Non mancano i libri ambientati al tempo della Brexit, tanto che si parla di “BrexLit”. A scriverli, non solo autori come Anthony Cartwright, Ali Smith e Jonathan Coe, ma anche scrittrici e scrittori italiani. Ecco una selezione di opere (molto diverse tra loro) in cui, sullo sfondo, si avvertono le tensioni di questi anni

La Brexit non è solo un delicato e complesso argomento politico di cui si discute ormai da anni sui media, ma anche, inevitabilmente, un tema che fa da sfondo, direttamente o indirettamente, a diversi libri. Sono tante le scrittrici e gli scrittori, non solo britannici, che ambientano le loro storie al tempo della Brexit, tanto che, come ha raccontato l’Espresso, si parla di “BrexLit” proprio per indicare questo tipo di letteratura.

Sotto questa definizione rientrano le espressioni letterarie (non solo romanzi e saggi, ma anche prodotti cinematografici o seriali) che mostrano l’esistenza di chi vive oggi in Gran Bretagna,dopo il discusso referendum che ha sancito l’uscita dall’Unione Europea.

Qualche esempio? Autori come Anthony Cartwright (Il taglio, 66thand2nd), Ali Smith (Autunno, Big Sur), Jonathan Coe (Middle England, Feltrinelli), solo per citarne alcuni. Ma anche in opere recenti di scrittori italiani si avvertono le tensioni provocate da questa fase confusa.

Qui di seguito proponiamo alcuni esempi (in una lista che non pretende di essere esaustiva, e in cui sono presenti titoli molto diversi tra loro, ndr):

Cristina Marconi - Città irreale

Cristina Marconi – Città irreale

Il romanzo d’esordio di Cristina Marconi, Città irreale (Ponte alle Grazie, protagonista al premio Strega 2019), racconta la storia di Alina, una ragazza di ventisei anni che decide di lasciare Roma per trasferirsi a Londra. È vero, in quella città non conosce nessuno, il suo titolo di studio non vale granché, ma almeno ha la possibilità di costruirsi un futuro e sentirsi realizzata. A Londra, oltre a trovare lavoro, Alina si innamora di Iain, un giovane medico pacato e responsabile, che sulla carta sembra tutto quello che la ragazza ha sempre sognato. Eppure c’è qualcosa del suo passato che Alina ignora, qualcosa che ha a che fare con la sua terra, l’Italia e che, probabilmente, la lascerà sospesa tra questi due mondi.

La mia Brexit Francesco De Carlo

Francesco De Carlo – La mia Brexit

Questo libro di Francesco De Carlo descrive la Brexit da un punto di vista insolito, quello di un aspirante stand up comedian. Francesco, il protagonista de La mia Brexit (Bompiani), è bravo, talentuoso e scrive testi brillanti. L’unico problema è che in Italia è difficile sfondare in questo campo, per questo decide di dare una svolta alla sua vita: traduce i monologhi, fa le valigie e parte per Londra in cerca di fortuna. Peccato che il tempismo non sia il suo forte. Infatti, proprio quando lui arriva in Inghilterra, questa esce dall’Unione Europea. L’occasione della sua vita si trasforma in una lotta contro il tempo e in una sfida alla sopravvivenza: Francesco ha un periodo limitato per adattarsi alla società inglese, per superare la sua condizione di straniero e, soprattutto, per realizzare i propri sogni.

 

Marco Varvello - Brexit Blues

Marco Varvello – Brexit Blues

Con Brexit Blues (Mondadori) Marco Varvello scrive un testo corale, raccontando cosa succede nella Gran Bretagna alle prese con l’evento più importante degli ultimi decenni: il divorzio dall’Unione europea. Il giornalista, corrispondente del TG1 Rai da Londra, traccia una galleria di situazioni e di personaggi così contraddittori e conflittuali da creare un’atmosfera a tratti distopica. Oltre a fotografare una situazione tragica ed estremamente reale, quello che emerge dal libro è una profonda preoccupazione nei confronti di tutte le famiglie europee che si sono trasferite Oltremanica, tra cui, si stima, 700 mila italiani.

La straniera di Claudia Durastanti

Claudia Durastanti – La straniera

Anche se non può essere certo definito un libro sulla Brexit, La Straniera (La nave di Teseo, tra i 12 semifinalisti al premio Strega 2019) di Claudia Durastanti è un memoir che, nella seconda parte, si concentra sulle tante contraddizioni della Londra di oggi, tra disagio sociale e aumento della povertà. L’autrice (che attualmente vive proprio a Londra) ripercorre la sua storia famigliare e racconta la sua esperienza da italoamericana nata a Brooklyn e tornata in Basilicata ad appena sei anni, intrecciando ricordi autobiografici a riflessioni saggistiche, in cui affronta, tra gli altri, temi come la disabilità e l’educazione culturale.

Il pieno di felicità Cecilia Ghidotti

Cecilia Ghidotti – Il pieno di felicità

Un altro memoir è quello di Cecilia GhidottiIl pieno di felicità (minimum fax), un libro che parla di una donna di trent’anni che studia e lavora come ricercatrice in Inghilterra. Mentre la vita dei suoi amici va avanti, tra matrimoni, figli e progetti, lei non riesce ad avere nessuna prospettiva per il futuro. Per questo vive ancorata al passato, continuando a riesaminare quello che ha fatto e cercando di rintracciare il momento preciso in cui tutto ha cominciato a precipitare.

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