Viaggio tra i libri di Marco Vichi, tra i più amati protagonisti del giallo italiano, grazie a un personaggio molto apprezzato come l’intrepido commissario Bordelli. Ma lo scrittore toscano firma anche romanzi e racconti più lontani dalle atmosfere noir – Lo speciale sulle sue opere
Marco Vichi, scrittore-bestseller fiorentino, è noto principalmente per i suoi libri gialli e noir con protagonista il commissario Bordelli (che ora torna per Guanda torna con Meglio di niente, di cui parleremo a breve), “fulcro” di una serie di polizieschi ambientati nella Firenze degli anni ’60. Ma, come vedremo in questo speciale, è anche autore di romanzi e racconti che vanno oltre i generi (e che ne toccano altri).
L’autore toscano – apprezzato per il suo stile narrativo coinvolgente, che mescola i canoni del giallo classico a elementi della società italiana – ha ambientato molti dei suoi romanzi proprio in Toscana, regione che con i suoi paesaggi e le sue atmosfere ha influenzato significativamente la sua produzione.
I suoi libri offrono inoltre uno sguardo approfondito sugli anni del dopoguerra, con temi che vanno oltre il crimine: il senso di giustizia, la solitudine, il rimpianto e le contraddizioni della natura umana sono infatti costanti della sua narrativa.
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Il commissario Bordelli, il suo personaggio più noto, è un investigatore fuori dagli schemi che impersonifica gli elementi sopracitati. Spesso malinconico e turbato, Bordelli affronta la vita con disincanto, ma anche con una salda etica personale. Le sue indagini si intrecciano con riflessioni sulla politica, la storia e la società, facendo di lui un eroe complesso, fallibile. Un eroe le cui avventure sgorgano irrefrenabili dalla penna di Marco Vichi, che in un’intervista a Repubblica, diceva questo in merito al proprio processo di scrittura: “Quando comincio a scrivere un romanzo, non so niente della storia, di cosa accadrà, me lo dicono i personaggi. La sensazione è che il romanzo esista già ed io abbia solo il compito di dissotterrarlo“.
Per capire meglio il rapporto tra l’autore e il suo personaggio più conosciuto, suggeriamo questa “intervista”, in cui Vichi dialoga con Bordelli, ormai alle soglie della pensione (qui uno dei botta e risposta che li vede protagonisti: “Nelle tue indagini, nella tua vita, riaffiorano spesso i ricordi. In generale, tu hai un profondo legame con il tuo passato, e incontri spesso persone che devono fare i conti con qualcosa di ancora aperto e irrisolto nel loro. Come vivi questo continuo rapporto e insieme l’avanzare del tempo, e della vecchiaia?
‘Soprattutto a partire dal dopoguerra, il passato ha cominciato a far parte della mia vita quotidiana, e con il trascorrere del tempo ha avuto sempre più importanza, ha occupato sempre più spazio nei miei pensieri. La guerra, appunto, ha lasciato una gran folla di ricordi nella mia memoria, ma anche l’infanzia e l’adolescenza sono tornate a bussare alla porta del mio presente. Dicono che camminare in avanti con lo sguardo rivolto verso il passato sia un segno di vecchiaia, mentre forse è solo il coraggio di fare i conti con i propri rimpianti e i propri rimorsi. Ma il tempo che scorre mi ha sempre fatto pensare a una incomprensibile crudeltà'”).
Un personaggio grande protagonista della carriera letteraria di Vichi, che negli anni ha ricevuto diversi premi letterari (tra cui il Premio Scerbanenco e il Premio Fedeli), consolidando la sua reputazione come uno dei più importanti autori italiani contemporanei di romanzi gialli.
Una carriera di successo, quella dello scrittore nato il 20 novembre 1957, che in questo articolo ripercorriamo (i libri di questo speciale sono in ordine cronologico e suddivisi per serie).
