Stando alle indiscrezioni raccolte da ilLibraio.it, quest’anno, intorno al Premio Strega, giunto alla 78esima edizione, aleggiano ancora parecchie incertezze. Ecco, in ogni caso, gli ultimi retroscena sui libri che potrebbero essere protagonisti…

Quanto appaiono lontani i tempi in cui il libro che avrebbe vinto il premio Strega si prevedeva (con scarse possibilità di errore) con quasi due anni di anticipo…

Il tempo passa e le regole cambiano, con un impatto (che da un lato ha aspetti positivi, dall’altro meno, vedi il sempre più lungo elenco di titoli che a ogni edizione vengono proposti dai giurati tanto che, forse, è diventato più interessante cercare chi resta fuori dal listone…) che è impossibile non notare.

Altro che favoriti per la vittoria di cui tra gli addetti ai livori si vocifera con larghissimo anticipo, ormai è complicato fare previsioni anche a poche settimane dal via della competizione.

Di conseguenza nessuno o quasi si sbilancia più, e non per reticenza o per non svelare la carte, ma perché spesso le stesse case editrici, “più che avere un piano preciso, sono più che altro pronte a cavalcare l’onda che potrebbe arrivare”. Inutile girarci attorno: “Dal punto di vista della prevedibilità è diventato tutto più nebuloso”, come ha ammesso una delle numerose personalità del mondo dell’editoria che abbiamo interpellato per preparare questo articolo, e che conosce bene le dinamiche del premio più ambito.

Le regole man mano introdotte dalla Fondazione Bellonci hanno avuto l’oggettivo merito di rendere (quasi) imprevedibile la corsa al premio, e di tenere le porte aperte alle sorprese, vedi, per fare un esempio non a caso, la vittoria lo scorso anno di un piccolo editore come Elliot, con Come d’aria di Ada D’Adamo, autrice venuta a mancare, a soli 55 anni, lo scorso 1 aprile.

Nonostante tutte le incertezze, anche in questo gennaio abbiamo provato ad anticipare quali scrittrici e quali scrittori potrebbero giocarsi il premio Strega 2024, giunto alle 78esima edizione.

Stando alle indiscrezioni che abbiamo raccolto, mai come questa volta in diversi casi le case editrici e gli autori stessi sono ancora in attesa di decidere se provare o meno a mettersi in gioco (ovviamente un ruolo decisivo lo giocano gli Amici della domenica, a cui spetta il compito di proporre i titoli considerati meritevoli, in attesa che il comitato direttivo del premio scelga i “12” libri che si giocheranno prima l’ingresso in “cinquina”, e poi, eventualmente, il trionfo finale…).

Silvia Avallone sarà in corsa con Cuore nero, in uscita per Rizzoli? È la domanda che in tanti si stanno ponendo. Sì perché, in caso di partecipazione (al momento in dubbio), sarebbe uno dei nomi favoriti per la vittoria. Per Avallone si tratterebbe di un ritorno al Ninfeo: con l’esordio-bestseller Acciaio (Rizzoli), infatti, nel 2010 arrivò seconda dietro ad Antonio Pennacchi. Staremo a vedere.

A proposito di autrici di punta che potrebbero giocarsi la vittoria, Einaudi potrebbe rispondere con Donatella Di Pietrantonio: l’autrice de L’Arminuta, amato longseller con cui vinse la 55esima edizione del Premio Campiello, a fine 2023 ha pubblicato il romanzo L’età fragile. Anche nel caso di Di Pietrantonio (che nel 2021 giunse seconda al Ninfeo dietro a Emanuele Trevi) al momento è necessario usare il condizionale, perché una decisione non è stata ancora presa.

Anche perché, come al solito, in casa Einaudi circolano più nomi: a partire da Antonella Lattanzi, autrice dell’intimo Cose che non si raccontano; ma potrebbero essere proposti inoltre L’ombra del vulcano di Marco Rossari, Gli innamorati di Peppe Fiore e Il sentimento del mare di Evelina Santangelo. Sempre restando a Einaudi, potrebbe inoltre essere presentato Spilli, il romanzo d’esordio di Greta Olivo.

Difficile al momento prevedere quali scelte farà la Mondadori, la prima casa editrice italiana, un tempo habitué al primo posto e che non vince lo Strega dal lontano 2012 (con Inseparabili – il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno). Non trovano conferme, al momento, le voci legate alla presenza in gara di Oro puro di Fabio Genovesi (Mondadori), di Era un bravo ragazzo di Simonetta Agnello Hornby (Mondadori) e di Roberto Cotroneo, autore di La cerimonia dell’addio, e non è escluso che a Segrate si preferisca lasciare ad altri marchi (del gruppo) la sfida.

Dopo il secondo posto del 2023 con Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, non è escluso neppure che quest’anno si tenga fuori dalla competizione la stessa Feltrinelli. In caso contrario, le opzioni potrebbero essere Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani o Valeria Parrella con la raccolta di racconti Piccoli miracoli e altri tradimenti.

Tra le possibilità, quella di un ritorno allo Strega, dieci anni dopo, per Francesco Pecoraro, che con Ponte alle Grazie ha pubblicato l’apprezzato Solo vera è l’estate. Lo scrittore romano è già stato finalista allo Strega con La vita in tempo di pace (nel 2014 giunse terzo) e al Campiello con Lo stradone.

Venendo alla Nave di Teseo, si vocifera di una partecipazione per Dario Voltolini, in arrivo in libreria con Invernale: l’autore torinese, classe ’59, torna con un’opera intima, dedicata al padre.

