L’8 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della donna, in cui protagonisti sono i diritti delle donne, sia quelli già conquistati sia quelli ancora da ottenere. Per chi desidera approfondire l’argomento, o per chi vuole introdurre qualcun altro alle questioni urgenti e al dibattito contemporaneo, ecco un percorso di lettura di saggi da leggere e regalare

L’8 marzo ricorre la Giornata internazionale della donna, in Italia conosciuta soprattutto come Festa della donna. Si tratta di un momento dell’anno che in tutto il mondo si dedica ai diritti delle donne: in questa giornata è importante ricordare cosa si è conquistato finora, ma soprattutto concentrarsi su come abbattere le barriere della discriminazione di genere che, in modi differenti, ancora permangono in tutte le società.

Un modo per celebrare questa ricorrenza potrebbe essere quello di impegnarsi a riconoscere queste barriere, per poi diventare partecipi dei meccanismi che si propongono di abbatterle. Ad aiutarci in questo compito esistono moltissimi saggi, che affrontano le innumerevoli sfaccettature che le discriminazioni di genere assumono in diversi contesti sociali, politici e culturali.

copertina del libro il secondo sesso

Al riguardo ci sono sicuramente molti classici da esplorare: il più conosciuto è forse la grande opera di Simone de Beauvoir, Il secondo sesso (Il Saggiatore, traduzione di Roberto Cantini e Mario Andreose), diventato un testo imprescindibile per lo studio del pensiero del ‘900 grazie alla profondità con cui l’autrice affronta le fondamenta teoriche del femminismo di seconda ondata.

copertina del saggio donne razza e classe

Un testo altrettanto fondativo è Donne, razza e classe (Alegre, traduzione di Marie Moïse e Alberto Prunetti) di Angela Davis che, studiando le interconnessioni storiche delle lotte contro le discriminazioni di genere, razza e classe, propone un femminismo costruito non su un solo modello di donna, bensì capace di rivendicare i diritti di tutte. E poi ancora Le tre ghinee (Feltrinelli, traduzione di A. Bottini) di Virginia Woolf, che con l’espediente di tre lettere, traccia la logica che vede il potere e la violenza all’origine sia del patriarcato che dei fascismi.

copertina del saggio educare al femminismo

Per chi, però, si è appena avvicinato all’argomento e ha bisogno di farlo con passo più leggero, o per chi desidera fare un regalo a qualcuno da introdurre alla tematica, esistono testi più accessibili, come Dovremmo essere tutti femministi (Einaudi, traduzione di Francesca Spinelli) il pamphlet di Chimamanda Ngozi Adichie, che è stato capace di riassumere in parole semplici ,ma dritte al punto, le sfide da affrontare in questo secolo. Ci sono inoltre testi che aiutano ad affrontare la questione con i più piccoli, al fine di aiutarli a diventare adulti consapevoli: ne è un esempio è Educare al femminismo di Iria Marañón (Salani).

copertina del saggio invisibili

È anche vero, però, che le disparità di genere si manifestano in forme differenti nelle diverse parti del globo: per capire davvero quali sono i bisogni più urgenti in ognuno di essi, si può dunque consultare L’atlante delle donne (ADD, traduzione di Florencia Di Stefano-Abichain) di Joni Seager, ricco di spunti e infografiche dettagliate (un’infarinatura è possibile farsela anche attraverso i dati europei del Gender Equality Index e quelli internazionali del Global Gender Gap e del Gender Inequality Index). A dimostrare quanto sia importante la raccolta di dati al fine di raggiungere la parità è fra l’altro il saggio Invisibili (Einaudi, traduzione di Carla Palmieri) di Caroline Criado Perez, che mostra come la costruzione di un mondo a misura d’uomo si riveli pericolosa per chi non fa parte del modello preso in considerazione.

copertina del libro il cambiamento che meritiamo

Tra i problemi più gravi da risolvere, nel mondo e in Italia, troviamo la violenza sulle donne, nelle sue molteplici manifestazioni. La giornalista Rula Jebreal, dando seguito al monologo in parte autobiografico che l’ha vista protagonista all’edizione 2020 di Sanremo, in Il cambiamento che meritiamo (in uscita per Longanesi) racconta i numeri impressionanti di questo fenomeno e le storie di alcune donne dimenticate dietro tali cifre, tra cui sua madre.

copertina del libro troppo belle per il nobel

Un’altra questione urgente, la cui gravità si è acuita in seguito alla pandemia, è quella della disparità sul luogo di lavoro, che si manifesta in particolare negli ambienti tecnico-scientifici (tanto che a questa problematica è dedicata un’altra giornata internazionale, quella per le donne e le ragazze nelle STEM). Che per eccellere in questi settori non è necessario essere un uomo ce lo insegna per esempio Samantha Cristoforetti, astronauta italiana di fama internazionale, la quale ha descritto il proprio percorso nel libro Diario di un’apprendista astronauta (La Nave di Teseo). Sono tante in realtà le donne che hanno dato il loro apporto alla scienza, ma molte sono state dimenticate dalla storia: un fenomeno che descrive Nicolas Witkowski in Troppo belle per il nobel (Bollati Boringhieri, traduzione di Alessandro Serra e Chiara Tartarini).

