In un momento storico particolarmente difficile, segnato dalla guerra, un’ampia selezione di nuovi libri da leggere in occasione del Giorno della Memoria 2024: tra romanzi, saggi e testi biografici, per ricordare gli ebrei vittime della Shoah e le altre vittime del nazismo

Il 27 gennaio viene ricordata la liberazione da parte delle truppe dell’Armata Rossa del campo di concentramento di Auschwitz. Era il 27 gennaio 1945, e la sconfitta del nazismo era ormai vicina…

Il Giorno della Memoria 2024 quest’anno arriva in un contesto molto particolare, segnato da un clima di guerra e divisione. Al tempo stesso, il motto “leggere per non dimenticare“, se possibile, assume un valore ancora più grande.

Non a caso, il Giorno della Memoria ancora una volta è accompagnato dalla pubblicazione di numerosi libri a tema tra saggi, romanzi, racconti, (auto)biografie, testi per bambini e ragazzi.

Quella che proponiamo qui di seguito è una selezione (in cui i titoli non sono proposti in ordine di importanza) di alcuni nuovi libri pubblicati in occasione del Giorno della Memoria 2024, per ricordare non solo gli ebrei vittime della Shoah, ma anche le tantissime persone perseguitate dal Terzo Reich per motivi politici o di razza, tra cui rom, disabili, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici… Un percorso di lettura per conoscere, e riflettere (anche sul complesso presente).

I libri per il Giorno della Memoria 2024

Tutto ciò che ho amato

Tutto ciò che ho amato, libri giorno della memoria

Aharon Appelfeld è nato nel 1932 a Czernowitz, Bucovina ed è morto il 4 gennaio 2018 in Israele. Di famiglia ebraica, è stato deportato insieme al padre in un campo di concentramento in Transnistria, da cui è fuggito nascondendosi per i successivi tre anni nelle foreste. Alla fine della guerra ha raggiunto l’Italia e da qui si è imbarcato per la Palestina nel 1946. Ha insegnato letteratura ebraica all’università Ben Gurion a Be’er Sheva’ e ha fatto parte dell’American Academy of Arts and Sciences. Guanda porta in libreria il 26 gennaio Tutto ciò che ho amato (traduzione di Raffaella Scardi). La trama del libro porta nell’Ucraina degli anni Trenta, dove l’antisemitismo inquina e distrugge i sogni degli ebrei. Paul è un bambino come tanti, ha otto anni e adora i suoi genitori. La madre è una donna gioiosa e vitale che gli insegna il senso dell’amore, ma anche il dolore del tradimento. Il padre è un artista tormentato che lotta contro i demoni dell’ispirazione e contro gli antisemiti. Paul assorbe qualcosa da entrambi e lo costudisce gelosamente, andando incontro a un futuro in cui non sa cosa lo aspetta…

Il bambino del Blocco 66

Il bambino del blocco 66, libri giorno della memoria

Gennaio 1945, il piccolo Moshe Kessler scende dal treno presso il campo di concentramento di Buchenwald con altre centinaia di bambini. Avendo sopportato gli orrori di Auschwitz-Birkenau, dopo aver perso i contatti con tutta la sua famiglia, ed essendo sopravvissuto alla marcia della morte nel gelido inverno europeo, Moshe ha già visto fin troppe tragedie. A Buchenwald i nuovi arrivati vengono assegnati alle loro baracche e il Kinderblock 66 sarà la sua nuova casa, anche se ancora non immagina l’importanza cruciale di questa assegnazione. Poco tempo dopo, i tedeschi decidono di distruggere il campo e di obbligare i prigionieri rimasti a una nuova marcia della morte. Ma i nazisti non sono preparati a fronteggiare la resistenza segreta di Buchenwald, che si solleva con una missione: proteggere i bambini del campo. Questa la storia vera raccontata da Limor Regev ne Il bambino del Blocco 66 (Newton Compton Editori, traduzione di Paola Vitale).

Lettere di una vita

Irène Némirovsky lettere di una vita libri giorno della memoria

In libreria per Adelphi (traduzione di Laura Frausin Guarino, curatela di Olivier Philipponnat), Lettere di una vita di Irène Némirovsky (1903-1942). In questa raccolta trova ineluttabilmente spazio anche l’avanzata del nazismo: con lo scoppio della guerra e le leggi antiebraiche, vediamo crescere nell’autrice l’angoscia, la collera e la di­sillusione. Da “leggere con un nodo in gola” sono la lettera con cui Némirovsky affida le figlie alla governante, elencando i beni di cui disfar­si per provvedere al loro sostentamento, e l’ultima, scritta al marito subito prima del­la deportazione ad Auschwitz.

