Tante figure umane, e solo qualche casa, sulle cover dei 12 libri candidati al Premio Strega 2021: fotografate, disegnate, dipinte… Sei di loro sono donne (madri, adolescenti, mogli e figlie), “mentre i padri sono quasi assenti”. Su ilLibraio.it una suggestiva analisi, libro per libro, firmata da Valentina Notarberardino, autrice del saggio “Fuori di testo”. Un viaggio visivo che si ricollega all’analisi contenutistica di Melania Mazzucco, che ha individuato i collegamenti tra le “storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo…”

Quanta vita sulle copertine dei dodici libri candidati al Premio Strega 2021. Esistenze vibranti, visibili, presentate per la prima volta con le parole di Melania Mazzucco (presidente del Comitato direttivo): “storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo privato e prossimo”.

Sei fotografie (cinque d’autore, un’immagine d’epoca), un fotogramma da un film, un’elaborazione grafica da un foto di stock, due illustrazioni originali e due opere pittoriche. Una netta prevalenza – nove su dodici – di figure umane: fotografate, disegnate o dipinte. Sei sono donne.

Anche sui volti dei libri subito la conferma dell’analisi dell’autrice di Vita: “dominano le figure delle madri […] e delle sorelle. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o emarginate”.

EDITH BRUCK il pane perduto libri giorno memoria 2021

Donne di diverse generazioni. Edith Bruck stessa compare sulla copertina del suo autobiografico Il pane perduto (La nave di Teseo) isolando un fotogramma del documentario A látogatás di László Révész (1982). I capelli neri accompagnano la lunghezza della sciarpa bianca lungo il corpo, una mano alla bocca tesa in una smorfia di dolore, l’altra poggiata al muro antistante. Eppure sono le macerie in primo piano a rubarle la scena. Lo sguardo perso di fronte a sé in un dolore lontano ma così presente: la deportazione ad Auschwitz.

Giulia Caminito libri da leggere 2021

Se la Edith di quaranta anni fa non guarda il lettore, lo stesso vale per le giovani scelte in copertina dei libri di Giulia Caminito e di Alice Urciolo. L’adolescente del primo, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), ha lo sguardo basso: una foto a tutta pagina di Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto. È seduta sul letto sfatto della sua giovinezza, il braccio destro le sorregge la testa. Il pavimento si fa liquido e torbido: “le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti”.

Adorazione, Alice Urciuolo

Palpebre chiuse si notano sull’epidermide bianca e illuminata della modella (Cloè Simoncini) che ha posato per la fotografia di Alessio Balbi sulla pagina più esterna di Adorazione di Alice Urciolo (66thand2nd). È seduta all’aria aperta su un sedile di plastica e su uno identico davanti a sé si adagia. Giallo come il vestito leggero, per un romanzo che ha al centro l’adolescenza.

donatella di pietrantonio borgo sud

Anche la giovane che emerge dalla copertina di Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi) una fotografia in bianco e nero dai toni anticati della rumena Oana Stoian – cela i suoi occhi, che sono chiusi mentre poggia la guancia destra sulla spalla di un uomo ombra completamente in nero. Lei sembra sorreggersi per inerzia, priva di forze. Iconografia adatta al romanzo che racconta la storia di due sorelle che si sono legate troppo presto ai loro rispettivi uomini da cui sono rimaste ferite.

teresa ciabatti sembrava bellezza libri da leggere 2021

È solo con Sembrava bellezza (Mondadori) che iniziamo a intravedere gli iridi di queste donne protagoniste. In evidenza il volto della ragazza dai capelli neri che sbuca a metà, con un occhio timido ma curioso. Si affaccia scostando la tenda bianca con le dita. Una fotografia di Ángela Burón. In copertina sembra risuonare lo sguardo dell’autrice, Teresa Ciabatti, che si scorge indietro di trenta anni.

maria grazia calandrone splendi come vita ponte alle grazie

La madre adottiva di Maria Grazia Calandrone invece rifulge – seppur in bianco e nero – e sorride gioiosa guardando davanti a sé senza paura insieme all’autrice da bambina: è la copertina di Splendi come vita (Ponte alle Grazie). Nessuna indicazione nel colophon, nessuna data per questa immagine privata dall’album di famiglia. Una delle rare fotografie dell’epoca a detta della scrittrice stessa che in prima persona racconta la sua storia.

