I libri scritti da donne sono stati a lungo relegati in secondo piano nel corso della storia della letteratura. Lentamente, le cose sono cambiate – Ecco un percorso di lettura, con ben 150 classici firmati da grandi autrici di ieri e di oggi. Un modo per celebrare il ruolo che le scrittrici, nel passato come nel presente

I libri scritti da donne sono stati a lungo relegati in secondo piano nel corso della storia della letteratura, venendo spesso lasciati fuori dai percorsi scolastici e dalle antologie, dai premi letterari e dai consigli dei critici. Per questo molte scrittrici del passato, anche relativamente recente, per pubblicare hanno scelto di utilizzare degli pseudonimi maschili, oppure di mostrare solo le iniziali per mascherare i propri nomi, ed evitare così che eventuali pregiudizi potessero sorgere già dalla copertina.

I tempi però sono cambiati, e per quanto non si possa dire che ci sia totale equalità in ogni aspetto, oggi il valore dei libri scritti da donne è (quasi…) universalmente riconosciuto, e non è più un fatto raro trovare autrici in cima alle classifiche di vendita o vincitrici di importanti premi in ambito letterario.

Per chi si chiede quindi se abbia ancora senso incoraggiare alla lettura di libri scritti da donne, rimandiamo nuovamente ai libri; in particolare alla lettura di quegli autori e autrici che si sono dedicati ad approfondire il valore della diversità: come spiega per esempio il celebre pamphlet Il pericolo di un’unica storia, della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie, la diversità si incoraggia anche perché permette di ottenere nuove prospettive, contribuisce alla diffusione e la contaminazione tra idee, e rende più facile comprendere e immedesimarsi nelle persone che vivono realtà differenti dalle proprie.

Incoraggiare la lettura di romanzi scritti da autrici quindi è un invito alla lettura nel suo senso più profondo, e cioè a dedicarsi al piacere della scoperta, all’apertura verso voci diverse da quelle che già popolano la propria libreria, non solo da una prospettiva di genere, ma anche di età, di provenienza geografica, di cultura, di idee, di filone narrativo. Perché lo sguardo di un’autrice non è stereotipato nel suo essere donna, ma unico e definito dalla vita, del percorso e delle esperienze della persona che ha scelto di dedicarsi alla scrittura.

Per celebrare quindi l’arricchimento che può essere offerto dall’ampliamento delle proprie prospettive, ecco un percorso di lettura, sicuramente non esaustivo, di più di 150 libri scritti da donne tra cui curiosare per trovare nuovi spunti di lettura. Un percorso – che non ha certo la pretesa di essere esaustivo e in cui i titoli non sono posti in ordine di importanza – dedicato al passato (il tempo ci dirà quali libri di oggi rimarranno nella storia) pensato per chi si è accorto che la lista delle proprie letture “classiche” manca in fatto di autrici, per chi crede nel progetto di riscoperta delle artiste del passato, e soprattutto per tutti coloro che ritengono che leggendo non si smetta mai di imparare.

