Dal 25 al 27 novembre a Cagliari torna il Festival Pazza Idea, nella storica sede del Centro d’arte e cultura Il Ghetto. Il tema è il “Futuro, come concetto e orizzonte”. Tra gli ospiti, Silvia Ballestra, Annalisa Camilli, Mauro Covacich, Mario Desiati, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, il cantautore Alessandro Mannarino, Marco Missiroli, Alessandro Piperno, Aboubakar Soumahoro e il regista Daniele Vicari. Numerosi anche i workshop gratuiti – Il programma e i protagonisti

L’ultimo weekend di novembre a Cagliari torna il Festival Pazza Idea, nella storica sede del Centro d’arte e cultura Il Ghetto.

L’edizione 2022 della rassegna propone al pubblico un nuovo paesaggio da esplorare, “in qualche modo da decifrare e inseguire: in questo undicesimo anno il festival Pazza Idea si dedica infatti al Futuro, come concetto e orizzonte”.

A che punto sono le relazioni, il concetto di famiglia e di amore – per sé stessi, per il Pianeta, per la collettività -, dove stanno andando le battaglie per una società più equa e paritaria, cosa è cambiato nei rapporti di potere, nella comunicazione, quali gli stratagemmi per navigare questo mare agitato che è il presente, tenendosi in equilibrio?

Tracciare le mappe del futuro

Il tema di questa nuova edizione di Pazza Idea è “Officina Futuro” che, come sottolinea la presentazione, diventa il filo narrativo per leggere insieme il programma di incontri, performance, workshop, reading e spettacoli che animeranno i tre giorni. “Artisti, scrittrici, scrittori, intellettuali apriranno le nuove strade possibili verso il futuro che ci attende e che ogni giorno ognuno di noi costruisce, come individuo parte di una collettività”.

Pazza Idea si propone come “un esperimento culturale, un laboratorio che intreccia i diversi saperi e le diverse arti per ragionare sui temi ma anche sulle suggestioni che offrono una visione del mondo contemporaneo e del mondo immaginato”. L’intenzione di Pazza Idea. Officina Futuro è dunque “quella di immaginare i nuovi e diversi scenari possibili, ma anche quelli auspicabili”.

I protagonisti dell’XI edizione

Queste le autrici e gli autori protagonisti dell’edizione 2022 della manifestazione: Silvia Ballestra, Lavinia Bianchi, Daniela Brogi, Egidia Bruno,  Annalisa Camilli, Luigi Dal Cin, Ester Cois, Mauro Covacich, Mafe De Baggis, Pietro Del Soldà, Mario Desiati, Jolanda Di Virgilio, Luigi Frassetto, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Silvia Kuna Ballero, Viola Lo Moro, Alessandro Mannarino, Marco Missiroli, Mumucs, Lorenza Pieri, Alessandro Piperno, Gaia Rayneri, Gabriele Romagnoli, Michela Rossi (Sonno), Raffaella De Santis, Roberta Sale, Aboubakar Soumahoro, Yari Selvetella, Claudia Torrisi, Pierluigi Vaccaneo, Vincenzo Vecchione, Daniele Vicari e Lidia Yuknavitch.

Il programma di Pazza idea 2022

Si comincia venerdì 25 novembre, su un duplice binario: la mattina si aprono i workshop (a numero chiuso, su prenotazione), e l’apertura ufficiale del festival, alle 16.30 con un saluto della direttrice artistica del festival Mattea Lissia e con i primi appuntamenti a partire dalle 17.

I workshop – da sempre una caratteristica di Pazza Idea, volta a costruire ponti fra teoria e pratica, pensiero e azione – si svolgeranno anche per tutta la mattina di sabato 26 novembre e a condurli saranno professioniste/i della comunicazione e del linguaggio.

Quest’anno saranno tenuti da Pierluigi Vaccaneo, esperto di nuovi media e divulgazione culturale, la sociologa Lavinia Bianchi, la redattrice de ilLibraio.it e scrittrice Jolanda Di Virgilio, la sociolinguista Vera Gheno, l’esperta digitale Mafe De Baggis e Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice.

Pazza Idea apre il programma di incontri con la poesia: Viola Lo Moro sarà protagonista di un appuntamento letterario e performativo che abbraccia l’arte, la poesia e la musica con un reading della sua ultima raccolta Luoghi amati accompagnata dalla fumettista Sonno con un live painting e dalle musiche di Mumucs (Sala Cannoniera, ore 17).

