Quando nasce lo Stilnovismo? A chi si deve il suo nome, e che cosa si intende per “dolce stil novo”? Un approfondimento dedicato alla nota corrente letteraria che si diffuse tra il XIII e il XIV secolo a Firenze, per (ri)scoprire alcuni dei componimenti e degli autori più conosciuti, da Guido Guinizzelli a Guido Cavalcanti, fino ad arrivare al sommo poeta Dante Alighieri…

Quando nasce lo Stilnovismo?

«[…] O frate, issa vegg’io», diss’elli, «il nodo
che ‘l Notaro e Guittone e me ritenne
di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo! […]»

Sono queste le parole che hanno dato il nome alla corrente letteraria dello Stilnovismo (conosciuta anche come Stilnovo o Stil novo), tratte dalla celebre terzina che Dante Alighieri (1265-1321) inserisce nel XXIV canto del Purgatorio, all’interno della sua Commedia (Garzanti, a cura di Emilio Pasquini e di Antonio Quaglio), durante l’incontro con Bonagiunta Orbicciani nella Cornice dei golosi.

Uno stile che, per l’appunto, il grande poeta definisce nuovo e dolce (ancora oggi, non a caso, si parla spesso di dolce Stilnovo), perché è rispettivamente innovativo dal punto di vista metrico e tematico, e piano e armonioso dal punto di vista di suono e figure retoriche.

Ma com’è nato lo Stilnovismo? Uno dei primi e principali ispiratori è Guido Guinizzelli (1235-1376), originario di Bologna e che all’inizio si rifà alla poesia di Guittone d’Arezzo (1230 circa – 1294). A differenza di Guittone, però, Guinizzelli si discosterà presto da un certo trobar clus, cioè da un modo ermetico e complesso di esprimersi, e sviluppa il cosiddetto trobar leu, una tendenza alla semplicità e alla melodia che si accompagna a nuovi contenuti.

Siamo nella seconda metà del XIII secolo, e la città più coinvolta da questo fenomeno – per quanto Guinizzelli venga da Bologna e Guittone da Arezzo – è destinata a diventare Firenze, in cui fino a gran parte del Trecento lo Stilnovismo rimarrà una delle tendenze poetiche più praticate.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Caratteristiche e temi dello Stilnovismo

Al cor gentil rempaira sempre amore
come l’ausello in selva a la verdura;
  né fe’ amor anti che gentil core,
né gentil core anti ch’amor, natura…

(Guido Guinizzelli)

Come abbiamo anticipato, le caratteristiche più importanti dello Stilnovismo sono da rintracciare nella comprensibilità e musicalità dei suoi versi, che senza dubbio accomunano i più noti esponenti di questa corrente letteraria.

Ma non è tutto, perché – come accenna Dante nel Purgatorio – la rottura con la tradizione precedente, e in particolare con quella della Scuola poetica siciliana, consiste soprattutto nel fatto che gli intellettuali siano ora per lo più di estrazione borghese e che, non facendo più parte di una corte di signori, possano discostarsi dai canoni del galateo cortese per perseguire nuovi ideali, insegnati nelle Università e ispirati alla loro esperienza di cittadinanza.

Può interessarti anche

Molti di loro, del resto, hanno un forte coinvolgimento con la vita politica del luogo in cui vivono, e affermano il proprio affrancamento da ogni sorta di mecenatismo, ritenendo che la vera nobiltà sia quella d’animo, di eleganza interiore, di profondità e purezza dei sentimenti, contrapposta a quella socioeconomica tanto in voga nel loro tempo.

Questo spiega come mai i poeti dello Stilnovismo scrivano spesso d’amore, o meglio, di Amore. Non parliamo infatti del fin‘amor inteso come devozione assoluta all’amata, già tipico dei trovatori provenzali, ma di uno dalla natura più contemplativa, che tocca appunto il cuore dei nobili (o gentili) d’animo consentendo loro di elevarsi spiritualmente.

La donna amata è pertanto vista come un mezzo privilegiato per raggiungere la salvezza, motivo per cui la sua figura viene sublimata e angelicata dai poeti, mentre l’attenzione resta concentrata allo stesso tempo sulla fenomenologia della loro passione amorosa, segnata da un’alterazione psicofisica dell’equilibrio quotidiano, delle sensazioni e dei pensieri.

