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La rivincita dello Young Adult (anche grazie a TikTok)

young adult

Adolescenti, prime esperienze, amori tra i banchi di scuola e non solo: i romanzi Young Adult sono rivolti, indicativamente, ai giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Sebbene sia sempre stato considerato un genere estremamente legato al proprio pubblico di riferimento – a differenza della letteratura per l’infanzia, i cui titoli sono apprezzati da lettrici e lettori di ogni età – di recente lo YA sta vivendo una stagione di grande popolarità.

In Italia il merito è anche del successo di Fabbricante di lacrime di Erin Doom, ormai da mesi in cima alle classifiche. Ma sarebbe sbagliato ridurre tutto a questo singolo caso: è da tempo che, prima con le serie tv e adesso con i libri, si assiste a un maggior interesse nei confronti delle narrazioni che vedono protagonisti gli adolescenti.

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I teen drama non sono più prodotti rivolti soltanto a un pubblico di giovani spettatori, ma coinvolgono sempre più anche gli adulti. Forse perché l’età della giovinezza si è allungata, e le questioni che prima sembravano riguardare solo gli adolescenti adesso interessano anche a chi ha passato i vent’anni da un po’. O forse perché, abbattendo il pregiudizio di genere, si è cominciato a dare più rilevanza e attenzione a contenuti che prima erano classificati soltanto come “roba per ragazzi”, capendo che in realtà si tratta di storie universali, capaci di parlare a qualsiasi età.

Proprio per scoprire di più su questo genere – di cui fanno parte casi editoriali come, ad esempio, Twilight, After, Hunger Games, Divergent, 13 reason why – in questo approfondimento proviamo a metterne a fuoco le principali caratteristiche, citando alcuni titoli più famosi e scoprendo come, grazie a TikTok, stia diventando sempre più apprezzato.

Un genere che contamina generi

Young Adult romance, distopici, ma anche fantasy, fantascientifici e molto altro. Si può dire che lo YA sia un genere contaminato da altri generi e che la sua caratteristica principale sia fondamentalmente una: i personaggi sono adolescenti, esattamente come il pubblico a cui questi testi si riferiscono (anche se non è necessariamente detto che tutti i libri che vedono al centro giovani protagonisti siano da considerare YA, altrimenti tutti i romanzi di formazione rientrerebbero nel genere…).

Solitamente le storie sono ambientate durante gli anni del liceo e sono legate all’esperienze di vita dell’adolescenza: i primi amori, le cotte non ricambiate, le amicizie, i conflitti con la famiglia, ma anche il sesso, la droga, l’alcol, la voglia di scappare, di emanciparsi e di trovare la propria identità. Infatti, perfino negli scenari meno realistici, sono questi i nodi tematici più importanti della narrazione: che si tratti di un’apocalisse zombie, o di un viaggio nello spazio, che ci si trovi di fronte a mondi devastati dalla miseria o a realtà con creature sovrannaturali, nello YA massimo risalto hanno le questioni emotive relative alla giovane età.

Marta Treves (all’epoca editor Mondadori della narrativa Young Adult e di quella straniera) cercò di dare una definizione del genere in un’intervista del 2015 apparsa sul blog Sul Romanzo, in cui spiegava che nelle narrazioni YA “il protagonista si trova di fronte ai grandi temi della vita, con quell’occhio più fresco, più libero da pregiudizi rispetto all’adulto. Le grandi tematiche che riempiono queste pagine sono la morte, l’amore, il suicidio, tutti gli aspetti importanti della vita che, però, in questo caso, vengono affrontati per la prima volta. Sappiamo che l’adolescenza è il momento dei quesiti fondamentali, delle grandi passioni”.

Si potrebbe essere ancora più specifici e aggiungere che nello YA non è soltanto esplorata l’età adolescenziale, ma in particolare viene messo in scena il passaggio dall’adolescenza all’età adulta: in queste storie i giovani protagonisti si trovano a fare i conti con la dura realtà e ne escono inevitabilmente trasformati: meno ingenui, più maturi.

La rielaborazione del mito

Tra gli YA, di particolare successo negli ultimi anni è anche il riadattamento dei classici in chiave moderna, dalle fiabe più celebri (come nel caso de Il silenzio dell’acqua di Louise O’Neill, in cui assistiamo a una riscrittura spietata de La Sirenetta di Andersen) alle grandi opere dell’antichità.

