Sul “Guardian”, la scrittrice Katherine Rundell ha stilato il suo personale elenco di libri per bambini che anche gli adulti dovrebbero leggere, tra cui “Peter Pan” di JM Barrie, “Un cane e il suo bambino” di Eva Ibbotson e la trilogia “Queste oscure materie” di Philip Pullmann

Quando eravamo bambini, i libri ci hanno fatto sognare, ci hanno tenuto compagnia, ci hanno fatto ridere e scoprire aspetti del mondo che ancora non conoscevamo. Poi siamo cresciuti, abbiamo cambiato gusti ed esigenze. E quegli stessi libri che avevamo amato da piccoli, ci sono sembrati da confinare in un periodo preciso della nostra vita: l’infanzia.

Ma esistono storie che possono essere lette a qualsiasi età. Infatti, come scriveva il poeta Wystan Hugh Auden a proposito di Lewis Carroll, “ci sono bei libri che sono solo per adulti, perché la loro comprensione presuppone esperienze da adulti, ma non ci sono bei libri che sono solo per bambini“.

Anche la scrittrice Katherine Rundell è tornata sull’argomento, raccontando, in articolo pubblicato dal Guardian, cosa voglia dire essere un’autrice per l’infanzia e stilando il suo personale elenco di libri per bambini che anche gli adulti dovrebbero leggere.

Michael Bond, Il viaggio di Paddington

Il viaggio di Paddington

Il viaggio di Paddington (Mondadori, traduzione di Angela Ragusa) racconta le avventure di Paddington, alle prese con i preparativi di un importante viaggio all’estero. Non è un’esperienza da vivere alla leggera, infatti l’orsetto pianifica tutto nel minimo dettaglio, fino all’ultimo panino con la marmellata. Eppure, appena varcata la frontiera, Paddington si perde. Fortunatamente è un tipo piuttosto fortunato che, in un modo o nell’altro, riesce sempre a cavarsela.

Del libro di Micheal Bond, Katherine Rundell scrive: “Ogni singola storia di Paddington di solito ha una specie di incidente: per esempio, Paddington lascia cadere un panino; un uomo ci scivola sopra. Disastro! Ma poi l’uomo si rivela un ladro e quello che ha rubato si riversa ai piedi dell’orso: trionfo! I libri ci dicono che se rimpiccioliamo vedremo che all’interno di ogni disastro c’è un ingranaggio, che ci spinge verso una potenziale bontà“.

Philip Pullman, Queste oscure materie

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Due mondi diversi, due anime gemelle: Lyra e Will vivono in dimensioni completamente diverse e distanti, ma tra loro c’è un legame più forte di qualsiasi cosa. Entrambi sanno di essere due ragazzini destinati a svolgere un compito molto importante, ma non sanno ancora quale sia: per scoprilo, forse, dovranno imparare a scegliere la loro strada da soli.

La bussola d’oro, La lama sottile, Il cannocchiale d’ambra sono i romanzi che compongono la trilogia Queste oscure materie (Salani, traduzione di M. Astrologo e A. Tutino) di Paul Pullman che, attraverso un racconto fantastico rivolto ai ragazzi, affronta temi come la vita, la morte, l’esistenza di Dio e il libero arbitrio.

Maurice Sendak, Nel paese dei mostri selvaggi

Nel paese dei mostri selvaggi

Nel paese dei mostri selvaggi (Adelphi, traduzione di Lisa Topi) di Sendak è un libro di culto, vincitore di numerosi premi, tra cui lo Hans Christian Andersen Award per l’illustrazione e il premio Astrid Lindgren Memorial Award. Nel 2009 è diventato anche un film diretto da Spike Jonze.

“Ci sono tante interpretazioni del libro quante sono le persone che l’hanno letto. Assume significati molti diversi a seconda che tu lo legga quando hai trent’anni, o quando ne hai tre. Penso che si tratti della ferocia dell’amore; su come ci divoriamo e siamo divorati”, scrive Katherine Rundell.

Eva Ibbotson, Un cane e il suo bambino

un cane e il suo bambino

Finalmente i signori Fenton hanno deciso di regalare ad Hal quello che ha sempre desiderato: un cane. Nel giorno del suo decimo compleanno, il padre lo porta a scegliere il suo nuovo amico a quattro zampe da Easy Pets. Quello che Hal non sa, però, è che il negozio è in realtà un’agenzia di noleggio di animali per brevi periodi. Infatti, di punto in bianco, il suo adorato piccolo Macchia scompare. Un cane e il suo bambino (Salani, traduzione di Guido Calza) di Eva Ibbotson è il racconto del viaggio di Hal che, per ritrovare il suo cagnolino, è disposto ad affrontare qualsiasi cosa.

JM Barrie, Peter Pan 

Peter Pan

Ultimo ma non meno importante, Peter Pan (Salani, traduzione di M. Mirandoli e D. Ziliotto) di JM Barrie. Chi non conosce la storia del bambino che non vuole diventare grande? Chi non ha mai sognato di volare su un vascello, di approdare sulla magica Isola che non c’è, o di scendere nell’Albero dell’Impiccato insieme ai bambini sperduti?

Quando lo pubblicò per la prima volta, Barrie parlò dell’Isola che non c’è come un luogo dove nessun adulto potrà mai andare, ma dove tutti, da bambini, sono stati almeno una volta. Nell’articolo, Rundell risponde a questa affermazione: “Non sono d’accordo: penso che i libri evochino dentro di noi le parti tumultuose di noi stessi. Penso che, con l’aiuto di Barrie e di quelli che sono venuti prima e dopo di lui, possiamo tornare su quelle coste”.

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