Tutti i libri di Antonio Manzini, “padre” del celebre commissario Rocco Schiavone, protagonista di una serie di gialli (e di una serie tv) che da anni ha conquistato lettrici e lettori. Il poliedrico autore romano non si attiene ai soli stilemi del noir e del giallo: attraverso i suoi romanzi e i suoi racconti, Manzini affronta temi complessi e divisivi, creando storie che vanno ben oltre il genere e rivelando un talento versatile e pungente – Lo speciale sulle sue opere

Parliamo di uno degli scrittori italiani più amati da diversi anni a questa parte, Antonio Manzini, autore di svariati libri-bestseller e ideatore di uno dei personaggi più apprezzati del giallo nazionale: il vicequestore Rocco Schiavone

Attore, regista, sceneggiatore e autore nato a Roma il 7 agosto 1964, Manzini sa unire il fascino del noir a una profonda analisi psicologica dei personaggi, raccontando con tagliente ironia e cruda autenticità le sfumature della società contemporanea.

Rocco Schiavone, protagonista di una fortunata serie di romanzi e racconti (e non solo), è un vicequestore romano trasferitosi ad Aosta per motivi disciplinari. Un eroe-antieroe dai modi burberi e dai tormenti personali, ma dotato di una straordinaria capacità investigativa. Schiavone, con le sue inconfondibili Clark’s ai piedi anche sulla neve, è infatti un personaggio complesso, ironico e spiccatamente umano, che riflette la visione disincantata di Manzini sulla vita e sulla giustizia.

Una visione che emerge (anche) grazie agli stilemi del genere e, in maniera più ampia, della letteratura, come confermato dallo stesso scrittore in un’intervista per ilLibraio.it: “L’unica cosa che effettivamente può distinguere il genere è una maggiore possibilità di raccontare la società che ci circonda, perché piomba immediatamente nel tessuto sociale, senza troppe sovrastrutture. L’omicidio accade e si è catapultati direttamente nell’ospedale, nelle scuole, nelle famiglie e si entra, anche con una certa virulenza, dentro le pieghe della società”.

Una presa diretta sulla quotidianità che ha decretato il successo letterario di Manzini. Un gradimento che ha trovato la sua eco anche nel mondo del cinema e della televisione: la serie tv dedicata a Rocco Schiavone, interpretata da Marco Giallini, ha conquistato il pubblico italiano e internazionale, portando su schermo l’atmosfera cupa e intrigante dei suoi romanzi.

L’ennesima riprova della poliedricità di Manzini, che nella sua vita ha saputo spaziare tra narrativa e sceneggiatura, confermando la sua versatilità. D’altronde, la sua carriera ha avuto inizio proprio nel mondo del cinema e del teatro, un elemento che emerge prepotente nei suoi libri, dal ritmo incalzante e dai dialoghi serrati.

Lo scrittore, però, non si limita a raccontare crimini e indagini: attraverso le sue storie, Manzini offre una critica acuta e spietata della società italiana, alternando momenti di sottile ironia a riflessioni amare. Il rapporto tra giustizia e moralità, tra legalità e compromesso, è un tema ricorrente che accompagna ogni indagine e ogni delitto.

Con i suoi libri, Manzini è riuscito a creare un ponte tra la tradizione del giallo italiano e la modernità, trasformando il noir in uno strumento per esplorare le pieghe dell’esistenza e per interrogarsi sul senso della giustizia e della vita stessa.

In occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, Il passato è un morto senza cadavere (Sellerio), approfondiamo tutte le sue opere: dai primi libri agli ultimi bestseller, fino agli adattamenti su schermo che hanno reso Rocco Schiavone una figura di culto…

Indice

Serie di Rocco Schiavone – Romanzi

Pista nera

Pista nera, libri Antonio Manzini

Il primo libro di Antonio Manzini con protagonista Rocco Schiavone è Pista nera (edito da Sellerio nel 2013). Tra queste pagine viene rinvenuto un cadavere, semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc. Reso irriconoscibile dal passaggio di un cingolato, ben poche tracce sono offerte al vicequestore Rocco Schiavone, da poco trasferitosi ad Aosta. Una cosa certa, però, è il nome: la vittima si chiama Leone Miccichè, un catanese giunto tra le cime innevate per aprire una lussuosa attività turistica insieme alla moglie Luisa Pec, un’intelligente bellezza che ammalia il vicequestore. Il suo è stato un trasferimento punitivo: è un poliziotto corrotto, ama la bella vita, ma ha talento da vendere. E davanti a lui si aprono ora tre piste: la vendetta di mafia, i debiti, il delitto passionale. Riuscirà a risolvere il mistero?

