Quest’anno al premio Strega si sentiva la necessità di uno/una sfidante di peso in grado di contendere la vittoria al favorito per la vittoria dell’edizione 2020, Sandro Veronesi (autore de “Il colibrì)”…

Come abbiamo già anticipato su ilLibraio.it lo scorso 19 novembre, prima che la candidatura del Colibrì (La Nave di Teseo) di Sandro Veronesi fosse ufficiale (a presentarlo, l’Accademia degli Scrausi), quest’anno al premio Strega si sentiva la necessità di uno/una sfidante di peso in grado di contendere la vittoria a quello che, come sanno bene gli addetti ai lavori dell’editoria libraria, è il gran favorito per la vittoria dell’edizione 2020. Veronesi appunto, già trionfatore al Ninfeo di Villa Giulia nel 2006 con Caos calmo.

Stamattina, a sorpresa, è arrivata una candidatura destinata a far parlare: è stata infatti annunciata la presenza tra i libri che saranno oggetto di valutazione del Comitato del bestseller La misura del tempo (Einaudi Stile Libero), firmato da Gianrico Carofiglio. Anche per l’ex magistrato ed ex senatore del PD si tratta di un ritorno allo Strega (arrivò terzo nel 2012 con Il silenzio dell’ombra, nell’anno in cui si impose Alessandro Piperno).

Scrive Sabino Cassese nella presentazione de La misura del tempo che vede ancora una volta protagonista il personaggio probabilmente più amato dai lettori di Carofiglio, Guido Guerrieri: “Una donna, una persona ambigua e sfuggente, un vecchio amore, ricompare nella vita di un avvocato, attento ma insicuro (i due ritratti sono delineati con grande maestria) e gli chiede di difendere suo figlio, imputato di omicidio. Da qui si dipanano due storie, costruite in un montaggio alternato, alla Griffith, verso il passato di quell’amore e il futuro della sentenza attesa. Una sapiente costruzione, in cui si riflettono le inquietudini del nostro tempo, e il cui protagonista è proprio il tempo (donde il titolo), che si incarica di trovare una soluzione alle due storie. Dal processo emergerà una nuova verità, ma non un nuovo colpevole, che sarà alla fine individuato in altro modo. Sotto queste vicende si nasconde un vero e proprio ‘conte philosophique’. Dietro l’apparenza del ‘giallo’ si celano insegnamenti profondi: la pluralità dei punti di vista; i diversi modi in cui si presenta la realtà; l’invito a dubitare della verità stessa. Due citazioni, una del capolavoro di Kurosawa e una di Canetti, in pagine diverse, rafforzano queste conclusioni. Carofiglio si conferma come una delle voci più importanti della narrativa italiana”.

Oltre a Carofiglio, gli sfidanti ufficiali del Colibrì (che la giuria de La Lettura a dicembre ha nominato “libro dell’anno”) sono già numerosi, e altri se ne aggiungeranno nelle prossime due settimane. Sul sito e sui social del premio anche quest’anno vengono infatti man mano annunciati i libri proposti. Ecco, al momento, chi sono gli altri protagonisti: GIPI (Gian Alfonso Pacinotti) con Momenti straordinari con appalusi finti (Coconino Press), proposto da Francesco Piccolo; Lorena Spampinato, Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti Edizioni), proposto da Lidia Ravera; Laura Imai Messina, Quel che affidiamo al vento (Edizioni Piemme), proposto da Lia Levi; Valeria Parrella, Almarina (Einaudi editore) proposto da Nicola Lagioia; Viola Di Grado, Fuoco al cielo (La Nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli; Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Libri Mondadori), proposto da Maria Pia Ammirati; Rosario Palazzolo, La vita schifa (Arkadia Editore), proposto da Giulia Ciarapica; Francesca Pansa, Nessuna notte è infinita (Rizzoli), proposto da Aurelio Picca; Lodovica San Guedoro, Amor che torni… Un’educazione sentimentale (Felix Krull Editore), proposto da Paolo Ruffilli; Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), proposto da Teresa Ciabatti; Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio), proposto da Salvatore Silvano Nigro; Alfredo Palomba, Teorie della comprensione profonda delle cose (Wojtek Edizioni), proposto da Antonella Cilento; Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax), proposto da Maria Ida Gaeta; Enrico Vanzina, Mio fratello Carlo (HarperCollins Italia Editore), proposto da Masolino D’Amico; Errico Buonanno, Teresa sulla Luna (Solferino Libri), proposto da Chiara Gamberale; Angelo Ferracuti, La metà del cielo (Libri Mondadori), proposto da Paolo Di Stefano; Giorgio Ghiotti, Gli occhi vuoti dei santi (Hacca Edizioni), proposto da Biancamaria Frabotta; Ezio Sinigaglia, L’imitazion del vero (TerraRossa Edizioni), proposto da Lorenza Foschini.

Tra l’altro, proprio oggi, sempre in casa Einaudi (in questo caso da via Biancamano) è arrivata la candidatura di Parrella, altra autrice da cinquina, già finalista allo Strega nel 2005 con Per grazia ricevuta.

 

Fotografia header: Sandro Veronesi Gianrico Carofiglio GettyEditorial 20-20-2020

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