Intimi e riflessivi oppure vivaci e divertenti, placidi e rilassanti oppure emozionanti e coinvolgenti: i libri sulla vecchiaia rispecchiano la varietà di esperienze e sensazioni che l’anzianità può portare con sé. Che sia vissuta con energia e vitalità, o in alternativa con riflessività e malinconia, la terza età è una fase della vita complessa ed essenziale, che non può essere riassunta in una serie di stereotipi. Esploriamo quindi i diversi volti della vecchiaia, attraverso un percorso di lettura dedicato, tra emozioni e storie sempre differenti…
Serenità, solitudine, malinconia, senso di soddisfazione: la vecchiaia può portare con sé molti significati, stratificati e spesso contraddittori. Questo perché anche la fantomatica “terza età” non ha un solo corso, una sola definizione: è sfaccettata, complessa e ricca come tutte le altre fasi della vita.
Negli anni sono stati pubblicati molti libri sulla vecchiaia, che visti nel loro insieme riflettono proprio questo modo di guardare all’anzianità: possono essere romanzi intimi e riflessivi oppure vivaci e divertenti, placidi e rilassanti oppure emozionanti e coinvolgenti.
Questi romanzi hanno dei protagonisti anziani di età e provenienze diverse, accumunati però dalla voglia di evolvere, cambiare e proseguire la loro crescita. Senza dimenticare o tralasciare i lati più spigolosi e scomodi della terza età, che vengono comunque trattati e approfonditi, questi libri scardinano l’idea della vecchiaia come fase di chiusura: al contrario, per molti di questi personaggi la senilità porta con sé una nuova, emozionante ripartenza.
Esploriamo quindi i diversi volti della vecchiaia, attraverso un percorso di lettura che passa dalle novità più recenti a letture da anni amate e apprezzate.
Il vecchio al mare di Domenico Starnone
Il vecchio al mare (Einaudi) di Domenico Starnone ha per protagonista Nicola, un ottantaduenne che ha da poco preso in affitto una casa sul mare, dove passa le sue giornate passeggiando, scrivendo e osservando la giovane Lu mentre pagaia con sicurezza tra le onde. Quando non si trova sulla canoa, Lu lavora alla boutique di Evelina, un ambiente che affascina molto Nicola, con i suoi blazer e caban, taffettà e seta damascata: gli ricordano sua madre Rosa, donna elegante e abile sarta, scomparsa troppo presto. Nel corso delle pagine, Starnone tratteggia i pensieri di Nicola, scrittore svuotato dall’ispirazione, alla ricerca di nuove parole in grado di “dare un senso a ciò che mentre vivi viene giú a vanvera”. Tra malinconia e riscoperta, kayak e salsedine, Il vecchio al mare è un romanzo sulla fragilità umana vista attraverso gli occhi di un protagonista ingenuo e saggio al tempo stesso.
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Baumgartner di Paul Auster
Baumgartner (Einaudi, traduzione di Cristiana Mennella) è l’ultimo libro di Paul Auster, grande scrittore statunitense scomparso a maggio del 2024, a 77 anni, per via delle complicazioni dovute a un cancro ai polmoni. Nel suo ultimo romanzo, Auster ci porta a conoscere Seymour “Sy” Baumgartner, settantenne professore di filosofia che cerca di convivere con la perdita della moglie, morta dieci anni prima: la brillante Anna Blume, poetessa e traduttrice, la donna della sua vita, che continua ad amare teneramente e senza patetismo. Attraverso le piccole esperienze di Baumgartner, un uomo con qualche acciacco e molti ricordi, Paul Auster riflette sul tema del lutto, dell’amore e della memoria.