Indice
Serie con il commissario Bordelli
Il commissario Bordelli
Le avventure del commissario nato dalla penna di Marco Vichi iniziano proprio con Il commissario Bordelli (prima edito Guanda, poi Tea). Nella Firenze del 1963, città deserta per le vacanze, Bordelli riceve una telefonata che annuncia una misteriosa morte. Recatosi sul luogo del delitto – una villa del Settecento – trova il corpo di un’anziana signora. Sul lenzuolo c’è un bicchiere con delle strane tracce di un medicinale per l’asma. Sul comodino, invece, il flacone. Proprio a partire da questi ambigui elementi il commissario Bordelli comincia le sue indagini, che lo porteranno a scomode verità…
Una brutta faccenda
Le indagini del commissario Bordelli proseguono con un ulteriore e raccapricciante caso, raccontato in Una brutta faccenda (prima edito da Guanda, poi riproposto da Tea) e ambientato nell’aprile del 1964. Un cielo grigio avvolge Firenze quando Casimiro, amico nano del commissario, giunge in commissariato sconvolto: ha trovato un cadavere sopra Fiesole. Bordelli si reca sul posto, ma del corpo non c’è traccia, solo una bottiglia di cognac e un cane aggressivo. Pochi giorni dopo viene però rinvenuto il corpo senza vita di una bambina strangolata. E poi un altro corpo, sempre di una bambina: anche qui nessun sospetto, a confermare l’avvio di un caso oscuro e inquietante.
Il nuovo venuto
Tra i libri di Marco Vichi sul noto commissario anche Il nuovo venuto (edito prima da Guanda, poi da Tea), romanzo ambientato nel dicembre del 1965. Qui un uomo viene trovato ucciso nella sua abitazione, con un paio di forbici nella nuca. Del morto si conosce solo la professione: era un usuraio e la gente lo chiamava proprio “il nuovo venuto”. Il commissario Bordelli, chiamato a far luce su un delitto che suscita sentimenti contrastanti – l’esigenza di giustizia contrapposta all’ostilità per la vittima – si appresta a iniziare un’indagine quanto mai difficoltosa…
Perché dollari?
Perché dollari? (edito prima da Guanda, poi riproposto da Tea) presenta invece quattro racconti noir in cui Marco Vichi scava nella memoria della storia recente. L’apertura è affidata al celebre commissario Bordelli che, nel cupo novembre del 1957, riceve un paio di lettere anonime. Su entrambe c’è scritto soltanto “Il Pavone“. Una debole pista suggeritagli dal medico legale Diotivede lo porta sulle colline fiorentine, dentro un intrigo che lo conduce a soluzioni impensabili. Tre vicende normalmente oscure, sempre in una Firenze senza tempo, con protagonisti uomini soli e tormentati.
Morte a Firenze
E tra i libri con protagonista il capoluogo toscano, come non citare Morte a Firenze (prima edito Guanda, poi Tea), dove in mezzo alla pioggia incessante un bambino scompare nel nulla. Il commissario Bordelli indaga disperatamente, fermandosi solo per una tracotante alluvione: la notte del 4 novembre l’Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio e la città è travolta dalle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, che riversano nelle strade cadaveri di animali, alberi e detriti. Mentre la città è alle prese con una tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito; ma la tenacia di Bordelli – come di consueto – non vien meno.
La forza del destino
La tenacia dell’intrepido commissario è protagonista anche in La forza del destino (prima edito Guanda, poi Tea). In questo romanzo, dopo l’alluvione di novembre, Firenze ricomincia a respirare. Ma non il commissario Bordelli. Indagando sull’omicidio del ragazzino si è scontrato infatti con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un “messaggio” fin troppo chiaro: lo stupro di Eleonora, giovane commessa con cui aveva intrecciato una relazione. Sconfitto e amareggiato, Bordelli si dimette dalla polizia e lascia San Frediano. Il pensiero di quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona.
