Indiscussa “regina del mistero”, Agatha Christie è la scrittrice che ha dato vita al brillante Hercule Poirot e all’astuta Miss Marple, due formidabili detective che hanno fatto la storia del romanzo giallo – Un percorso dedicato alla vita dell’autrice inglese e alle esperienze da cui ha tratto ispirazione per le sue opere più famose: dai viaggi in Medio Oriente alla passione per l’archeologia…

Romanziera, drammaturga, infermiera e prima donna britannica a provare l’ebbrezza di alzarsi in piedi su una tavola da surf, Agatha Christie (1890-1976) è nota soprattutto come scrittrice di libri gialli, brillanti indagini e macchinosi omicidi.

È una delle autrici più vendute al mondo – la più venduta in assoluto, secondo il Guinness World Record – e di eguale fama godono i suoi personaggi: l’investigatore belga Hercule Poirot, dai voluminosi baffi impomatati, e l’astuta Miss Marple dagli occhi azzurri.

Non meno celebri sono poi i suoi numerosissimi romanzi. Titoli come Assassinio sull’Orient Express (Mondadori, traduzione di Lidia Zazo) e Dieci piccoli indiani (Mondadori, traduzione di Beata Della Frattina) vivono una miracolosa fortuna senza tempo, che non cessa di ispirare adattamenti cinematografici e trasposizioni nella serialità televisiva

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L’infanzia di Agatha Christie

Agatha Mary Clarissa Miller nacque nel 1890 a Torquay, nel Devon, e, come dichiarò nella propria autobiografia, ebbe un’infanzia felice. Venne educata in casa e la madre, che in famiglia era considerata una sensitiva, non voleva che imparasse a leggere prima degli otto anni, anche se la piccola Agatha imparò da sola quando ne aveva cinque, finendo per essere fin da bambina fu una lettrice vorace.

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Agatha Christie

La sua infanzia fu poi interrotta prematuramente dalla morte del padre, scomparso quando lei aveva undici anni, e poco dopo Agatha Christie venne mandata a Parigi a completare la sua educazione, dove dimostrò una particolare attitudine per la musica; probabilmente sarebbe potuta diventare una pianista di professione, se solo non fosse stata troppo timida per esibirsi in pubblico.

Nel frattempo, comunque, scrisse dei brevi racconti ispirati al suo interesse per lo spiritismo e il paranormale, che tuttavia non riuscì a far pubblicare subito: solo più tardi, quando la sua carriera di scrittrice sarebbe stata ormai avviata, i testi sarebbero stati inseriti all’interno di varie raccolte.

Il matrimonio, la guerra, Poirot

Nel 1912, Agatha conobbe l’ufficiale dell’aviazione Archibald Christie, e tra i due nacque un amore a prima vista: dopo un assiduo corteggiamento, Archie la chiese in sposa allo scoppiare della prima guerra mondiale. Lei accettò e, alla Vigilia di Natale del 1914, divenne la signora Agatha Christie, acquisendo con il matrimonio il cognome con cui sarebbe diventata famosa.

Durante il conflitto bellico, la scrittrice prestò servizio come infermiera volontaria negli ospedali inglesi e, lavorando nella farmacia, acquisì delle conoscenze molto specifiche riguardo ai veleni, che le furono utili nella sua carriera da giallista; ebbe inoltre modo di entrare in contatto con dei soldati belgi rifugiati in Inghilterra, dai quali trasse l’ispirazione per costruire il detective Poirot.

Copertina del libro Poirot a Styles Court di Agatha Christie

Nacque così il suo primo romanzo: Poirot a Styles Court (Mondadori, traduzione di Diana Fonticoli), un misterioso caso di avvelenamento in una lussuosa dimora di campagna, brillantemente risolto da un profugo belga con baffi rigogliosi, occhi verdi scintillanti e la testa a forma di uovo, piena di acute celluline grigie: per l’appunto, Hercule Poirot.

Non fu facile, sulle prime, trovare un editore: il manoscritto del suo primo romanzo venne rifiutato diverse volte, e solo nel 1919 fu accettato da John Lane di The Bodley Head, che ingaggiò Agatha Christie per la scrittura di altri cinque romanzi, sancendo l’inizio della sua carriera.

Miss Marple e gli altri detective di Agatha Christie

Copertina del libro Miss Marple e i tredici problemi di Agatha Christie

Negli anni successivi alla guerra, Agatha Christie si dedicò a tempo pieno alla scrittura e diede vita alla geniale Miss Marple, un’anziana signora dagli occhi azzurri amante dei lavori a maglia: sotto il suo aspetto innocuo, che quasi non la farebbe sembrare una detective, si cela una mente astuta e brillante, di cui facciamo conoscenza per la prima volta nella raccolta di racconti Miss Marple e i tredici problemi (Mondadori, traduzione di Lidia Lax).

