A metà novembre 2014 andava online l’attuale versione del sito ilLibraio.it: in questi dieci anni molte cose sono cambiate (e continuano a cambiare) nel mondo del giornalismo culturale, dell’editoria libraria e, soprattutto, in rete. Social, piattaforme video e intelligenza artificiale hanno rivoluzionato la fruizione dei contenuti, ma l’oggetto libro è ancora centrale, anche per le nuove generazioni. Un bilancio, un ringraziamento e uno sguardo al futuro

Da quando, a metà novembre 2014, è stata lanciata la nuova versione del sito ilLibraio.it, molte cose sono cambiate (e continuano a cambiare) nel mondo del giornalismo culturale, dell’editoria libraria, e soprattutto online.

Basti pensare alla crescente diffusione del web (accelerata dalla pandemia), all’ascesa dei motori di ricerca (vedremo se l’intelligenza artificiale conversazionale metterà in discussione il dominio di Google), e alla crescita dei social e delle piattaforme video.

Tutto ciò ha rivoluzionato la fruizione dei contenuti, sconvolto le gerarchie (costringendo media e testate tradizionali a riadattarsi), aperto nuove opportunità e, al tempo stesso, aumentato la “concorrenza” nella sfida oggi più difficile: catturare l’attenzione di potenziali lettrici e lettori in piena “era della grande distrazione”.

Del resto, dieci anni sono un tempo lunghissimo quando si parla di internet: tante previsioni si sono rivelate sbagliate; al tempo stesso, i cambiamenti appaiono, se possibile, sempre più rapidi, e la mole di contenuti multimediali a disposizione degli utenti è così vasta da scoraggiare una parte del pubblico. Discorsi – complessi e in evoluzione – che non riguardano solo il mondo dei contenuti legati alla lettura e alla cultura, ma che si possono applicare a qualsiasi ambito (dalla cronaca allo sport, dalla moda all’economia).

copertina rivista il Libraio febbraio

DA SITO A PIATTAFORMA IN EVOLUZIONE

Dieci anni dopo, non a caso, ilLibraio.it non è più solo un sito, ma un media, una piattaforma in evoluzione, che punta a incontrare pubblici diversi in luoghi differenti, attraverso vari formati (articoli, newsletter, video, post, stories, meme etc.), adattando il “tono di voce” ai sempre più numerosi spazi e cercando di non smarrire la propria identità: quella di progetto giornalistico nato come evoluzione digitale di una rivista letteraria cartacea (il Libraio, ideata da Leo Longanesi nel 1946 e rifondata da Stefano Mauri nel 1989, e oggi apprezzata da decine di migliaia di lettrici, lettori, librerie e biblioteche che la ricevono, in abbonamento gratuito, oltre che in versione digitale), con l’intento di rappresentare un riferimento online per lettrici e lettori di ogni età e per gli addetti ai lavori.

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Da quando l’attuale versione del progetto ilLibraio.it è online, moltissimo, si diceva all’inizio, è cambiato anche nell’editoria libraria: se già nel 2014 era chiaro che le previsioni allarmistiche di chi, pochi anni prima, profetizzava la “morte dei libri cartacei” a vantaggio degli ebook, erano errate (negli ultimi tempi sono state proprio le nuove generazioni a riappropriarsi delle librerie fisiche e a dimostrare passione e curiosità nei confronti dell’oggetto libro), in questi anni l’e-commerce ha aumentato la sua quota, spingendo le stesse librerie a evolversi, anche in questo caso con nuove dinamiche da affrontare, nuove competenze che si rendono necessarie e nuove opportunità da cogliere.

Grazie alle librerie online, tra l’altro, il catalogo delle case editrici ha trovato una nuova centralità, e non solo i classici ma pure i titoli di nicchia sono sempre a disposizione, ad anni di distanza dalla pubblicazione: un’altra tendenza ha visto infatti la diminuzione dell’impatto dei bestseller nelle vendite complessive; non per questo, però, si acquistano meno libri, anzi: oggi si comprano più titoli rispetto agli anni che hanno preceduto la pandemia, e questo per via del fatto che i mesi più duri del Covid hanno contribuito da un lato alla diffusione dell’utilizzo del web e dei social e, dall’altro, a un riavvicinamento delle persone alla lettura.