La casa rotta

la casa rotta, libri giorno della memoria

Vent’anni dopo la fine della guerra Horst Krüger, scrittore e giornalista, torna a Eichkamp, il piccolo quartiere alla periferia di Berlino dov’è cresciuto con i genitori e la sorella. Uscito per la prima volta in Germania nel 1966, ripubblicato dall’editore tedesco nel 2019 per i cent’anni dalla nascita dell’autore, La casa rotta (dal 23 gennaio in libreria per Rizzoli, traduzione di Marina Pugliano e Valentina Tortelli) è una riscoperta letteraria, un resoconto “asciutto e mai autoindulgente” del sentimento della colpa di un’intera nazione.

Da corso Vercelli a Treblinka – Storia di Susanna Pardo

da corso vercelli a treblinka
Poco dopo la nascita di Susanna, nel 1916, la famiglia Pardo aveva deciso di lasciare Salonicco e trasferirsi a Milano. Joseph Pardo, il padre, era un commerciante di tessuti. Nel grande appartamento di corso Vercelli, circondata dall’affetto di parenti e amici, Susanna era cresciuta tra i vivaci stimoli che il capoluogo lombardo, negli anni trenta, poteva regalare a una giovane ragazza. Susanna era innamorata di Milano, ma era ancor più innamorata di Davide, suo cugino. Lo sposò nel 1940 e lo seguì nei Balcani, pronta a iniziare una nuova vita. Ma tutta la zona era controllata dai tedeschi e nel marzo 1943 la ferocia antiebraica si abbatté implacabile sulla giovane famiglia, che fu infine deportata a Treblinka. Di Susanna, di Davide e della piccola Esperance (la figlia nata nel 1941) si persero le tracce fino a tre anni fa quando, grazie al lavoro degli storici Sara Berger e Marcello Pezzetti, sono venuti alla luce documenti dei ministeri dell’Interno e degli Esteri italiani dove si ha la certezza di quanto accadde… La giornalista Carlotta Morgana firma per Giuntina Da corso Vercelli a Treblinka – Storia di Susanna Pardo.

Una notte piena di luce

Una notte piena di luce di Armando Lucas Correa, libri giorno della memoria

Una notte piena di luce (Nord, traduzione di Giuseppe Maugeri) di Armando Lucas Correa – caporedattore di People en Español e autore di La ragazza tedesca (TEA, traduzione di Giuseppe Maugeri) è un romanzo ambientato tra diverse epoche. Dalla Berlino del 1941, dove Lilith colma il vuoto lasciato da un padre mai conosciuto con l’affettuosa presenza del Professore, un anziano vicino di casa che, come tutti gli ebrei, ha dovuto smettere d’insegnare e adesso dà una mano a mamma Ally. Per passare poi a L’Avana, nel 1958, dove Nadine, figlia di Lilith, osserva la madre tenere duro dopo la morte del marito, giustiziato per ragioni politiche, così come le preoccupazioni per il futuro. E si arriva infine alla Berlino dei giorni nostri dove Luna, cresciuta da genitori amorevoli, vede un’ombra che incombe su sua madre, e un silenzio opprimente che cala ogni volta che le fa domande sulla loro storia…

La lista di Kersten. Un giusto tra i demoni

La lista di KerstenIn La lista di Kersten. Un giusto tra i demoni (Rizzoli, traduzione di Andrea Zucchetti), François De Kersaudy racconta la storia vera di Felix Kersten, il medico di Heinrich Himmler che salvò più di 100mila persone, tra cui circa 60mila ebrei. Fisioterapista, Kersten era l’unica persona in grado di alleviare il dolore addominale cronico e paralizzante di Himmler, che divenne da lui del tutto dipendente. Sebbene fosse decisamente antinazista, continuò a lavorare per Himmler durante la guerra, approfittando della posizione guadagnata per chiedere in cambio dei suoi servizi la liberazione di prigionieri. Studiando “le liste di Kersten”, attingendo ad archivi, memorie, diari, appunti e deposizioni dei principali protagonisti, l’autore ricostruisce la storia di un uomo incredibile.