150 libri da leggere scritti da donne

  1. Frankenstein, Mary Shelley Garzanti, traduzione di Maria Paola Saci, Fabio Troncarelli)
  2. Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen (Garzanti, traduzione di Isa Maranesi)
  3. Jane Eyre, Charlotte Brontë (Garzanti, traduzione di Ugo Dèttore)
  4. Cime tempestose, Emily Brontë (Garzanti, traduzione di Rosina Binetti)
  5. La signora di Wildfell Hall, Anne Brontë (Newton Compton, traduzione di Martina Rinaldi)
  6. Middlemarch, George Eliot (Garzanti, a cura di Giovanni Baldi)
  7. Piccole donne, Louisa May Alcott (Salani, traduzione di Clara Rubens, Dida Paggi, Elda Levi)
  8. La storia, Elsa Morante (Einaudi)
  9. Poesie, Emily Dickinson (Garzanti, traduzione di Rina Sara Virgillito, a cura di Sonia Giorgi)
  10. Il giardino segreto, Frances Hodgson Burnett (Salani, traduzione di Pia Pera e illustrazioni di Fabian Negrin)
  11. L’età dell’innocenza, Edith Wharton (Newton Compton, traduzione di Pietro Negri)
  12. Un incantevole aprile, Elizabeth von Arnim (Bollati Boringhieri, traduzione di Luisa Balacco e Simona Garavelli)
  13. La signora Dalloway, Virginia Woolf (Garzanti, traduzione di Alba Bariffi)
  14. Lolly Willowes o l’amoroso cacciatore, Sylvia Townsend Warner (Adelphi, traduzione di Grazia Gatti)
  15. Suite francese, Irène Némirovsky (Garzanti, traduzione di Lanfranco Binni)
  16. Via col vento, Margaret Mitchell (Neri Pozza, traduzione Annamaria Biavasco, Valentina Guani)
  17. Dieci piccoli indiani. E non rimase nessuno, Agatha Christie (Mondadori, traduzione di Lorenzo Flabbi)
  18. Diario. Edizione integrale, Anne Frank (Newton Compton, traduzione di Martina Rinaldi, David Sacerdoti)
  19. Rebecca la prima moglie, Daphne du Maurier (il Saggiatore, traduzione di Marina Morpurgo)
  20. Il ventre di Napoli, Matilde Serao (Rizzoli)
  21. Il talento di Mr. Ripley, Patricia Highsmith (La nave di Teseo, traduzione di Maria Grazia Prestini)
  22. Un brav’uomo è difficile da trovare, Flannery O’Connor (Minimum Fax, traduzione di Gaja Cenciarelli)
  23. La famiglia Aubrey, Rebecca West (Fazi, traduzione di Francesca Frigerio)
  24. La campana di vetro, Sylvia Plath (Mondadori, traduzione di Adriana Bottini, Anna Ravano)
  25. Il buio oltre la siepe, Harper Lee (Feltrinelli, traduzione di Vincenzo Mantovani)
  26. Abbiamo sempre vissuto nel castello, Shirley Jackson (Adelphi, traduzione di Monica Pareschi)
  27. Il taccuino d’oro, Doris Lessing (Feltrinelli, Marialivia Sereni)
  28. Il grande mare dei sargassi, Jean Rhys (Adelphi, traduzione di A. Matti)
  29. La saga di Gösta Berling, Selma Lagerlöf (Iperborea, traduzione di G. Pozzo)
  30. Canne al vento, Grazia Deledda (Garzanti)
  31. Kristin Lavransdatter, Sigrid Undset (Utopia, traduzione di Andrea Berardini)
  32. La buona terra, Pearl Buck (Mondadori, traduzione di Margherita Carbonaro)
  33. Amatissima, Toni Morrison (Sperling & Kupfer, traduzione di Giuseppe Natale, a cura di Franca Cavagnoli)
  34. Sillabe di fuoco, Gabriela Mistral (Bompiani, a cura di Matteo Lèfevre)
  35. Poesie, Nelly Sachs (Einaudi, a cura di Ida Porena)
  36. Nessuno al mio fianco, Nadine Gordimer (Feltrinelli, traduzione di M. Papi)
  37. Vista con granello di sabbia. Poesie (1957-1993), Wislawa Szymborska (Adelphi, a cura di P. Marchesani)
  38. Gli esclusi, Elfriede Jelinek (La nave di Teseo, traduzione di Nicoletta Giacon)
  39. L’altalena del respiro, Herta Müller (Feltrinelli, traduzione di Martina Carbonaro)
  40. La vita delle ragazze e delle donne, Alice Munro (Einaudi, traduzione di Susanna Basso)
  41. La guerra non ha un volto di donna, Svjatlana Aleksievič (Bompiani, traduzione di Sergio Rapetti, Paolo Maria Bonora)
  42. I vagabondi, Olga Tokarczuk (Bompiani, traduzione di barbara Delfino)
  43. L’iris selvatico, Louise Glück (il Saggiatore, traduzione di Massimo Macigalupo)
  44. Gli anni, Annie Ernaux (L’orma, traduzione di Lorenzo Flabbi)
  45. Il racconto dell’ancella, Margaret Atwood (Ponte alle Grazie, traduzione di Camillo Pennati)
  46. Io sempre, io sola, Ada Negri (Rizzoli)
  47. Dopo l’inverno, Maria Messina (Sellerio)