Fantasmi del passato
Tra i libri di Marco Vichi con protagonista il commissario Bordelli anche Fantasmi del passato (prima edito Guanda, poi Tea), dove l’autore toscano dà inizio al sodalizio con Leonardo Gori, autore che partecipa alla scrittura del romanzo. Qui il commissario, appesantito dal desiderio struggente di una donna che ha perduto, è avvolto dalla malinconia. Quando però in una villa sulle colline un uomo ricco e benvoluto viene ucciso con un fioretto, Bordelli cerca di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole. Nel frattempo, tuttavia, si trova a vivere situazioni inaspettate… e a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Nel più bel sogno
Siamo nel 1968 e Firenze è scossa – come l’intera Italia – dalle manifestazioni studentesche. I figli sono contro i padri ed è difficile capire dove stiano ragioni e torti. Tra università occupate, scontri con le forze dell’ordine e battaglie giovanili, una giornata drammatica costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri. E quando tutto pare avviarsi verso la soluzione, un altro omicidio terribile lo getta nello sconforto. In Nel più bel sogno (prima edito da Guanda, poi riproposto in veste Tea) il personaggio più celebre di Marco Vichi non sa se riuscirà a inchiodare lo spietato assassino, che forse si cela dietro un macabro messaggio…
L’anno dei misteri
Ne L’anno dei misteri (prima edito da Guanda, poi da Tea) è il 6 gennaio del ’69 e molti italiani si preparano a vedere la finale di una delle trasmissioni più popolari: Canzonissima. Anche il commissario Bordelli è davanti al televisore per godersi la serata, ma una telefonata della questura lo strappa dalla poltrona: una ragazza è stata uccisa proprio mentre andava in onda la sigla. Potrebbe riguardare la vicenda del maniaco omicida che ha già ucciso sei prostitute, tutte bionde, di media statura, una ogni nove mesi esatti. Bordelli è affaticato, tra poco più di un anno andrà in pensione, e forse proprio per questo teme di lasciarsi alle spalle dei casi insoluti…
Un caso maledetto
Tra le avventure del commissario Bordelli anche Un caso maledetto (edito prima da Guanda, poi riproposto da Tea). Qui Bordelli è in procinto di andare in pensione, dopo quasi un quarto di secolo in Pubblica Sicurezza, e ancora non sa cosa aspettarsi. Ma il tempo per riflettere non c’è: in una via del centro avviene un brutale omicidio. Sarà proprio quel crimine odioso il suo ultimo caso? Ma soprattutto… riuscirà a risolverlo?
Ragazze smarrite
Al commissario Bordelli manca – finalmente – poco più di una settimana alla pensione. Si augura che in questi giorni non avvengano omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero insoluto. Ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. In Ragazze smarrite (prima edito da Guanda, poi da Tea) il tempo passa inesorabile, e un Bordelli sempre più amareggiato si muove a caccia di colpevoli. Nonostante la stanchezza imperante, giura a sé stesso di trovarli…
La casa di tolleranza
La casa di tolleranza di Marco Vichi (edito prima da Guanda e poi da Tea) rappresenta un viaggio nel passato burrascoso del noto commissario. Siamo nel ’49 e Bordelli è entrato in Pubblica Sicurezza da due anni come vice commissario in prova. Ha trentanove anni e ha la memoria colma di ricordi di una guerra sanguinosa. Durante un controllo in una casa di tolleranza, incontra una prostituta particolare, intrigante. Nasce subito una frizzante simpatia destinata a trasformarsi presto in amicizia: un incontro che trascinerà Bordelli in un’indagine complicata e pericolosa…
Non tutto è perduto
Nel 1970 il commissario Bordelli è andato in pensione e la malinconia bussa inesorabilmente alla porta. Il dinamico sessantenne ripensa al passato, quando a poco a poco si fa strada nella sua mente l’idea di risolvere l’unico caso della sua carriera rimasto insoluto: un ragazzo, figlio di un industriale fascista, ucciso nel 1947… forse una vendetta? Era la sua prima indagine, e all’epoca non era riuscito a venirne a capo, anche perché molto presto era arrivato l’ordine di lasciar perdere: non era il clima giusto per rovistare nelle tragedie della guerra. Ma adesso, dopo ventitré anni, può provare a risolverlo (anche se non ufficialmente). Tra i libri di Marco Vichi Non tutto è perduto (prima edito da Guanda, poi riproposto da Tea), che racconta questa impresa.
Nulla si distrugge
Tra gli ultimi libri di Marco Vichi anche Nulla si distrugge (edito da Guanda), in cui un commissario Bordelli ormai in pensione si dedica a un caso riaperto di recente, un’indagine mai risolta che lo tormenta da anni. Si tratta dell’assassinio del figlio di un fascista avvenuto nel 1947, subito archiviato. Mentre con l’aiuto del vice commissario Bordelli ricerca la verità, sulla montagna pistoiese la Pubblica Sicurezza sta scandagliando il bosco in una lotta contro il tempo. Come se non bastasse, un vecchio amico che più di dieci anni prima era scomparso nel nulla ricompare all’improvviso, facendo affiorare alla memoria di Bordelli un ricordo complesso e doloroso. D’altronde, come apprenderà presto suo malgrado, nella nostra vita nulla si distrugge…
Meglio di niente
E veniamo alla nuova uscita, datata inizio novembre 2024. L’ultimo libro di Marco Vichi con protagonista il commissario Bordelli è Meglio di niente (edito da Guanda), dove il protagonista è in pensione da poco più di un mese. Non ha appuntamenti, non ha impegni, non ci sono ladri da catturare. Ma nonostante ciò non riesce comunque a rinunciare alla sua passione per l’indagine. Può fare sempre affidamento sul giovane vice commissario Piras, braccio destro quando era in servizio, che lo coinvolge nelle indagini, a rischio di essere scoperto. E se lo trasferissero? Non ci vuole nemmeno pensare! In fondo, com’è possibile non fare più il detective? I pittori, i musicisti e gli scrittori vanno forse in pensione? Non si può smettere di fare quello che dà un senso alla propria vita… arriverà un caso importante al quale potrà dedicarsi?
