Da Sally Rooney a Jonathan Franzen, passando per Kazuo Ishiguro, Richard Powers, Colson Whitehead, Karl Ove Knausgaard, per arrivare a Benjamín Labatut, Louise Glück, Joan Didion, Elizabeth Strout e Gary Shteyngart: nell’attesa lista dei 100 migliori libri del 2021 per la redazione di The New York Times Book Review sono tante le scrittrici e gli scrittori noti al pubblico italiano e vincitori di importanti premi letterari

Tempo di liste dei migliori libri del 2021. E anche quest’anno ad aprire le danze è la redazione di The New York Times Book Review, che ha selezionato i suoi “100 libri dell’anno”.

Quali, dunque, i romanzi, i saggi e le raccolte di poesie o racconti (uscite negli Usa nel corso del 2021) da leggere?

Ovviamente la selezione del supplemento settimanale del New York Times, la testata giornalistica più prestigiosa al mondo, tiene conto delle tendenze narrative (e non solo) del Paese in cui è redatta. Fatta questa premessa, entriamo nel dettaglio delle scelte.

Spazio a diversi nomi noti, a partire da Beautiful World, Where Are You, il nuovo romanzo di Sally Rooney, che uscirà in Italia per Einaudi nel 2022. E a Crossroads di Jonathan Franzen, uscito quest’autunno per Einaudi.

A proposito di grandi nomi della narrativa contemporanea, ci sono il premio Nobel Kazuo Ishiguro con Klara e il Sole, già uscito da noi a maggio sempre per Einaudi, e Richard Powers, autore raffinato pubblicato in Italia dalla Nave di Teseo, con Bewilderment.

Nella lista trovano spazio, tra gli altri, Il ritmo di Harlem (uscito in Italia per Mondadori a settembre) del due volte premio Pulitzer per la narrativa Colson Whitehead, Neandertal, vita, arte, amore e morte di Rebecca Wragg Sykes (pubblicato da Bollati Boringhieri in ottobre), A Calling for Charlie Barnes di Joshua Ferris, Chronicles From the Land of the Happiest People on Earth di Wole Soyinka (Premio Nobel per la letteratura nel 1986), How Beautiful We Were di Imbolo Mbue e Intimacies di Katie Kitamura, in uscita per Bollati Boringhieri nel gennaio 2022 con il titolo Tra le nostre parole. Sempre la stessa casa editrice, nella seconda metà dell’anno, porterà in Italia Light perpetual di Francis Spuffor.

Tanti davvero i nomi conosciuti a lettrici e lettori nostrani: da Karl Ove Knausgaard con The Morning Star a The Magician dello scrittore e critico letterario irlandese Colm Tóibín, da Joshua Cohen con The Netanyahus: An Account of a Minor and Ultimately Even Negligible Episode in the History of a Very Famous Family a Elizabeth Strout con il romanzo Oh William!, in cui torna la protagonista Lucy Barton.

La redazione della rivista ha inoltre selezionato Our Country Friends di Gary Shteyngart, che uscirà in Italia per Guanda in primavera, The Trees di Percival Everett, The Sentence di Louise Erdrich, come pure The Promise di Damon Galgut (vincitore del Booker Prize 2021, appena tradotto da e/o con il titolo La promessa), No one is talking about this di Patricia Lockwood e Wayward di Dana Spiotta e Something New Under the Sun di Alexandra Kleeman, sempre a proposito di autrici e autori già pubblicati da noi.

Nella “top 100” spazio poi a Benjamín Labatut, con When We Cease to Understand the World (uscito da Adelphi con il titolo Quando abbiamo smesso di capire il mondo) e alla poetessa Louise Glück, vincitrice del premio Nobel 2020, con Winter Recipes From the Collective: Poems.

Scorrendo la selezione ci si imbatte in un’altra grande autrice, Joan Didion, con Let Me Tell You What I Mean. E ancora, troviamo tra gli altri Maggie Nelson con On Freedom: Four Songs of Care and Constraint, pubblicato dal Saggiatore con il titolo Sulla libertà. Un canto d’amore e di rinuncia.

Non solo nomi già celebri: da segnalare il potente debutto narrativo di Avni Doshi, Burnt Sugar, che leggeremo in Italia con Nord.

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