Andrea Bajani Il libro delle case

Madri, adolescenti, mogli e figlie. “Mentre i padri sono quasi assenti“, ha precisato Mazzucco: “sgraditi, superflui o silenziati”. Assenti in effetti lo sono del tutto anche sulle cover dei libri selezionati, così come in generale è ridotta al minimo la figura maschile, ben visibile solo in tre casi. Un bambino per Il libro delle case di Andrea Bajani (Feltrinelli), l’eminenza scura già citata (Borgo Sud) e, infine, il ritratto di un uomo dipinto nel ‘500 scelto per Le ripetizioni di Giulio Mozzi.

giulio mozzi le ripetizioni libri da leggere 2021

Il gentiluomo, immortalato dai pittori della cerchia del Giorgione, ci guarda dall’osservatorio privilegiato della copertina targata Marsilio con grande spavalderia e sguardo inquietante. Qualcosa che ricorda il protagonista.

Due vite, Emanuele Trevi

C’è poi la scelta “suprematista” di Emanuele Trevi (Neri Pozza): il Busto di donna di Kazimir Malevič. Eppure, nonostante il titolo dell’opera pittorica, la non figuratività delle fattezze proposte ci dà l’idea di due facce a metà, le Due vite raccontate dallo scrittore: quelle dei suoi amici Rocco e Pia.

La casa delle madri, Daniele Petruccioli

In alcuni dei dodici romanzi in questione il luogo primario dello scorrere dell’esistenza è individuato nelle abitazioni. Il libro delle case di Andrea Bajani è presentato con un disegno di Emiliano Ponzi che della narrazione isola il bambino accovacciato occhi negli occhi con una grande tartaruga. Un fascio di luce gialla li illumina e interrompe con perfezione geometrica il blu di muro e pavimento.

Nel disegno di Francesco Dezio scelto per il romanzo di Daniele Petruccioli La casa delle madri (TerraRossa) l’interno domestico sembra spersonalizzato. Sezionato e immortalato dall’alto, assume le fattezze di un labirinto grigio-arancione dal perimetro circolare. La madre e i due bambini sono quasi impercettibili alla vista.

L'anno che a Roma fu due volte Natale, Roberto Venturini

Uno spazio abitativo tondo, proprio come la palla natalizia rossa che presenta L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini (SEM) sospesa sullo sfondo blu Tiffany. Un libro che proprio da una casa prende le mosse della narrazione. Non proprio un caldo rifugio a giudicare dai teschi bianchi disegnati sulla decorazione festiva.

Cara Pace, Lisa Ginzubrg

Un discorso a sé merita la cover di Cara Pace di Lisa Ginzburg (Ponte alle Grazie). È il dettaglio di una fotografia bolognese di Luigi Ghirri – lo studio di Giorgio Morandi – a cui è stata tagliata la parte destra del muro, per tenere in evidenza il guscio di una conchiglia poggiata sul piano marrone. È il simbolo metaforico della scorza dura delle donne, quel “carapace” che tanto ricorre nel libro e che entra in assonanza con il titolo.

Le Streghe di Lorenzo Mattotti - premio Strega

Le Streghe di Lorenzo Mattotti – premio Strega

Resistenza e forza ne hanno da vendere anche le tre “streghe contemporanee”, seminude e dai capelli rosso fuoco, protagoniste scalze di una “danza selvaggia” su un enorme libro aperto. Sono le donne di Lorenzo Mattotti, disegnate ad hoc per il manifesto del Premio Strega 2021.

L’AUTRICE E IL LIBRO – Valentina Notarberardino (1981) vive a Roma, dove lavora come responsabile della comunicazione e dell’ufficio stampa per Contrasto. È stata coordinatrice didattica del master in Editoria, giornalismo e management culturale della Sapienza. Come studiosa dei margini dei libri ha inventato e realizzato la rubrica I dintorni del testo per Leggere: tutti ed è membro della giuria del concorso “Buona la prima!”. Ha già curato il volume Libero De Libero. Le poesie (Bulzoni, 2011) e ha pubblicato Fuori di testo (Ponte alle Grazie) il suo primo libro.

Fuori di testo libro di Velntina Notaberardino

In questa pubblicazione, l’autrice si occupa delle parti forse meno raccontate dell’oggetto libro, ovvero tutte quelle creatività che lo compongono ma che non fanno parte del testo principaleTitolo, copertina, fascetta, introduzione, ma anche indiceringraziamenti e molto altro: ci si insinua nelle parti più trascurate nella narrazione della creazione di un libro, ma che spesso sono fondamentali per definirne il carattere.

Il testo, che vuole essere anche descrittivo e divulgativo, oltre che teorico, contiene inoltre molti aneddoti, storie, curiosità, segreti, retroscena dell’editoria riguardanti alcune uscite del mondo editoriale italiano di questi anni, che spesso sono stati svelati all’autrice proprio dai protagonisti, come Diego De SilvaMassimo GramelliniNicola LagioiaRoberto Saviano, per citarne solo alcuni.

Il risultato è una guida all’attività editoriale, un settore le cui logiche rimangono a volte oscure ai non addetti ai lavori, che permette di capire che la qualità letteraria non è l’unico elemento imprescindibile per il successo di un libro.

Abbiamo parlato di...