“Noi dai banchi di scuola faremo sempre di tutto, non molleremo mai, ma fino a che non apriremo gli occhi e non ci renderemo conto che non è la scuola a dover fare di più, ma la società fuori da essa a dover cambiare, sarà difficile che qualcosa cambi davvero”. Da giorni si è tornati a discutere di stupri e violenza sulle donne (anche adolescenti). Su ilLibraio.it l’intervento di Enrico Galiano, insegnante e scrittore

Ma certo, possiamo anche fare ore e ore di educazione sessuale a scuola. Tutte quelle che volete.

Anche se la situazione è talmente grave che bisognerebbe pensare a una dicitura un po’ più esplicita, tipo “educazione al rispetto” o, meglio ancora, “ore in cui si insegnano cose base tipo che violentare un altro essere umano è sbagliato”.

Ovvio che sono il primo a dire: sì, facciamolo!

Ore in cui insegniamo che cos’è il consenso, cosa si deve fare quando una ragazza ti dice no, cosa si deve fare quando ti dice prima sì ma poi cambia idea ed è no.

E ancora: cosa fare quando lei ha bevuto troppo, come comportarsi se c’è qualcuno che se ne sta approfittando.

Figuriamoci se si può essere contrari.

Il problema sapete qual è?

È che è come scrivere sulla sabbia, proprio davanti al mare.

Tu puoi anche mettere per iscritto le regole più sacrosante, e inciderle per bene su quella battigia, ma poi sai che arriverà il mare, la notte, a cancellare tutto. Due onde ben assestate, un movimento di marea, e ciao ciao begli insegnamenti, progetti, laboratori.

Voglio dire: posso fare anche solo educazione sessuale a scuola. Dalla prima all’ultima ora.

Ma se poi loro tornano a casa, accendono la TV, e vedono quella pubblicità dell’acqua minerale, quella che sembra uscita dagli anni 60? Quella in cui la moglie prepara la cena per l’uomo che porta a casa la pagnotta?

Un’onda, parole cancellate dalla sabbia.

E quando poi ascoltano certi testi di certi cantanti trap, dove le donne sono fondamentalmente oggetti che hanno valore solo per la loro disponibilità o la misura del loro reggiseno?

Altra onda, altre parole cancellate dalla sabbia.

E quando magari capita loro di ascoltare discorsi di giornalisti poi condivisi e commentati positivamente da tante persone, discorsi dove si dice in sostanza che se una ragazza beve un po’ troppo vuol dire che se la sta cercando?

E quando sono gli stessi genitori, a tavola, a dire le esatte parole di quel giornalista, o a ribadire che una ragazza deve stare attenta a come si veste e come si comporta, perché così se no si mette nei guai?

Ed esempi se ne potrebbero fare fino a domani: dalla pubblicità, dai social, dalla tv.

Ancora onde, fino a che non resta più nulla.

In sostanza: è proprio vero che la scuola può diventare una seconda famiglia, ma solo se la famiglia – e la società che le sta intorno – diventano la prima scuola.

Come recita quel cartello famosissimo appeso sui muri di una metropolitana: non bisogna proteggere le nostre figlie, ma educare i nostri figli.

Noi dai banchi di scuola faremo sempre di tutto, non molleremo mai, ma fino a che non apriremo gli occhi e non ci renderemo conto che non è la scuola a dover fare di più, ma la società fuori da essa a dover cambiare, sarà difficile che qualcosa cambi davvero.

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L’AUTORE – Enrico Galiano sa come parlare ai ragazzi. In classe come sui social, dove è molto seguito. Insegnante e scrittore classe ’77, dopo il successo dei romanzi (tutti pubblicati da Garzanti) Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoi, Felici contro il mondo, e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. È tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti è uscito il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande. Con Salani Galiano ha quindi pubblicato la sua prima storia per ragazzi, La società segreta dei salvaparole, un inno d’amore alle parole e alla lingua. Ed è poi uscito per Garzanti il suo secondo saggio Scuola di felicità per eterni ripetenti. Il suo nuovo romanzo è Geografia di un dolore perfetto (Garzanti).

Qui è possibile leggere tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.

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