Nati su Tumblr agli albori dei social network, ora spopolano su TikTok: si tratta degli aesthetic, collezioni di immagini, colori e oggetti che tentano di ricreare specifiche atmosfere ed emozioni. Quello degli aesthetic è un fenomeno complesso e in continua evoluzione, che ha che fare con il senso estetico e con le passioni di ciascuno: nel tentativo di comprenderlo meglio, ripercorriamo la storia del termine, il suo legame con il concetto di “vibes” e la sua influenza sul mondo della letteratura (e della lettura). Una guida per scoprire di cosa parliamo quando parliamo di Dark academia, Romantic academia, Victorian goth, Roaring 20s, Dreamcore e…

Il mondo degli aesthetic è decisamente variegato e dinamico: un vero e proprio labirinto per chi è al suo primo approccio con i termini “vibes” e “mood”, e una realtà complessa anche per i più esperti utilizzatori della rete.

Gli aesthetic sono collezioni di immagini, colori e oggetti che hanno il fine di rievocare diverse atmosfere, emozioni e stili di vita: da quelli connessi a determinati periodi storici (dall’epoca vittoriana agli anni 2000) a quelli che richiamano specifici prodotti culturali (generi musicali, film, libri…).

Nati intorno al 2010, in particolare su Tumblr, oggi gli aesthetic trovano posto soprattutto su TikTok, dove gli utenti realizzano montaggi di foto e video che cercano di esprimere un particolare senso di bellezza connesso ad attività, ambienti, modi di vestire e molto altro.

Ogni persona può sentirsi più o meno vicina a un aesthetic ed esprimerlo in modi differenti, a seconda del proprio gusto, del proprio trascorso e delle proprie passioni. Tra queste ultime rientra ovviamente anche la lettura, un hobby che agli occhi degli utenti di internet (e di TikTok in particolare) appare affascinante e ricco di “vibes”.

Ma cosa sono le “vibes”? Quali sono i tipi di aesthetic più popolari? E quali libri, nello specifico, li riprendono? Ripercorriamo assieme questo fenomeno mutevole e intrigante, in grado di toccare il senso estetico di ciascuno di noi.

Breve storia degli aesthetic

Nel suo significato originale, il termine aesthetic rimanda all’estetica, la teoria filosofica (fondata nel XVIII secolo da Alexander Gottlieb Baumgarten) che studia l’esperienza sensibile e il bello.

Con la nascita di internet, però, questa parola ha assunto una connotazione diversa, che rimanda al particolare senso di bellezza di una community digitale. Il concetto di aesthetic come lo conosciamo oggi (cioè come raccolta di immagini e contenuti multimediali) nasce grazie a Tumblr, piattaforma fondata nel 2007.

Su Tumblr il significato di aesthetic si arricchisce anche grazie al concetto di vibes, traducibile letteralmente con “vibrazioni“. Anche in questo caso, un termine inizialmente legato all’armonia musicale amplia il suo significato: le vibes sui social indicano infatti le atmosfere emanate da uno specifico prodotto culturale o da un periodo storico.

Spesso il mondo di internet sembra manifestare una particolare forma di nostalgia verso epoche mai vissute in prima persona che, però, risultano ugualmente attraenti e desiderabili proprio per via delle vibes che trasmettono. Per fare un esempio emblematico, l’amore (e la nostalgia) per gli anni ’80, alimentato da prodotti culturali recenti come Stranger things o Guardiani della galassia, porta con sé un mondo fatto di film, canzoni, modi di vestire e icone pop, che hanno fatto il loro ritorno nel presente e sui social dando origine a un preciso aesthetic.

Il termine aesthetic è quindi in continua evoluzione: oggi viene spesso utilizzato nel parlato anche come semplice aggettivo, per indicare qualcosa di bello secondo il giudizio di una persona. Un film può essere aesthetic, così come anche un libro o uno stile di vestiario, ma si tratta di un parere strettamente personale e dinamico.

TikTok ha saputo recuperare e arricchire l’eredità di Tumblr, e sulla piattaforma si possono trovare molti esempi di aesthetic: passiamo quindi a osservarli nel dettaglio.

Gli aesthetic più conosciuti

Colori neutri, pulizia e semplicità: ecco gli elementi alla base del minimalismo, uno degli aesthetic più popolari di sempre, come testimoniano i nostri feed Instagram e le nostre bacheche di Pinterest, piene di case perfettamente ordinate e di colazioni sane e bilanciate cromaticamente. L’estetica minimalista si basa sull’idea di circondarsi solo di ciò che è necessario, scelta che ovviamente si riflette anche sul proprio stile di vita, sul proprio vestiario e sulla propria abitazione.

aesthetic minimalismo

Passiamo poi a uno dei primi aesthetic resi popolare da Tumblr, ancora oggi molto affermato: il grunge, che si ispira agli anni ’90 e al genere musicale omonimo (rappresentato soprattutto da band come Nirvana, Pearl Jam e Alice in Chains). Nel vestiario, si esprime attraverso un look apparentemente trasandato, con t-shirt oversize, camicie scozzesi e pantaloni strappati.

Tra gli aesthetic di più lunga data troviamo poi anche il cottagecore, che si basa invece su una rappresentazione romanticizzata del mondo naturale e della vita di campagna. Un terzo esempio, infine, è quello del dark, basato su toni scuri e immagini più cupe e tenebrose.