L’attenzione al femminile, alla creatività e alla parola si dispiega nell’appuntamento Un filo nel vento, il progetto editoriale sperimentale grazie al quale le opere di venti illustratrici che accompagnano il libro di Roberta Sale saranno esposte al Ghetto per tutta la durata del Festival. L’inaugurazione del Festival si concluderà con un reading, in cui il pubblico verrà coinvolto dal suono, dalla voce e dal corpo della performer Michela Atzeni.

A seguire, alle ore 18 incontro con Silvia Ballestra che presenta La Sibilla. Vita di Joyce Lussu in cui rievoca le scelte, gli incontri, le occasioni, e l’esistenza di questa straordinaria protagonista del secolo breve.

Ma non tutte le donne sono riuscite e riescono a realizzare sé stesse e a incidere sulla realtà che le circonda; per troppo tempo sono state abituate a sentirsi incapaci e senza talento. Daniela Brogi, autrice di Lo spazio delle donne, accompagnerà i presenti attraverso volumi, proporzioni, disparità, fatti e memoria che hanno determinato come le opere e le esistenze di metà dell’umanità siano state lasciate per secoli ai margini della storia.

La prima giornata continua con un panel Dalla “stanza tutta per sé” alla Polis. Il punto sul presente e il futuro della rappresentanza femminile, un panel in cui si dialogherà sul rapporto tra donne e politica, interverranno: Vera Gheno (sociolinguista, autrice, esperta di comunicazione), Ester Cois (sociologa e prorettrice per l’uguaglianza di genere dell’Università di Cagliari) e Claudia Torrisi (giornalista, collabora, tra le altre, con Valigia Blu, Internazionale, L’Espresso, Ansa).

Chiude la prima giornata il documentario Shooting the mafia (venerdì 25, alle 21), un ritratto intimo e personale di Letizia Battaglia realizzato dalla regista Kim Longinotto.

“Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni di meno?”. Marco Missiroli nel suo nuovo romanzo Avere tutto si interroga e ci interroga sulle ossessioni più profonde, le passioni che non finiscono mai, quelle che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, sui padri e le loro eredità nascoste (Sabato 26 novembre alle 16 – Sala delle Mura).

Insieme al regista e scrittore Daniele Vicari, in conversazione con Renato Chiocca, si parlerà del cinema oggi. Il suo libro più recente Il cinema, l’immortale ricorda come, a partire dalla sua nascita nel 1895, ogni decennio il cinema sia stato dichiarato morto, ma sia sempre rinato. La minaccia attuale è rappresentata davvero dalle piattaforme digitali?

Alessandro Piperno, con il suo ultimo libro Proust senza tempo, svelerà le circostanze e le ragioni per cui il suo felice incontro con Proust lo ha ispirato, come nessun altro scrittore ha saputo fare (in conversazione con Ilaria Gaspari, sabato 26 novembre ore 19 – Sala delle Mura).

Officina Futuro affronterà i temi più attuali con il sociologo e sindacalista del Coordinamento dei lavoratori agricoli USB, Aboubakar Soumahoro, appena eletto deputato nell’Alleanza Verdi-Sinistra indipendente. Da sempre attivista, impegnato nei temi delle libertà e della giustizia sociale, porta la testimonianza di chi ha conosciuto da vicino le insidie di un tessuto civile sempre più logoro e incapace di garantire i diritti minimi ad ogni essere umano, ma ha deciso di impegnarsi in politica per dar voce a chi non ne ha.

Chiusura con Alessandro Mannarino: il cantautore romano (Premio Gabriella Ferri, primo artista italiano ad essere invitato ad esibirsi con un suo live al Musée d’Orsay di Parigi), da tempo impegnato sul fronte dei diritti umani, e con l’ultimo album anche sui temi del femminismo e del colonialismo. Considerato uno dei migliori artisti italiani contemporanei, erede della grande tradizione di cantautori come Paolo Conte e Fabrizio De André.