Solo la speranza lenisce il dolore

 Solo la speranza lenisce il dolore simone veil

In uscita il 19 gennaio per Corbaccio con la traduzione di Claudine Turla, Solo la speranza lenisce il dolore di Simone Veil (1927-2017) nasce dall’eccezionale video-racconto che l’autrice fece nel 2006 per la Fondation pour la Mémoire de la Shoah. Di fronte alla telecamera, Veil parla della sua vita: il sole di Nizza, una famiglia unita, repubblicana e laica. E poi invece il freddo, la fame, le umiliazioni, i compagni di prigionia, i rapporti fra uomini e donne, i suoi diciotto mesi in un campo di concentramento. Racconta il ritorno, nuove forme di umiliazioni, la difficoltà di parlare, il suo impegno per la salvaguardia della memoria. Solo la speranza che la Shoah non venga mai dimenticata può lenire il dolore. Con uno scritto di Liliana Segre.

Quando ascolterai questa canzone

Quando ascolterai questa canzone, libri giorno della memoria

Lola Lafon ha trascorso una notte intera nell’Alloggio segreto di Anne Frank, da sola. Vagando da una stanza all’altra, ha contato i pochi passi a disposizione di chi abitò quello spazio angusto per venticinque lunghi mesi e ne ha ascoltato le voci. Nell’assenza, l’autrice ha cercato Anne Frank, la ragazza dietro l’icona, il volto dietro l’immagine riprodotta all’infinito, la scrittrice dietro l’autrice del diario. Ora dopo ora, la notte si è popolata di storie, ricordi e fantasmi, racchiusi in Quando ascolterai questa canzone (Einaudi, traduzione di Silvia Manzio, in uscita a gennaio), libro vincitore del Prix Les Inrockuptibles, del Prix Décembre e del Grand Prix des Lectrices de Elle.

La casa di mio padre

La casa di mio padre di Joseph O'Connor, libri giorno della memoria

È il settembre del 1943 e le forze tedesche a Roma reprimono la popolazione con il pugno di ferro. Il capo della Gestapo, Paul Hauptmann, governa la Città Eterna con feroce efficienza, insensibile alla fame che affligge i civili, deciso a mantenere il controllo. D’altronde, l’esito della guerra è tutt’altro che certo. In questo clima, diplomatici, ebrei e soldati alleati trovano rifugio nello stato neutrale del Vaticano. È lì che un ristretto gruppo di improbabili complici guidati da un audace prete irlandese elabora un astuto piano per aiutare gli ebrei perseguitati a fuggire. La casa di mio padre (Guanda, traduzione di Elisa Banfi, in uscita il 9 febbraio) è un romanzo ispirato alla storia vera di monsignor Hugh O’Flaherty, permeato dal fascino storico che caratterizza la scrittura di Joseph O’Connor, scrittore di Dublino vincitore dell’Irish PEN Award per la letteratura (2012) e dell’Irish Book Awards (2021).

Notte inquieta

Notte inquieta, libri giorno della memoria

Notte inquieta (Marcos y Marcos, traduzione di Ruth Leiser) di Albrecht Goes si apre durante una sera di ottobre del 1942. La locanda di Proskurov è gremita di militari in trasferta. Il pastore venuto ad assistere un condannato a morte deve dividere la stanza con un capitano in partenza per il fronte di Stalingrado. È la guerra, la guerra di Hitler. La notte è nera e tempestosa, la follia nazista e la morte ammorbano l’aria, eppure in quella stanza trionfa la vita. La bella Melanie sale le scale di nascosto e viene ad abbracciare per l’ultima volta il suo capitano. In tre dividono pane e miele, un sorso di caffè vero. Poi, mentre gli amanti si appartano in un angolo, il pastore si immerge nella storia dell’uomo che verrà fucilato per diserzione: negli atti del processo trova la strada per giungere al suo cuore…

L’archivio dei destini

L'archivio dei destini, libri giorno della memoria

A partire dalla storia vera dell’istituzione, nel cuore della Germania, degli Arolsen Archives – centro internazionale di ricerche sulla Shoah –, L’archivio dei destini (Neri Pozza) di Gaëlle Nohant è un romanzo (già di successo in Francia) che sa restituire l’orrore delle persecuzioni naziste, e al tempo stesso la meravigliosa tenacia dello spirito umano. La protagonista, Irène, francese trapiantata in terra tedesca, nel 1990 trova un impiego proprio nel più grande centro di documentazione e ricerca sulle persecuzioni naziste, e qui scopre una grande vocazione per il lavoro investigativo…