  48. Novelle scelte, Caterina Percoto (il Poligrafo)
  49. La saga di Harry Potter, J.K. Rowling
  50. Dio di illusioni, Donna Tartt (Rizzoli, traduzione di Idolina Landolfi)
  51. Il canto del silenzio, Maya Angelou (Sperling & Kupfer, traduzione di M. L Cantarelli)
  52. Il colore viola, Alice Walker (Sur,  traduzione di Andreina Lombardi Bom)
  53. Il dio delle piccole cose, Arundhati Roy (Guanda, traduzione di Chiara Gabutti)
  54. La donna che scriveva racconti, Lucia Berlin (Bollati Bonghieri, a cura di Stephen Emerson, traduzione di Federica Aceto)
  55. Una spola di filo blu, Anne Tyler (Guanda, traduzione di Laura Pignatti)
  56. Le età di Lulù, Almudena Grandes (Guanda, traduzione di Ilde Carmignani)
  57. La casa degli spiriti, Isabelle Allende (Feltrinelli, traduzione di Angelo Morino e Sonia Piloto di Castri)
  58. Americanah, Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi, traduzione di Andrea Sirotti)
  59. Rinascimento privato, Maria Bellonci (Mondadori)
  60. L’anno del pensiero magico, Joan Didion (il Saggiatore, traduzione di Vincenzo Mantovani)
  61. Denti bianchi, Zadie Smith (Mondadori, traduzione di Laura Grimaldi)
  62. L’altra verità. Diario di una diversa, Alda Merini (Rizzoli)
  63. Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar (Einaudi, traduzione di  Lidia Storoni Mazzolani)
  64. Lessico famigliare, Natalia Ginzburg (Einaudi)
  65. Loro. Epopea americana, Joyce Carol Oates (il Saggiatore, traduzione di Bruno Oddaro)
  66. Poesie, Saffo (Newton Compton, a cura di Ilaria Dagnini)
  67. Lasciami l’ultimo valzer, Zelda Fitzgerald (Bollati Boringhieri, traduzione di Flavia Abbinante)
  68. La figlia oscura, Elena Ferrante (e/o)
  69. Le inseparabili, Simone De Beauvoir (Ponte alle Grazie, traduzione di  Isabella Mattazzi)
  70. Stupore e tremori, Amélie Nothomb (Voland, a cura di Biancamaria Bruno)
  71. Poesie, Antonia Pozzi (Garzanti)
  72. Misteri del chiostro napoletano, Enrichetta Caracciolo (StreetLib)
  73. Malina, Ingeborg Bachmann (Adelphi, traduzione di Maria Grazia Manucci)
  74. La lunga vita di Marianna Ucrìa, Dacia Maraini (Rizzoli)
  75. Legami di sangue, Octavia Butler (Sur, traduzione di Veronica Raimo)
  76. Non ci sono solo le arance, Janette Winterson (Mondadori, traduzione di  Maria Ludovica Petta)
  77. Trilogia della città di K., Ágota Kristóf (Einaudi, traduzione di Armando Marchi, Virginia Ripa di Meana, Giovanni Bogliolo)
  78. Intervista con la storia di Oriana Fallaci (Rizzoli)
  79. Pattini d’argento, Mary Mapes Dodge (Gribaudo, traduzione di Gloria Pastorino)
  80. Maria Zef, Paola Drigo (Minimum Fax)
  81. La fattoria delle magre consolazioniStella Dorothea Gibbons (Astoria, traduzione di Bruna Mora)
  82. Avviso ai naviganti, Annie Proulx (Minimum Fax, traduzione di Edmonda Bruscella)
  83. L’interprete dei malanni, Jhumpa Lahiri (Guanda, traduzione di Claudia Maria Tarolo)
  84. Olive Kitteridge, Elizabeth Strout (Fazi, traduzione di Silvia Castoldi)
  85. L’attesa della verità, Simone Weil (Garzanti, a cura di Sabina Moser, traduzione di G. Maugeri)
  86. L’amante, Marguerite Duras (Feltrinelli, traduzione di Leonella Prato Caruso)
  87. Mary Barton, Elizabeth Gaskell (Elliot, traduzione di Fedora Day)
  88. March. Il padre delle piccole donne, Geraldine Brooks (BEAT, traduzione di Chiara Gabutti)
  89. La figlia dell’ottimista, Eudora Welty (Minimum Fax, traduzione di Simona Fefé)
  90. Invito a nozze, Carson McCullers (Einaudi, traduzione di Leo Longanesi, Gino Dallari)
  91. Pionieri, Willa Cather (Mattioli, traduzione di N. Manuppelli)
  92. Madre e figlio, Ivy Compton-Burnett (Einaudi, traduzione di A. Motti)
  93. Con gli occhi rivolti al cielo, Zora Neale Hurston (La Tartaruga, traduzione di Adriana Bottini)
  94. La grande fortuna, Olivia Manning (Fazi, traduzione di Velia Februari)
  95. La ninfa costante, Margaret Kennedy (Fazi, traduzione di Sabina Terziani)
  96. Una bella giornata, Mollie Panter-Downes (Elliot, traduzione di Lorenza Gambini)
  97. Paura di volare, Erica Jong (Bompiani, traduzione di Maris Caramella)
  98. Rigenerazione. La trilogia, Pat Barker (Einaudi, traduzione di Norman Gobetti)
