Un vademecum pensato per chi vuole prepararsi al meglio alla prima prova della Maturità, valutando in anticipo la tipologia più consona alla propria preparazione e capendo come prepararsi al suo svolgimento, così da gestire con criterio le ore a disposizione e non rischiare di lasciare incompleto l’elaborato…

La prima prova con cui si cimenta ogni anno chi deve superare gli esami di maturità è quella di italiano, che permette di scegliere fra tre diverse tipologie di testo (per un totale di sette tracce). Il tempo a disposizione è di 6 ore totali, e l’unico strumento d’aiuto che i maturandi e le maturande possono portare con sé è un vocabolario della lingua italiana, eventualmente accompagnato da un dizionario dei sinonimi e contrari.

Primo piano di una studentessa che consulta di profilo un dizionario mentre è seduta al banco

Pur trattandosi dell’unica prova uguale per tutto il Paese, a prescindere dall’indirizzo di studi che si frequenta, la busta con le tracce selezionate di volta in volta dal Ministero della pubblica istruzione riesce comunque a incutere un certo timore, e rischia di trovare impreparati i candidati e le candidate che non hanno ancora le idee chiare sul testo da sviluppare.

Ecco quindi una guida pensata per chi vuole prepararsi al meglio alla prima prova, valutando in anticipo la tipologia più consona alla propria preparazione e capendo come prepararsi al suo svolgimento, così da gestire con criterio le ore a disposizione e non rischiare di lasciare incompleto l’elaborato.

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Tipologia A – Analisi del testo

In cosa consiste?

La traccia richiede di analizzare nel dettaglio due testi in prosa o in poesia di un autore italiano che è stato studiato durante l’ultimo anno, rispondendo in particolare ad alcune domande formulate dal MIUR.

A chi è consigliata?

A chi sa sviluppare una buona comprensione del testo, dimostrando di possedere precisione e creatività.

Come prepararsi?

Approfondendo il contesto socioculturale in cui hanno vissuto gli scrittori dall’Unità d’Italia in poi, nonché i punti chiave della loro poetica.

Come svolgerla al meglio?

L’analisi del testo prevede la stesura di un’unica trattazione discorsiva, dedicata nell’ordine: a una prima parte di comprensione generale, in cui descrivere sinteticamente le caratteristiche del testo; a una seconda parte di analisi guidata, durante la quale bisogna rispondere punto per punto e in modo esaustivo alle domande sulla traccia, che di solito sono incentrate sugli elementi formali e contenutistici del brano; a una terza parte di approfondimento, che richiede un collegamento con testi simili di altri autori, o comunque con argomenti letterari affini alla traccia; e a una quarta parte conclusiva, nella quale riassumere brevemente i significati del brano.

Come gestire il tempo a disposizione?

Dopo la prima mezz’ora necessaria a scegliere la traccia giusta, l’ideale sarebbe dedicare un’ora a una lettura approfondita del testo e alla stesura di una scaletta dei concetti chiave da sviluppare. Le tre ore successive andranno poi sfruttate per scrivere, mentre nell’ultima ora e mezza si potrà ricopiare in bella. Naturalmente si tratta di un suggerimento di massima, che va poi applicato tenendo conto delle capacità e tempistiche individuali.

Tipologia B – Testo argomentativo 

 

In cosa consiste?

La traccia richiede di sviluppare un testo argomentativo a scelta fra quattro diversi ambiti: artistico-letterario, storico-filosofico, scientifico-tecnologico o economico-sociale. Per ciascuno viene fornito un dossier di documenti su cui basarsi per strutturare la prova.

A chi è consigliata?

A chi ha delle buone capacità di scrittura ed è capace di sviluppare un’argomentazione solida.

Come prepararsi?

Prendendo spunto dalle tracce degli anni precedenti per svolgere delle simulazioni cronometrate, e optando per il saggio breve durante i compiti in classe di italiano.

Come svolgerla al meglio?

Il testo argomentativo prevede la stesura di un’unica trattazione discorsiva, nella cui prima parte è consigliabile presentare l’argomento per sommi capi, così da introdurne la complessità. Nella seconda parte occorre invece ipotizzare che posizione si potrebbe prendere in merito, ampliando e accompagnando questa tesi dalle citazioni estrapolate dal dossier. Il procedimento va ripetuto per almeno 2-3 tesi, finché nella terza parte della traccia non si presenterà un’antitesi per ogni tesi, cioè una contro-opinione che andrà a sua volta rinforzata dai documenti allegati. Infine, il testo andrà chiuso con una sintesi dei punti di vista sviluppati in precedenza.

Come gestire il tempo a disposizione?

Dopo la prima mezz’ora necessaria a scegliere la traccia giusta, l’ideale sarebbe dedicare un’ora a una lettura approfondita del dossier e alla stesura di una scaletta delle tesi e antitesi da presentare. Le tre ore successive andranno poi sfruttate per scrivere, mentre nell’ultima ora e mezza si potrà ricopiare in bella. Naturalmente si tratta di un suggerimento di massima, che va poi applicato tenendo conto delle capacità e tempistiche individuali.

Tipologia C – Tema di attualità

In cosa consiste?

La traccia richiede di sviluppare una tematica di attualità fra due alternative possibili, dimostrando di possedere una conoscenza approfondita, nonché una certa cognizione lessicale, dell’argomento.

A chi è consigliata?

A chi ha dimestichezza con i mezzi di informazione e ama aggiornarsi costantemente.

Come prepararsi?

Leggendo i giornali, ascoltando podcast di approfondimento e seguendo video, documentari o altri programmi dedicati ai temi caldi del presente.

Come svolgerla al meglio?

Il tema di attualità prevede la stesura di un’unica trattazione discorsiva, nella quale occorre sviscerare la traccia da diversi punti di vista. Nella prima parte del testo è consigliabile partire dalle nozioni apprese a scuola per suggerire dei nessi di causa-effetto – o comunque dei collegamenti logici – fra il passato e il presente. Nella seconda parte sarebbe invece opportuno riferirsi nel dettaglio a delle notizie più recenti, citando varie fonti di informazione per poi esprimere un’opinione personale sull’argomento, prendendo spunto se serve da esperienze dirette. Infine, il testo andrà chiuso con una sintesi riepilogativa dei punti sviluppati in precedenza.

Come gestire il tempo a disposizione?

Dopo la prima mezz’ora necessaria a scegliere la traccia giusta, l’ideale sarebbe dedicare un’ora alla stesura di una scaletta dei concetti chiave da sviluppare, senza limitarsi a considerazioni stereotipate. Le tre ore successive andranno poi sfruttate per scrivere, mentre nell’ultima ora e mezza si potrà ricopiare in bella. Naturalmente si tratta di un suggerimento di massima, che va poi applicato tenendo conto delle capacità e tempistiche individuali.

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