In casa Marsilio le possibilità potrebbero essere più d’una, a partire da Laura Pugno, poetessa e scrittrice che ha appena pubblicato Noi senza mondo (“non un memoir, e non una ricostruzione autobiografica, ma un’avventura che, dopo aver mosso lo spirito, muove pure il corpo”); altra opzione, stando a quanto appreso, quella di una candidatura per Il pozzo vale più del tempo, il nuovo libro di Ginevra Lamberti, in uscita a metà febbraio.

C’è poi una terza ipotesi, suggestiva: e se prendesse parte alla sfida lo scrittore Antonio Franchini, che è però anche il direttore editoriale di Giunti, oltre che uno degli editor più stimati e “vincenti” nella storia recente dello Strega? A fine febbraio è in uscita Il fuoco che ti porti dentro, in cui Franchini racconta la vita e la morte di Angela, “una donna dal carattere impossibile”, che “incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia”, nessuno escluso, “il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore…”. Questa donna era la madre dell’autore. Va detto che Franchini, molto apprezzato anche come scrittore, ha sempre evitato di partecipare a premi letterari, e molto difficilmente cambierà idea finché il suo mestiere principale resterà quello di editore.

Del resto, la Bompiani ha almeno quattro nomi che potrebbero essere proposti: a partire da La ragazza eterna di Andrea Piva, romanzo presentato come “un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi”. Nella trama trova spazio la psichedelia, “che la comunità scientifica sta riscoprendo nelle sue potenzialità di cura della depressione”.

Restando a Bompiani, tra i nomi che si fanno ci sono quelli di Davide Orecchio, in libreria con Lettere a una fanciulla che non risponde e, soprattutto, di Lidia Ravera, in uscita con Un giorno tutto questo sarà tuo: al centro della trama, un padre più che maturo, seduttore e seducente, che fa un passo falso; un figlio adolescente pronto a giudicarlo e condannarlo; uno scandalo propagato via social, e “una piccola folla di mogli, ex mogli, amanti, figlie di tutte le età”…

Del quarto nome possibile parleremo tra poco.

Veniamo a Neri Pozza, che potrebbe avere più libri nella lista delle opere proposte dagli Amici della domenica. Circolano infatti ben cinque opzioni: Ultima estate a Roccamare di Alberto Riva, La ballata delle anime inutili di Tommaso Avati, L’imperatore delle nuvole di Pierpaolo Vettori, Marguerite è stata qui di Eugenio Murrali e Le invisibili di Elena Rausa.

Potrebbe inoltre essere presentato il nuovo libro di Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai, uscito da poco per SEM nella nuova collana true crime Italian Tabloid (che guarda anche ai podcast, al cinema e alle serie tv).

A proposito di true crime d’autore, nella lista dei libri proposti potrebbe esserci Giuseppe Genna, che per Bompiani ha pubblicato Yara. Il true crime.

Cambiamo decisamente genere: Laura Buffoni, romana, dottore di ricerca in cinema e arti, critica e autrice di saggi e pubblicazioni sulla settima arte, dal 2005 collabora con la casa di produzione Fandango, dove si occupa di sviluppo e produzione di film e progetti televisivi. Debutterà a febbraio per HarperCollins Italia con Un giorno ti dirò tutto, una “storia di formazione, di fallimento e di riscatto”, che potrebbe essere presentato al premio Strega 2024.

Ancora a proposito di debutti nella narrativa, Giulio Perrone editore potrebbe partecipare con Prima che chiudiate gli occhi, romanzo d’esordio della 27enne Morena Pedriali Errani: nata e cresciuta a Ferrara, l’autrice viene da una famiglia sinta e circense, ed è a sua volta un’artista circense, oltre che un’attivista per le minoranze romanì (qui la sua riflessione scritta per ilLibraio.it, dal titolo Da 600 anni in Italia, rom e sinti non sono riconosciuti minoranza etnica).

Potrebbe tornare allo Strega Davide Grittani, che per Alter Ego edizioni firma Il gregge, commedia satirica che “racconta tic, paranoie e aberrazioni delle campagne elettorali, ieri nostalgici corpo a corpo basati perlopiù sul trasformismo e oggi ricatti sociali ispirati dalla precarietà dei nostri tempi”.

La salentina Manni punterebbe su Un invincibile inverno di Nicoletta Bianconi, che ambienta nella sua Bologna “la storia di un amore mancato, di una donna che passa le giornate accovacciata in poltrona, tesa come una corda fra i ricordi, i sogni da raccontare alla psicanalista e la forza apparente che le dà il digiuno”.

Ci potrebbe essere spazio anche per l’autore veneto Francesco Maino, che dopo Cartongesso (il suo esordio del 2014 per Einaudi, che l’anno prima si era aggiudicato il Premio Calvino) è tornato in libreria con I morticani (Italo Svevo Edizioni).

L’unica certezza è che l’elenco delle opere che saranno proposte dagli Amici alla domenica è destinato ad allungarsi e non di poco (chissà se supererà quota 80, raggiunta lo scorso anno).

Per chiudere senza condizionali, ricordiamo che possono concorrere allo Strega 2024 libri di narrativa pubblicati entro il 29 febbraio. Giovedì 4 luglio, a Roma, la finale. A meno di sei mesi dall’appuntamento, di vincitrici o vincitori annunciati non v’è traccia. Forse.

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