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Altri romanzi
L’inquilino
Tra i primi libri di Marco Vichi (svincolati dalla figura del noto commissario) troviamo L’inquilino (Guanda). Qui un traduttore in difficoltà economiche decide di prendersi in casa un inquilino per controllare le spese. Una decisione a dir poco pessima: Fred è infatti disordinato, rumoroso e pian piano si impossessa non solo degli spazi ma della vita di Carlo, il padrone di casa. Sbarazzarsi di lui non è facile: il fascino che esercita è irresistibile. La storia prende però una piega più cupa quando compare un misterioso assassino, e i sospetti della polizia cadono proprio sull’appartamento del traduttore e del suo strampalato ospite…
Donne donne
Fa un caldo torrido, ma a Filippo Landini – aspirante scrittore – il respiro manca per altre ragioni. La sua vita è precaria: il computer è pieno zeppo di romanzi che nessuno vuole pubblicare; a stento riesce a sbarcare il lunario; il suo vicino lo costringe a deprimenti serate a base di gin. Precaria è anche la sua vita amorosa, costellata di donne con cui intrattiene insipidi rapporti occasionali. Un’infinità di figure femminili si affollano in quello che via via si scopre essere un “romanzo sulle donne”. Perché Donne donne di Marco Vichi (edito prima da Guanda, poi riproposto da Tea) è soprattutto un atto d’amore rivolto al potere della bellezza, alla tensione erotica verso l’universo femminile.
Il brigante
Tra i libri di Marco Vichi anche Il brigante (prima edito da Guanda, poi riproposto anche in edizione Tea). In questo romanzo quattro uomini si ritrovano per caso seduti allo stesso tavolo di una taverna. Ma spesso il caso non è altro che una delle colorate vesti del destino. A pochi passi dai quattro, infatti, c’è un mitico e sanguinario brigante: Frate Capestro. Su di lui circolano molte leggende, storie diverse che concordano tutte sulla sua astuzia e sulla sua ferocia… Riprendendo la leggenda italiana, Vichi colloca in una Toscana ottocentesca una storia in cui si intrecciano amore e morte, giustizia e passione.
Nero di luna
In Nero di luna (edito da Guanda) Marco Vichi racconta invece la storia di Emilio Bettazzi, giovane scrittore di Firenze che va ad abitare in una casa di campagna che un suo amico, prima di morire, aveva affittato. Il posto perfetto per scrivere il proprio romanzo. Ma fin dai primi giorni accadono strane cose: voci concitate di un litigio divampano da una villa che, a detta di tutti, è abbandonata da anni dopo una tragedia. Emilio cerca di venire a capo di quei misteri, facendo domande, raccogliendo storie, scrutando volti, fino a spingersi di notte dentro la villa e nei boschi. Quello che scoprirà lo lascerà sbalordito, legandolo per sempre a quei luoghi…
Per nessun motivo
Che cosa può accadere nella vita di un uomo se una verità sconosciuta del passato irrompe all’improvviso nel suo presente? In Per nessun motivo (prima edito Guanda, poi riproposto in veste Tea), tra i libri di Marco Vichi più esistenziali, questa annosa domanda perseguita Antonio Bastogi, industriale che dopo essersi fatto assorbire per anni dal lavoro si è ritirato sulle colline del Chianti. A un tratto sarà costretto a scoprire che il passato non è immobile, ma dinamico, e può trasformarsi in un secondo. A strappare Antonio dalla quiete sarà infatti una notizia inimmaginabile, un viaggio doloroso in direzione Parigi che lo costringerà a fare i conti con il proprio vissuto…
Un tipo tranquillo