La costola di Adamo

La costola di Adamo, libri Antonio Manzini

Nel secondo libro di Antonio Manzini, La costola di Adamo (Sellerio, 2014), il vicequestore Rocco Schiavone si trova ad affrontare il misterioso ritrovamento di una donna impiccata al lampadario della sua casa, in una scena che appare quella di una rapina degenerata. Ma qualcosa non torna: Schiavone, trasferitosi ad Aosta per punizione, non si fida delle apparenze. Romano, ruvido e corrotto, con un dolore che non lo abbandona, il vicequestore scava tra ambiguità e contraddizioni, seguendo un metodo investigativo che mescola brutalità, intuizione e una personale idea di giustizia. Tra bugie, passioni e segreti, La costola di Adamo trasforma una morte sospetta in un caso intricato e pieno di rivelazioni.

Non è stagione

Non è stagione, libri Antonio Manzini

Tra i libri di Antonio Manzini anche Non è stagione (Sellerio, 2015), terza opera con protagonista il vicequestore Rocco Schiavone. Il grande detective si ritrova qui coinvolto nella scomparsa di Chiara Berguet, figlia di una ricca famiglia valdostana. Dietro la facciata impeccabile degli industriali Berguet, Rocco intuisce l’esistenza di un segreto e si addentra in un’indagine complessa, fatta di false apparenze, racket e affari illeciti. È una corsa contro il tempo per salvare la vita della ragazza, mentre la neve cade fuori stagione su Aosta, alimentando il suo malumore. Ma c’è anche un’altra partita in gioco: il passato oscuro di Schiavone torna a tormentarlo, come una ferita mai guarita e un debito impossibile da saldare. Anche quando l’indagine sembra offrire un barlume di speranza, un’ombra riemerge dal suo passato per colpirlo nel punto più vulnerabile…

Era di maggio

Era di maggio, libri Antonio Manzini

Come spesso accade nei libri di Antonio Manzini, il vicequestore Rocco Schiavone si trova a fare i conti con un dolore personale: una donna, legata al suo passato romano, è stata uccisa per colpire lui. Prostrato dalla depressione, Schiavone si getta alla ricerca dell’assassino, scavando tra Roma e Aosta nelle pieghe oscure della sua vita e nel motivo di una vendetta che riapre vecchie ferite. Ma le rotture non finiscono qui: un secondo caso irrompe sulla scena, un cadavere archiviato come “morte naturale” che lo porta a indagare negli ambienti dorati e corrotti dell’élite locale. Tra amarezza e ironia, in Era di maggio (Sellerio, 2015) Manzini intreccia il passato e il presente di Rocco Schiavone, raccontando non solo un’indagine poliziesca, ma il viaggio di un uomo disilluso che si scontra con le ipocrisie e la corruzione di un’Italia dove il privilegio sembra sempre vincere.

7-7-2007

7-7-2007

Tra i libri di Antonio Manzini anche 7-7-2007 (Sellerio, 2016), una data che identifica un momento ben preciso della vita del vicequestore Rocco Schiavone: quando la sua vita stava per cambiare per sempre. Marina – sua moglie – è ancora viva ma lo ha appena lasciato dopo aver scoperto i suoi “conti sporchi“, e Roma è sconvolta da piogge torrenziali. In questo clima teso, Schiavone si ritrova a indagare sull’omicidio di Giovanni Ferri, brillante studente di giurisprudenza, trovato morto in una cava di marmo. Pochi giorni dopo, un secondo omicidio sconvolge l’indagine: Matteo Livolsi, amico di Giovanni, è assassinato in circostanze misteriose che però offrono un primo indizio. Rocco, con la solita spregiudicatezza e la sete di giustizia, si mette sulle tracce del colpevole, mentre si confronta con i primi scricchiolii di un’esistenza che presto lo travolgerà.

