Da Fëdor Michajlovič Dostoevskij a Stefania Auci, passando per John Dos Passos e Carlos Ruiz Zafón, una selezione di romanzi e racconti ambientati ciascuno in una città diversa: storie di ieri e di oggi che spesso scorrono parallele ai nostri percorsi di ogni giorno, o che invece ci proiettano in luoghi lontani dalla nostra zona di comfort, per incoraggiarci a guardarci intorno con occhi nuovi mentre restiamo dove siamo, ma senza avere la sensazione di essere rimasti fermi…

Alle volte è una scelta, altre volte una necessità; in entrambi i casi, però, restare in città durante l’estate può diventare l’occasione giusta per entrare in contatto con una dimensione urbana insolita, lontana da quella che credevamo di conoscere e, a tratti, quasi inedita.

Quando il tempo si dilata e le strade si svuotano (o, viceversa, si riempiono di turisti), ecco infatti che attraversare le piazze, osservare i palazzi e muoverci tra parchi, marciapiedi e mezzi pubblici smette di essere un’attività legata alla nostra routine quotidiana e torna ad accendere la nostra attenzione, curiosità e fantasia.

Il famoso buco della serratura del numero 3 di Piazza Cavalieri di Malta, a Roma, da cui si vede in lontananza la Basilica di San Pietro

Il famoso buco della serratura del numero 3 di Piazza Cavalieri di Malta, a Roma, da cui si vede in lontananza la Basilica di San Pietro (Getty Images)

E quale miglior compagno di avventura, quand’è così, di un romanzo in grado di dialogare con lo spazio che ci circonda? Di una storia che si snodi tra le strade di una città cogliendone l’anima, le contraddizioni, il fascino o la storia?

Da Fëdor Michajlovič Dostoevskij a Stefania Auci, passando per John Dos Passos e per Carlos Ruiz Zafón, ecco quindi una selezione – che non pretende di essere esaustiva e i cui titoli non sono posti in ordine di importanza – di romanzi e racconti ambientati ciascuno in una città diversa.

Storie di ieri e di oggi che scorrono parallele ai nostri percorsi di ogni giorno, o che ci proiettano invece in luoghi lontani dalla nostra zona di comfort, per incoraggiarci a guardarci intorno con occhi nuovi mentre restiamo dove siamo, ma senza avere la sensazione di essere rimasti fermi

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E se siete alla ricerca di altri consigli di lettura, ecco alcuni dei nostri speciali tematici dedicati alle novità editoriali, ai grandi classici e ai giochi letterari da non perdere in vista dell’estate:

 

I Leoni di Sicilia

Copertina del libro I leoni di Sicilia di Stefania Auci

Cominciamo da uno dei libri per l’estate più indicato per chi ama le atmosfere calde e mediterranee, ovvero il longseller I Leoni di Sicilia (Nord) della scrittrice Stefania Auci, ormai da anni nei piani alti delle classifiche, e che da ottobre 2023 è anche una serie originale Disney+, già vincitrice di due Nastri D’argento.

Il perno del romanzo (a cui ha fatto seguito L’inverno dei Leoni) è legato all’ascesa della famiglia Florio che, dopo essersi trasferita in Sicilia dalla Calabria, diventa protagonista dell’economia locale investendo nelle tonnare e nel vino. La Palermo in cui ci imbattiamo nel testo è quindi un teatro vivo e dinamico: una città in fermento, attraversata dai mutamenti dell’800 e che, tra mercati, salotti aristocratici e tensioni popolari, emerge come parte integrante di un’eccezionale scalata sociale.

In guerra e in amore

Copertina del libro In guerra e in amore di Ildefonso Falcones

Restiamo nel Sud Italia, ma cambiando epoca e regione, con In guerra e in amore (Longanesi, traduzione di Claudia Marseguerra, Claudia Acher Marinelli e Silvia Sichel), l’ultimo e atteso romanzo dello scrittore bestseller Ildefonso Falcones (noto soprattutto per il suo La cattedrale del mare, edito sempre da Longanesi, che aveva aperto una trilogia bestseller).

Ambientata nella Napoli del 1442, appena conquistata dagli Aragonesi, la vicenda prende infatti vita tra i vicoli brulicanti e i sontuosi palazzi della città, diventando lo specchio di una società in piena trasformazione. A intrecciarsi fra di loro saranno poi le storie di potere, passione e vendetta dei protagonisti, sullo sfondo di un’affascinante e poco battuta ambientazione partenopea.

La cripta di Venezia

Copertina del libro La cripta di Venezia di Matteo Strukul, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Tra i numerosi libri che si adattano a chi in questi mesi resterà in città, troviamo poi La cripta di Venezia (Newton Compton) di Matteo Strukul (l’autore della saga bestseller I Medici), la nuova indagine di Giovanni Antonio Canal detto Il Canaletto, che fa seguito ai volumi Il cimitero di Venezia e Il ponte dei delitti di Venezia (Newton Compton).

