“Death Note”, celebre manga scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata, è una storia carica di suspense e stratagemmi, in cui l’investigazione e la caccia al colpevole si uniscono a elementi sovrannaturali. Al centro della trama c’è Light Yagami, giovane e brillante studente giapponese, che un giorno trova un “quaderno della morte”, all’apparenza un semplice taccuino nero, in grado però di togliere la vita a qualsiasi individuo di cui si conosca il volto, semplicemente scrivendo il suo nome sulle pagine. Ripercorriamo assieme una delle storie più intriganti e apprezzate degli ultimi anni, adattata anche ad anime e film…

Prendete un giovane diciassettenne di successo, lo studente migliore del Giappone, ammirato da tutti, con lineamenti perfetti e una mente geniale… e dategli in mano uno strumento micidiale, in grado di uccidere qualunque persona di cui conosca il nome e il volto: ecco i presupposti da cui muove Death Note, il manga in 12 volumi (divenuto poi anche anime, live action e film) scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata.

Nonostante la prima uscita del manga in Giappone (pubblicato sul settimanale Weekly Shōnen Jump) risalga al 2003, e in Italia al 2006 (pubblicato da Panini Comics), Death Note è ancora oggi uno dei più celebri e apprezzati fumetti giapponesi, e in generale, considerando anche il suo adattamento ad anime (risalente al 2006 in originale e al 2008 in Italia), è una delle storie più conosciute di questi anni, amata non solo dagli appassionati più esperti, ma anche da un pubblico più ampio e generalista.

La sua trama colpisce e cattura perché riesce a unire elementi sovrannaturali, intriganti e nuovi per lo spettatore, alla suspense della caccia al colpevole, ricca di strategie, doppi giochi e colpi di scena

Death Note vol 1

Copertina del primo volume del manga “Death Note”, in Italia pubblicato da Panini Comics

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Death note: trama

La storia vede come protagonista Light Yagami, brillante studente modello, che casualmente viene in possesso di un Death Note, un quaderno della morte: all’apparenza un semplice taccuino nero, nei fatti capace di uccidere qualsiasi individuo di cui si conosca il volto, semplicemente scrivendo il suo nome sulle pagine. Come indicato dalle regole di cui è corredato, è sufficiente aspettare 40 secondi per ottenere l’arresto cardiaco della vittima, ma il Death Note permette anche di specificare il tipo di morte, l’ora del decesso e altri dettagli.

Non ci vuole molto prima che Light, seppur certo di trovarsi davanti a uno scherzo di pessimo gusto, decida di provare il quaderno. E per farlo sceglie di uccidere alcuni criminali, ottenendo esattamente l’effetto promesso dalle regole, preciso al secondo.

Le conseguenze su Light sono quasi immediate. Dopo una breve fase di angoscia per ciò che è stato in grado di fare, subentra una fredda consapevolezza: quella di avere tra le mani un potere immenso, che può permettergli di eliminare dalla faccia della terra tutti i criminali.

Poco dopo fa la sua comparsa il vero proprietario del quaderno: è Ryuk, uno shinigami, cioè un dio della morte della mitologia giapponese, uno dei tanti shinigami che si serve del Death Note per togliere la vita agli esseri umani e guadagnare così la propria immortalità, vuota e priva di stimoli. Per questo Ryuk ha deciso di far volontariamente cadere il quaderno sulla Terra: si annoiava, e voleva vedere cosa sarebbe successo.

Light illustra così il suo piano a Ryuk: liberare la Terra da tutte le persone che hanno commesso un reato o fatto del male al prossimo, epurando così l’umanità dal crimine, per creare, secondo lui, un mondo migliore. E nel suo delirio di onnipotenza è convinto che potrà dominare questo nuovo mondo come un dio benevolo.

Gradualmente vediamo quindi un personaggio apparentemente senza macchia scivolare in una pazzia lucida: Light è una persona più che brillante, e organizza il suo piano con la precisione e la scrupolosità che lo contraddistingue, mettendo il suo scopo davanti a tutto, scrivendo centinaia di nomi sul quaderno, senza nessuna remora per le vite che sta mietendo e senza preoccupandosi di rimanere nascosto nell’ombra. Lui vuole che la gente si accorga che c’è qualcuno dietro a quelle morti per arresto cardiaco.

E così accade: in Giappone si inizia a parlare di questo misterioso vendicatore, dandogli il nome di Kira (storpiatura di “killer”). A questo segue la decisione della polizia di indagare, con la collaborazione del detective più famoso al mondo, che si fa chiamare semplicemente L (Elle) e che nessuno sa chi sia.

È quando Elle fa la sua prima “comparsa”, sfidando apertamente Kira, che capiamo veramente di cosa è fatto Death Note: di investigazioni, depistaggi, paranoie, plot twist, tensione. È una lunga partita a scacchi tra due individui geniali, entrambi con una morale quantomeno grigia, che a momenti alterni ci porta a tifare per l’uno o per l’altro.