Servirebbe un saggio per approfondire tutte le trasformazioni che hanno riguardato il mondo dell’editoria in questi anni, evoluzioni e tendenze che abbiamo osservato e raccontato sul nostro sito: dall’ascesa degli audiolibri alle tante opere letterarie che hanno ispirato (e ispirano) il mondo del cinema, delle serie tv, dei podcast e dei videogiochi; dal dibattito legato all’impatto che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sul lavoro editoriale, tra rischi e opportunità, a quello sulla pirateria e la salvaguardia del diritto d’autore; dalla passione del pubblico per fiere e festival letterari, se possibile cresciuta dopo il boom di eventi in streaming, alle riflessioni sul ruolo della scuola e sulla promozione della lettura (non a caso, un anno e mezzo fa ha debuttato il progetto Il Libraio Scuola, con la guida digitale periodica Leggere il mondo e tanti consigli pensati in particolare per studentesse e studenti delle superiori).

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Su ilLibraio.it – sito cresciuto di anno in anno e oggi letto in media da circa un milione e mezzo di persone al mese (a cui si aggiunge il vasto pubblico che fruisce i nostri contenuti direttamente su Facebook, Instagram, TikTok, Linkedin e X) -, abbiamo raccontato (e anticipato) svariati cambi di poltrona, acquisizioni più o meno discusse, polemiche editoriali e letterarie, e altre ancora ne racconteremo, puntando su un approccio informativo. Mentre i social spingono nella direzione dell’opinionismo (più o meno autorevole), il nostro obiettivo resta infatti quello di fare cronaca in ambito editoriale, partendo dai dati e dai fatti, e di sviluppare un dialogo con lettrici e lettori di età diverse attraverso le numerose piattaforme. Il tutto senza snobismi: dando spazio tanto ai bestseller quanto a opere destinate a nicchie di pubblico.

illibraio logo computer

TENDENZE NELL’EDITORIA LIBRARIA DELL’ULTIMO DECENNIO (IN ESTREMA SINTESI)

Provando a tirare le fila dei trend a cui abbiamo assistito negli anni tra il 2014 e il 2024, potremmo parlare innanzitutto di “decennio delle scrittrici”, ormai da tempo protagoniste dei piani alti delle classifiche di vendita e, finalmente, anche dei premi letterari.

Nel mettere in discussione antiche consuetudini, nel garantire nuovi spazi di comunicazione e nel contribuire a far superare stereotipi e maschilismi, i social hanno giocato un ruolo decisivo. Molto si è detto infatti, anche in ambito editoriale, dei “nuovi femminismi”, e i temi dell’inclusività (non solo a livello linguistico) sono entrati nella quotidianità di chi si occupa di libri. Su ilLibraio.it abbiamo alimentato un dibattito su queste questioni già da prima dell’esplosione del #MeToo, e ci fa piacere ricordare una riflessione del 2016, ripresa all’estero, dell’editore Luigi Spagnol, dal titolo Maschilismo e letteratura, cosa ci perdiamo noi uomini?, che a sua volta ha stimolato diversi altri interventi e un incontro pubblico, che abbiamo organizzato a Milano nel 2018, dal titolo Il mondo letterario e il riconoscimento del valore delle scrittrici.

I dati parlano chiaro: le lettrici di ogni età (inclusa la “generazione Booktok”) in tutta Europa (e non solo) sono significativamente più numerose rispetto ai lettori, soprattutto quando si parla di narrativa. Al tempo stesso, a fruire dei contenuti online sulla lettura (e a crearli) sono soprattutto ragazze e donne.

L’ultimo decennio si è rivelato, al contempo, il decennio della narrativa italiana, caratterizzato dal successo di numerose autrici. Di nomi se ne potrebbero fare diversi, qui citiamo solo alcune delle scrittrici protagoniste: Viola Ardone, Stefania Auci, Cristina Cassar Scalia, Erin Doom, Elena Ferrante, Francesca Giannone, Felicia Kingsley, Michela Murgia e Ilaria Tuti.

