Fiori sopra l'inferno
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Sinossi
LA NUOVA PROMESSA DEL THRILLER ITALIANO
UNA STORIA CHE SCUOTE LA MENTE E IL CUORE
«Ilaria Tuti ha creato non un personaggio ma una persona vera.
Teresa Battaglia è più di una protagonista:
è una luce piena di ombre, uno spazio dentro il nostro cuore.
È già indimenticabile.»
Donato Carrisi
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Questo non è soltanto l’esordio di una scrittrice di grandissimo talento.
Non è soltanto un thriller dal ritmo implacabile e dall’ambientazione suggestiva.
Questo è il debutto di una protagonista indimenticabile per la sua straordinaria umanità, il suo spirito indomito, la sua rabbia e la sua tenerezza.
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- ISBN: 8830449814
- Casa Editrice: Longanesi
- Pagine: 372
- Data di uscita: 04-01-2018
Recensioni
Acquistato il giorno di uscita a scatola chiusa. Fidandomi della pubblicità che lo decanta a tutto spiano. Finora ne ho letto una sessantina di pagine: pessimo. Scritto in modo esageratamente enfatico e portato avanti a frasi fatte. Forma: zero. Sul contenuto dirò a fine penosa lettura. Il bello è che l'ho comprato stufa delle ciofecate yankee scritte coi piedi e con la fotocopiatrice. [Dalla padella nella brace, e che brace] è il titolo di codesto mio parere.
Un thriller che sfugge alla sua categoria. C'è tutto, la montagna maestosa così gelida nel suo ghiaccio e nella sua neve ma così dolce nel custodire le sue creature e nello sciogliersi della primavera. I bambini, occhi vividi che vedono oltre la realtà, nell'immaginazione e nel sentire del cuore. L'amore, ebbene sì in questa storia c'è amore, lacrime di amore che cadono nella neve e diventano parte del tutto. E c'è lei, Teresa Battaglia, il commissario, una donna attraversata da ciò che di meraviglioso lasciano la forza e la vulnerabilità quando sono insieme, nell'anima di una sola persona.
acquistato su consiglio di una amica e devo ringraziarla per questo...era da tempo che un libro non mi prendeva così tanto, non vedevo l'ora di arrivare alla fine e...ora che l'ho finito mi mancano di già il commissario Teresa Battaglia e l'ispettore Massimo Marini e sopratutto mi manca la montagna così maestosamente descritta....Ilaria Tuti voglio un seguito o la storia di come Teresa Battaglia è diventata commissario ;)
Di solito non leggo questo genere di storie, di tipo thriller, ma questa volta sono rimasto piacevolmente colpito e sorpreso. Mi sono appassionato alle vicende del piccolo paesino montano in cui il Commissario Teresa Battaglia si trova a fare i conti con un serial killer atipico (anche definirlo così non è corretto) che vive isolato dal mondo e che, scopriremo, ha un terribile passato. La particolarità delle indagini ti avvolgono, ti fanno scorrere le pagine sempre più veloce, fino ad arrivare a scoprire la verità (amara). E poi lo studioso citato nella storia è esistito realmente: Renè Spitz, psicoanalista austriaco il quale ha elaborato la sindrome da deprivazione affettiva sui neonati, che provoca una depressione anaclitica. Ciò prova che per sopravvivere un bambino necessita anche e soprattutto di stabilire legami affettivi forti e duraturi. Oltre alla novità del commissario che prova empatia per il killer (cosa che potrebbe in un primo tempo sconvolgere il lettore) a me è piaciuta molto, perché in fondo siamo tutti "mostri" nel nostro piccolo, o come viene accennato nel libro siamo tutti "potenziali assassini". E poi il paese e la natura che lo circonda, queste montagne, questi alberi, sono i protagonisti del libro: l'autrice esordiente ce li descrive benissimo e si capisce che ci pennella dei luoghi a lei familiari e cari. In conclusione, dovete assolutamente leggere questo romanzo, non ne resterete delusi. Mi congratulo con Ilaria Tuti, spero presto di leggere una nuova avventura del commissario Teresa Battaglia!
