Un bello scherzo
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
Sembrerebbe impossibile, perché la posizione è invidiabile, ma anche al caffè dell'imbarcadero di Bellano capita che per una giornata intera entri solo qualche sparuto cliente. Come martedì 5 marzo 1935. Per tirare sera l'oste Gnazio Termoli deve inventarsele tutte, fino a lavare e rilavare bicchieri già puliti. E poi sbadigliare all'ingresso del bar deserto. Eppure questa è una data che non potrà dimenticare, né lui né l'intero paese. Al calare delle prime ombre, infatti, al molo attracca una motonave della Milizia confinaria da cui scendono tre uomini completamente vestiti di nero. Uno davanti e gli altri due dietro. Modi spicci e poche parole che incutono terrore. Muti e impietriti, il Gnazio e i pochi altri testimoni assistono a una scena che ha dell'incredibile. Dopo alcuni minuti i tre militi, infilatisi nell'intrico delle contrade, riappaiono al molo. Sempre in formazione, ma adesso tra loro, sorretto per le ascelle e trascinato come un peso morto, c'è il povero maestro Fiorentino Crispini. Caricatolo brutalmente a bordo, l'imbarcazione riprende il largo in direzione di Como.
E il Gnazio? Come tutti sanno, meglio farsi i fatti propri, fingere di non aver visto nulla e morta lì. Ma in questo caso... Il maestro Crispini... Come è possibile? A ripensarci, da qualche tempo il maestro non sembrava più lui. Aveva mancato più volte, per esempio, il proverbiale appuntamento con il suo marsalino, che il Gnazio gli serviva ogni mattina. Però, da lì a immaginare che possa aver meritato un arresto del genere ce ne passa. Unica soluzione: affidare la patata bollente ai carabinieri. Se la veda il maresciallo Ernesto Maccadò con quelli della Milizia. Capisca insomma cosa è successo e, se ci riesce, riporti a casa il Crispini.
In Un bello scherzo Andrea Vitali lancia una nuova sfida al maresciallo Maccadò. Se pensava che a Bellano si potesse vivere tranquilli, ora avrà di che ricredersi. E i lettori con lui potranno scoprire come negli animi più miti e sottomessi si nasconda spesso la tempra degli eroi.
- ISBN: 8811815681
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 320
- Data di uscita: 03-06-2021
Recensioni
Tornano le indagini del Maresciallo Maccadò sempre più personaggio cardine delle storie ambientate a Bellano da Andrea Vitali. Ritrovare gli stessi personaggi aiuta a costruire una propria Bellano nella fantasia del lettore ed il legame tra le varie storie aiuta ad affezionarsi alle trame di Vitali. Q Leggi tutto
Premetto che ho letto quasi tutti i libri di Vitali, prolifico medico/scrittore, con una vena di humor che accompagna sottotraccia tutti i suoi romanzi, ma ultimamente ritenevo avesse perso smalto. Finalmente questo libro ci fa tornare ai successi del passato, ai tempi di "Olive comprese", "La figli Leggi tutto
Nel 1935 sul lago di Como nel paese di Bellano.Solita location, personaggi curiosi, motivazioni minimaliste.Si sorride.
Potrebbe essere che non essendo italiano di nascita, non riesco a 'pigliare' la parte comica di questo libro, come affermano diversi recensioni che ho letto, che c'è. Potrebbe anche essere che non riesco a discernere qualche sottotesto o sfaccettatura che mi illuminerebbe la storia. Comunque, il fat Leggi tutto
Not my cup of tea 🥺 Di essere un po' ignorante la Quirica ne aveva coscienza, ma certi conti li sapeva fare anche lei. Uno più uno, no?Uno: il Semola aveva detto che il maestro era un criminale. Più uno: il maresciallo dei carabinieri la stava interrogando su di lui. Totale: due. Cioè, qualcosa ci do Leggi tutto
Questo romanzo è piacevole e ti permette di trascorrere alcune ore spensierate. Ho gradito, come sempre, i nomi "molto azzeccati" dei vari protagonisti. Buon romanzo come quasi tutti quelli dell'autore Vitali.
Incipit Serata sciocca quella di martedì 5 marzo 1935, degna conclusione di una giornata altrettanto sciocca. Un bello scherzo Incipitmania
Divertente. I personaggi si delineano immediatamente al pronunciare delle prime battute. La trama, però, è un po' esile.