

A cantare fu il cane
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Sinossi
La quiete della notte tra il 16 e il 17 luglio 1937 viene turbata a Bellano da un grido di donna. Trattasi di Emerita Diachini in Panicarli, che urla «Al ladro! Al ladro!» perché ha visto un’ombra sospetta muoversi tra i muri di via Manzoni. E in effetti un balordo viene poi rocambolescamente acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici. È Serafino Caiazzi, noto alle cronache del paese per altri piccoli reati finiti in niente soprattutto per le sue incapacità criminali. Chiaro che il ladro è lui, chi altri? Ma al maresciallo Maccadò servono prove, mica bastano le voci di contrada e la fama scalcinata del presunto reo. Ergo, scattano le indagini. Prima cosa, interrogare l’Emerita. Già, una parola, perché la donna spesso non risponde al suono del campanello di casa, mentre invece è molto attivo il suo cane, un bastardino ringhioso e aggressivo che si attacca ai polpacci di qualunque estraneo. E il Maccadò, dei cani, ha una fifa barbina.
- ISBN: 881181751X
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 384
- Data di uscita: 04-03-2021
Recensioni
Cosa resta dopo la lettura di questo libro? Niente. A tratti addirittura irritante per involuzione e gigionesca immobilita', non si va oltre lo stadio di camomilla serale. E l'effetto purtroppo e' conseguente. Va bene il piccolo mondo antico ma cosi' si esagera.
il consueto romanzo di Vitali non poteva mancare anche in questa estate un po' così. Ancora una volta, l'autore riesce nella sua magia: la lettura mi ha portato in un mondo "speciale", con modi e tempi dell'anteguerra, con una prosa sempre gradevole e leggera. I personaggi, anche questa volta, sono Leggi tutto
Vitali è divertente e pittoresco nei suoi racconti, anche se ritengo che partorire così tanti lavori in così poco tempo tolgano originalità alle trame.
Ho letto tanti romanzi di Andrea Vitali e mai mi ha deluso. Li leggo quando ho bisogno di una ventata di aria fresca, di leggerezza e buonumore. E anche stavolta con il suo romanzo mi ha regalato attimi di spensieratezza e allegria. La narrazione parte da una notte come tutte le altre rotta all'impro Leggi tutto
Giallo atipico ambientato nell'Italia fascista, con molta ironia e un sapiente uso di una trama ben strutturata e di una nutrita schiera di personaggi originali.
“Nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 luglio 1937, dal caseggiato di via Manzoni sito al civico 37, altezza incrocio via Porta, si levò alto un grido.«Al ladro, al ladro!» Era quasi l’una. La voce, femminile, era quella di Emerita Diachini in Panicarli, di anni trentacinque.” Era da un po’ che avevo Leggi tutto
Ancora un Vitali che tiene incollato il lettore anche se per le prime 50-70 pp praticamente non succede nulla! Due storie apparentemente estranee l'una all'altra: a) la denuncia di un falso furto; b) un giovane bellanese che si pensa fuggito dietro a una danzatrice del ventre. Tutto da scoprire il l Leggi tutto
2/5 ⭐️ È il primo romanzo di Vitali che leggo. Consigliato da mia madre, la trama mi ispirava un sacco. Mi intrigava soprattutto l’aspetto ironico. Alla fine, invece, si è dimostrato un macigno. Non tanto per lo stile, molto semplice e scorrevole, ma soprattutto per la staticità della vicenda. A mio Leggi tutto
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