Dopo il ritorno alla vittoria di Einaudi lo scorso luglio con Mario Desiati, quali libri e quali case editrici si contenderanno l’ambito premio Strega nel 2023? Su ilLibraio.it i primi retroscena…

Quali libri si contenderanno il premio Strega 2023? Alla finalissima romana di giovedì 6 luglio, al Ninfeo di Villa Giulia, mancano ancora diversi mesi, eppure, come per le precedenti edizioni, tra gli addetti ai lavori si vocifera da tempo dei libri che potrebbero giocarsi la vittoria dell’ambito riconoscimento.

Certo, in attesa delle candidature ufficiali, in questa fase l’unico modo verbale consentito è il condizionale, perché nelle prossime settimane alcune gerarchie potrebbero cambiare.

In attesa di eventuali sorprese che potrebbero sopraggiungere, veniamo ai retroscena che abbiamo raccolto sull’edizione in partenza.

Partiamo da uno dei romanzi che potrebbe essere proposto da un’amica o un amico della Domenica (come vengono chiamati i giurati dello Strega) e che, nel caso, punterebbe alla vittoria: dopo il trionfo al Premio Campiello nel 2018 con il bestseller Le assagiatrici (Feltrinelli), Rosella Postorino, scrittrice ed editor di Einaudi Stile Libero, a quanto risulta a ilLibraio.it potrebbe essere protagonista al premio romano con il nuovo romanzo, Mi limitavo ad amare te, in uscita a fine gennaio per Feltrinelli.

Anche il vincitore del Premio Campiello 2019 (con Madrigale senza suono) Andrea Tarabbia potrebbe essere in corsa con il romanzo Il Continente bianco (qui la nostra intervista all’autore). La sua casa editrice, Bollati Boringhieri, è arrivata in finale l’anno scorso con Randagi, romanzo firmato da Marco Amerighi.

Passiamo al Gruppo Mondadori, che lo scorso anno si è imposto con il marchio Einaudi e con il romanzo Gli spatriati di Mario Desiati (senza dimenticare il Premio Strega Giovani 2022 conquistato da Veronica Raimo): in via Biancamano per il 2023 si fanno i nomi, tra gli altri, di Maria Grazia Calandrone, autrice di Dove non mi hai portata, e di Matteo Melchiorre, autore de Il Duca.

Quasi impossibile ipotizzare un ritorno al premio di Niccolò Ammaniti, che vinse nel 2007 con Come Dio comanda, (Mondadori) e che, a sette anni dall’ultimo libro, Anna, è finalmente tornato al romanzo con La vita intima (Einaudi Stile Libero).

Non solo: al momento è più che difficile immaginare la presenza in gara anche per un altro Premio Strega, Paolo Giordano, vincitore nel 2008 con il longseller La solitudine dei numeri primi (Mondadori) e il cui ultimo romanzo, Tasmania, è stato apprezzato da pubblico e critica. Di Giordano (che, va ricordato, fa parte del Comitato direttivo dello Strega) si sta parlando da settimane anche per un possibile futuro da direttore del Salone del Libro di Torino: dal capoluogo piemontese, però, una decisione in merito alla futura guida della manifestazione tarda ad arrivare, tra tensioni e incertezze, e al momento è complicato prevedere quale decisione sarà presa (e tra quante settimane…).

Veniamo a Segrate, dove la Mondadori, che non vince il premio Strega dal 2012 (in quel caso si impose con Alessandro Piperno), stando a quanto abbiamo appreso potrebbe essere della partita con Romana Petri, in uscita con Rubare la notte, opera dedicata ad Antoine de Saint-Exupéry, l’autore del Piccolo Principe, e/o con Daniele Mencarelli, che dopo il successo (anche in versione serie tv) di Tutto chiede salvezza, è tornato in libreria con Fame d’aria.

Tra gli autori Mondadori che potrebbero essere proposti dagli amici della Domenica, anche Yari Selvetella (Vite mie) e Patrick Fogli (Così in terra).

Restiamo a Segrate, ma passiamo a Rizzoli: qui i nomi che circolano sono quelli di Massimiliano Virgilio, in uscita con Il tempo delle stelle, e di Paola Mastrocola, che a febbraio pubblica La memoria del cielo, un romanzo di ispirazione autobiografica, che narra di una bambina che scopre il potere magico della scrittura.