La domenica dedica il consueto spazio alla poesia con il reading poetico e musicale L’abicì della pace a cura di Yari Selvetella in Sala della Cannoniera, alle 12. Una selezione di poesie e un reading musicale con attrici e attori che daranno voce alle poesie che hanno smosso la coscienza del Novecento e del secolo attuale, per riscoprire parole che cantano dolori antichi e che ci chiamano all’azione concreta per la pace, per forgiare un futuro che sembra scritto e sul quale, invece, possiamo intervenire.
Con i versi di Aragon, Eluard, Lee Masters, Majakovskij, Ungaretti, Brecht, Quasimodo, Levi, J.Lussu, Luzi, Gatto, Ginzburg, Montale, Pavese, Petroni, Mistral, Hikmet, Hughes, Neruda, Ritsos, Sanguineti, Szymborska, Damiani, Anedda e altri.

Un nuovo pomeriggio di appuntamenti letterari si apre con il Libro di guarigione di Gaia Rayneri: la storia individuale di un disturbo borderline diventa straordinaria opportunità di rinascita dalle ceneri. Un messaggio importante di cura di sé e condivisione che può essere d’aiuto per gli altri per superare lo stigma e vivere con più consapevolezza.

A seguire, Gabriele Romagnoli che in Sogno bianco affronta il nostro rapporto con la natura che cambia: in un presente scosso da mutamenti spaventosi, i protagonisti, che seguiremo fino al 2037, ci mostrano ciò che nel passato non abbiamo saputo vedere e quello che nel presente possiamo ancora salvare (domenica 27 novembre, ore 18)

Attraverso la lettura dei testi fondativi della cultura occidentale Pietro Del Soldà, autore di La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura, invita a interrogarci sulla corazza che ci siamo costruiti per proteggerci dal mondo, spingendoci a metterci in viaggio e indagando sul perché abbiamo così tanto bisogno dell’avventura, di qualcosa che abbia la capacità di sottrarci al ritmo monotono del quotidiano e faccia venir fuori quello che siamo veramente. Una presentazione-spettacolo che lo vedrà da solo sul palco a confronto con il pubblico (domenica 27, ore 11, Sala delle Mura)

Annalisa Camilli, specializzata in giornalismo di inchiesta, con il suo nuovo libro Un giorno senza fine. Storie dell’Ucraina in guerra, raccoglie le storie di chi ha perso i familiari nei bombardamenti, di chi non è riuscito a scappare, di chi è tornato per combattere e vuole arruolarsi, di chi ha scelto di vivere nel sottosuolo delle città ridotte in macerie o è stato costretto a fuggire. Ma riflette anche sul racconto della guerra e sulle sue retoriche, sulla distanza da tenere quando si descrive la sofferenza degli altri.

In questo 2022 si sono celebrati i 100 anni dalla pubblicazione di una delle opere-mondo più straordinarie di tutti i tempi: L’Ulisse di James Joyce, in grado di collegare passato presente e futuro come nessun’altra. A guidare i presenti dentro l’universo fitto e stupefacente di Joyce è Mauro Covacich che in uno spettacolo-lezione costruisce sotto gli occhi degli spettatori un filo narrativo che parte da Ulisse e arriva al Finnegans Wake, viaggiando con loro nel tempo, nella letteratura, nella vita (Sala della Cannoniera, ore 19).

Chiude il programma di Officina Futuro il vincitore del Premio Strega 2022, Mario Desiati, con il suo romanzo Spatriati e un reading dedicato con le musiche di Luigi Frassetto: uno spazio per incontrare e in qualche modo fare pace con la nostra parte esule, quella che almeno una volta si è sentita fuori tempo e ancora prova a cambiare il presente e il futuro.

Il programma completo è disponibile sul sito del festival. L’ingresso è gratuito e senza prenotazione obbligatoria. Per tutta la durata del festival saranno visitabili la mostra di Fabio Magnasciutti Pensiero Stupendo #22, la collettiva al femminile Un filo nel vento e la Performance poetica in Realtà Virtuale TRACKS (un progetto di Vincenzo Vecchione ed Egidia Bruno).

Il Festival Pazza Idea è organizzato dall’Associazione Luna Scarlatta con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo) e della Fondazione di Sardegna. Pazza idea fa parte della Rete Nazionale dei Presìdi del libro. In collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese, CTM Spa. Il Festival Pazza Idea. Officina Futuro , inoltre, ha un protocollo d’intesa con dell’Università di Cagliari, con il Dipartimento di Scienze politiche e Sociali, con il quale è stata attivata una convenzione di tirocini e crediti formativi.

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