Il cabaret dei ricordi

Il cabaret dei ricordi, libri giorno della memoria

Il cabaret dei ricordi (La nave di Teseo, traduzione di Anna Maria Lorusso, in uscita il 23 gennaio) è un romanzo sulla Shoah che intreccia la vicenda dell’ultima sopravvissuta di Auschwitz a quella del nipote che ha paura di diventare padre. L’autore Joachim Schnerf, classe ’87, passa dalle storie di Samuel da bambino, quando con i cugini si travestiva da cowboy e giocava a cercare la prozia in un’America fantastica, a quelle che Rosa, ormai ultima sopravvissuta ad Auschwitz, ha raccontato ogni sera nei suoi spettacoli. Tutte queste storie Samuel le condividerà con suo figlio, bambino di quarta generazione, nato mentre Rosa sta per dire addio al suo amato palcoscenico. Presto non ci saranno più testimoni da passare, ma resteranno il racconto e la finzione, capaci di svelare ciò che credevamo scomparso, di evocare l’indicibile ma soprattutto di impedire, da parte di chi nel vuol trarre vantaggio, di stravolgere il passato…

La bestia di Auschwitz

La bestia di Auschwitz, libri giorno della memoria

Quando legge quella scritta, Arbeit macht frei, sopra il cancello dell’ingresso, la Francia e l’autunno sembrano già un ricordo lontano per Ella, giovane prigioniera nel più terribile dei campi di concentramento. Come se non bastasse, a comandare, lì, è la spietata SS Maria Mandel, bellissima e freddissima, soprannominata non a caso la Bestia. Una donna che rende la vita di tutte le detenute un inferno, più di quanto già non lo sia. Rischiando la sua stessa vita, la giovane Ella proverà a salvare dall’oblio i ricordi ritrovati nei bagagli dei prigionieri e il destino dell’intero campo. La bestia di Auschwitz (Piemme, traduzione di Elisabetta Giamporcaro) di Reyes Monforte è la storia coraggiosa di una donna risoluta a salvare la memoria di vite destinate a perdersi, a far sopravvivere la speranza e l’amore nel luogo più terribile che l’essere umano abbia mai creato…

Il sopravvissuto di Auschwitz

Il sopravvissuto di Auschwitz

Da bambino fu deportato in sei campi di concentramento: Auschwitz, Ebensee, Mauthausen, Płaszów, Melk, Amstetten. Si salvò e da uomo divenne cacciatore di nazisti. Esce per Newton Compton a gennaio, con la traduzione di Paola Vitale, Il sopravvissuto di Auschwitz di Josef Lewkowicz e Michael Calvin, un libro che tratta la storia vera del co-autore: Lewkowicz ha aiutato a salvare centinaia di bambini orfani e ha dato la caccia a uno dei più noti criminali di guerra, Amon Göth, interpretato da Ralph Fiennes in Schindler’s List.

Sono tornato da te

Sono tornato per te lorenzo marone

Cono Trezza e Serenella Pinto sono due giovani del Sud, cresciuti nella zona del Vallo di Diano, tra Campania e Basilicata. Lui contadino, lei figlia di un artigiano di idee socialiste. Si sono conosciuti che erano adolescenti, aspettano solo il momento di sposarsi. Ma sono gli anni Trenta del secolo scorso, e a mettersi tra loro ci sono i fascisti. Soprattutto Romano, il figlio del podestà. Stufo di subirne l’arroganza, Cono si ribella, compiendo un gesto che la sua famiglia pagherà a caro prezzo. Poi la partenza per il servizio militare, e dopo l’8 settembre 1943 la deportazione in Germania. A tenerlo in vita, saranno la speranza di rivedere Serenella, l’aiuto di un compagno di prigionia dal cuore grande e la sua abilità nel tirare di boxe. C’era uno sport che veniva praticato nei campi di concentramento, il pugilato. Piaceva al Führer, piaceva alle guardie naziste che scommettevano sugli incontri, piaceva ai kapò che obbligavano i prigionieri a combattere di notte su ring improvvisati. Sono tornato per te (Einaudi Stile Libero) di Lorenzo Marone racconta la storia di chi è sprofondato in quell’inferno e ne è uscito aggrappandosi a un ricordo.

Accadde ad Auschwitz

Accadde ad Auschwitz, libri giorno della memoria

Helen Zippi Spitzer e David Wisnia si innamorarono subito, al primo sguardo. Lui diciassettenne appassionato d’opera, lei venticinquenne botanica mancata, con un’irrefrenabile passione per la vita. La scintilla sarebbe potuta scoccare dovunque. Eppure, quell’incontro avvenne in uno dei posti più terribili e crudeli della storia umana: il campo di Birkenau, ad Auschwitz. La loro storia è narrata in Accadde ad Auschwitz (Piemme) di Keren Blankfeld, scrittrice e giornalista.