Più di un’opzione anche per Bompiani: da Cassandra a Mogadiscio, il nuovo libro di Igiaba Scego, all’esordio di Monica Acito (collaboratrice del nostro sito), Uvaspina, entrambi in uscita a febbraio. Sullo sfondo ci sarebbe il nome di Roberto Saviano, che ha dedicato Solo è il coraggio alla figura di Giovanni Falcone. Ma come per Ammaniti e Giordano, una sua presenza in gara, che di certo farebbe parlare, appare lontana.

Per la prima volta in oltre 160 anni di storia potrebbe essere protagonista allo Strega la casa editrice Salani: con Valeria Tron, autrice all’esordio con L’equilibrio delle lucciole, che ha convinto lettori e critica. Nata in val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno, Tron è una cantautrice (è stata finalista al Premio Tenco), illustratrice e mediatrice culturale, oltre che artigiana del legno.

Solferino potrebbe invece puntare sul memoir La mia Babele di Marcello Fois, ed è probabile la partecipazione di Carmen Verde, che nei mesi scorsi ha esordito con Una minima infelicità (Neri Pozza).

Almeno tre, a quanto ci risulta, le possibili candidature dalle parti della Nave di Teseo: ci riferiamo a Mauro Covacich, che a metà febbraio torna con L’avventura terrestre, ad Andrea Canobbio, autore de La traversata notturna, e a Viola Di Grado, autrice di Fame blu.

Diverse possibilità per Marsilio (che nel 2023 pubblicherà molti esordi narrativi), tra cui Gaja Cenciarelli con Domani interrogo. Scrittrice e traduttrice, insegna lingua e letteratura inglese a Roma, e il suo ultimo libro è ambientato in una scuola della periferia romana.

Si parla anche di Giorgio Nisini (Il tempo umano) e Sara Poma (Il coraggio verrà), entrambi in uscita per HarperCollins Italia. E di Irene Graziosi, che ha esordito per e/o con Il profilo dell’altra (qui la nostra intervista).

Tra le candidature di cui si vocifera troviamo Diario di un’estate marziana di Tommaso Pincio, uscito per Giulio Perrone Editore e dedicato a Ennio Flaiano, a cinquant’anni dalla morte dell’intellettuale pescarese.

Tra i nomi che si fanno, quello di Gian Marco Griffi, autore di Ferrovie del Messico (Laurana), votato “libro dell’anno” da Fahrenheit (opera sostenuta da Giulio Mozzi, e che con il passare dei mesi ha raggiunto consensi crescenti), e di Silvia Bottani, in uscita per Sem con Un altro finale per la nostra storia, romanzo che ha per protagonista un quarantenne che si dedica a gare di memoria.

Tra gli altri libri che potrebbero essere proposti troviamo poi Sillabario all’incontrario, il nuovo romanzo di Ezio Sinigaglia, classe ’48, in uscita nella seconda metà di febbraio per TerraRossa edizioni, e Vita degli anfibi di Piero Balzoni, in uscita a metà febbraio per Alter Ego edizioni, presentato dalla casa editrice come il “racconto di una famiglia spezzata a metà, che procede incerta nel mondo come gli anfibi, capaci di procedere verso la terraferma ma restando sempre legati all’acqua che li ha generati”. L’autore, regista e script editor per la televisione, collabora con Rai e Lux Vide.

La Fondazione Bellonci, che ha appena dato vita al Premio Strega Poesia, deve ancora comunicare le date ufficiali dell’edizione 2023, come pure le eventuali novità all’interno del comitato direttivo: in ogni caso, l’annuncio dei dodici libri che andranno a giocarsi a giugno l’ingresso in cinquina, dovrebbe arrivare entro marzo. Da regolamento, per essere “proposti” basta la candidatura di un solo giurato. Vedremo quali scelte faranno autori, editori e amici della Domenica nelle prossime settimane (e se ci saranno sorprese…). Quel che è certo è che anche quest’anno la lista dei libri “proposti” finirà per allungarsi (sperando almeno di non superare il record del 2022, con 74 opere segnalate)…

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