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Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee
A quasi cento anni, Mook Miran non credeva che avrebbe mai raccontato a qualcuno il proprio passato. Eppure, quando l’impiegata della casa di riposo chiede ai residenti di raccontare la loro storia in tre parole, decide invece di usarne sette, una per ogni vita vissuta: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante e madre. Quale sarà la sua ottava vita? Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee (Nord, traduzione di Elisa Banfi) è un viaggio nel passato frenetico e mutevole di una donna ormai anziana, che però non ha perso il suo fascino e ha davanti a sé ancora molto da scoprire…
Mrs. Quinn diventa famosa di Olivia Ford
Esiste un’età in cui smettere di sognare? Mrs Quinn é convinta di no: a settantasette anni si iscrive in gran segreto a un concorso di cucina, per dimostrare, soprattutto a sé stessa, di essere all’altezza della competizione. Ma il concorso non è l’unico segreto che Jenny tiene nascosto a tutti, compreso suo marito. I ricordi emergono dolorosi anche nei momenti più caldi della gara: i profumi e i sapori della cucina le riportano alla mente i momenti della sua vita in cui tutto è cambiato per sempre. Con Mrs. Quinn diventa famosa. Ogni vita ha un ingrediente segreto (Corbaccio, traduzione di Maria Olivia Crosio) Olivia Ford svela la ricetta per una vita piena di sorprese.
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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Jonas Jonasson
Tra i romanzi con protagonisti anziani più celebri c’è sicuramente Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Bompiani, traduzione di Margherita Podestà Heir). Un libro che tratta la vecchiaia da un punto di vista inaspettato e divertente. Il romanzo inizia con il centesimo compleanno di Allan Karlsson: un traguardo che verrà festeggiato da tutta la casa di riposo e persino dal sindaco. Proprio prima della sua festa, però, Allan scappa dall’ospizio, deciso a non farsi riacciuffare. Con il suo animo sereno, il suo temperamento imprevedibile e un passato diviso tra guerre, spionaggio e prigionia, l’arzillo signore riesce a sbaragliare ogni nemico e ogni difficoltà. Quando dei criminali si mettono sulle sue tracce per recuperare la valigia che ha impunemente rubato, non si aspettano di certo che un innocuo vecchietto e il suo nuovo strambo gruppo di amici diano loro filo da torcere…
Jonas Jonasson ha proseguito le avventure di Allan ne Il centenario che voleva salvare il mondo (La nave di Teseo, traduzione di Margherita Podestà Heir).
Il mondo di Charlie di David Von Drehle
Nel suo romanzo, Il mondo di Charlie. Lezioni di vita dall’ultracentenario che mi ha insegnato l’amore, l’amicizia e la felicità (Longanesi, traduzione di Luca Bernardi), David Von Drehle presenta un altro protagonista memorabile. Charlie White, centodue anni, ha ancora un’energia inarrestabile e da sempre sfugge a qualsiasi etichetta. Il suo vicino, David, si è da poco trasferito a Kansas City alla ricerca di una vita più tranquilla. I due uomini vanno subito d’accordo nonostante la grande differenza d’età: David ascolta con piacere i racconti della vita incredibile di Charlie, che passa attraverso tutto il Novecento, un mondo molto lontano dal nostro presente. Charlie ha perso un piede e si è adattato a vivere senza, è stato medico in un mondo senza antibiotici, ha attraversato due guerre mondiali e l’epidemia di Spagnola, ha visto nascere Hollywood e il jazz, e, soprattutto, ha affrontato ogni momento con la leggerezza tipica di chi è da sempre innamorato della vita.
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La gioiosa arte di invecchiare di Rhee Kun Hoo
“La vita è nostra, di nessun altro, quindi perché non dare il massimo?”: questa è la domanda attorno a cui ruota il libro di Rhee Kun Hoo, La gioiosa arte di invecchiare (Longanesi, traduzione di Federica Merati). L’autore, un tempo medico e psichiatra, si trova ora a fare i conti con la naturale perdita di velocità e di forza causata dall’avanzare dell’età. Nonostante ciò, Rhee Kun Hoo ha mantenuto la sua iniziale determinazione, scrivendo pagine delicate e vivaci sulle sfide e le sorprese che, anche durante la vecchiaia, costellano la vita dell’essere umano.
Le guerre preziose di Perrine Tripier
Le guerre preziose (edizioni e/o, traduzione di Alberto Bracci Testasecca) è il romanzo d’esordio di Perrine Tripier, giovane scrittrice francese che racconta la storia di una famiglia attraverso i ricordi di un’anziana signora, che guarda i giorni passare dalla finestra della sua camera d’ospizio. Chiudendo gli occhi, Isadora Aberfletch vede la Casa in cui ha vissuto, lo scorrere delle stagioni che mutavano l’aspetto del bosco che la circondava. Non solo un libro che parla di vecchiaia, ma anche un romanzo che spiega l’importanza dei luoghi che abitiamo, plasmiamo, viviamo.