Non proseguiamo troppo oltre con la trama (che si arricchirà di numerosi elementi, svolte e colpi di scena) per evitare di dire troppo, e passiamo proprio ad approfondire i personaggi di Death Note

Death Note: i personaggi

Light Yagami

Il protagonista è solo un diciassettenne, ma la sua intelligenza è fuori dal comune, così come tutto ciò che lo riguarda: è bello, affascinante, educato, il primo della classe, apparentemente senza alcun difetto. Quando Light trova il Death Note non ha alcun motivo di usarlo per trarre vantaggi per sé, per ottenere potere, successo o denaro: la vita gli ha già dato tutto quello che potrebbe desiderare, e tutte le opportunità per raggiungere ciò che ancora non ha. Per questo sceglie di usare il quaderno con uno scopo più ampio: quello di rendere il mondo “migliore”, anche se questo è solo secondo il suo giudizio, che considera inattaccabile. Nel corso della storia vediamo la sua razionalità e la sua follia, la sua obiettività e il suo essere infantile. Light vuole primeggiare a tutti i costi, e nel tentativo di ottenere il suo (utopico) obiettivo vuole annientare chiunque si trovi sulla sua strada, a partire da Elle, lasciando da parte ogni forma di affetto ed empatia.

Elle

È il detective più famoso al mondo, il cui aspetto inizialmente è sconosciuto allo spettatore, ma presto mostrato in tutta la sua eccentricità. Elle ha profonde occhiaie, va (quasi) sempre in giro scalzo, va matto per i dolci e siede in una strana posizione accovacciata che, a quanto dice, gli permette di pensare meglio. Collaborerà con la task force contro Kira, dimostrando ben presto di possedere, al di là del suo atteggiamento insolito e apatico, una mente brillante, in grado di tenere a testa a Kira/Light, che in più di una occasione sarà messo alle strette.

Death note vol 5

Copertina del quinto volume del manga “Death Note”, in Italia pubblicato da Panini Comics, che mostra Light e Elle

Ryuk

È lo shinigami che un tempo possedeva il Death Note di Light, e che ora è costretto a seguirlo finché non morirà o deciderà di passare il quaderno a qualcun altro. Ha volontariamente fatto cadere sulla Terra il Death Note con il solo scopo di divertirsi: è cinico, dall’aspetto inquietante, e va matto per le mele.

Misa Amane

È una giovane modella che apparirà poco più avanti nella serie, e che veste con uno stile gotico che l’ha resa iconica. Infantile, un po’ frivola, si innamora perdutamente di Light, il quale non si farà problemi a manipolarla a suo piacimento. I suoi genitori sono stati assassinati e il loro omicida è stato giustiziato da Kira: per questo lo sostiene, e ama Light ancora di più. Anche lei possiede un suo Death Note (cosa che fa di lei “il secondo Kira“) ed è accompagnata dallo shinigami Rem.

Death Note: anime

L’adattamento del manga in anime fu affidato al regista  Tetsurō Araki e allo sceneggiatore Toshiki Inoue (responsabile dei testi di altre famose serie tv come Detective Conan e Fullmetal Alchemist). L’anime di Death Note comprende 37 episodi, distinti in due metà anche dal cambio di sigla.

L’anime è stato trasmesso in Giappone dal 2006, e in Italia dal 2008, quando è approdato su MTV.

Le differenze tra il manga e l’anime di Death Note sono molto poche, per cui ci troviamo davanti ad un adattamento molto fedele, che si discosta solo di tre anni dalla cronologia degli eventi del manga e che rimuove dettagli piuttosto piccoli, mantenendo appieno il focus sulla psicologia e i ragionamenti di Light. Anche questo ha reso l’anime un prodotto di grande successo.

Death Note: film

Il manga di Death Note ha subito anche numerosi adattamenti cinematografici, più o meno fedeli e apprezzati.

Death Note – Il film, diretto da Shūsuke Kaneko, risale al 2006: è un adattamento live action della prima parte della serie, e ha avuto due sequel, uno nello stesso anno e uno nel 2016, ambientato 10 anni dopo gli eventi principali.

L’adattamento che però ha fatto maggiormente discutere è Death Note – Il quaderno della morte, realizzato da Netflix e uscito nel 2017. Il film di fatto è solamente ispirato alle vicende dell’opera originale, infatti è ambientato a Seattle e Light Yagami prende il nome di Light Turner. Il film ha trama e svolgimento molto diversi rispetto al manga, e anche i personaggi sono molto distanti dalla loro versione nipponica, nei nomi così come nel comportamento. Questo adattamento introduce per esempio la storia d’amore tra Light e Mia, una sua compagna di classe, che scrive assieme a lui i nomi sul quaderno, di fatto convincendolo a usarlo.

Death Note: dove vederlo

Ma dove vedere Death Note? Per chi volesse recuperare uno degli anime più conosciuti di sempre, è possibile trovarlo sulla piattaforma di streaming italiana VVVVID, che offre serie tv gratuitamente, sostenendosi grazie alle pubblicità.

Il film del 2017 è invece disponibile su Netflix.

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