Gli italiani e la soluzione finale – Chi si oppose ai nazisti? E come?

gli italiani e la soluzione finale, libri giorno della memoria

Christian Jennings, storico e giornalista (ha lavorato a lungo come corrispondente di guerra, principalmente nei Balcani, in Africa e nei paesi dell’UE e ha vissuto in Kosovo, Bosnia, Macedonia e Serbia), in Gli italiani e la soluzione finale – Chi si oppose ai nazisti? E come? (Longanesi, dal 16 gennaio) racconta storie di italiani che si opposero alla “Soluzione finale” di Hitler: quindici protagonisti principali, da Gino Bartali che aiutò a contrabbandare denaro e documenti falsi, agli ebrei della Toscana, al dottor Giovanni Borromeo che salvò i pazienti ebrei dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma registrandoli come portatori di una malattia infettiva inventata, la sindrome “K”.

Il pensiero postnazista

il pensiero postnazista michel onfray

Nel 1945, l’apertura dei campi di sterminio nazisti determina il crollo di grande parte del pensiero occidentale, dalla sua prima formulazione greca fino all’Illuminismo. Una fine che consiste fondamentalmente nell’impossibilità di rispondere alla domanda fatale: come si è arrivati al rogo dell’Europa per mano nazionalsocialista? Nel saggio Il pensiero postnazista (dal 26 gennaio per Ponte alle Grazie), Michel Onfray, giunto al decimo volume della sua monumentale “Controstoria della filosofia”, prende in analisi i pensatori che più di tutti si sono interrogati sulla condizione umana dopo la catastrofe nazista, e ne individua tre: Hannah Arendt, Hans Jonas e Günther Anders.

Storia culturale degli ebrei

Storia culturale degli ebrei, libri giorno della memoria

Fin dall’antichità gli ebrei non sono stati una grande potenza, anzi sono stati quasi sempre in minoranza; eppure, a cominciare dalla Bibbia, i loro racconti hanno influenzato il mondo. E se nessun uomo è un’isola, anche nessuna cultura lo è: da tempi remoti fino all’epoca contemporanea, le visioni del mondo elaborate dagli ebrei si sono quindi intrecciate con quelle presenti nelle altre culture. Dalla Bibbia al giudeo-ellenismo, dalle molti correnti ebraiche del primo secolo al Talmud, dalla kabbalah al chassidismo, dal sionismo alla variegata realtà attuale contraddistinta dai due poli fondamentali costituiti dallo Stato d’Israele e dalla diaspora: Storia culturale degli ebrei (Il Mulino) di Piero Stefani e Davide Assael – rispettivamente, insegnante di Bibbia e cultura nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e conduttore della trasmissione di RadioRai3 Uomini e profeti ed editorialista del quotidiano Domani – racconta la storia di un popolo.

Come una rana d’inverno

Come una rana d'inverno, libri giorno della memoria

In Come una rana d’inverno (Einaudi, in uscita il 27 gennaio) Daniela Padoan ha chiesto a tre testimoni straordinarie – Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi, internate ad Auschwitz-Birkenau nello stesso periodo ma in età diverse della vita – di ripensare la loro esperienza di persecuzione, prigionia e ritorno a una impossibile normalità declinandola al femminile. In un fitto intreccio di richiami e rimandi interni, di racconti talvolta mai fatti in pubblico, le tre visioni differenti e complementari diventano una narrazione sola, densa di significato, che si fa relazione, dono di parole, in una circolarità in cui lettori e lettrici vengono raggiunti, intaccati dalla viva voce di chi possiede “una doppia cittadinanza, nel mondo dei morti e nel mondo dei vivi”.

I semi dell’odio e della misericordia

I semi dell'odio, libri giorno della memoria

Karl Gönner ha un occhio di vetro rimediato sul fronte occidentale durante la Grande guerra, i capelli brizzolati e le dita ingiallite dalla nicotina. Suo nipote, il giornalista di lunga data del New Yorker Burkhard Bilger, se lo ricorda bene. Era un ex maestro, severo ma molto caro ai suoi studenti, ai quali, anziché caramelle, allungava pezzetti di cera grondanti miele da masticare. Nei documenti d’archivio, però, come negli interrogatori e nelle sentenze dei tribunali, Herr Gönner è l’Ortsgruppenleiter della cittadina di Bartenheim, nell’Alsazia occupata dall’esercito tedesco. Un nazista, un invasore. Tra passato e presente, tra colpe commesse ed ereditate, tra generazioni diverse, tra Germania e Francia e poi ancora tra Europa e America, la vicenda di Karl Gönner – soldato, insegnante, occupante, prigioniero, imputato, colpevole e però innocente – ne I semi dell’odio e della misericordia (Mondadori, in uscita il 16 gennaio con la traduzione di Manuela Faimali) “diventa il paradigma di una lettura dei fatti che trova il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le responsabilità personali”.