Le nostre anime di notte di Kent Haruf
Tra i libri sulla vecchiaia possiamo sicuramente citare Le nostre anime di notte (NN editore, traduzione di Fabio Cremonesi). In queste pagine Kent Haruf, scrittore statunitense scomparso nel 2014, riporta per un’ultima volta il lettore nella cittadina di Holt, Colorado. Holt è una città divisa tra i campi e le montagne, un piccolo mondo a sé che non vede di buon occhio la nuova relazione tra Addie Moore e Louis Waters, entrambi vedovi da tempo, che hanno deciso di condividere la solitudine l’uno con l’altra. Il tema della vecchiaia, che Haruf affronta già in maniera trasversale nella sua Trilogia della pianura, è qui raccontato con sincerità e tenerezza. Nell’amicizia, nell’amore e nell’intimità che nasce tra i due protagonisti vediamo la ricerca di una libertà a lungo dimenticata. Un promemoria a costruire la propria felicità fino alla fine.
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Un altro ballo ancora di Scrittori Pigri
Un altro ballo ancora (Garzanti) è un romanzo nato da un collettivo di autori chiamati Scrittori Pigri, capitanato da Barbara Fiorio e Alice Basso. L’insegnamento che il libro vuole trasmettere è: non è mai troppo tardi per riscoprire l’amore. Renzo e Lena non si vedono da sessant’anni, ma ancora ricordano il loro primo incontro, trascorso tra le note di Modugno in un’estate di molti anni prima. Il loro ricongiungimento avviene però in un clima complicato: Renzo e Lena sono in vacanza con le loro famiglie, tra loro molto diverse – da una parte i Castelli, milanesi precisi e ordinati, dall’altra gli Zanetto, veronesi esuberanti e amanti delle grigliate. Riusciranno i due innamorati a superare i pregiudizi delle loro famiglie e a riprendere il loro ballo dal punto in cui lo avevano lasciato?
Le ballate di Narayama di Fukazawa Schichiro
Le ballate di Narayama (Adelphi, traduzione di Giorgio Armirano) di Fukazawa Schichiro è un libro che affronta il periodo della senilità da una prospettiva lacerante e profonda. La vecchia Orin vive con il figlio e i quattro nipoti in un villaggio sperduto tra le montagne, dove vigono leggi atroci quanto naturali, un paese in cui risuonano antiche ballate, affascinanti e crudeli. La mente di Orin, mentre si avvicina ai settant’anni, è occupata da un solo, dolce pensiero: l’idea che si sta avvicinando il giorno del suo pellegrinaggio al Narayama, la montagna dove risiede un dio. Come vogliono le antiche tradizioni, suo figlio la condurrà in vetta portandola sulle spalle, per poi abbandonarla al suo destino. Un romanzo spirituale e riflessivo che sembra generato dalle regioni più remote dell’inconscio umano.
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Fai piano quando torni di Silvia Truzzi
In Fai piano quando torni, romanzo molto apprezzato di Silvia Truzzi (Longanesi, e in tascabile per Tea) incontriamo due persone molto diverse tra loro. Da una parte Margherita, una donna di trentaquattro anni con un lavoro che ama, ma che nonostante ciò non riesce a superare la scomparsa del padre e l’abbandono del compagno. Dall’altra Anna, una signora di settantasei anni, con un passato difficile e una famiglia povera d’amore, che però conserva ancora una straordinaria gioia di vivere. Le due si incontrano in una stanza d’ospedale: Margherita ha avuto un grave incidente, Anna è stata operata al femore. Un evento casuale che cambierà le loro vite e avvicinerà due donne appartenenti a mondi (e a generazioni) molto distanti tra di loro.
Siamo scritti a matita di Fausto Brizzi
Siamo scritti a matita di Fausto Brizzi (Longanesi) tratta un tema complesso e delicato: quello della malattia. Alfredo e Betta sono una coppia di librai vecchio stampo. Seduti sulle loro poltrone immerse tra i volumi, Alfredo racconta a sua moglie la loro storia d’amore, dal primo incontro fino agli ultimi mesi. Le parla con tenerezza, narrando storie incredibili e avventurose che Betta non ricorda più, la memoria annebbiata dall’Alzheimer. Tra scenari esotici e racconti di spionaggio, però, il confine tra realtà e fantasia sfuma, proprio come nei libri che Alfredo ha letto e amato. Una certezza, però, rimane: la forza dell’amore davanti alle difficoltà, in salute e in malattia.