copertina del libro gli uomini mi spiegano le cose

Non mancano poi saggi dedicati a discriminazioni più sottili, ma non per questo da ignorare: Gli uomini mi spiegano le cose (Ponte alle Grazie, traduzione di Sabrina Placidi) dell’americana Rebecca Solnit (di cui è appena uscito il memoir Ricordi della mia inesistenza, ndr), per esempio, che oltre a essere all’origine del termine mansplaining racconta le conseguenze dell’atteggiamento paternalistico di quegli uomini che si sentono più competenti delle vere esperte di una certa materia.

Stai zitta (e altre nove frasi che non vogliamo sentire più) firmato per Einaudi da Michela Murgia, che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo

E poi ancora Femminili singolari (Effequ) della sociolinguista Vera Gheno, che affrontando una a una le obiezioni all’introduzione nel linguaggio parlato dei singolari femminili di alcuni mestieri dimostra che si tratta di una resistenza più culturale che linguistica.

Sempre in tema di linguaggio, Stai zitta (e altre nove frasi che non vogliamo sentire più), firmato per Einaudi da Michela Murgia, espone discriminazioni e stereotipi nascosti in alcune frasi usate nel rivolgersi alle donne o nel riferirsi a loro.

Con un taglio invece più ironico e volutamente provocatorio, Pauline Harmange nel manifesto Odio gli uomini (appena pubblicato da Garzanti nella traduzione di Bianca Bernardi dopo aver fatto molto discutere in Francia) critica una cultura che si sente ancora libera di esprimere pregiudizi verso le donne, ma che si rifiuta di accettare opinioni negative verso alcune categorie di uomini.

copertina del libro la libertà è una lotta costante

Giunti a questo punto ci si può chiedere come si possano affrontare gli innumerevoli modi in cui si manifesta la discriminazione di genere: per trovare una risposta si può approfondire il concetto di intersezionalità, quel pensiero che vede le diverse forme di discriminazione (razzismo, omofobia, abilismo e specismo, solo per citarne alcune) come declinazioni di uno stesso sistema oppressivo.

Ne sono portavoce la stessa Angela Davis, che approfondisce il concetto nell’analisi condotta in La libertà è una lotta costante (Ponte alle Grazie, traduzione di Valentina Salvati) e la filosofa Márcia Tiburi, che nel saggio Il contrario della solitudine (Effequ, traduzione di Eloisa Del Giudice) ripensa il femminismo come una lotta per la liberazione di tutti quei corpi giudicati solo in base all’uso che ne fa la società.

Ci sarebbero ancora molte altre questioni da affrontare che meriterebbero di essere approfondite leggendo testi di ieri e di oggi, di saggistica e non: per un percorso di lettura di più ampio respiro si può consultare su ilLibraio.it questa selezione di più di duecento libri sul femminismo.

#DONNENASCOSTE, L’INIZIATIVA DELLE LIBRERIE FELTRINELLI (ndr) – Librerie Feltrinelli dal mese di marzo restituisce spazio e voce a #DonneNascoste. Scienziate, attiviste politiche, scrittrici, personaggi di fantasia, icone pop: nella storia, così come nella letteratura, sono tante le donne protagoniste di “rivoluzioni silenziose”, che hanno ricoperto un ruolo spesso rimasto marginale, hanno dovuto celarsi dietro pseudonimi maschili o, ancora, sono rimaste cristallizzate nell’immaginario collettivo: personaggi e stereotipi anziché persone, statue immobili anziché donne in carne e ossa. Le loro storie diventano protagoniste all’interno delle librerie.

Ma chi sono le #DonneNascoste di ieri e di oggi? Librerie Feltrinelli lo ha chiesto a scrittrici, musiciste, artiste, sportive e influencer che, per l’occasione, hanno tratteggiato e regalato ai lettori ritratti di donne straordinarie: 30 contributi video che hanno coinvolto Maria Beatrice Alonzi, Silvia Avallone, Giulia Blasi, Barbara Bonansea, Nicoletta Bortolotti, Annarita Briganti, Valentina Cavallaro, Lodovica Cima, Camilla Filippi, Maura Gancitano, Ilaria Gasperi, Lisa Ginzburg, Gisella Laterza, Antonella Lattanzi, Andrea Marcolongo, Michela Murgia, Giovanna Pancheri, Tea Ranno, Sara Rattaro, Anna Siccardi, Chiara Tagliaferri, Ornella Vanoni.

Spazio anche agli incontri: lunedì 8 marzo alle ore 18.30, Rula Jebreal sarà ospite di Feltrinelli Live, lo spazio digitale di laFeltrinelli, dove incontrerà il pubblico per dialogare a partire dal suo ultimo libro Il cambiamento che meritiamo. Interviene con lei la giornalista Tiziana Ferrario.

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