Andrea Bajani, Paolo Nori, Elisabetta Rasy e Nadia Terranova nella “dozzina” del Premio Strega 2025. Restano fuori dalla sfida, tra gli altri, Dario Franceschini, Michele Masneri e Nicoletta Verna (e quindi Einaudi). Spazio anche alla cinquina del Premio Strega Europeo 2025 e a quella del neonato Premio Strega Saggistica – I particolari
Esattamente tre mesi fa, come ogni anno, anticipavamo i primi retroscena sul Premio Strega, il riconoscimento letterario italiano più ambito e discusso. Nel frattempo, lo scorso 28 febbraio, sono stati resi noti gli 81 libri proposti dagli Amici della domenica, come vengono chiamati i giurati. Ora è tempo di conoscere i 12 libri candidati al Premio Strega 2025: è stata infatti annunciata l’attesa “dozzina“. E molti dei nomi di cui si vociferava nei mesi scorsi, saranno effettivamente protagonisti quest’anno al premio romano.
Ma non mancano le sorprese (e le esclusioni significative), come vedremo…
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La dozzina del Premio Strega 2025
È stata Melania G. Mazzucco – Presidente del Comitato direttivo composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine – ad annunciare tra le 81 opere proposte dagli Amici della domenica i 12 titoli ammessi a concorrere:
- Valerio Aiolli, Portofino blues (Voland), proposto da Laura Bosio.
- Saba Anglana, La signora Meraviglia (Sellerio Editore), proposto da Igiaba Scego.
- Andrea Bajani, L’anniversario (Feltrinelli), proposto da Emanuele Trevi.
- Elvio Carrieri, Poveri a noi (Ventanas), proposto da Valerio Berruti.
- Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie), proposto da Claudia Durastanti.
- Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo (Neri Pozza), proposto da Giulia Ciarapica.
- Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia (Manni), proposto da Pietro Gibellini.
- Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo (Mondadori), proposto da Giuseppe Antonelli.
- Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare (Rizzoli), proposto da Giorgio Ficara.
- Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa), proposto da Walter Veltroni.
- Nadia Terranova, Quello che so di te (Guanda), proposto da Salvatore Silvano Nigro.
- Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza), proposto da Edoardo Nesi.
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Restano fuori Franceschini, Masneri e Verna
Tra chi resta fuori, autrici e autori come Gino Castaldo (HarperCollins Italia), Pier Paolo Di Mino (Laurana), Angelo Ferracuti (Mondadori), l’ex ministro della Cultura Dario Franceschini (La Nave di Teseo), Michele Masneri (Adelphi), Raffaele Nigro (La nave di Teseo), Ciriaco Offeddu (Giunti) e soprattutto Nicoletta Verna (Einaudi Stile Libero).
I commenti a caldo di Petrocchi e Repetti
Paolo Repetti, alla guida di Einaudi Stile Libero, in merito all’esclusione di Verna commenta a caldo con Repubblica: “L’esclusione di Nicoletta Verna dalla dozzina del Premio Strega sorprende e dispiace. È una scelta difficile da comprendere per chi riconosce in lei una delle voci più solide e originali della narrativa italiana contemporanea. Chi ha preso questa decisione – legittimamente, secondo le regole del Premio – ha adottato un criterio che non condivido, ma che rispetto. Per fortuna, la letteratura ha un tempo e un pubblico che vanno oltre qualsiasi giuria”. E Stefano Petrocchi, alla guida della Fondazione Bellonci, sottolinea: “Sì, c’è stata una discussione su Verna, su Michele Masneri e su Paolo Di Mino, ma alla fine ci siamo lasciati sorprendere dalle discussioni degli Amici della domenica. La dozzina è il risultato di una convergenza del comitato…”.
Qui altri aggiornamenti sulla polemica legata all’esclusione di Nicoletta Verna dalla dozzina.
“Predomina il racconto dell’Io…”
Mazzucco ha sottolineato: “I titoli candidati all’edizione 2025 del Premio Strega rispecchiano nell’insieme una pluralità di generi e generazioni. Ogni gamma della prosa contemporanea è rappresentata: romanzo, memoir, narrativa non-fiction, graphic novel, romanzo biografico, giallo, noir, thriller, distopico (ma nessun fantasy). Tuttavia i romanzi veri e propri non sono la maggioranza. Predomina il racconto dell’Io: la cosiddetta autofiction o l’autobiografia vera e propria che ricorre, coi suoi fasti e le sue miserie. Il leit motiv di quest’anno è la follia. Sbriciolamento dell’Io, depressione, crollo psichico. Nel 2025 la salute mentale è un’emergenza sociale, ma anche letteraria. Infine, qualche parola sulla lingua. Tranne che in pochi ambiziosi romanzi simbolisti o sperimentali, si tratta perlopiù di un italiano funzionale. Il dialetto, impiegato nella narrativa di consumo come vezzo di colore, quasi un arredo di scena, diventa ormai nei romanzi di ambientazione contemporanea una scelta voluta di personaggi italofoni, il ricordo (anche polemico o comico) delle radici nella piccola patria, ormai aperta al mondo globale”.