Pulvis et umbra

Pulvis et umbra

Rocco Schiavone, con il solito fare “multitasking”, si muove tra due indagini parallele: ad Aosta, il cadavere di una ragazza trans riporta a identità nascoste e vite ai margini; a Roma, in un campo sulla Pontina, viene trovato il corpo di un uomo con un misterioso biglietto addosso che odora di vecchie vendette. Entrambe le vicende coinvolgono Schiavone in modo personale, costringendolo a confrontarsi con le oscure ombre del suo passato. Proprio quando il fantasma della moglie Marina sembra allontanarsi, nuovi legami umani — come il passato dell’agente Caterina Rispoli e un ragazzino che risveglia un’insolita tenerezza paterna — sfidano la sua corazza ruvida. Ma il vicequestore, trascinato dalle indagini in Pulvis et umbra (Sellerio, 2017), si scontra con tradimenti che si dissolvono in polvere, lasciandolo a lottare con un’umanità che tenta di sfuggirgli.

Fate il vostro gioco

Fate il vostro gioco

Tra i libri di Antonio Manzini anche il corrosivo Fate il vostro gioco (Sellerio, 2018), in cui Rocco Schiavone è più solo che mai: tradito da Caterina – che ha lasciato la questura di Aosta – e in crisi con i vecchi amici romani, si aggira per la città schiacciato dal peso della solitudine. Un’indagine lo porta a confrontarsi con il dramma della ludopatia e con le famiglie distrutte dal demone del gioco d’azzardo, in un’inchiesta che ruota attorno al casinò di Saint-Vincent, simbolo delle contraddizioni di uno Stato che specula sulle fragilità umane. Nel frattempo, il suo rapporto quasi paterno con il giovane vicino Gabriele si complica con l’arrivo della madre Cecilia, figura enigmatica e tormentata. Ma l’ombra del passato non smette di perseguitarlo: Schiavone si muove su un terreno incerto, cercando risposte a un destino che non smette di riservargli sorprese…

Rien ne va plus

Rien ne va plus

In Rien ne va plus (Sellerio, 2019), ottavo capitolo della serie, Rocco Schiavone si trova a fare i conti con le amare conseguenze di Fate il vostro gioco. Le indagini sull’omicidio di Romano Favre, ispettore di gioco al casinò di Saint-Vincent, si sono concluse con l’arresto del colpevole, ma il movente resta un mistero che Schiavone non può ignorare. Intanto, una nuova pugnalata arriva da Enzo Baiocchi: il pentito svela al giudice Baldi un segreto legato al recente passato del vicequestore, un’inquietante verità che minaccia di sconvolgergli la vita. In mezzo a questo tumulto personale, Rocco indaga su un’inspiegabile rapina: un furgone portavalori diretto alla banca di Aosta, carico degli incassi del casinò, è scomparso nel nulla. Tra enigmi irrisolti, ombre del passato e tensioni personali, Schiavone cerca di sbrogliare un caso sempre più intricato.

Ah l’amore l’amore

Ah l'amore l'amore

Tra gli avvincenti libri di Manzini Ah l’amore l’amore (Sellerio, 2020), nono capitolo della serie, romanzo dal malinconico titolo che presenta un affranto Rocco Schiavone. L’uomo si ritrova in ospedale dopo l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, un’operazione che ha messo in pericolo la sua vita e che ha causato la morte di un altro paziente, Renato Sirchia. Quello che sembra un errore di malasanità, però, non convince Schiavone, che si lancia in un’indagine dal letto d’ospedale. Sirchia, un imprenditore di successo nel settore salumi, nasconde sotto il suo apparente benessere una realtà di debiti e segreti. Con l’aiuto della sua squadra, il vicequestore indaga sulla sua morte, ma le cose non sono così semplici come sembrano.

Vecchie conoscenze

Vecchie conoscenze

In Vecchie conoscenze (Sellerio, 2021), Rocco Schiavone si trova a indagare su un omicidio apparentemente risolto: Sofia Martinet, una storica dell’arte di fama internazionale, è stata trovata morta nel suo appartamento, colpita alla testa. Gli indizi sembrano chiari e puntano verso un unico sospettato, ma Schiavone non si fida. Il suo intuito gli dice che qualcosa non torna, nonostante le prove a dir poco “schiaccianti”. La scoperta di una misteriosa “J” nella sua agenda e una strana striscia attorno al dito della vittima, insieme alla sua ricerca sulle opere di Leonardo da Vinci, spingono il vicequestore a scavare più a fondo. A complicare ulteriormente le cose, l’improvviso ritorno di Sebastiano, un vecchio amico di Schiavone che riporta alla luce vecchie ferite e segreti dimenticati…

