

La signorina Tecla Manzi
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
Un quadretto rubato, un fratello scomparso, un segreto che coinvolge l’intero paese.
Secca da far paura e non più alta di un metro e cinquanta, stava compostamente seduta sulla sedia, la schiena bella diritta e la borsetta sempre afferrata con due mani. Aveva un leggero tremito del capo e il vezzo di contrarre a intervalli regolari le ali del naso, dopodiché emetteva uno sbuffo, rumoroso e singolare. Le guardò le mani: di anelli non c’era traccia. Figurarsi, la signorina Manzi era il prototipo della zitella per vocazione e destino.
Siamo negli anni Trenta, all’epoca del fascismo più placido e trionfante. Nella stazione dei Carabinieri di Bellano, sotto gli occhi del carabiniere Locatelli (bergamasco), rivaleggiano il brigadiere Mannu (sardo) e l’appuntato Misfatti (siciliano). Un’anziana signora, «piccola, vestita con un cappotto grigio color topo, una borsetta tenuta con due mani all’altezza dello stomaco», vuole a tutti i costi parlare con il maresciallo Maccadò. La donna – anzi, la signorina Tecla Manzi – è venuta a denunciare un furto improbabile: il quadretto con il Sacro Cuore di Gesù che teneva appeso sopra la testata del letto. Inizia così una strana indagine alla ricerca di un oggetto senza valore, che porta alla luce una trama di fratelli scomparsi e ricomparsi, bancari e usurai, gerarchi fascisti e belle donne, preti e contrabbandieri.
Con l’estrema e godibilissima bravura che la critica e il pubblico gli riconoscono, Andrea Vitali disegna l’anima dell’Italia più vera raccontando i piccoli segreti della vita di paese e, sullo sfondo, la grande storia. Intrecciando e dipanando senza posa i fili di una matassa che sembra non avere fine, divertendosi a incrociare mille destini e aneddoti, creando personaggi vivissimi nelle loro astuzie e ingenuità, cogliendo sul filo della memoria quei dettagli che fanno sorridere e ricordare, La signorina Tecla Manzi si fa leggere tutto d’un fiato e aggiunge un nuovo godibile tassello al coinvolgente universo romanzesco di un autentico scrittore.
- ISBN: 8811604400
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 272
- Data di uscita: 30-08-2018
Recensioni
Non c'è nulla da fare, dopo La modista ho riprovato a leggere Vitali ma l'impressione è sempre la stessa: sopravvalutato misteriosamente da pubblico e critica. Anche in questo romanzo la trama è talmente inconsistente da lasciare esterrefatti ma quello che più mi disturba è il suo "stile" di scrittur Leggi tutto
Questo è il primo libro che leggo di Vitali e devo dire che è stato piacevole! La storia di svolge in un’epoca storica di grandi tumulti e cambiamenti per l’Italia, ma quasi non si vedono i grandi cambiamenti perché ci si concentra su un particolare paesino, una piccola realtà e una storia di tante v Leggi tutto
È un no. Struttura del periodo praticamente inesistente, se la cava con frasi lapidarie e a mio avviso male accostate. Un intreccio caotico che solo nelle espressioni dialettali riesce ad essere, a tratti, divertente. Unica nota positiva: il titolo. Proverò a leggere altro di Vitali, magari ho inizi Leggi tutto
Mi piace molto lo stile e la storicità usata dal Vitali. Questo libro l'ho però trovato un filo troppo intrigato. Trama sicuramente originale e a tratti divertente
Questo è uno dei pochi libri che, quando l’ho finito, sono stata pronta a “gettare nel dimenticatoio” a causa del livello di mediocrità che ho trovato al suo interno. La prima cosa che mi ha infastidito è stato lo stile di scrittura. L’ho trovato inutilmente frammentario, superficiale ed elementare t Leggi tutto
Brutto e mal scritto
Orribile e terribilmente noioso.
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!