“Gli eventi di questi ultimi due anni ci hanno messo di fronte a una verità ormai ineludibile: la geografia è tutto. E a scuola se ne insegna troppo poca…”. Nei giorni tragici (e difficili da decifrare) dell’invasione russa in Ucraina, su ilLibraio.it la riflessione di Enrico Galiano, insegnante e scrittore, che consiglia anche un libro, “Le 10 mappe che spiegano il mondo” di Tim Marshall

Non so voi, ma io mi infilo lemme lemme in mezzo alla schiera di tutti coloro i quali, anche dopo più di un mese di conflitto, anche dopo aver letto, approfondito, ascoltato, non ci hanno capito quasi niente: niente dei reali motivi dell’invasione, niente delle scelte dei governi, niente delle possibili conseguenze.

Una sola cosa mi porto a casa di tutta questa faccenda, ed è anche un po’ la morale di questa mia patente ignoranza: facciamo troppa poca geografia, a scuola.

Alzo la mano e mi dichiaro colpevole, vostro onore: se c’è un’altra schiera dentro cui mi vedo, è quella degli insegnanti che a volte non sanno bene come metterla, come collocarla, che forma darle, quando la spiego in classe.

Perché diciamocelo: la geografia è un po’ come quel cassetto che abbiamo in casa con dentro tutto, quello dove butti quello che non sai collocare altrove ma sai che comunque è importante e non lo puoi buttare via.

Ci sono pezzi di storia, di letteratura, di diritto, c’è la matematica con tutte quelle statistiche e quei grafici, c’è l’arte, la musica, c’è perfino la ginnastica perché geografia è anche orienteering, insomma: è la materia che è fatta di tutte le materie.

Forse è proprio questo che la rende fra le più bizzarre da insegnare: perché non ha uno schema preciso, delle regole, delle lezioni sempre quelle. Muta forma, esattamente come la sfera gigante che vorrebbe rappresentare (geo-grafia).

È il motivo per cui quelli di geografia sono i libri che devi cambiare più spesso: raramente superano i tre anni di vita, perché poi il mondo ti cambia sotto gli occhi, e così i testi si devono adattare, e molto spesso le lezioni sono frutto di improvvisazione o di studio solo superficiale.

Ma, accidenti: gli eventi di questi ultimi due anni ci hanno messo di fronte a una verità ormai ineludibile: la geografia è tutto.

Se la maggior parte di noi non ci sta capendo niente di quello che accade in questo momento nel mondo, è perché non abbiamo letto con attenzione le carte geografiche, non abbiamo conosciuto fino in fondo i popoli che nelle terre rappresentate da quelle carte ci vivono, abbiamo trascurato le loro tradizioni, la loro economia, la loro storia.

Le 10 mappe che spiegano il mondo

Per dirne una: qualche giorno fa ho ripreso fra le mani un libro di cinque anni fa, Le 10 mappe che spiegano il mondo, di Tim Marshall. L’avevo letto, all’epoca, ma non ci avevo fatto così caso: eppure, cinque anni fa, aveva scritto esattamente quello che è successo a febbraio di quest’anno, come se l’autore l’avesse visto dentro una palla di cristallo.

Ed era una palla di cristallo che si chiamava: studio della geografia. Lettura delle mappe. Collocazione dei luoghi chiave, dei punti strategici per l’economia, per la cultura, per il clima.

Ecco perché dovremmo sinceramente dare più spazio alla geografia a scuola, non solo in termini di ore di lezione, ma anche come spazi di approfondimento per insegnanti, perché essendo una disciplina in costante aggiornamento ha bisogno anche che chi la insegni possa aggiornarsi.

È la “Scrittura della Terra”, ed è la materia che più di tutte ci ricorda che questo pianeta è un inesauribile libro fatto di storie e di immagini.

Il futuro, oggi più che mai, è di chi sarà in grado di leggerlo.

L’AUTORE –  Enrico Galiano sa come parlare ai ragazzi. In classe come sui social, dove è molto seguito. Insegnante e scrittore classe ’77, dopo il successo dei romanzi (tutti pubblicati da Garzanti) Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoi e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. È poi tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti è uscito il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande. A giugno 2021 è arrivato in libreria Felici contro il mondo (Garzanti), seguito del suo primo succeso, Eppure cadiamo felici.

Da anni assiduo collaboratore de ilLibraio.it, Galiano pubblica ora con Salani la sua prima storia per ragazzi, La società segreta dei salvaparole, un inno d’amore alle parole e alla lingua.

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