La piccola Hempel

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Da metà gennaio in libreria per Utet La piccola Hempel – La testimonianza unica di una bambina scampata alla ferocia dell’eugenetica nazista di Elvira Hempel-Manthey, la sconvolgente storia di una bambina che il Terzo Reich considerò, insieme a tanti altri bambini e bambine come lei, una minaccia alla sopravvivenza del popolo “ariano”, ma che miracolosamente si salvò dal programma eugenetico nazista. Elvira Hempel-Manthey (1931-2014), nata in una famiglia tedesca numerosa e indigente, venne infatti portata in un reparto di cura con altri bambini giudicati “mentalmente inferiori”. Molti di questi vennero poi condannati a una “morte misericordiosa”, secondo le direttive eugenetiche del Terzo Reich. Elvira è l’unica che inspiegabilmente venne risparmiata. Combatté tutta la vita per la revoca di quella prima diagnosi, che ottenne solo nel 1996.

Chiassovezzano

Chiassovezzano, libri giorno della memoria

In Chiassovezzano (Bompiani), il critico letterario e saggista Piero Dorfles racconta “una casa e una famiglia temeraria in tempo di guerra”. I Dörfles sono una grande famiglia triestina di origini israelitiche ma non praticanti né iscritti alla comunità ebraica. Nonostante la guerra e le persecuzioni fino al luglio 1943 rimangono a vivere a Trieste. Ma con l’armistizio la situazione precipita e la fuga si fa inevitabile… La tenuta di Chiassovezzano, nel comune di Lajatico, tra Pisa e Volterra, diventa non solo un rifugio ma anche il luogo dove il temperamento straordinario dei membri della famiglia si concentra e si manifesta. Per questo oggi Dorfles sceglie di rievocare quei mesi terribili.

Ghetto – Storia di una parola

Ghetto, libri giorno della memoria

Ghetto (Hoepli, traduzione di, in uscita il 19 gennaio 2024) di Daniel B. Schwartz è un saggio che ripercorre il singolare viaggio di un termine carico di implicazioni. Il professore associato di storia e studi ebraici presso la George Washington University spiega la storia di una parola ideologicamente connotata quanto poche altre, le cui origini s’intrecciano con due città: Venezia, dove indicava il quartiere ebraico obbligatorio istituito nel 1516, e Roma, dove il ghetto si sarebbe dissolto insieme allo Stato pontificio nel 1870. Nel guidare il lettore in questa odissea tra le due sponde dell’oceano, Schwartz mostra l’intreccio tra la storia dei ghetti e il confronto polemico sul significato di una parola.

Oltre Auschwitz

Oltre Auschwitz, libri giorno della memoria

Frediano Sessi, scrittore e saggista, insegna Sociologia generale all’Università di Brescia. Autore e curatore di numerosi libri sulla memoria, firma anche testi per ragazzi. Per Marsilio è in uscita Oltre Auschwitz – Europa orientale, l’Olocausto rimosso: Chełmno, Bełżec, Sobibor, Majdanek e Treblinka. Sono campi meno noti, ma non meno tragici per gli orrori di cui sono stati teatro. Eppure sono rimasti a lungo ignorati, i responsabili impuniti, la memoria rimossa. Sessi ne racconta la storia, scavando tra verità scomode e occultate per decenni.

I frutti della memoria – Dialoghi con gli studenti

I frutti della memoria di Edith Bruck, libri giorno della memoria

I frutti della memoria – Dialoghi con gli studenti (La nave di Teseo, a cura di Eugenio Murrali, in uscita il 23 gennaio) è il titolo del volume che raccoglie la testimonianza e il dialogo continuo di Edith Bruck con ragazzi e studenti di ogni età sugli orrori del nazifascismo e dell’Olocausto, per tramandare alle generazioni future uno dei capitoli più bui della storia dell’uomo. “Cari studenti, dopo tantissimi anni che mi mandate lettere, versi, disegni, sento il bisogno di rispondervi, di raccontare non il mio vissuto, che conoscete, e spero non dimenticherete mai, come me, ma la vostra promessa di portare avanti la testimonianza” racconta la scrittrice, poetessa e testimone della Shoah, che con Il pane perduto (La nave di Teseo) è arrivata in finale al Premio Strega 2021.