Attorno a questi ultimi si è sviluppata una vera e propria tendenza: a partire da Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo di Rick Riordan, fino ad arrivare ai casi bestseller de La canzone di Achille e Circe di Madeline Miller, senza dimenticare numerosi altri titoli, tra cui La canzone di Orfeo di David Almond, Il segreto di Medusa di Hannah Lynn e, in Italia, i romanzi di Marilù Oliva (L’Eneide di Didone e L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre).

L’amore, il sesso, le coccole e… vietato dire “no drama”

Cerchiamo dunque di andare a identificare alcuni degli ingredienti tipici di questo genere.

Farfalle nello stomaco, palmi sudati, batticuore, crush, rifiuti e prime volte. Di solito, negli Young Adult, non mancano mai ingredienti che diano alla storia un sapore dolce (Romance) e piccante (Spicy), ma anche fortemente melodrammatico.

Che si parli dell’incontro con la storica cotta del liceo, o dell’inaspettata fiamma con “l’ultima persona che avrei mai immaginato” (Enemies to Lovers), l’imperativo che conta è solo uno: le emozioni devono essere forti, brucianti e assolute. Anche se a volte possono metterci tutto il libro per prendere fuoco (Slow Burn).

Nessun “non farne un dramma” è ammesso, perché l’aspetto più coinvolgente di queste narrazioni, spesso, si rivela essere l’intensità con cui sono scritte. Del resto non c’è da stupirsi, se si pensa che il target di riferimento è composto principalmente da adolescenti (ma non solo), che effettivamente si trovano ad affrontare il periodo della vita più scombussolante di tutti.

Quando si parla di emozioni forti, non si esagera. Anzi, più forti sono, e meglio è. L’ideale in pratica è che portino a un sentito e fragoroso pianto. Sembra facile, ma trovare libri coinvolgenti, in grado di toccare le corde più intime fino a portare alla commozione, non è così scontato. Per questo su BookTok è diventato popolare parlare di libri per piangere, fenomeno di cui parecchio si è discusso e che ha fatto salire in classifica molti dei romanzi che abbiamo citato in questo articolo.

Ma non solo…

Oltre agli aspetti più sentimentali della vita adolescenziale, però, sono tanti e delicati i temi che vengono affrontati nei libri Young Adult, che per questo si rivela un genere in grado di sperimentare con molta più libertà rispetto ad altri (sia da un punto di vista di contenuti, sia di stile).

Dai disturbi alimentari alle crisi depressive, dalla solitudine al bullismo, passando per la non accettazione di sé, il rapporto con il corpo e con la propria sessualità. E ancora: l’ansia di crescere, di capire il proprio posto nel mondo, di prendere le prime decisioni importanti, di assumersi le proprie responsabilità.

Il suicidio (Tredici di Jay Asher e Come uccidono le brave ragazze di Holly Jackson), lo stupro (Te la sei cercata di Louise O’Neill), la violenza domestica, la malattia (Colpa delle stelle di John Green), i problemi psichici (Tartarughe all’infinito di John Green), l’emarginazione (Noi siamo infinito di Stephen Chbosky) fanno spesso parte di questi racconti.

E se a volte il rischio è quello di banalizzare o minimizzare un tema, dall’altra parte il grande valore aggiunto di queste narrazioni è la capacità di intercettare i bisogni più profondi degli adolescenti, mettendo in scena conflitti e situazioni che i più giovani hanno voglia di comprendere attraverso la lettura.

Inclusività

Non è raro inoltre che i romanzi Young Adult presentino protagonisti e personaggi queer: pensiamo a Tuo, Simon di Becky Albertalli, L’ultima notte della nostra vita di Adam Silvera per non parlare della serie Heartstopper scritta e ideata da Alice Oseman, solo per citarne alcuni.

Iniziano inoltre ad avere finalmente spazio e visibilità anche storie con personaggi non bianchi (pensiamo per esempio a The Skin I’m In. Il colore della mia pelle di Sharon G. Flake o, in Italia, Sotto lo stesso sole di Anna Osei) e con disabilità o con corpi non conformi (Wonder di Raquel Jaramillo Palacio).

Anche in questo senso la libertà di raccontare figure e situazioni fluide ha un ruolo non indifferente nel determinare il successo di questi libri, conferendo alle storie un carattere inclusivo che suscita ancora più interesse da parte dei lettori e delle lettrici. In particolare quelli della generazione Z.