In questo caso parliamo di un thriller storico ambientato nella Venezia del 1732, tra delitti rituali e misteri sepolti nelle cripte della città. Ci troviamo quindi in piena epoca barocca, ed è inevitabile che a emergere fra le pagine sia soprattutto la bellezza oscura e a tratti pericolosa della Serenissima, con i suoi canali avvolti nella nebbia, i palazzi decadenti e le sue atmosfere suggestive…

Le bibliotecarie di Notre-Dame

Copertina del libro Le bibliotecarie di Notre-Dame di Janet Skeslien Charles, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

E veniamo a Le bibliotecarie di Notre-Dame (Garzanti, traduzione di Roberta Scarabelli) di Janet Skeslien Charles, già nota al pubblico per La biblioteca di Parigi (Garzanti, traduzione di Roberta Scarabelli), e che torna ora in libreria raccontandoci la storia vera del gruppo di donne che ha creato le prime biblioteche per ragazzi d’Europa, dando una casa a chi ne aveva bisogno.

Ci troviamo nella capitale francese nel 1940, sotto l’occupazione nazista. E a incorniciare la narrazione troviamo gli scaffali, i corridoi silenziosi e le letture clandestine dell’American Library, ma non solo: perché a spiccare è soprattutto il volto più umano di Parigi, descritta come un luogo in cui i canali della cultura sfidano le tenebre della guerra tra i boulevard di ogni arrondissement.

Le notti bianche

Copertina del libro Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Dire libri per l’estate, specie quando si parla di contesti urbani indimenticabili, è dire anche Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881), grande scrittore russo passato alla storia per la personificazione delle città in cui ha ambientato i suoi testi più conosciuti – uno tra tutti Le notti bianche (Garzanti, traduzione di Luigi Vittorio Nadai), che peraltro si svolge proprio all’inizio della bella stagione.

Attraverso gli occhi di un giovane sognatore del XIX secolo, che vaga di notte per le strade del centro, familiarizziamo infatti con i ponti, le statue e le chiese di San Pietroburgo: una città che grazie al suo incanto malinconico, e nella tenue luce di un sole che sembra non tramontare mai, rimane avvolta fino alla fine in un’atmosfera sospesa, diventando un tutt’uno con le fragilità e i desideri di chi la abita.

La morte misteriosa di un libraio a Londra

Copertina del libro La morte misteriosa di un libraio a Londra di Bernard J. Farmer, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Cambiamo ancora ambientazione e proseguiamo con La morte misteriosa di un libraio a Londra (Vallardi, traduzione di Nicola Ferloni) di Bernard J. Farmer (1903-1964), avvincente indagine legata al mondo del collezionismo, che venne pubblicata per la prima volta nel 1956 e che è stata riproposta ora nella collana di Vallardi dedicata ai classici del giallo della British Library.

La città di Londra di metà Ottocento ci viene presentata come un labirinto di sobborghi e strade secondarie, nel quale il sergente Wigan si trova  coinvolto in una crescente rivalità tra librai e bibliofili. Impossibile non lasciarsi conquistare dalle notti d’estate in cui si dipana l’intreccio, e dal sottobosco di pub e vicoletti che fanno da contraltare a enigmi, sospetti e tradimenti…

Marina

Copertina del libro Marina di di Carlos Ruiz Zafón

In questo percorso dedicato ai libri per l’estate che si distinguono per la loro ambientazione urbana, va senz’altro menzionato lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón (1964-2020), diventato famoso in tutto il mondo anche grazie alla Barcellona gotica e onirica di alcuni longseller come L’ombra del vento (Mondadori, traduzione di Lia Sezzi) e Marina (Mondadori, traduzione di Bruno Arpaia).

Quest’ultimo, in particolare, è forse il suo romanzo più intimo, sospeso tra il racconto di formazione e il mistero, e precursore ideale della celebre tetralogia del Cimitero dei libri dimenticati. Cosa aspettarci allora dalla città? Quartieri appartati, ville abbandonate e giardini invasi dalla vegetazione: un paesaggio crepuscolare risalente alla fine degli anni ’60, in cui ogni scorcio custodisce un segreto.

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Manhattan Transfer

Copertina del libro Manhattan Transfer di John Dos Passos, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Ci spostiamo adesso oltreoceano con Manhattan Transfer (Baldini+Castoldi, traduzione di Stefano Travagli), capolavoro modernista dell’autore statunitense John Dos Passos (1896-1970), pubblicato nel 1925 e che mescola le storie di vari personaggi per offrirci un tributo alle contraddizioni del sogno americano, e un affresco brulicante di corruzione, amore e vitalità.

