storia, o all’autore; potete chiedere di scrivere un finale alternativo, oppure di rappresentare in modo creativo la scena o la pagina che hanno amato di più; potete chiedere di raccogliere due o tre citazioni che li hanno colpiti. Ma anche potete semplicemente non chiedere niente, solo di leggere qualcosa che davvero li incuriosisca, di scegliere loro la storia, l’autore, senza obblighi eccessivi.

Leggere è solo uno dei tanti sinonimi del verbo viaggiare: la scheda libro serve solo a riempirli di valigie pesantissime. Tutta roba che forse può servire, certo: ma quanto meno lontano vanno, poi?

L’AUTORE – Enrico Galiano sa come parlare ai ragazzi. In classe come sui social, dove è molto seguito. Insegnante e scrittore classe ’77, dopo il successo dei romanzi Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoi e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. Il suo nuovo romanzo è Dormi stanotte sul mio cuore, sempre per Garzanti.

Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.

Abbiamo parlato di...