  99. Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa (Feltrinelli, traduzione di Silvia Rota Sperti)
  100. Lettere e rime, Chiara Matraini (Firenze University Press, a cura di Cristina Acucella)
  101. La storia di Genji, Murasaki Shikibu (Einaudi, a cura di Maria Teresa Orsi)
  102. Nell’antro dell’alchimista, Angela Carter (Fazi, traduzione di Susanna Basso e Rossella Bernascone)
  103. A meno che, Carol Shields (Ponte alle Grazie, traduzione di P. Croci)
  104. L’arte della gioia, Goliarda Sapienza (Einaudi)
  105. Bonjour tristesse, Françoise Sagan (TEA, traduzione di Maria Laura Vanorio)
  106. Autobiografia di Alice B. Toklas, Gertrude Stein (Marsilio, a cura di Alessandra Sarchi)
  107. Una donna, Sibilla Aleramo (Feltrinelli)
  108. La saga di Diabolik, Angela e Luciana Giussani (Astorina)
  109. Il libro della follia, Anne Sexton (La Nave di Teseo, a cura di Rosaria Lo Russo)
  110. Poveri e semplici, Anna Maria Ortese (Vallecchi)
  111. Quaderno proibito, Alba de Céspedes (Mondadori)
  112. Ragazze di campagna, Edna O’Brien (Elliot, traduzione di Cosetta Cavallante)
  113. Medea, Christa Wolf (e/o, traduzione di Anita Raja)
  114. La porta, Magda Szabò (Einaudi, traduzione di Bruno Ventavoli)
  115. Acqua viva, Clarice Lispector (Adelphi, traduzione di Roberto Francavilla)
  116. Arlington Park, Rachel Cusk (Mondadori, traduzione di S. Pareschi)
  117. La mano sinistra del buio, Ursula K. Le Guin (Mondadori, traduzione di Chiara Reali)
  118. Pippi Calzelunghe, Astrid Lingren (Salani, traduzione di Annuska Palme Larussa Sanavio, Donatella Ziliotto)
  119. Persepolis, Marjane Satrapi (Rizzoli Lizard)
  120. L’eleganza del riccio di Muriel Barbery (e/o, traduzione di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli)
  121. Fun home. Una tragicommedia familiare, Alison Bedchel (Rizzoli, traduzione di M. Recchiuti)
  122. Anna dai capelli rossi, Lucy Maud Montgomery (Gallucci, traduzione di Angela Ricci, Elisa Bellotti)
  123. Antigua, vita mia, Marcela Serrano (Feltrinelli, traduzione di Simona Geroldi)
  124. Seni e uova, Mieko Kawakami (E/O, traduzione di Gianluca Coci)
  125. Il bacio di una morta, Carolina Invernizio (Einaudi)
  126. Accabadora, Michela Murgia (Einaudi)
  127. La saga dei Cazalet, Elizabeth Jane Howard (Fazi, traduzione di Manuela Francescon)
  128. Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno (Mondadori)
  129. La piccola Fadette, George Sand (Rusconi)
  130. Kitchen, Banana Yoshimoto (Feltrinelli, traduzione di Giorgio Amitrano)
  131. La ragazza del secolo scorso, Rossana Rossanda (Einaudi)
  132. Pomodori verdi fritti al caffé di Whistle Stop, Fannie Flagg (Rizzoli, traduzione di Olivia Crosio)
  133. Le parole tra noi leggere, Lalla Romano (Einaudi, a cura di Antonia Ria)
  134. Il tempo è un bastardo, Jennifer Egan (Mondadori, traduzione di Matteo Colombo)
  135. Possessione. Una storia romantica, Antonia Susan Byatt (Einaudi, a cura di Anna Nadotti e Fausto Galuzzi)
  136. Le quattro ragazze Wieselberger, Fausta Cialente (La Tartaruga)
  137. Così viviamo ora, Susan Sontag (La Tartaruga, traduzione di Paolo Dilonardo)
  138. La mia Africa, Karen Blixen (Feltrinelli, traduzione di Lucia Drudi Denby)
  139. Gilead, Marilynne Robinson (Einaudi, traduzione di Eva Kampmann)
  140. Tutti i racconti, Katherine Mansfield (Newton Compton, a cura di Maura Del Serra)
  141. Gigi, Colette (Adelphi, traduzione di Anna Bassan Levi)
  142. Passaggio in ombra, Mariateresa Di Lascia (Feltrinelli)
  143. I padri lontani, Marina Jarre (Bompiani, a cura di Marta Barone)
  144. Mary, Mary Wollstonecraft (Elliot, traduzione di Giulia Arborio Mella)
  145. Non ti muovere, Margaret Mazzantini (Mondadori)
  146. Autobiografia di mia madre, Jamaica Kincaid (Adelphi, traduzione di David Mezzacapa)
  147. Vita, Melania Mazzucco (Einaudi)
  148. Diario 1941-1943, Etty Hillesum (Adelphi, traduzione di C. Passanti)
  149. Una testa tagliata, Iris Murdoch (Il Saggiatore, a cura di C. Tizian, traduzione di G. Guerzoni)
  150. Il mercato dei folletti, Christina G. Rossetti (SE, a cura di Marta Fabiani)