Ne parla approfonditamente in questo articolo la scrittrice Roberta Marasco, che per l’occasione ha raccolto alcuni titoli italiani che vedono al centro amori omosessuali. L’autrice spiega infatti che: “la letteratura per ragazzi ha la responsabilità e il privilegio di tracciare orizzonti per i lettori, di portare il loro sguardo nel futuro, di disegnare il mondo che li aspetta e aprirvi traiettorie immaginarie. In quel futuro dev’esserci spazio per il loro coraggio, non per le nostre paure“.

Libri fatti per essere divorati

Da un punto di vista stilistico, la narrativa Young Adult presenta una prosa semplice e scorrevole, nonché un linguaggio chiaro e accessibile. Allo stesso tempo, nonostante i colpi di scena, anche la struttura delle trame risulta in un certo senso prevedibile, fattore che permette una lettura rapida e immersiva.

Non capita di rado che questi libri vengano divorati in una notte, o poco più: ne è una testimonianza evidente il modo in cui i giovani lettori e le giovani lettrici ne parlano su TikTok, social che sta contribuendo non poco al rilancio dei titoli YA.

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Oltre a organizzare live collettive e a mostrare le proprie reaction di lettura, nei loro video gli utenti elencano tutti i libri letti in un mese, arrivando a numeri davvero notevoli. Senza citare i singoli casi, si può comunque dire che la quantità di libri che si dice di aver letto (e che comunque si stringe tra le mani) è piuttosto alta, sintomo di una grande fame di storie che, però, per essere consumate in modo così vorace, devono essere necessariamente facilmente digeribili.

BookTok e la rivoluzione degli YA

A eccezione di casi editoriali che richiamano l’attenzione dei media tradizionali, gli Young Adult sono libri che di solito non ottengono molte attenzioni dalla stampa. Eppure, di recente, sono riusciti a ritagliarsi il proprio spazio su TikTok, che proprio per questo in molti considerano “l’ultimo posto salutare del web“, in quanto soggetto unicamente ai gusti dei giovani lettori e delle lettrici.

Sul social gli utenti si sentono a proprio agio a piangere tutte le loro lacrime su un libro commovente, o a simulare mancamenti di fronte a una storia romantica e melensa.

L’iperbole e l’esagerazione non sembrano essere viste di cattivo occhio, tutt’altro: sono sinonimo di spontaneità, genuinità e trasporto, lontane dal mood patinato e dall’estetica perfetta di Instagram.

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Non si può quindi svincolare il fenomeno dell’ascesa del genere Young Adult all’esplosione di TikTok, che sta indubbiamente avendo un notevole impatto anche sul settore dell’editoria libraria, come abbiamo approfonditamente scritto in questo articolo.

Su Mahsabel, Shannon DeVito, director e category management di Barnes & Noble, ha spiegato che, sebbene sia noto quanto i social e i bookinfluencer abbiano da tempo condizionato il mercato editoriale, ci sono differenze marcate con BookTok, che ha avuto un’influenza molto più importante sulle vendite: “BookTube tendeva a promuovere successi lampanti, solitamente legati a una specifica personalità di YouTube. BookTok, invece, ha avuto un ampio effetto su centinaia di titoli e queste vendite si mantengono per un periodo di tempo molto lungo“.

Inoltre, rispetto agli altri social, BookTok ha delle peculiarità stilistiche che lo rendono molto più rapido e giocoso – e quindi tende a far diventare i contenuti virali più facilmente.

Dopo essere “esplosi” su BookTok, in Italia sono arrivati in cima alle classifiche libri come i già citati La canzone d’Achille di Madeline Miller, L’ultima notte della nostra vita di Adam Silvera, Ancora una volta con te di Dustin Taho, oltre naturalmente ad altri titoli non appartenenti al genere ma comunque molto amati come It ends with us di Colleen HooverLa mascella di Caino, per non parlare di libri vecchi che, grazie al social, hanno goduto di un rinnovato successo come Una vita come tante di Hanya Yanagihara, Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons e Dio di illusioni di Donna Tartt.

Tra i nomi italiani, impossibile non nominare di nuovo Erin Doom con Fabbricante di lacrime e Nel modo in cui cade la neve, e anche Come anima mai di Rossana Soldano (entrambi provenienti dal mondo dell’autopubblicazione).

Come detto, non tutti, tra questi, sono Young Adult, ma sicuramente lo spazio dedicato a questo genere di libri è notevole, tanto che su TikTok, l’hashtag #YoungAdult conta oltre 300milioni di visualizzazioni, senza considerare poi tutte le altre categorie: #YoungAdultRomance, #YoungAdultFiction, #YoungAdultNovel e molti altri.