Le ossa parlano

Le ossa parlano, tra i libri di Antonio Manzini

Tra gli ultimi libri di Antonio Manzini spicca Le ossa parlano (Sellerio, 2022), romanzo-bestseller in cui un medico in pensione scopre nel bosco il cadavere di un bambino, strangolato e probabilmente abusato. Michela Gambino della scientifica, pur con un carattere eccentricamente paranoico che spesso fa sentire Rocco Schiavone come se fosse in un reparto psichiatrico, riesce a determinare che si tratta di Mirko, scomparso sei anni prima. La madre del bambino, a dir poco sconvolta, non si era mai rassegnata alla sua sparizione, e l’indagine che segue porta Schiavone a confrontarsi con il lato più disumano della società e a decifrare i codici segreti di un mondo oscuro. Attraverso una procedura meticolosa e sistematica, il vicequestore deve affrontare anche il proprio disagio esistenziale, intrappolato nella solitudine che ha caratterizzato la sua vita da quando la moglie Marina è stata uccisa.

ELP

ELP

L’attività dell’Esercito di Liberazione del Pianeta, un gruppo di disobbedienti che liberano animali d’allevamento in autostrada, viene guardata con un misto di attenzione e repulsione da Rocco Schiavone, mentre il loro segno di riconoscimento si diffonde tra i giovani. Tuttavia, la vera violenza si manifesta altrove. Quando Schiavone viene a sapere di una donna picchiata dal marito, la sua rabbia esplode. Il giorno seguente, però, l’uomo viene trovato ucciso con un colpo di pistola alla fronte. Questo strano omicidio dà il via a un’indagine complessa, costellata da eventi personali, tra cui la collaborazione clandestina dei vecchi amici di Schiavone, Brizio e Furio. Il caso sembra coinvolgere una società che nasconde qualcosa, e l’indagine si intreccia con una crescente ondata di aggressività da parte dell’ELP, culminata nell’attentato a un imprenditore. In ELP (Sellerio, 2023), Schiavone si rende conto che l’inquinamento ambientale legato allo stabilimento non è così evidente, ma la domanda resta: perché i “simpatici” ambientalisti sono giunti a un tale gesto?

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America

Dopo Vecchie conoscenze e Le ossa parlano, Rocco Schiavone è lontano dalla sua odiata Aosta, impegnato in una missione non ufficiale con il vecchio amico Brizio. I due stanno cercando Furio, il terzo compagno della loro gioventù, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. L’uomo, a sua volta, sta cercando Sebastiano, che ha abbandonato tutto per sfuggire a una colpa terribile. Il tradimento che ha squassato le loro vite è ormai lontano nel tempo, ma i suoi effetti continuano a farsi sentire: Rocco e Brizio vogliono fermare Furio dalla sua “pazzia“, ma desiderano anche comprendere i motivi profondi del tradimento di Sebastiano e trovare un modo per dare un ultimo addio a una lunga amicizia. Nel miscuglio di thriller e psicologia ritratto in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (Sellerio, 2023), Schiavone rivive i ricordi della sua infanzia a Trastevere, quel piccolo mondo che lo ha visto crescere in una banda, dove solo il destino ha deciso che sarebbe diventato poliziotto anziché “bandito”, un uomo della legge invece che un ladro.

Il passato è un morto senza cadavere

Il passato è un morto senza cadavere, nuovo libro di Antonio Manzini

In Il passato è un morto senza cadavere (Sellerio, 2024), ultimo libro (finora) di Antonio Manzini, il vicequestore Rocco Schiavone è chiamato a indagare sull’omicidio di Paolo Sanna, un ciclista di cinquant’anni trovato morto in un incidente stradale sulla Valsavarenche. Sanna, un uomo ricco e senza occupazione, ha vissuto un’esistenza solitaria, spostandosi frequentemente nel Nord Italia e mantenendo pochi contatti. Questo passato misterioso rende il caso ancora più intricato, soprattutto quando viene trovato un taccuino con nomi, sigle e numeri indecifrabili nella sua abitazione. L’indagine sembra portare Schiavone a un vicolo cieco, ma il vicequestore, che non si accontenta mai di risposte facili, decide di scavare più a fondo nel passato della vittima, rivelando una serie di segreti che legano il caso alla sua stessa gioventù…