Una vita normale, quella del ragionier Mario Rossi, contabile in una ditta di imballaggi a Scandicci e protagonista del libro di Marco Vichi Un tipo tranquillo (edito da Guanda). Un tran tran che l’ha portato a sessantatré anni, alle soglie della pensione. Un venerdì sera qualsiasi, però, un evento tragico sembra aprire a Mario tutte le porte rimaste chiuse, tutte le possibilità prima solo vagheggiate. E la sua mente si affolla di fantasie, mescolate a episodi dell’infanzia lontana, sempre più vicino a quel labile confine che separa il malessere dall’orrore…
La vendetta
Rocco si trascina sotto i ponti lungo l’Arno: una misera esistenza fatta di vino a poco prezzo e cartoni nei quali avvolgersi quando scende la sera. C’è stato un tempo in cui è stato felice: con un lavoro, l’amico fidato Rodolfo e l’amata Anita. Ma poi tutto è crollato: Rodolfo con l’inganno gli ha portato via Anita, che è finita a fare la prostituta a Torino, dove ha trovato la morte. E poi la guerra, come un’onda anomala, ha spazzato via tutto. Ma adesso il non-più-amico è tornato, e per Rocco è il momento di ottenere la tanto agognata rivalsa, raccontata da Vichi ne La vendetta (romanzo edito da Guanda)
Il console
Tra i libri di Marco Vichi anche Il console (edito da Guanda), dove lo scrittore toscano racconta i turbolenti e controversi tempi di Nerone. In quegli anni un anziano, console per tre anni consecutivi sotto Tiberio e poi governatore in Samaria, scrive una lunga lettera alla sorella, l’amata Drusilla, per raccontarle di un incontro avvenuto trent’anni prima con una schiava arrivata dalla Giudea. Un incontro che al sol pensiero lo rende ancora profondamente inquieto: la schiava ha infatti raccontato del suo avvicinamento a Cristo. Il mondo in cui ha creduto e ancora crede è arrivato alla fine, sta per aprirsi una nuova era.
Oltre il limite
C’è chi farebbe di tutto per pubblicare un libro e raggiungere il successo. Lo sa bene M. Ronzini, protagonista di Oltre il limite di Marco Vichi (edito da Guanda) e scrittore con un armadio pieno di pagine in attesa di essere lette. Ma potrebbe essere arrivata la sua grande occasione: un editore lo chiama a colloquio per commissionargli un’opera, a detta sua, destinata a un successo planetario… Che cosa si è disposti a fare pur di conquistare la fama? Qual è il limite oltre il quale si perde, insieme alla dignità, anche sé stessi? Una storia dai risvolti quantomeno lugubri sulle insidie del successo.
Ombre
Ombre di Marco Vichi (edito da Guanda, poi riproposto in veste Tea) è una storia che racconta di come il passato non sia immutabile e irrimediabilmente concluso. A un tratto, nel modo più inatteso, tutto può cambiare: quando meno ce lo aspettiamo, una svolta improvvisa ci porta dove non avremmo mai immaginato, modificando la nostra storia. È ciò che accade a Luigi, raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in un’inaspettata situazione. E diventa il primo attore di una trama che lo trascinerà sulle tracce di una donna mai dimenticata…
Vite rubate
Tra gli ultimi libri di Marco Vichi anche Vite rubate (Guanda), romanzo scritto a quattro mani con Leonardo Gori, che racconta una drammatica realtà. Il protagonista, Marek, è disoccupato, ma nella vita ha fatto un po’ di tutto: camionista, idraulico, giardiniere. Forse però ha finalmente trovato l’occasione per cambiare: cercano braccianti per raccogliere pomodori nel Sud Italia, e lui è pronto a cogliere questa occasione. Ad Aleya, invece, non è mai stato concesso di sognare. In Nigeria ha scoperto presto che la sua bellezza è una condanna, che il suo corpo è un mero strumento di piacere per quegli uomini che la rapiscono e la scaricano come merce sulle coste italiane. Un destino terribile, che un giorno, inaspettatamente, incrocia quello di Marek, innescando una scintilla di speranza.