Per chi volesse saperne di più sul rapporto tra donne e scrittura, sia nel mondo contemporaneo che in quello passato, ecco alcuni interventi d’autore per approfondire questo tema:

Ecco un breve approfondimento dedicato ad alcuni dei titoli sopra citati:

Classici scritti da donne

Tra i romanzi scritti da donne ce ne sono alcuni il cui valore è stato riconosciuto prima di altri, diventando parte integrante del canone letterario occidentale. Tra questi c’è sicuramente Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, un romanzo che è molte cose insieme: un’attenta analisi e critica sociale dell’Inghilterra ottocentesca, un dramma e una commedia, una storia di crescita personale e una storia d’amore, capace di farsi amare contemporaneamente da lettrici e lettori così come dagli accademici.

copertina del libro scritto da una donna orgoglio e pregiudizio

Un caso particolare poi è quello che riguarda le sorelle Brontë, Charlotte, Emily e Anne: tutte e tre pubblicarono romanzi sotto pseudonimo, alcuni dei quali vengono considerati tra i migliori romanzi della letteratura inglese. Tra questi troviamo in particolare Jane Eyre e Cime tempestose: nel primo una giovane ragazza affronta le avversità a cui la vita la sottopone con le proprie forze, scegliendo la via dell’indipendenza in un percorso che la porta ad attraversare drammi, misteri e una tormentata storia d’amore. Nel secondo, invece troviamo personaggi separati da invidia, aspettative sociali e pregiudizi, che per questo scelgono di farsi guidare dalla potenza dei loro sentimenti, anche quando si tratta di vendetta, rabbia o risentimento.