Certo non si può dire che la crescente attenzione da parte delle case editrici grandi e piccole verso gli esordi italiani sia cominciata nell’ultimo decennio, ma in quello precedente, come confermano questi esempi: Con le peggiori intenzioni (Mondadori, 2005) di Alessandro Piperno, Gomorra (Mondadori, 2006) di Roberto Saviano, La solitudine dei numeri primi (Mondadori, 2008) di Paolo Giordano, Il suggeritore (Longanesi, 2009) di Donato Carrisi, Acciaio (Rizzoli, 2010) di Silvia Avallone e L’allieva (Longanesi, 2011) di Alessia Gazzola; oggi, però, l’interesse da parte di editori, librai, media e social verso i debutti è sempre più alto (ogni dicembre pubblichiamo in anteprima i nomi dei debutti più attesi in uscita nei dodici mesi successi, e osserviamo queste liste allungarsi di anno in anno) e, tra i bestseller, i romanzi d’esordio sono in aumento. Poi non tutti, chiaramente, hanno la stessa fortuna, ed è importante dare il tempo alle autrici e agli autori di crescere e sbagliare: cosa non facile, vista la quantità di aspiranti esordienti in attesa del loro momento, e motivo per cui – in questo contesto in cui la concorrenza è aumentata – giocano un ruolo rilevante tanto le agenzie letterarie quanto le scuole di scrittura.

Negli ultimi anni, non solo in Italia, si sono inoltre affermati diversi fenomeni editoriali. I manga, ad esempio, sono tornati a essere protagonisti, e con graphic novel e fumetti hanno trovato spazio non solo nelle fumetterie, ma anche sugli scaffali delle librerie e nei negozi online.

A meritare una menzione è certamente il “fenomeno Elena Ferrante”, che ha varcato i confini nazionali già prima dell’uscita della serie tv dedicata a L’amica geniale, romanzo votato dalla giuria d’autore del New York Times “miglior libro del XXI secolo” finora. La misteriosa autrice, che protegge la sua identità con uno pseudonimo, è pubblicata dalla casa editrice E/o e dalla sua costola internazionale, Europa Editions: già da fine anni Dieci il successo di Ferrante all’estero ha contribuito a far crescere l’interesse verso autrici e autori italiani.

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Tra i fenomeni editoriali recenti, non si può poi non citare il successo delle saghe familiari, a partire da I Leoni di Sicilia di Stefania Auci che, con la saga dei Florio, edita da Nord (come molte altre serie-bestseller di questi anni), ha stimolato altre autrici e autori a narrare di altre famiglie più o meno note.

A proposito di generi narrativi amatissimi, gialli, noir e thriller confermano la capacità di attrarre il grande pubblico, e anche su questo versante i nomi italiani non mancano: il 17 luglio 2019 se ne andava il giallista simbolo, Andrea Camilleri, ma l’elenco degli autori e delle autrici bestseller in questo variegato ambito è lungo. Abbiamo già citato Carrisi, Cassar Scalia, Gazzola e Tuti; tra i nomi da aggiungere ci sono senz’altro quelli di Gianrico Carofiglio, Maurizio De Giovanni, Antonio Manzini, Marco Vichi e Andrea Vitali. E potremmo andare avanti a lungo.

Chi ci segue sa, peraltro, dell’attenzione che abbiamo dato all’ascesa del #BookTok (con una sezione del sito dedicata e un nostro profilo su TikTok, seguito da più di 65mila follower), che vede protagonista una nuova generazione di lettrici e lettori (e creator) e che coinvolge generi narrativi (ricchi di sottogeneri) come il fantasy, la narrativa Young Adult e il romance, ma pure i classici e la mitologia, oltre ad alcune opere letterarie dei decenni scorsi diventate (più o meno) sorprendentemente “virali” per questo pubblico emergente, nel cui approccio alla lettura giocano un ruolo importante nuove categorie: pensiamo ai trope, e ai concetti di aesthetic” e “vibes.

Quando parliamo di romance, oltretutto, parliamo di uno dei generi narrativi protagonisti in classifica da alcuni anni a questa parte. E il merito è di una nuova generazione di autrici italiane (e non solo), che spesso utilizzano pseudonimi, che altrettanto spesso sono partite dall’auto-pubblicazione – e/o dalla piattaforma Wattpad -, e che si servono dei sottogeneri del romance (qui una guida) per conquistare lettrici di ogni età (sì perché da parte del pubblico maschile, eccezioni a parte, verso queste opere non mancano tuttora pregiudizi e indifferenza): abbiamo già citato l’autrice di Fabbricante di lacrime (Magazzini Salani) Erin Doom e la stessa Felicia Kingsley, pubblicata da Newton Compton e da tempo in classifica con numerosi romanzi.