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Il ritorno
Edito da Guanda, Il ritorno è l’ultimo libro di Marco Vichi, che presenta una donna nata bambino che per non rinunciare alla propria identità dovrà attraversare l’inferno. Sarà costretta a fuggire da molte gabbie, liberandosi da pregiudizi e malignità. Lontana da casa, sprofonderà nell’orrore della guerra dei Balcani, simile a una delle tante guerre che ammorbano questi decenni di pace apparente. Nella sua storia senza respiro, ogni affermazione e ogni negazione vengono rivoltate, amplificate e poi sognate, nel tentativo di arrivare a un punto veritiero.
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L’amore è ricerca e perdita, estasi e confusione ma, soprattutto, paura. Paura di non farcela, di non essere amati… L’amore è anche il protagonista indiscusso della raccolta di racconti Buio d’amore (edito prima da Guanda, poi riproposto da Tea). Dal racconto di una ragazza che non sa decidersi tra un grande amore del passato e il suo rapporto con il presente, a quello di una promessa che porta la protagonista – dopo la morte del suo amante – a seminare sconcerto e dolore tra chi ha conosciuto l’uomo. Un “diario intimo” in cui Marco Vichi esplora tutte le sfaccettature dell’essere in due, dell’amarsi e del perdersi.
Racconti neri
In Racconti neri (edito da Guanda) Marco Vichi presenta le sue atmosfere e i suoi personaggi, con quella sua capacità di farsi ascoltare mentre narra vicende quotidiane e terribili dove all’improvviso qualcosa si incrina, un meccanismo si inceppa. Da “Amen”, in cui un giovane ricco e nullafacente viene aggredito da un ometto bizzarro che lo accusa di avergli ucciso l’amico più caro, a “Mio figlio no”, dove l’ossessione di un padre che teme l’omosessualità del figlio lo spinge a una decisione crudele. Una raccolta di racconti pulp, dove non esiste la parola “inimmaginabile“.
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Racconti fantastici, drammatici, oscuri, divertenti: sono queste le coordinate de Il bosco delle streghe (edito da Guanda) raccolta di Vichi che esplora gli infiniti angoli dell’animo umano seguendo sentieri narrativi diversi. Sono tante le vicende che si intrecciano in queste pagine, guidate da un unico punto fermo: la passione per le storie e la voglia inesauribile di raccontare.
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Un uomo alle prese con i dentisti, un altro con i mutui, entrambi esasperati e beffati. Un inquietante vicino di casa. Una imprevedibile trappola per ubriachi. Se mai un giorno di Vichi (edito da Guanda e riproposto in veste Tea) presenta il lato buio di una vita normale… E tanti uomini e donne ancora, di questo e dell’altro mondo, tutti abitanti di un pianeta popolato di personaggi affascinanti, comici, drammatici, misteriosi, ribelli. Storie e destini che chiedono di essere ascoltati.
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Con le parole si possono fare lunghe galoppate nella foresta romanzesca o anche sortite nel giardino delle storie brevi. L’uomo ha sempre raccontato e ascoltato storie. Ogni essere umano si forma sulle storie che ha vissuto e che può raccontare, e anche ascoltando si continua a vivere delle storie, vere e reali. In Racconti brevi (Magdalena Edizioni), le storie di Vichi sono accompagnate dalle illustrazioni di Giancarlo Caligaris e rappresentano un’altra possibilità della narrazione, che attraverso l’arte visiva racconta e commenta le emozioni dei racconti.
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Altri libri
Pellegrinaggio in città
Nella produzione di Vichi Firenze gioca un ruolo molto importante, come dimostra anche Pellegrinaggio in città (edito da Pagliai). Qui l’autore si immerge nei luoghi di Dio, nei giorni a Dio dedicati. Si siede negli ultimi banchi: ascolta, domanda e prende nota. Un viaggio tra pievi di campagna e chiese come scrigni d’arte, tra canti gregoriani e gospel. Pochi chilometri a Firenze e dintorni, ma tanta voglia di capire il cammino di comunità diverse eppure straordinariamente simili nella ricerca di Dio.
Morto due volte
Le indagini del commissario Bordelli non si sviluppano solo in forma scritta, ma anche disegnata. Il graphic novel Morto due volte di Marco Vichi con Werther Dell’Edera (edito Guanda) racconta infatti le avventure del personaggio che giunto in un cimitero di Firenze, nota una tomba di troppo. Com’è possibile che Antonio Samsa giaccia sotto due lapidi, con due diverse date di morte? Quale segreto si cela in una dolorosa pagina della Storia italiana? Il commissario Bordelli affronta una delle sue più difficili indagini, in un graphic novel evocativo e avvincente.
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