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Premi Nobel in letteratura

Nonostante la presenza di scrittrici sia tra i candidati sia tra i vincitori dei premi letterari a livello globale non sia ancora considerata del tutto scevra da pregiudizi, sono molte le scrittrici a cui è stato riconosciuto un valore letterario anche dai più importanti premi in questo ambito, come il Nobel per la letteratura.

Tra le scrittrici a cui è stato conferito c’è la scrittrice italiana Grazia Deledda, che nel 1926 ha ricevuto il Nobel “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”.

canne al vento, copertina del libro scritto da una donna, grazia deledda

Uno dei romanzi più celebri di Deledda è Canne al vento, in cui sono narrate le vicende che interessano una nobile famiglia sarda ormai in rovina. Le tre donne che la compongono, Ruth, Ester e Noemi, insieme al fedele servitore Efix, si trovano a dover affrontare i problemi economici che peggiorano con l’arrivo del nipote Giacinto. In questo romanzo emergono al ruolo di protagoniste le fragilità umane dei personaggi, insieme a una campagna sarda contraddistinta dall’attaccamento al passato e alle tradizioni.

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amatissima di toni morrison, romanzo scritto da una donna vincitrico del nobel

Tra le scrittrici ad aver ottenuto il Nobel per la letteratura c’è anche Toni Morrison, “che in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense”. In Amatissima, romanzo che le è valso anche il Premio Pulitzer per la narrativa, scopriamo le sofferenze di Sethe, che pur essendo sfuggita alla schiavitù, non può lasciarsi alla spalle il dolore e le tragedie vissute nel passato.

Vincitrici del Premio Strega

La prima vincitrice del Premio Strega è stata Elsa Morante nel 1957 con il romanzo L’isola di Arturo. Ma l’opera forse più audace di Morante è La Storia, in cui la vita travagliata di una famiglia romana si scontra con gli eventi che stravolgono la vita dei civili durante gli anni della seconda guerra mondiale.

copertina di la storia di elsa morante libro scritto da una donna

Anche Natalia Ginzburg, una delle scrittrici italiane più celebri in Italia e all’estero, ha vinto il premio Strega nel 1963 con Lessico Famigliare, romanzo (dai tratti autobiografici) che racconta la vicende della famiglia Levi tra gli anni ’30 e ’50 del 1900. I componenti della famiglia vengono raccontati nella loro unicità, sia personale che espressiva: come si intuisce dal titolo infatti il lessico della famiglia diventa parte integrante del romanzo.

copertina del libro scritto da natalia ginzburg lessico famigliare

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Poesie scritte da donne

tra le poesie scritte da donne ci sono quelle dell'autrice greca saffo

Non si può parlare di liriche provenienti da una penna femminile senza citare l’opera di Saffo, poeta greca che trasmise nelle sue parole la dolcezza dei sentimenti provata nei confronti delle ragazze che si istruivano in danza, musica e poesia al tiaso dedicato al culto di Afrodite. Le poesie di Saffo (di cui sono rimasti pochi frammenti, se paragonati alla totalità della sua produzione) sono apprezzate ancora oggi per lo stile raffinato ed elegante, e sono considerate tra le più significative della sua epoca.

copertina del libro poesie scritto da emily dickinson

E se Saffo traeva ispirazione dalle donne che la circondavano, le poesie Emily Dickinson, scrittrice americana simbolo dell”800, sono segnate dalla scelta dell’autrice di vivere gran parte della sua vita in solitudine. Nella sua produzione, caraterizzata da influenze anche molto distanti tra loro e simbolo dell’eccletismo delle sue letture, emerge infatti la scelta di trovare la bellezza nel piccolo e nel quotidiano, che diventa specchio dei grandi temi esistenziali della vita umana.

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