Per ogni lettore ci sono dei classici intramontabili che, perfino annusandoli, riportano alla mente ricordi della propria infanzia. “Le notti bianche”, “L’abbazia di Northanger”, “La signora delle camelie”, “Madame Bovary” e “Anna dai capelli rossi” sono tra i preferiti di Desy Icardi, autrice de “L’annusatrice di libri”

L’odore polveroso e leggermente muschiato dei libri antichi, il sentore pungente e chimico dei testi scolastici freschi di stampa, o quello canforato dei volumetti che le nostre nonne foderavano amorevolmente, con la stessa carta gigliata che usavano per rivestire i cassetti della biancheria buona.

Ogni libro ha il suo odore, e non mi riferisco soltanto a quello della carta, anche le storie profumano e “talvolta puzzano”, come afferma Adelina, la giovane protagonista del mio romanzo L’annusatrice di libri, che è uscito per Fazi il 28 febbraio.

Adelina è una lettrice speciale, che non riuscendo più a leggere con gli occhi impara a farlo con l’olfatto. Io non possiedo le straorinarie facoltà di Adelina, tuttavia ho sempre associato i romanzi a degli odori.

Le notti bianche di Fedor Dostoevskij, ha per me il profumo fresco e malinconico dell’acqua salmastra: quella del fiume in riva al quale il sognatore e la bella sconosciuta si incontrano, ma anche l’acqua salata delle lacrime, versate per un amore mai nato.

Non tutte le storie evocano in me profumi poetici e piacevoli, come per esempio Madame Bovary di Gustave Flaubert, alla quale associo l’odore di minestra; un cibo quotidiano, cucinato giorno dopo giorno senza mai variarne gli ingredienti, che intride le pareti di un sentore opprimente, e rende Emma sempre più triste e irrequieta.

Madame Bovary Gustave Flaubert

L’abbazia di Northanger, il romanzo che più amo di Jane Austen, esala invece il profumo acerbo e giovane dell’erba bagnata, accompagnato da quello antico e solenne delle cattedrali.

L'abbazia di Northanger Jane Austen

La signora delle Camelie di Alexandre Dumas (figlio) mi ispira l’odore di fiori, ma non quello delle camelie che Marguerite Gautier portava a teatro, bensì il lezzo di un bouquet prossimo ad appassire, che in una stanza dalle imposte serrate, spande un sentore dolciastro e nauseante.

La signora delle camelie

Concludo con un romanzo che profuma di felicità, condizione dell’animo umano che associo all’aroma asprognolo e vivace delle mele non ancora mature, e a quello caldo e avvolgente della cannella; si tratta di Anne di Tetti Verdi di Lucy Maud Montgomery, un classico della letteratura per ragazzi, spesso conosciuto come Anna dai capelli rossi.

Anna dai capelli rossi

Le storie parlano all’intelletto stimolando i nostri sensi, e nel romanzo L’annusatrice di libri ho cercato di celebrare l’amore per la lettura, intesa come esperienza profonda e multisensoriale.

L'annusatrice di libri Desy Icardi

IL LIBRO E L’AUTRICEDesy Icardi, attrice e copywriter torinese, che dal 2013 cura il blog Patataridens, espressamente dedicato alla comicità al femminile, è l’autrice di L’annusatrice di libri (Fazi), suo debutto letterario. Il romanzo, ambientato nella Torino del 1957, ha per protagonista la giovane Adelina, una quattordicenne che vive con Amalia, una zia ricca e vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Tuttavia, Adelina ha una capacità fuori dall’ordinario: leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta però anche una minaccia: il padre di Luisella, sua brillante amica e compagna di scuola, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”. Se l’avidità dell’uomo rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.

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