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I biglietti misteriosi di Margaret Small di Neil Alexander
I biglietti misteriosi di Margaret Small (Garzanti, traduzione di Vera Sarzano) di Neil Alexander ha per protagonista una donna di settantacinque anni, Margaret Small. In un giorno come tanti l’anziana signora riceve per posta una busta contenente cinquanta sterline e un biglietto. Margaret però non sa leggere: nell’istituto per bambini con difficoltà in cui l’ha mandata sua nonna nessuno le ha mai insegnato. Quei biglietti sono per lei, quindi, un vero mistero. Un segreto che arriva direttamente dal suo passato, un passato che Margaret è riuscita a dimenticare, ma con cui ora deve tornare a fare i conti.
La centenaria con la pistola di Benôit Philippon
Proseguiamo con la nostra lista sui libri che parlano di vecchiaia: La centenaria con la pistola (Ponte alle Grazie, traduzione di Rossella Monaco, Letizia Fusini) di Benôit Philippon ci trascina in un piccolo villaggio nel Massiccio Centrale francese. È da poco sorto il sole quando, improvvisamente, risuonano degli spari: Berthe Gavignol, cinque volte vedova, centodue anni, ha appena fatto fuoco contro il vicino di casa. Giunto per parlare con lei, l’ispettore Ventura riconosce che la vecchina è ancora molto energica, e in più ha un’ottima mira. Il motivo è presto spiegato: Berthe ha passato la sua vita cercando rispetto e emancipazione a colpi di pistola. A partire da questo presupposto ha inizio un giallo divertente e avvincente ma capace anche di far commuovere.
Le solite sospette di John Niven
Parlando di vecchiette temerarie e pronte a tutto, cosa fare quando rimani vedova e senza casa – pignorata per i debiti di tuo marito -? Per Susan la scelta migliore è quella di compiere una rapina. In Le solite sospette di John Niven (Einaudi, traduzione di Marco Rossari) Susan e le sue amiche trascinano chi legge in una fuga on the road dall’Inghilterra verso la Francia, pronte a riciclare il denaro e a inseguire il loro sogno: andare in crociera ed evitare l’ospizio.
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A parte questo, tutto bene di Rosangela Percoco
In A parte questo, tutto bene (Salani), Rosangela Percoco si interroga sul vero significato di felicità. La signora Lucia è travolta da un’epifania quando si rende conto di non saper più rispondere con onestà alla domanda: “Come stai?”. Il suo corpo ha bisogno di medicine per tenere a bada le sue patologie, ma questo non significa che non esista nient’altro al di fuori della sua sofferenza fisica. Nel suo presente esiste ancora la possibilità di essere sorpresa e realizzata. È a partire da questa scoperta che Lucia comincia un cammino di consapevolezza, un viaggio fuori dalla solitudine e dal grigiore delle abitudini.
L’età grande di Gabriella Caramore
L’età grande (Garzanti) è un libro che riflette sulla vecchiaia, superando la visione stereotipata della terza età come un periodo di declino e inerzia. Tra il ricordo del passato e gli interrogativi posti dal futuro, Gabriella Caramore approfondisce il desiderio di sentirsi vivi, qui e ora, per riscoprire il senso autentico della nostra vita.
Quartetto in autunno di Barbara Pym
Concludiamo la lista di libri sulla vecchiaia con Barbara Pym, scrittrice britannica del secolo scorso, autrice di Quartetto in autunno (astoria, traduzione di Frida Ballini). Un romanzo che approfondisce il rapporto di amicizia tra Letty, Marcia, Edwin e Norman, per lungo tempo semplici colleghi, diventati un gruppo molto unito solo durante “l’autunno” della loro vita. Legati da un passato comune e da un futuro incerto e spaventoso, ogni personaggio reagisce in modo diverso alla senilità, ricercando una traccia di speranza per il suo avvenire. La vita, in fondo, ha ancora in serbo infinite occasioni di cambiamento: basta solo avere il coraggio di andarle a cercare.
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