700 votanti in totale
Il premio – come ricorda la presentazione – sarà assegnato dal voto di 700 aventi diritto, così distribuiti: 400 Amici della domenica, 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo, che contribuiscono alla formazione della giuria esprimendo ciascuno 7 giurati tra studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura, 25 voti collettivi espressi da scuole, università̀ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria.
Il 4 giugno la cinquina
La proclamazione dei finalisti si terrà mercoledì 4 giugno al Teatro Romano di Benevento, mentre la serata conclusiva si terrà giovedì 3 luglio nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta televisiva su Rai 3.
Il Premio Strega Giovani
l libri in gara concorreranno come di consueto alla dodicesima edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da oltre mille studentesse e studenti provenienti da 105 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. La proclamazione del libro premiato si terrà il 3 giugno nel territorio di Caivano.
Lo Strega Tour in ben 30 tappe…
Anche quest’anno gli autori candidati e finalisti del Premio Strega parteciperanno allo Strega Tour: oltre 30 tappe in tutta Italia più una all’estero, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, in cui incontreranno i loro lettori e le loro lettrici. Nei mesi di aprile e maggio presenteranno inoltre i loro libri presso la Casa delle Letterature di Roma. Una nuova occasione per incontrare il pubblico sarà Abracabook, il silent book party organizzato dalla Scuola Holden, il 2 luglio, alla vigilia della serata conclusiva, nel giardino del Museo MAXXI a Roma.
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La cinquina del Premio Strega Europeo 2025
A Roma è stata anche annunciata la cinquina del Premio Strega Europeo, giunto alla 12esima edizione: nel 2025 in gara ci saranno La scoperta dell’Olanda (in uscita per Iperborea nella traduzione di Claudia Cozzi) di Jan Brokken, Theodoros (Il Saggiatore, traduzione di Bruno Mazzoni) di Mircea Cărtărescu, La metà della vita (Gramma, traduzione di Daria Biagi) di Terézia Mora, Il giorno dell’ape (Einaudi Stile Libero, traduzione di Tommaso Pincio) di Paul Murray e L’ultima sirena (Neri Pozza, traduzione di Nicola Rainò) di Iida Turpeinen.
Saranno 25 autrici e autori italiani (in giuria Marco Amerighi, Silvia Avallone, Marco Balzano, Giuseppe Catozzella, Benedetta Cibrario, Mario Desiati, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Claudia Durastanti, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Lia Levi, Melania G. Mazzucco, Daniele Mencarelli, Marco Missiroli, Matteo Nucci, Valeria Parrella, Romana Petri, Sandra Petrignani, Veronica Raimo, Antonio Scurati, Elena Stancanelli, Domenico Starnone, Sandro Veronesi) a decretare il vincitore o la vincitrice, domenica 18 maggio, al Circolo dei lettori di Torino, nell’ambito del Salone del libro.
Anche quest’anno è previsto un riconoscimento a chi ha tradotto il libro premiato, offerto da BPER Banca.
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Spazio anche alla cinquina del Premio Strega Saggistica
Si è anche parlato del neonato Premio Strega Saggistica, che segna un ulteriore ampliamento della storica manifestazione istituita nel 1947.
Promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Strega Alberti Benevento e Taobuk – Taormina International Book Festival, in collaborazione con BPER Banca, FUIS-Federazione Unitaria Italiana Scrittori, Gabinetto Vieusseux e Casa dell’Architettura, il Premio Strega Saggistica può contare su un Comitato scientifico composto da Carlo Felice Casula, Alfonso Celotto, Antonella Ferrara, Simonetta Fiori, Paolo Giordano, Francesca Mannocchi, Nico Pitrelli, Lucrezia Reichlin, Nino Rizzo Nervo e Giovanni Solimine (presidente).
Ed ecco la cinquina della prima edizione del nuovo riconoscimento:
- Alessandro Aresu, Geopolitica dell’intelligenza artificiale (Feltrinelli).
- Anna Foa, Il suicidio di Israele (Laterza).
- Vittorio Lingiardi, Corpo, umano (Einaudi).
- Simone Pieranni, Come sarà l’Asia, come saremo noi (Mondadori).
- Luigi Zoja, Narrare l’Italia. Dal vertice del mondo al Novecento (Bollati Boringhieri).
Spetterà ora al voto dei singoli componenti della Giuria – “circa cinquanta personalità di spicco dell’accademia, della ricerca scientifica e del giornalismo d’inchiesta e culturale, inclusi i componenti del Comitato scientifico” – determinare tra le opere candidate quella che meglio rappresenta la produzione di più alta qualità della saggistica contemporanea.
Presentando la cinquina, Paolo Giordano ha fatto notare l’età media “alta” dei protagonisti, e la presenza di quattro autori e di una sola autrice.
Quanto alla prima edizione del Premio Strega Saggistica Internazionale, è invece andata alla giornalista Anne Applebaum, autrice di Autocrazie – Chi sono i dittatori che vogliono governare il mondo (Mondadori, traduzione di Tullio Cannillo), che sarà presente il 20 giugno a Taobuk.
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