Un social fuori dal “canone”

Abbiamo già accennato alle autopubblicazioni. Su questo fronte non possiamo certo dire che si tratti di una novità: da tempo piattaforme come Wattpad hanno visto un proliferare di opere Romance e Young Adult (scritte tra l’altro spesso proprio da giovanissimi e giovanissime). Tra queste, le fanfiction hanno inoltre sempre avuto un ruolo non marginale, e ancora oggi non passano di moda.

In queste arene sono nati casi di YA celebri come la serie After di Anna Todd (che si sviluppò appunto come una fanfiction dedicata agli One Direction) e, da noi, My dilemma is you e Starlight di Cristina Chiperi.

Per parlare di casi più recenti invece citiamo Better. Collisione di Carrie Leighton e Dangerously mine. Pericolosamente mio di A. J. Foster (in entrambi i casi si tratta di pseudonimi dietro i quali si nascondono due autrici italiane), ora in libreria per Magazzini Salani.

Anche in questo caso, TikTok si rivela una piattaforma fuori dal coro, perché spesso, tra i libri mostrati dagli utenti in video, spuntano diversi testi autopubblicati. Perfettamente rilegati e stampati, apparentemente sembrerebbero libri pubblicati da case editrici, mentre in realtà sono gli autori e le autrici (a volte supportati da agenzie specializzate) che si occupano di impaginarli, scegliere la copertina, farli stampare e, eventualmente, spedirli a lettori interessati.

Fa parte del BookTok anche questo insieme di persone che legge e scrive “fuori dal canone” (cioè dai circuiti editoriali tradizionali). Oltre ad apparire nelle liste dei libri da leggere, i selfpublisher danno spesso consigli di scrittura e dritte su come curare i propri manoscritti, cercando anche di intercettare nuovi lettori proprio attraverso il social (basta digitare l’hashtag #AuthorTok per farsene un’idea).

Niente di tremendamente nuovo, è vero: la foltissima foresta degli autopubblicati è sempre esistita, ma è l’approccio a questi testi a essere diverso. Lontano da pregiudizi e snobismi, è un altro elemento che, almeno in questa fase, contribuisce a rendere TikTok una piattaforma portatrice di nuove dinamiche, all’insegna della spontaneità e della sincerità, e a cui le case editrici non possono non guardare con grande attenzione.

 

L’INCONTRO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO SABATO 21 MAGGIO

All’ascesa di #Booktok, e più in generale a cosa (e come) leggono le nuove generazioni, è dedicato l’incontro, organizzato da ilLibraio.it, in programma sabato 21 maggio, alle 15.45, al Salone Internazionale del Libro di T0rino.
Partendo dal successo dei “libri per piangere”, nel corso dell’appuntamento del 21 maggio, ospitato dall’Arena Bookstock, attraverso diverse voci, si rifletterà su come i giovani e i giovanissimi si approcciano alle storie scritte, e su come parlano delle loro letture sui social media. Per capire come, anche grazie a TikTok, alcuni libri diventino dei bestseller, spesso sorprendentemente, e a volte molto tempo dopo l’uscita.
A Torino non si parlerà solo di #BookTok, ma anche di Instagram, YouTube, Twitch, senza dimenticare spazi come Wattpad, che diventano arene dove condividere i propri gusti e le proprie abitudini, facendo emergere un quadro (che a volte può apparire oggettivamente imprevedibile) di quello che va per la maggiore tra gli adolescenti: romanzi young (e new) adult, fantasy, ma anche classici.
Un panel (parte del progetto “Educare alla lettura” del Centro per il Libro e la Lettura, che si pone l’obiettivo di promuovere percorsi formativi che consentano agli insegnanti di ogni ordine scolastico di approfondire competenze e conoscenze nell’ambito della letteratura giovanile e della formazione di giovani lettori) pensato per lettrici e lettori di ogni età, ma anche per i professionisti del settore editoriale, gli insegnanti e i bibliotecari, che desiderano comprendere come far arrivare i libri al pubblico delle nuove generazioni, il più difficile da raggiungere.
L’incontro vede la partecipazione di Megi Bulla – @labibliotecadidaphne, Marco Figini (responsabile editoriale di Magazzini Salani), Enrico Galiano (scrittore, insegnante e assiduo collaboratore del nostro sito), Maura Gancitano (autrice e co-fondatrice del progetto Tlon), e Valentina Ghetti – @book.addicted (anche insegnante, oltre che attivissima su TikTok). A moderare il panel, Jolanda Di Virgilio (redattrice ilLibraio.it e autrice) e Antonio Prudenzano (responsabile editoriale ilLibraio.it).

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