Parlando invece di forme più recenti di aesthetic, su TikTok è nato quello della “that girl” (“quella ragazza”), incentrato sul benessere, la produttività e il self-care. Tale modello è rappresentato proprio da “quella ragazza” che attraverso i video mostra la sua routine (fatta di esercizio, lavoro e studio), circondata da ordine e positività estrema.

In contrapposizione a quest’estetica basata sul continuo miglioramento di sé, si è sviluppata una controtendenza: quella dell’ugly aesthetic, che ha l’obiettivo di scardinare gli standard irrealistici di bellezza e di successo personale incarnati dalla “clean girl” e dal minimalismo.

Aesthetic e lettura

Il concetto di aesthetic, in particolare con l’avvento del #BookTok, ha investito anche il mondo della lettura. L’attività stessa di leggere si è circondata di tanti piccoli gesti che seguono un giudizio estetico ben preciso, come per esempio annotare i libri con post-it ed evidenziatori colorati.

aesthetic libri

Il lettore del #BookTok generalmente ha una libreria ordinata con cura (magari anche per colore), ha tanti libri in arretrato ma continua a comprarne di nuovi, preferisce un buon romanzo a un evento sociale, adora leggere di notte, in compagnia di una tazza di tè caldo. Talvolta possiede anche edizioni speciali dei suoi libri preferiti, visivamente elaborate e motivo di vanto: in questo senso le copertine assumono un ruolo sempre più centrale.

Gli amanti dei libri sono anche molto abili nel rintracciare l’aesthetic che più rappresenta la loro lettura preferita: di seguito ne proponiamo alcuni esempi.

Libri aesthetic per tutti i gusti

Dark Academia

Quello del dark academia è un aesthetic molto popolare, che rimanda all’amore per la conoscenza e l’arcano, attraverso immagini di grandi biblioteche e imponenti manieri, circondati da atmosfere cupe o decadenti. Tra i capisaldi letterari di questa estetica c’è Dio di Illusioni (Rizzoli, traduzione di Idolina Landolfi), di Donna Tartt, ambientato in un sofisticato college del Vermont. La trama del libro gira attorno a un esclusivo gruppo di studenti di latino, affascinanti dal sapere ma anche dall’esoterismo e dall’eccesso: la sensazione di mistero e di sottile minaccia che permea queste pagine si coniuga esattamente con il senso di quest’aesthetic.

aesthetic dio di illusioni

Le atmosfere oscure, unite all’affascinante ambientazione del castello di Hogwarts, rendono anche la saga di Harry Potter (Salani, traduzione di Marina Astrologo) di J.K. Rowling un perfetto spunto per l’estetica dark academia, che da questa serie di libri e film trae molte immagini evocative.

Romantic academia

Un sottogenere dell’aesthetic dark academia è il romantic academia, sempre focalizzato sul tema della cultura e della letteratura, ma con toni più ottimistici e luminosi, spesso uniti all’apprezzamento per i paesaggi naturali e le tematiche romantiche. Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen è un esempio iconico di questo gusto estetico, che passa attraverso balli eleganti, ampi vestiti e lunghe passeggiate nella verde campagna inglese.

copertina del libro aesthetic Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Victorian goth

Ambientato durante l’epoca vittoriana, ma attraversato da vibes oscure e decadenti, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde è un esempio dell’aesthetic victorian goth, per cui allo stile e alla moda tipica del XIX secolo si fondono richiami al gusto per il proibito.

Copertina del libro Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Roaring 20s

Un altro esempio di aesthetic ispirato a un periodo storico è quello che rievoca i ruggenti anni ’20: tra lusso, eleganza e l’avanzare della modernità, viene rappresentato in modo emblematico da Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, che racconta la storia (tra luci e ombre) del ricco Jay Gatsby. L’adattamento cinematografico del 2013 (regia di Baz Luhrmann) è in grado di rendere anche visivamente lo sfarzo e la ricchezza che circonda il grande Gatsby, mostrando allo stesso tempo la sua irrimediabile solitudine.

Il grande gatsby

Dreamcore

Associato ad ambientazioni surreali, l’aesthetic dreamcore cerca di ricreare le sensazioni tipiche di un sogno tramite immagini e video. Questo tipo di vibes oniriche è ciò che caratterizza la narrazione del noto scrittore giapponese Haruki Murakami, appartenente al genere del realismo magico. In opere come Kafka sulla spiaggia (Einaudi, traduzione di Giorgio Amitrano) Murakami descrive scene paradossali a metà strada tra la realtà e il sogno, dove non risultano fuori posto gatti parlanti, fantasmi, profezie e spiriti.

aesthetic kafka sulla spiaggia

Romantic Italian

Chiamami col tuo nome di André Aciman (Guanda, traduzione di Valeria Bastia) porta il lettore in un’ambientazione molto diversa e ricca di sole: quella tipica del romantic italian, un aesthetic che romanticizza la cultura e i paesaggi italiani, sia quelli naturali sia quelli artistici e urbani.

aesthetic chiamami col tuo nome

Nel libro di Aciman la Riviera ligure fa da sfondo all’appassionata storia d’amore tra Elio e Oliver, che nel suo culmine li porterà anche a Roma. Da questo romanzo è stato tratto l’omonimo film (2017, regia di Luca Guadagnino), che sposta l’ambientazione dalla Liguria alla campagna cremasca, in Lombardia. Tra gite in campagna e corse in biciletta, però, il film non perde le vibes originali del romanzo, ricche di fascino e di calore.

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