Il romanzo delinea infatti il ritratto – vivido e impressionista – di una New York sfaccettata, complicata, quasi fuori controllo. Da Wall Street al lungomare, dalla Bowery al Village, l’area di Manhattan risucchia al suo interno chiunque (per poi espellerlo poco dopo), e si erge così ad attrice silenziosa ma onnipresente, capace di determinare in maniera imprevedibile i destini dei protagonisti.

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Le due città

Copertina del libro Le due città di Mario Soldati, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Nel novero dei libri per l’estate da scoprire o da riscoprire possiamo inserire poi anche Le due città (Bompiani) di Mario Soldati (1906-1999), romanzo che nel 1964 faceva del paesaggio urbano la lente attraverso cui osservare i cambiamenti interiori del giovane Emilio Viotti, e insieme a lui di un’intera epoca, proponendoci un lungo itinerario sentimentale e morale a cavallo tra Torino e Roma.

E così, se la Torino della sua infanzia appare come uno spazio ordinato e appartato, fatto di eleganza severa e di ricordi custoditi nei cortili e sulle colline, Roma esplode invece in tutta la sua ambigua vitalità: è luce intensa, chiasso, teatro di mondanità e occasioni, ma anche luogo di smarrimento e di compromessi. Due poli emotivi che chiedono, ciascuno a suo modo, di essere attraversati e scelti.

Istanbul

Copertina del libro Istanbul di Orhan Pamuk, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Come si scrive un’autobiografia senza separarla da ciò che la circonda?

Lo scrittore turco Orhan Pamuk – premio Nobel per la Letteratura nel 2006 – ha trovato una risposta a questa domanda nell’apprezzato volume Istanbul (Einaudi, traduzione di Semsa Gezgin), parlando della propria vita in un evocativo memoir che funge al tempo stesso da diario urbano.

Istanbul, del resto, è un luogo che conserva nel bianco e nero delle sue fotografie, e nel disordine dei suoi distretti, il peso stratificato dell’impero da cui proviene e le inquietudini del presente. Entra in scena attraverso le rive del Bosforo e le sue stanze in penombra, suscitando in noi quel sentimento intraducibile – l’hüzün, una sorta di nostalgia spirituale – che ben presto finirà per permeare di sé ogni cosa.

La ragazza del convenience store

Copertina del libro La ragazza del convenience store di Murata Sayaka, uno dei libri per l'estate consigliati da leggere a chi resta in città

Se parliamo invece di romanzi contemporanei che raccontano una città partendo dalla sua periferia più ordinaria, viene in mente tra gli altri La ragazza del convenience store (E/O, traduzione di Gianluca Coci) di Sayaka Murata, autrice di spicco della letteratura giapponese dei nostri giorni, che ci consegna una visione tagliente e straniante del mondo di Tokyo.

Tutto parte dal minimarket in cui lavora la protagonista, un microcosmo perfettamente regolato in cui si riflettono le dinamiche ripetitive e impersonali tipiche della metropoli nipponica. La città si fa quindi meccanismo e al tempo stesso organismo, che scandisce un’ora dopo l’altra turni, luci al neon e sorrisi prefabbricati, fra i quali è sempre più urgente l’esigenza di trovare un bacino di umanità.

Benvenuti a Lagos

Copertina del libro Benvenuti a Lagos di Chibundu Onuzo

A chi è in cerca di libri per l’estate che sfidino l’immaginario occidentale sulle grandi metropoli africane, consigliamo invece Benvenuti a Lagos (Fandango) dell’autrice nigeriana Chibundu Onuzo, che delinea in questo suo secondo romanzo (il primo si intitolava La figlia del Re Ragno, edito sempre da Fandango) il profilo dissonante di una città in bilico tra il caos e la resilienza.

Ciò in cui ci imbattiamo sono quindi i suoi mercati rumorosi, le motociclette che sfrecciano come sciami e tante persone che sopravvivono tra ombre di povertà e lampi di speranza. Un caleidoscopio di suoni, odori e colori, che pulsa al margine delle narrazioni canoniche, invitandoci ad accogliere la complessità urbana attraverso delle storie che parlino di sopravvivenza, comunità e identità in evoluzione.

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Reykjavík, amore

Copertina del libro Reykjavík, amore di Gudrún Eva Mínervudóttir

E concludiamo questa rassegna di libri per l’estate pensati per chi resta in città con Reykjavík, amore (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini) di Gudrún Eva Mínervudóttir, una raccolta di cinque racconti ambientati nella capitale islandese, che ci fanno riflettere sulla poesia dell’ordinario e sulla profondità celata dietro i gesti e le parole all’apparenza più semplici.

Tra le casette colorate di Reykjavík, ormai prese d’assalto dai turisti, e le sue grandi piazze, tra i ghiacciai lontani e il mare che si nasconde e si mostra dietro ogni angolo, la quotidianità di cinque donne di età diverse, ma tutte accomunate dalla necessità di dare una svolta alla loro vita, porta infatti alla luce le emozioni più inconfessabili e liberatorie del momento storico in cui viviamo…

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