Impossibile, di conseguenza, non collegare l’ascesa di questi e altri generi narrativi a quella dei social e delle piattaforme. Se, tra fine anni Zero e inizio anni Dieci, era percepibile un certo scetticismo da parte di giornali e addetti ai lavori, oggi è ormai indiscutibile il ruolo di Instagram e TikTok (senza dimenticare Facebook e YouTube) in ambito librario, e quindi quello – crescente – di bookstragrammer, booktoker e booktuber.

COME CONSERVARE RILEVANZA NEL TEMPO?

E se, nell’ultimo decennio, le riviste culturali online hanno preso il posto dei blog letterari, dando spazio a una nuova generazione di firme, il crescente impatto dei video e i continui cambiamenti negli algoritmi dei motori di ricerca e dei social stanno nuovamente riscrivendo le gerarchie: gli inserti culturali dei giornali tradizionali conservano il loro status, spesso proponendo contenuti di livello (difficili da replicare online) ma, al tempo stesso, fanno fatica a rivolgersi ai più giovani, anche se i tentativi di apertura non mancano. Qui si torna alla difficoltà, citata sopra, di fruire un così ampio numero di contenuti, includendo pure podcast e newsletter. Anche perché, va detto, deve rimanere del tempo per leggere i romanzi e i saggi di cui parlano interviste, recensioni, reel, gallery e video…

C’è un’altra problematicità che accomuna sempre più autrici e autori di libri e creatori di contenuti: ormai ogni settimana cambia la top ten dei libri più venduti, ed è diventato più complicato resistere nel tempo; vale tanto per gli scrittori quanto per i musicisti, tanto per i podcaster quanto per i creator, tanto per gli stilisti quanto per i conduttori tv, e vale per i media, in particolare per le testate tradizionali, che un tempo non avevano la concorrenza dei social e delle testate online e riuscivano a creare un legame di fiducia con lettrici e lettori che le acquista(va)no, in edicola o in abbonamento.

L’APPUNTAMENTO A BOOKCITY MILANO

BFF Books Friends Forever Bookcity Milano 2024Di molti di questi temi avremo modo di riflettere il 16 e 17 novembre, in occasione di Books Friends Forever, una due giorni di appuntamenti, tutti gratuiti e su prenotazione, dedicati alle nuove generazioni di lettrici e lettori, che abbiamo organizzato in collaborazione con Bookcity. Il programma di BFF, tra l’altro, si aprirà (sabato 16, alle ore 10.30) proprio con un panel che vedrà protagoniste tre delle più seguite creator nel settore, per discutere di come i social e le piattaforme hanno rivoluzionato il modo di parlare di libri e del loro impatto sul giornalismo culturale: Megi Bulla (@labibliotecadidaphne), Francesca Crescentini (Tegamini) e Ilenia Zodiaco. Con la partecipazione dello scrittore e insegnante Enrico Galiano, tra gli autori più seguiti online. Tra gli ospiti della due giorni (in scena a Base Milano), anche Jonathan Bazzi, Erin Doom, Fumettibrutti, Felicia Kingsley, Valeria Parrella, Zerocalcare e molti altri (qui il programma completo).

E IL FUTURO?

È difficile fare previsioni su come cambieranno l’editoria libraria, i siti web, i social media, i motori di ricerca, le piattaforme video e la modalità di fruizione dei contenuti multimediali nel prossimo decennio. È decisamente più facile affermare che l’oggetto libro continuerà a mantenere una centralità, nonostante l’aumento della concorrenza nella sfida per l’attenzione. Per questo ci auguriamo che i sostegni alla filiera del libro crescano (l’attuale governo finora li ha limitati) e che le iniziative di promozione della lettura aumentino, adattandosi ai tempi.

Non si può chiudere senza prima ringraziare collaboratrici e collaboratori, autrici, autori, case editrici, librerie, biblioteche, festival, fiere, associazioni, agenzie, riviste, testate, spazi social e creator che in questi anni ci hanno supportato e dato fiducia, e naturalmente lettrici e lettori, fedeli o occasionali, senza cui questo progetto non esisterebbe.

Noi di ilLibraio.it ci impegniamo a rimanere un punto di riferimento, curiosi di scoprire le storie che scrittrici e scrittori racconteranno, le evoluzioni del settore e i modi in cui si parlerà di libri, sia online sia offline.

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