Non è stata certo un’estate semplice per Milano, e da ormai qualche anno le narrazioni legate al capoluogo lombardo hanno svoltato in negativo, complici diversi problemi difficili da risolvere. In compenso, anche se il mondo del libro a sua volta non vive un periodo semplice, non mancano le novità positive da parte di diverse librerie della città (sia grandi realtà generaliste, sia piccole realtà indipendenti e specializzate), tra nuove aperture e restyling di negozi storici: “Rinascono le librerie di quartiere, un grande segno di civiltà…”
Come nota sul Foglio Michele Masneri, ci mancava la morte di Giorgio Armani nell’estate “terribile” di Milano: dal quasi crollo dell’insegna sul tetto della torre Generali alle indagini della Procura sui possibili abusi edilizi, che hanno coinvolto la giunta Sala, passando per la querelle sullo stadio e lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Non ultimo, l’addio a un altro simbolo: il Plastic…
Lontani i fasti del post-Expo, da ormai qualche anno le narrazioni legate al capoluogo lombardo hanno svoltato in negativo, complici, in particolare, l’ascesa del costo della vita in rapporto agli stipendi medi e il caro-casa/caro-affitti, con sempre più negozi storici costretti a chiudere.
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Eppure, qualche buona notizia c’è, e conferma Milano come l’indiscussa “capitale italiana dell’editoria“.
Colpisce infatti che i segnali di speranza arrivino proprio dal mondo delle librerie, e dalla risposta di lettrici e lettori alle novità in arrivo, sia da parte di grandi realtà generaliste sia di spazi indipendenti e specializzati (in particolare nella zona sud della città).
Non solo buone notizie per le librerie in città…
Certo, dati alla mano le difficoltà nel settore ci sono, e nei mesi scorsi non sono mancate in città le notizie negative: dalla chiusura, a gennaio, della libreria di Quartiere in viale Piceno, a quella, annunciata a inizio estate, della storica Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi (“una decisione sofferta e inevitabile, dovuta a un affitto e a costi di gestione e mantenimento degli spazi non più sostenibili…”), ora in cerca di una nuova sede.
Non a caso, a metà luglio è stato presentato il “Manifesto per la lettura”, un documento di intenti condivisi tra libraie e librai e autrici e autori, “volto a rafforzare la cultura del libro, il valore sociale delle librerie e l’accessibilità alla lettura su tutto il territorio nazionale”: “La lettura è un’urgenza culturale, è ora di passare dalle parole ai fatti, con strumenti, risorse e visione”, auspicano i promotori.
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Per fortuna, però, dalla città più ambita e discussa d’Italia, giungono diversi segnali incoraggianti, di resistenza e reazione, che riguardano, come detto, libraie e librai (e i cittadini): e se a maggio l’iconica libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele ha riaperto, rinnovando gli spazi, a inizio estate la libreria Verso di Corso di Porta Ticinese ha festeggiato il ritorno alla guida di Davide Mosca.
Code all’inaugurazione della nuova Feltrinelli

L’inaugurazione della libreria Feltrinelli di Corso Genova a Milano (nella foto di Lorenzo Passoni)
E veniamo a una delle novità più attese della ripresa: è stata decisamente partecipata (con lunghe code fuori dalla libreria) l’inaugurazione della nuova Feltrinelli in corso Genova 20 (la 13esima del Gruppo nel capoluogo, e la 19esima in Lombardia), il cui piano d’ingresso “si presenta come la prima pagina di un quotidiano, proponendo le letture in base ai grandi temi e ai grandi fatti di cronaca estera o nazionale”. Su due livelli, la nuova Feltrinelli contiene circa 30mila volumi e ogni sabato darà spazio a una “rassegna stampa live“.
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Il nuovo volto di due librerie storiche, Trittico e Cortina
Il 10 settembre si festeggia anche il restyling della libreria Il Trittico, a pochi metri dalla Basilica di Sant’Ambrogio e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. Circa 2 anni fa, la casa editrice Neri Pozza è diventata co-proprietaria del Trittico che, aperto in un’altra sede a fine anni ’50, ora “si trasforma in un luogo relazionale in dialogo verso l’esterno, che accoglie, stimola, connette…”.
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Non lontano dalla nuova Feltrinelli, dal Trittico e da Verso, in via de Amicis 45, non va dimenticata un’altra bella e fornita realtà, la libreria Città Possibile, della casa editrice Jaca Book, che organizza festival e incontri.
Non è finita: in zona Università Statale, per la precisione in largo Richini n.1, giovedì 18 settembre, dalle 18.30, la Libreria Cortina apre le porte a lettrici e lettori, un’occasione per scoprire il nuovo volto del negozio “e brindare con chi, da anni, la vive come punto di riferimento culturale”. Una lunga storia, quella di Cortina, cominciata con Aldo, giovane aspirante pittore della Valbelluna, che nel 1946 si trasferì a Milano per studiare all’Accademia di Brera, e per finanziarsi gli studi iniziò a vendere libri davanti alla Statale, in Città Studi.
E in attesa del nuovo Libraccio…
E in attesa di una nuova apertura, quella del Libraccio, che nelle prossime settimane inaugurerà la sua nuova sede in città, in via Lanino (angolo via Foppa), ricordiamo che è nato da pochissimo un nuovo negozio: grazie all’iniziativa, coraggiosa e appassionata, di Michela Bettoni, storica dell’arte bresciana, in zona Porta Romana quest’estate è così iniziata l’avventura di Camera Picta – Libreria delle Arti: che propone libri d’arte, monografie, testi di critica, illustrazione, graphic design e oggettistica.
Sempre in zona Porta Romana, tempo di festeggiamenti per il decennale di una realtà particolare come MaMu – Magazzino Musica, libreria indipendente specializzata, che dà grande spazio alla musica classica e che ospita, fra l’altro, concerti e gruppi di lettura tematici.
Dal mondo della lettura, e con l’auspicio che il pubblico giunga numeroso anche passati i vari festeggiamenti, sembra arrivare una spinta concreta a una città sempre molto dinamica, ma alle prese con diverse preoccupazioni.
“Rinascono le librerie di quartiere, un grande segno di civiltà”
“Su Milano posso dire che, nonostante i vari acciacchi e imprevisti degli ultimi tempi, oltre alla triste notizia della morte di Giorgio Armani, e nonostante un mercato del libro e delle librerie in difficoltà, per la riduzione del bonus cultura 18App e l’attesa del fondo biblioteche non ancora rilasciato, la città offre il suo nuovo volto di metropoli. Nuovi quartieri, in centro e in periferia, e un nuovo pubblico, anche più internazionale, hanno trasformato la città. E tra i nuovi bisogni rinascono le librerie di quartiere, un grande segno di civiltà e maturità di una Milano comunque sempre proiettata al futuro. Ancora una volta, il libro fisico e le librerie sorprendono per la loro attualità e modernità”, commenta Alberto Ottieri, presidente della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.
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Fotografia header: La libreria Feltrinelli di Corso Genova a Milano nella foto di Lorenzo Passoni