Su TikTok (e non solo) spopola il “manifesting”, una pratica che consiste nel riuscire a ottenere ciò che si desidera attraverso la forza del pensiero. È vero che le tecniche di self-help sono sempre esistite, ma sembra che le nuove generazioni abbiano bisogno di strade alternative per trovare equilibrio e benessere, per connettersi con energie cosmiche e per affidarsi a forze superiori che permettano loro di comprendere il mondo – che sia attraverso la meditazione, i tarocchi, gli astri o i numeri…

Chiedi e ti sarà dato“, recita un passaggio di origine evangelica, diventato ormai un adagio comune, che si ripete spesso per evidenziare una consapevolezza apparentemente banale: per avere, bisogna chiedere. Ma chiedere cosa? E soprattutto, a chi? La risposta non potrebbe essere più generica: tutto, all’universo.

Forse qualcuno ha già sentito parlare di manifesting, una pratica che consiste nel riuscire a ottenere ciò che si desidera attraverso la forza della mente.

Sì, ha qualcosa a che fare con il pensiero positivo e con la legge dell’attrazione, ma in questo caso l’accento è puntato sulla capacità di visualizzare dentro di noi i nostri obiettivi.

Sostanzialmente bisogna imparare a focalizzare ciò che vogliamo e riuscire a proiettare l’immagine del successo come se fosse già stato raggiunto. Dobbiamo dare fiducia ai nostri sogni ed essere certi che si realizzeranno nel modo in cui speriamo: anzi, di più. Saremo noi, credendo ardentemente nel nostro sogno, a fare in modo che esso si manifesti nella vita reale, che si realizzi cioè nel modo in cui l’abbiamo immaginato.

Quando ci si riferisce al manifesting vanno chiaramente considerate delle “buone norme” per manifestare in modo efficace: è necessario concentrarsi, lasciarsi andare a un flusso positivo, non farsi risucchiare da angosce e sentimenti tossici (la contromanifestazione è un rischio sempre presente), per poi proiettarsi felici e trionfanti nel presente.

Può sembrare poco, ma in realtà è abbastanza per coinvolgere un numero spropositato di persone.

Non che le tecniche di self-help siano una novità, ma il successo del manifesting è dilagato sorprendentemente su TikTok, piattaforma dove l’hasthag “manifesting” conta oltre 5 miliardi di visualizzazioni, senza considerare gli altrettanti milioni di visualizzazioni che hanno parole come “manifestingtips“, “manifestingmethods“, “manifestinglife“, “manifestingjournal” e molte altre.

È scoppiata una vera passione per la manifestazione, specialmente tra i più giovani che, con fare ieratico, si dedicano a realizzare video in cui dispensano consigli su come svolgere al meglio la pratica. Ognuno ha la propria tecnica, i propri suggerimenti, la propria incredibile esperienza da condividere con gli altri. Sono in moltissimi a dichiarare frasi come “ho provato a manifestare e dopo pochi minuti ho ricevuto il messaggio della persona che mi piace”, oppure “fermati, aspetta, se ti è capitato questo video c’è un messaggio dell’universo per te”.

Tra i vari modi di manifestare, ce n’è poi uno in particolare, abbastanza curioso, chiamato “Whispering method” (12M di visualizzazioni), ovvero il metodo del sussurro. Questa tecnica viene utilizzata quando si vuole convincere qualcuno a fare qualcosa. Fondamentalmente dovete immaginare di uscire da voi stessi e di raggiungere la persona che volete persuadere, sussurrandole all’orecchio esattamente quello che volete che faccia (per esempio scrivervi un messaggio di scuse, mandarvi una proposta di lavoro, farsi risentire dopo tanto tempo…). Quello che conta è riuscire a essere chiari su ciò che si desidera, mantenere la concentrazione sul proprio corpo che viaggia nello spazio e avere fiducia nell’universo.

il magico potere del manifesting

Rientra sempre nella categoria della manifestazione il self-talk, una pratica che insegna come “parlare a te stesso“. Probabilmente vi sarà capitato di farlo, senza essere consapevoli di averlo fatto. Il self-talk è quella voce interiore che ci parla di noi. È il nostro dialogo interno, il nostro personalissimo modo di raccontarci il mondo, quello che siamo e quello che proviamo. Insomma, quello che pensiamo di noi stessi è il nostro self-talk.

Quante volte ci diciamo di non essere abbastanza, di non farcela, di non avere sufficienti energie per andare avanti. Ecco, questo modo di pensare non ci fa bene: ci rende più fragili, più instabili e meno fiduciosi nelle nostre capacità. Normale quindi ritrovarsi in un turbinio oscuro di convinzioni che ci intrappolano nella versione peggiore di noi.

La buona notizia è che per uscirne basta invertire la rotta, iniziare a produrre pensieri positivi e poi verbalizzarli in frasi luminose e piene di energia. In questo modo inizieremo a cambiare il nostro modo di rapportarci a noi stessi, ci sentiremo più sicuri, più fortunati e felici della vita che abbiamo.

Il libro Il magico potere del manifesting di Kristen Helmstetter è incentrato proprio sulla pratica del self-talk, che viene associato a un momento particolare della giornata: quello del caffè. Secondo l’autrice, basterebbero cinque minuti al giorno – quelli del caffè mattutino, appunto – per aumentare la nostra felicità, manifestare la vita che abbiamo sempre sognato e farci sentire più meritevoli.

Nella prefazione Helmstetter – quarantenne – racconta come, prima di scoprire il self-talk, la sua vita fosse apparentemente perfetta: amici, famiglia affettuosa, buon lavoro, bella casa. Eppure mancava qualcosa… la magia. “Ero spenta. Non brillavo. Sentivo di avere del potenziale dentro di me che non stavo sfruttando. Nel profondo, sapevo di avere molto di cui essere grata. Avrei dovuto essere felice, radiosa addirittura. Ma non lo ero”.

È proprio questa ricerca della felicità – in fondo, a pensarci bene, è sempre di questo che si tratta – ad aver acceso così tante giovani persone su TikTok, al punto di trasformare il wellness in un trend. Così come i Millennials avevano dato avvio a un particolare filone di manuali di self-help, adesso la generazione Z ricerca nuove strade per arrivare al proprio stato di grazia. Queste strade, spesso, portano a percorsi spirituali, energetici, fino a sfociare nella stregoneria – avete mai sentito parlare di witchtok (40 miliardi di visualizzazioni)?

Pensieri, meditazione, ma anche incantesimi, riti, oracoli, sibille e molto altro: sta nascendo una nuova forma di spiritualità che lascia emergere il bisogno delle nuove generazioni di connettersi con una forza superiore per imparare a comprendere il mondo – che sia attraverso i tarocchi, gli astri o i numeri.

È vero che l’immaginario occulto riesce a conquistare attraverso il suo irresistibile aesthetic – candele accese, palo santo, rune e cristalli – ma sicuramente c’è qualcosa in più dietro il fascino delle vibes esoteriche: c’è la necessità di trovare una comunità, di accogliere il mistero, di affidarsi a qualcosa che ci permetta, almeno in parte, di decifrare il senso della vita.

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