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Serie di Rocco Schiavone – Raccolte di racconti

Cinque indagini romane per Rocco Schiavone

Cinque indagini romane per Rocco Schiavone di Antonio Manzini

In Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio, 2016), Manzini raccoglie cinque storie incentrate sul suo celebre vicequestore, un personaggio che ha saputo conquistare lettrici e lettori con la sua irriverente personalità. Protagonista di questi racconti, già pubblicati in altre antologie tematiche, Schiavone è un uomo dal carattere scontroso, irritabile e trasgressivo, che sfida le convenzioni della legge e della morale pur mantenendo un senso della giustizia unico, personale e inconfondibile.

L’anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone

L'anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone di Antonio Manzini

Sempre a tema “raccolte di racconti”, L’anello mancante – Cinque indagini di Rocco Schiavone (Sellerio, 2018), Antonio Manzini raccoglie cinque storie tratte da diverse antologie, tra cui Turisti in giallo, La crisi in giallo, Il calcio in giallo, Viaggiare in giallo e Un anno in giallo, che hanno come protagonista il suo celebre vicequestore Rocco Schiavone. Dal suo arrivo ad Aosta, dove è stato mandato per punizione, fino alla sua quotidianità nel commissariato, Schiavone si scontra con una realtà gelida e isolata, fatta di luoghi di confine e relazioni complicate. Sebbene sia un uomo che non rinuncia mai alla sua libertà di agire, i racconti rivelano anche un lato più vulnerabile, quello del suo tormentato passato e della solitudine che lo accompagna, a partire dalla figura di Marina…

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Altri libri

La giostra dei criceti

La giostra dei criceti

Tra i libri di Antonio Manzini anche La giostra dei criceti (edito da Einaudi nel 2007, e riproposto ora da Sellerio), in cui l’autore romano racconta una storia di rapina e macchinazioni che coinvolge un gruppo di malviventi e i palazzi del potere. Quattro balordi della mala romana – René, Franco, Cinese e Cencio – organizzano un furto in banca, ma le cose prendono una piega imprevista. Nel frattempo, tra i burocrati del Ministero del Tesoro, alcuni funzionari tessono una trama allucinante per risolvere drasticamente il problema delle pensioni. Due mondi apparentemente separati, quello del crimine e quello del potere, si intrecciano mentre tutti cercano lo stesso obiettivo: il colpo grosso che ti garantisce una vita sistemata.

Sull’orlo del precipizio

Sull'orlo del precipizio di Antonio Manzini

In Sull’orlo del precipizio (Sellerio, 2015), Antonio Manzini immagina invece una potente distopia in cui tutte le principali case editrici italiane sono raggruppate sotto un’unica sigla, un conglomerato che sottomette la cultura alla logica del profitto. Giorgio Volpe, “il più grande scrittore italiano”, si trova a fronteggiare l’acquisizione della sua casa editrice da parte di una cordata di investitori. Questi nuovi padroni della cultura, caricature in completo scuro, detestano le metafore e sono disposti a pubblicare solo ciò che soddisfa il pubblico. In questa situazione di soffocante conformismo editoriale, Giorgio Volpe cerca disperatamente una via di fuga, ma la sua angoscia cresce mentre vede messa in discussione la propria libertà di espressione. Sull’orlo del precipizio, tra i libri di Manzini più creativi e sovversivi, offre una satira spietata e grottesca, in cui il mondo dei libri è costretto a bruciare se stesso, come in un moderno Fahrenheit 451.

Orfani bianchi

Orfani bianchi di Antonio Manzini

Tra i libri di Antonio Manzini anche Orfani bianchi (Chiarelettere, 2016), dove lo scrittore romano racconta la storia di Mirta, una giovane donna moldava che – trapiantata a Roma in cerca di lavoro – ha lasciato alle spalle la miseria e la sofferenza del suo paese d’origine. Ma soprattutto la storia di Ilie, il suo bambino, che rappresenta l’unica fonte di bellezza e sostegno in una vita fatta di sacrifici e umiliazioni. Mirta si occupa di persone anziane e sole, spesso abbandonate dai propri familiari, come Nunzio, la signora Mazzanti, Olivia ed Eleonora, a cui dedica le sue cure e attenzioni quotidiane. Manzini traccia il ritratto di una società dove la tenerezza sembra sparita, e attraverso il personaggio di Mirta esplora il tema della solitudine, della lotta per la sopravvivenza e del contrasto tra la disperazione e la bellezza della vita.

