Mondadori ha presentato l’offerta per Rcs Libri, e ora si attende la decisione del Cda di via Rizzoli. Ma che fine hanno fatto le proteste dei mesi scorsi contro il colosso “Mondazzoli”? ilLibraio.it ne ha parlato con Sandro Veronesi, tra i firmatari dell’appello di Umberto Eco: “Se l’operazione andrà in porto, l’Antitrust dovrà pronunciarsi”. Nel frattempo, l’autore (Bompiani) si chiede “qual è la reale valutazione che è stata fatta della Rcs Libri”. Non un dettaglio da poco, perché… – Lo speciale

Ieri sera, a Borsa chiusa, come previsto Mondadori ha ufficializzato la presentazione a Rcs di un’offerta per il 99,9% dell’area Libri (la valutazione sarebbe pari a circa 135 milioni di euro). Già oggi in via Rizzoli è in programma un Cda. Ma, quasi certamente,  non sarà presa una decisione in merito all’offerta vincolante. Ci vorrà ancora qualche giorno. A questo proposito, come riporta MilanoFinanza, l’Amministratore delegato Pietro Scott Jovane “vorrebbe un ritocco del prezzo”. Staremo a vedere come andrà avanti la trattativa. Quel che è certo è che a Segrate l’Ad Ernesto Mauri non vede l’ora di chiudere al più presto l’operazione “Mondazzoli”.

Operazione assai discussa: nei mesi scorsi non sono mancate le polemiche. Con tanto di appello, firmato da Umberto Eco e da altri scrittori e intellettuali, contrari alla nascita di “un colosso editoriale che non avrebbe pari in tutta Europa, perché dominerebbe il mercato del libro in Italia per il 40 per cento…”. In tanti  (autori, editori, librai e firmatari dell’appello compresi), anche in rete, hanno invocato l’intervento dell’Antitrust. Poi, nell’ultimo mese, quello della due diligence, sull’affaire Mondadori-Rcs Libri è calato il silenzio (d’attesa?).

Senza dimenticare che, come abbiamo già sottolineato, un altro tema delicato è rappresentato dai rischi che correrebbero i lavoratori dei due gruppi in caso di acquisizione. Su cui aveva detto la sua, proprio su ilLibraio.it, Lidia Ravera, scrittrice e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio.

Tornando all’appello e alle critiche a “Mondazzoli”, all’indomani dell’offerta di Segrate ilLibraio.it ha riparlato con lo scrittore Sandro Veronesi, tra i firmatari, per sapere che fine ha fatto la protesta. Veronesi, autore Bompiani (è in libreria con Non dirlo. Il vangelo di Marco), tra l’altro, lo scorso febbraio aveva parlato di “un’unione insana”, auspicando l’intervento della politica.

Oggi, l’autore di Caos Calmo, che specifica di parlare a titolo personale, è interessato a capire “qual è la reale valutazione che è stata fatta della Rcs Libri” (su cui, per il momento, circolano solo indiscrezioni, ndr). Non un dettaglio da poco, secondo Veronesi, perché “il discorso cambia se la Mondadori sta facendo un investimento economico importante, prendendosi un impegno a lungo termine, o se si tratta di un’operazione speculativa, con l’idea di rivendere, magari all’estero, in futuro”. Aggiunge Veronesi: “Basterà attendere tre o quattro anni, è tutto sarà più chiaro…”.

Tornando all’appello (che si concludeva così: “Non ci resta che confidare nell’Antitrust”), Veronesi è convinto che, nel caso l’acquisizione dovesse andare in porto, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato “dovrà pronunciarsi e rispondere all’appello. A quel punto, autori e intellettuali diranno la loro”.

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