La sfida della libertà

La sfida della libertà

Nata da una famiglia ebrea di origini ucraine, Rachel Bespaloff (1895 – 1949) cresce a Ginevra, dove studia danza e musica al Conserva­torio e dirige un’orchestra. Decisivo per lo svilup­po del suo pensiero filosofico è, nel 1925, l’incontro con Lev Šestov e la sua cerchia. Ma nel 1942 è costretta a emigrare negli Stati Uniti dove insegna Letteratura francese e organizza i celebri “incontri di Pontigny-en-Amérique” con Jacques Maritain, Jean-Paul Sartre, Hannah Arendt e altri eminenti esuli europei. Tormentata dall’esilio, lontana dalla Francia, sua pa­tria d’elezione, dopo aver perduto il marito a causa di un infarto si toglie la vita, il 6 aprile del 1949. Per Castelvecchi arriva in libreria La sfida della libertà – Volume secondo – Gli anni americani (1943-1949), a cura di Claude Cazalé Bérard, Cristina Guarnieri e Laura Sanò. Alla patria perduta sono dedicati gli scritti raccolti in questo secondo volu­me delle opere: una lunga lettera d’amore indiriz­zata alla cultura francese, culla di valori inaliena­bili quali onore, coraggio, nobiltà.

Passare il fiume

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Siamo nel 1944, nell’appennino umbro-marchigiano. I nazi-fascisti rastrellano la zona e nel paese di Secchiano si nasconde una famiglia ebrea con una bambina, Charlotte. Sono due le persone rischiano per aiutarli: Samuele Panichi, anarchico tornato dall’America a combattere nella Resistenza e don Celli, il parroco. Quando i tedeschi arrivano in paese Panichi, con i due figli e un gruppo di compagni, deve però “passare il fiume” e darsi alla macchia. Don Celli invece viene internato e portato a Mauthausen e da lì al “Mulino delle ossa” di Harteim, dove i resti dei prigionieri sono polverizzati e sparsi nel Danubio. Anche lui “passa il fiume”. A Secchiano, invece, il mulino nasconde Charlotte e i suoi. E la mugnaia li sfama. Fino all’arrivo degli Alleati. In uscita a metà gennaio per Orecchio Acerbo, Passare il fiume di Alessio Torino, con le illustrazioni di Simone Massi, narra “una storia vera che si intreccia con la verità della Storia”.

Nata due volte

Nata due volte letizia muratori

Aristocratica, la signora Sedia nella sua vita ne ha viste tante e più volte è stata spostata. Dal salotto al centralino, dalla cantina umida italiana fino all’appartamento berlinese. Ogni volta è testimone muta della grande storia che vede attraverso i vetri delle finestre e che spesso la turba. Lo stesso le accade nella sua piccola storia: prigioniera di un genere che non le appartiene per nascita – Sedia in tedesco è parola maschile. I tempi cambiano, come la gente intorno, i rapporti con il resto del mobilio talvolta sono un po’ burrascosi, ma con la saggezza della vecchiaia, tutto si appiana e anche la delusione finale di aver solo sognato le sembra una fortuna. La fortuna di essere stata capace di essere viva, in mezzo alle vite degli altri… A metà gennaio per Orecchio Acerbo Nata due volte, il racconto per bambini (dai 6 anni) di Letizia Muratori, con le illustrazioni di Marta Lonardi.

La guerra di Safiyyah

La guerra di Safiyyah di Hiba Noor Khan, libri giorno della memoria

La guerra di Safiyyah (La Nuova Frontiera, traduzione di Clara Serretta), della giovane scrittrice e attivista Hiba Noor Khan, è un romanzo per ragazzi ambientato a Parigi, nel 1940. Safiyyah, una ragazzina curiosa e amante dell’avventura, trascorre ore in biblioteca a studiare le mappe e a sognare viaggi ed esplorazioni. Ma, quando la guerra inizia a imperversare, la sua infanzia viene interrotta bruscamente. Safiyyah scopre che il suo amato padre, al fianco dell’imam della Grande Moschea, lavora segretamente tutte le notti per salvare la vita agli ebrei perseguitati. E quando i nazisti iniziano a sospettare di loro, la ragazzina si offre di sostituirli e diventa una “staffetta” della Resistenza per consegnare agli ebrei dei falsi documenti d’identità. Il tutto, fino a quando arrivano i soldati nazisti: riuscirà Safiyyah a trovare il coraggio di entrare nelle catacombe sotto Parigi e condurre gli ebrei al sicuro?