Ogni riferimento è puramente casuale

Ogni riferimento è puramente casuale

Il rapporto letterario tra Antonio Manzini e l’editoria non termina con Sull’orlo del precipizio. In Ogni riferimento è puramente casuale (Sellerio, 2019), con un sarcasmo al limite del grottesco, l’autore racconta i meccanismi e le ossessioni che ruotano attorno al successo letterario. Dal rito delle presentazioni alle campagne comunicative, dalla ricerca di visibilità sui media alla concorrenza tra editori, Manzini descrive un universo dove la morte, la rovina e la caduta sono sempre in agguato, come se il successo fosse un patto con il diavolo, in cui tutti sono disposti a vendere la propria anima pur di arrivare in cima. I protagonisti di questi racconti sono i vari attori del mondo editoriale: l’autore che aspira alla gloria, l’editore che insegue il bestseller, il critico che alimenta la sua fama, il libraio che si fionda sull’occasione del grande evento e persino il lettore disposto a mettersi in fila per un autografo…

Gli ultimi giorni di quiete

Gli ultimi giorni di quiete di Antonio Manzini

In Il primo giorno di quiete (Sellerio, 2020), Manzini racconta invece la dolorosa e appassionante vicenda di Nora, una madre che affronta un incontro devastante: seduta su un treno interregionale, scopre che l’assassino del figlio Corrado è seduto non lontano da lei. L’uomo, che dovrebbe essere in prigione, è invece libero, e questo scatena in Nora un turbinio di emozioni contrastanti e rabbia incontenibile. Dopo la morte del figlio, Nora e il marito Pasquale non hanno più parlato, e la loro vita è segnata dalla sofferenza e dalla frattura irreparabile causata dal delitto. Chi ha il diritto di rifarsi una vita, la vittima o il carnefice? Quanto può valere un’esistenza cancellata, e c’è davvero una giustizia che possa restituire ciò che è stato perso?

La mala erba

La mala erba di Antonio Manzini

Tra i libri di Antonio Manzini anche La mala erba (Sellerio, 2022), romanzo in cui l’autore di gialli e thriller racconta la storia di Samantha, una ragazza di 17 anni che vive a Colle San Martino. Nella sua cameretta c’è un poster di una donna lupo che rappresenta un’ideale di forza e indipendenza, qualcosa che Samantha sogna ma non riesce a incarnare. La sua vita è segnata dalla solitudine e dalla disperazione, in un contesto dove la speranza sembra un lusso fuori portata. La sua famiglia è povera, e la comunità di Colle San Martino è caratterizzata da un isolamento collettivo, dove tutti vivono come ombre l’una accanto all’altra, senza un legame comune. La “donna lupo” del poster diventa simbolo di una resistenza solitaria e disperata, ma la storia di Samantha suggerisce che La mala erba è anche una riflessione sul destino inesorabile di una provincia emarginata: un luogo che, seppur lontano, rispecchia la solitudine e la lotta di tutti.

Tutti i particolari in cronaca

Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini

Tutti i particolari in cronaca, tra gli ultimi libri di Antonio Manzini (il suo primo nei Gialli Mondadori, a inizio 2024), è un noir avvincente, che esplora il confine sottile tra legge e giustizia. La vita di Carlo Cappai è scandita da una routine di solitudine e metodicità: ogni mattina la corsa, il lavoro nell’archivio del tribunale e la cena in silenzio. Ma mentre il mondo intorno a lui sembra muoversi nel normale tran tran quotidiano, Cappai ha una missione segreta: portare giustizia dove la legge è venuta meno. Tra le cartelle e i faldoni polverosi, egli trova i casi in cui i colpevoli sono stati assolti per inganni legali e sotterfugi di potere. E così, Carlo diventa una figura oscura che riscrive il destino di chi ha fallito la giustizia ufficiale. Manzini costruisce un romanzo intenso, dove le linee tra bene e male, giustizia e vendetta, si fanno sempre più sottili, dando vita a una riflessione profonda su cosa siamo disposti a fare per guarire le nostre ferite più dolorose.

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