Gli autori e le opere da conoscere

Voi che per li occhi mi passaste ’l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia,
ché sospirando la distrugge amore…

(Guido Cavalcanti)

Oltre a Guido Guinizzelli, che abbiamo già menzionato, esponenti dello Stilnovismo sono anche Lapo Gianni (XIII-XIV secolo), Gianni Alfani (XIII-XIV secolo), Dino Frescobaldi (1271-1316 circa), Cino da Pistoia (1265 circa – 1336) e Cecco Angiolieri (1260 circa – 1313) – quest’ultimo più conosciuto per l’approccio in chiave comica dello Stilnovismo -, ma soprattutto Guido Cavalcanti (1255 circa – 1300) e lo stesso Dante.

copertina de la vita nuova di dante, in cui sono raccolte alcune delle più importanti poesie dello stilnovismo

Più nello specifico, Cavalcanti è noto per la sua poetica raffinata e densa di pàthos, in cui l’amore ha delle forti sfumature drammatiche. Dante, invece, si distacca pian piano dalla matrice anche erotica dell’amore stilnovistico, attribuendogli significati più estetici, morali e filosofici, che lo portano a lodare la donna amata in maniera disinteressata, per raggiungere vette quasi divine di ascesi interiore.

Fra le poesie più famose appartenenti allo Stilnovismo troviamo quindi Al cor gentil rempaira sempre amore di Guido Guinizzelli (quasi un manifesto di questa corrente letteraria), Voi che per li occhi mi passaste ’l core di Guido Cavalcanti e Tanto gentile e tanto onesta pare di Dante, poi inserita nella Vita nuova (Garzanti, introduzione di Edoardo Sanguineti) che dedicherà al suo amore per Beatrice.

In quest’ultimo componimento, il sommo poeta evidenzia come il saluto della donna angelo abbia sull’innamorato un effetto benefico, trasmettendogli il messaggio di salvezza di Dio che, anche grazie al potere del suo sguardo, si imprime per sempre nell’animo del poeta. Un discorso simile sarà sviluppato anche Francesco Petrarca (1304-1374) nel Canzoniere (Garzanti, a cura di Piero Cudini), che proprio dallo Stilnovismo prenderà le mosse per poi sviluppare, però, una poetica più autonoma.

L’influenza dello Stilnovismo

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
4e li occhi no l’ardiscon di guardare.

(Dante Alighieri)

Le peculiarità dello Stilnovismo, tanto sul piano della forma quanto su quello dei contenuti, sono destinate a imporsi così tanto nell’immaginario italiano – e, più in generale, occidentale – da restare per secoli un punto di riferimento fondamentale nella concezione dell’amore, della donna e della letteratura da parte degli intellettuali.

Molti dei simboli, degli stilemi e delle connotazioni che si diffondono perciò nel periodo dello Stilnovismo saranno fatte proprie da altre correnti culturali, non soltanto nel campo delle lettere ma anche in quello delle arti figurative, della musica e della filosofia, nel bene o nel male che sia.

Sì, perché – come hanno osservato di recente Adriana Valente e Sveva Avveduto dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche sociali del CNR, unitamente a molta della critica più contemporanea – la donna immaginata dallo Stilnovismo è in realtà “generata dal pensiero maschile e contribuisce a schiacciare la figura femminile in quanto tale, fatta di corporeità e spiritualità sue proprie”.

Una lettura più moderna e in chiave femminista dei poeti del Medioevo fiorentino, che naturalmente erano pur sempre figli del loro tempo, ma che hanno comunque contribuito ad alimentare il mito di una donna aggraziata, delicata e silenziosa che, se all’epoca “non aveva alcun potere per rifiutare tale immagine”, oggi al contrario può farlo, spogliandosi dei sui attributi celestiali per tornare ad avere uno spessore concreto, più autonomo, e svincolato da ciò che provano gli altri nei suoi confronti.

Iscrizione a Il Libraio Scuola
Una nuova newsletter sul mondo della scuola

Letture originali da proporre in classe, approfondimenti, news e percorsi ragionati rivolti ad adolescenti.

Iscriviti ora a Il Libraio Scuola Iscriviti ora a Il Libraio Scuola!

Fotografia header: "Primo incontro di Dante e Beatrice", Raffaele Giannetti (olio su tela, 1877, Newport Museum and Art Gallery di Newport)

Abbiamo parlato di...