Copertina del libro Avversario segreto

A questi anni risalgono anche le avventure di Tommy e Tuppence, l’ex ufficiale e l’infermiera protagonisti di Avversario segreto (Mondadori, traduzione di Lia Volpatti): due investigatori per caso che valsero all’autrice le prime recensioni positive e che, con il successo ottenuto, le permisero anche di cambiare editore e di passare a scrivere per William Collins and Sons, oggi noti come HarperCollins.

È scomparsa Agatha Christie

Nel 1926, Archie chiese il divorzio: era innamorato di un’altra donna. La notte del 3 dicembre, completamente sconvolta da un’aspra lite, Agatha Christie sparì nel nulla, letteralmente, per dieci giorni; la sua scomparsa suscitò scalpore a livello nazionale, la notizia fu pubblicata su tutti i giornali e scatenò una ricerca disperata da parte delle forze dell’ordine, mentre Sir Arthur Conan Doyle diede uno dei guanti della scrittrice a una medium, nella speranza che la ritrovasse.

Il 14 dicembre, Agatha Christie fu ritrovata in un albergo dello Yorkshire, registrata con il cognome dell’amante del marito, incapace di fornire alcuna spiegazione riguardo alla sua scomparsa. Seguì un periodo molto difficile, di depressione e cure psichiatriche, durante il quale l’autrice, incapace di scrivere, si dedicò alla pubblicazione di racconti scritti precedentemente. Nel 1928, firmò infine le carte del divorzio.

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Assassinio sull’Orient Express e la passione per l’archeologia 

Copertina del libro Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie

Nel 1928, Agatha Christie realizzò un sogno che aveva sempre tenuto nel cassetto: viaggiare a bordo dell’Orient Express. Un’esperienza che ispirò alla scrittrice uno dei suoi più noti capolavori: Assassinio sull’Orient Express (Mondadori, traduzione di Lidia Zazo).

Il romanzo vede Hercule Poirot alle prese con il misterioso omicidio di un americano, trovato morto nella sua cabina a bordo del treno; tutti i passeggeri della carrozza diventano quindi dei potenziali sospetti, pur non avendo apparentemente alcun legame con la vittima.

Il fascino del romanzo sta nel dubbio morale che porta il detective a proporre due diverse soluzioni del caso: una per la giustizia legale, l’altra per la giustizia morale.

Nel viaggio tra Istanbul e Baghdad, peraltro, l’autrice conobbe alcuni archeologi che seguì fino al sito di scavi, dove incontrò Max Mallowan, l’archeologo che sarebbe diventato il suo secondo marito. E sarebbe proprio di Mallowan la frase spesso attribuita erroneamente ad Agatha Christie: “Un archeologo è un marito ideale. Più invecchi e più si interessa a te”.

Copertina del libro Non c'è più scampo

Grazie a Max Mallowan, Agatha Christie scoprì la passione per l’archeologia e il Medio Oriente che avrebbe manifestato in tanti dei suoi più famosi romanzi, fra i quali spicca Non c’è più scampo (Mondadori, traduzione di Ombretta Giumelli), ambientato in un sito archeologico della Mesopotamia: qui una bellissima donna è ossessionata da alcune oscure visioni del suo passato, che sfociano in una morte improvvisa su cui solo Hercule Poirot potrà riuscire a fare chiarezza.

Copertina del libro Poirot sul Nilo

Allo stesso periodo risale anche Poirot sul Nilo (Mondadori, traduzione di Grazia Maria Griffini), che vede il detective alle prese con una ricca fanciulla inglese, la sua schiera di pretendenti e ben due intriganti omicidi; il tutto, come lascia intuire il titolo, a bordo di un battello da crociera sul fiume Nilo.

Gli anni e i romanzi successivi

Copertina del libro Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

Durante la seconda guerra mondiale, mentre il marito svolgeva un incarico per il governo al Cairo, Agatha Christie si immerse nella scrittura: sono questi gli anni di Dieci piccoli indiani (Mondadori, traduzione di Beata Della Frattina), l’inquietante romanzo in cui dieci perfetti sconosciuti si ritrovano a soggiornare in una lussuosa villa su invito di un ospite misterioso, diventando senza saperlo prigionieri di un assassino invisibile.

Il romanzo, macchinoso e accattivante, è uno dei più noti tra quelli firmati da Agatha Christie, un classico della letteratura noir in cui i ruoli di vittima e carnefice si confondono nel profetico avverarsi di una filastrocca (e da cui la BBC ha tratto nel 2015 la miniserie And then there were none).

Seguirono numerose altre storie, fra cui menzioniamo Corpi al sole (Mondadori, traduzione di Alberto Tedeschi), Gli elefanti hanno buona memoria (Mondadori, traduzione di Diana Fonticoli) e Un delitto avrà luogo (Mondadori, traduzione di Grazia Maria Griffini), fino ad arrivare a un totale di sessantasei romanzi e quattordici raccolte di racconti, che consacrarono Agatha Christie come l’indiscussa “regina del mistero“.

E quando, nel 1976, morì di cause naturali, l’unico mistero che lasciò irrisolto fu quello della sua temporanea scomparsa nel 1926…

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Fotografia header: Agatha Christie (GettyImages 17-01-2025)

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