Molto suggestiva l'ambientazione: si percepisce benissimo l'amore per la propria terra d'origine dell'Autrice. L'idea di fondo, che non posso dettagliare per motivi di spoiling, è molto azzeccata ovvero la rielaborazione romanzata di una ricerca scientifica realmente avvenuta e presente in letteratura. L'Autrice possiede un ottimo vocabolario grazie al quale elabora delle descrizioni di luoghi/personaggi davvero ben dettagliate. Grande empatia dei personaggi, soprattutto del commissario Battaglia (sembra l'esatta versione femminile del mio capoufficio!) Parere personale: una criticità che ho riscontrato è come circa al 75-80% del romanzo vi sia come un "rallentamento" della trama che fa un po' scemare l'interesse. Tuttavia ciò non inficia il valore dell'opera. Da leggere sicuramente!
"Le voci delle vittime l'accompagnavano in ogni istante della giornata e nel buio della notte si levavano più alte. Non le avrebbero mai permesso di riposare fino a quando il colpevole non fosse stato trovato e il cerchio di morte chiuso". Libro uscito a gennaio ma che ho sempre esitato a comprare perché, da quanto avevo letto in giro, mi aveva dato l'impressione di essere un romanzo scritto sulla falsa riga de Il silenzio degli innocenti... quanto mi sono sbagliato! Si tratta, invece, di thriller psicologico al cardiopalma che non concede un attimo di tregua al povero lettore, e con una trama che è tutto un crescendo di emozioni fino all'epilogo ed alla rivelazione finali molto originali (ma che, con un po' di ragionamento, ci si può anche arrivare a capire). Storia che apre più di un interrogativo; uno su tutti: nasciamo cattivi o lo diventiamo per le situazioni e le prove che la vita ci sbatte in piena faccia? Signori, questa sì che è una gran bella domanda... Davvero ottime le descrizioni dei luoghi (l'autrice, lo ha scritto nei saluti finali, ha usato quelli a lei molto cari) e perfette le descrizioni dei personaggi. Il commissario Teresa Battaglia non è certamente il massimo della simpatia (tuttavia, nel corso della lettura ne capiremo il motivo), ma il suo lavoro lo sa fare molto bene e, non a caso, è lei il punto di riferimento per tutte le altre autorità coinvolte nelle indagini. Ilaria Tuti è al suo primo romanzo... e spero che riscuota il successo che merita perché le premesse ci sono tutte; ma, soprattutto, spero di leggere altri suoi lavori su Teresa Battaglia, soprattutto sul suo passato e su come esso ha "plasmato" la donna ed il commissario che in Fiori sopra l'inferno abbiamo imparato a conoscere.
ENGLISH REVIEW AT THE BOTTOM ENGLISH EDITION IS AVAILABLE ON THE MARKET Mi sono letteralmente divorata in pochissimi giorni questo meraviglioso libro, non sono una super fan esperta di mistery thriller, m a qui ci troviamo di fronte ad una scrittrice che ha un carisma e una dote assolutamente non di m Leggi tutto
¡¡BUE NI SI MO!! Este libro es brutal, increíblemente bueno, me ha tenido pegada a sus páginas desde que lo agarré y simplemente no pude soltarlo, me hizo desvelarme hasta las tantas porque sencillamente la narrativa me tenía enamorada, pero más aún, su trama es una genialidad increíble. No voy a Leggi tutto
This has been a difficult book to rate and review. I thought it was well written, but very weird, not always in a good way. It was an atmospheric thriller. The setting was a vividly described mountain town, a tight-knit community harbouring secrets. The vibrant wilderness and forests surrounding thi Leggi tutto
Novela narrada a dos tiempos. La del presente se desarrolla en un tranquilo pueblo de los Alpes italianos donde tienen lugar unos asesinatos y la del pasado nos traslada a 1978, a un orfanato de Austria llamado “La escuela”. El argumento no supone ninguna novedad, pero la forma de narrarlo me ha resu Leggi tutto
Di solito non leggo questo genere di storie, di tipo thriller, ma questa volta sono rimasto piacevolmente colpito e sorpreso. Mi sono appassionato alle vicende del piccolo paesino montano in cui il Commissario Teresa Battaglia si trova a fare i conti con un serial killer atipico (anche definirlo cos Leggi tutto