Fuga dalla neve

Fuga nella neve sofia gallo libri da leggere 2024

Angelo e Lidia sanno molte cose per essere due bambini di undici e sette anni. Sanno che c’è un motivo se hanno dovuto cambiare scuola e lasciare i loro compagni di classe. Sanno il significato di alcune parole difficili, come ‘leggi raziali’ o ‘deportare’, e che c’è qualcosa di terribile nell’aria che le loro famiglie non vogliono rivelargli. Ma soprattutto, Angelo e Lidia sanno di essere ebrei. È per questo che una mattina i due cugini si svegliano e non trovano più le loro famiglie: in fuga dalla minaccia nazista, li hanno abbandonati per proteggerli. Costretti a rinunciare perfino ai loro nomi, Angelo e Lidia intraprendono un viaggio tortuoso che li porterà, prima insieme e poi separati, sulle montagne maestose e selvagge a nord del Piemonte, fra vette ghiacciate e valli fiabesche, alla ricerca di un posto dove poter essere se stessi. Sofia Gallo firma per Salani Fuga nella neve (dai 9 anni).

Wonder – White Bird

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Una giovane ebrea, un villaggio nel cuore della Francia, una vita da favola minacciata dall’ombra del nazismo, che si fa sempre più ingombrante, fino a distruggere ogni senso di normalità. Poi la fuga, la paura, la lotta per la sopravvivenza, la perdita e l’amore, il potere della gentilezza, unica luce in un mondo che si è fatto di tenebra… Dal 4 gennaio arriva nelle sale la trasposizione cinematografica di Mai più, la graphic novel scritta e disegnata da R. J. Palacio, l’autrice del fenomeno planetario (già film) Wonder. In occasione dell’uscita del film (con Helen Mirren e Gillian Anderson), la graphic novel diventa un romanzo, dal titolo omonimo del film, White Bird (co-firmato da R. J. Palacio e Erica S. Perl).

Ginette Kolinka

Ginette Kolinka

In libreria per BeccoGiallo il graphic novel Ginette Kolinka – La testimonianza di una sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau, un volume pensato per gli adolescenti, realizzato in collaborazione con la Fondazione per la Memoria della Shoah. Testi e disegni di Aurore D’Hondt. La protagonista, oggi ancora in vita, fu arrestata nel 1944 e deportata nel più famigerato lager nazista, da cui uscì – unica della sua numerosa famiglia – con il numero di matricola 78599 tatuato sul braccio.

Una bambina e basta

Una bambina e basta, libri giorno della memoria

HarperCollins Italia propone Una bambina e basta, cofanetto in due volumi dedicato a Lia Levi. Contiene il racconto di formazione omonimo (che uscì per e/o nel 1994 e vinse il Premio Elsa Morante) e Tutto quello che non avevo capito. Nata a Pisa nel 1931, Lia Levi ha firmato diversi libri, sia per adulti sia per ragazzi, tra cui Che cos’è l’antisemitismo? Per favore rispondete (Mondadori, 2001, Premio Grinzane Cavour), La portinaia Apollonia (Orecchio Acerbo, 2005, Premio Andersen), L’albergo della magnolia (e/o, 2011, Premio Moravia) e Questa sera è già domani (e/o, 2018, Premio Strega Giovani).

Per Tommy- 22 gennaio 1944

Per Tommy, libri da leggere 2024

Terezín, 22 gennaio 1944. Tommy ha tre anni. Per il suo compleanno il padre, il pittore Bedřich Fritta, gli regala un libro disegnato da lui stesso. Una storia solo per lui: 52 deliziosi acquerelli pervasi di delicatezza e umorismo. L’ultimo regalo di un padre a un figlio, un regalo talmente tenero e poetico che si stenta a credere sia nato in un campo di concentramento per mano di un uomo braccato, come tutti i suoi, dal terrore e dalla morte. Il padre morirà poi ad Auschwitz, dove verrà deportato, mentre il figlio sopravvivrà. In un dialogo attraverso il tempo lo scrittore Hélios Azoulay narra in Per Tommy – 22 gennaio 1944 (L’Ippocampo, traduzione di Vera Verdiani, in uscita l’11 gennaio) la storia di Tommy, del suo libro e di questa eredità.

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