Non l’ennesima lista dei “migliori libri dell’anno”, ma una selezione di libri del 2023 consigliati, che abbiamo scelto tra i romanzi, i saggi, le raccolte di poesie e i fumetti che ci hanno colpito. Non un altro elenco di titoli “imperdibili”, piuttosto un percorso di lettura sentimentale…

Nelle settimane finali dell’anno capita continuamente di imbattersi nelle consuete liste (più o meno autorevoli, più o meno condivisibili) dei “migliori libri” da leggere e da regalare tra le tantissime pubblicazioni dei precedenti dodici mesi.

Come sapete già dagli anni scorsi, per noi del sito ilLibraio.it sarebbe impensabile procedere con una selezione del genere, visto che ogni settimana recensiamo, consigliamo e cerchiamo di mettere in connessione decine di libri (non solo novità) e che, per oggettivi limiti di tempo e spazio, non riusciamo ad approfondire tutte le uscite che vorremmo. Come si fa, del resto, a decretare i 10, 20 o 30 “libri dall’anno”, non potendo certo approfondire tutta la produzione italiana e internazionale? Chissà quanti titoli meritevoli finirebbero scartati…

Anche stavolta, quindi, mettiamo sin dall’inizio le mani avanti: quella che state per scorrere non è la lista deimigliori libri dell’anno” secondo noi, si tratta piuttosto di un elenco sentimentale, una raccolta di testi che, nel corso del 2023, ci sono rimasti nel cuore. Alcuni tra quelli che ci hanno colpito di più, che ci hanno emozionato o che, in un modo o nell’altro, ci hanno restituito un’immagine di noi stessi.

Ecco dunque la lista dei libri del 2023 consigliati dalla nostra redazione: come negli scorsi anni (qui ad esempio l’articolo del 2022, e qui quello relativo al 2021), ciascuna collaboratrice e ciascun collaboratore del sito ha potuto scegliere uno dei titoli letti tra gennaio e dicembre, raccontando brevemente perché l’ha voluto selezionare tra i tanti che ha apprezzato. Ovviamente sarebbe stato più semplice dare la possibilità di individuarne dieci a testa ma, in fondo, si tratta di un gioco, di un suggerimento del tutto personale, dettato dai propri gusti, dalle proprie inclinazioni e dal proprio vissuto.

Fatta questa premessa, nella selezione di libri del 2023 consigliati di seguito troverete – non in ordine di importanza – titoli di tutti i generi, opere che hanno avuto grande rilievo sui media e sui social e anche altre che (per ora) hanno goduto di minore visibilità.

E se poi, scorrendo le nostre proposte, avrete voglia di farci sapere qual è il vostro libro consigliato del 2023, scriveteci usando l’hashtag #libriconsigliati2023 sui social de ilLibraio.it, oppure inviando una mail all’indirizzo digital@illibraio.it e indicando nell’oggetto #libriconsigliati2023. Siamo ovviamente curiosissimi di leggere i vostri suggerimenti!

rivista Il Libraio dicembre 2023

A proposito, per chi è in cerca di altri consigli, è già disponibile gratuitamente, in pdf e epub, l’ultimo numero dell’anno della nostra rivista, Il Libraio, con decine e decine di suggerimenti di lettura (in copertina il maestro del thriller italiano Donato Carrisi), e con all’interno anche un’utile guida per i vostri regali, che ripropone i libri che quest’anno si sono rivelati i più amati in libreria.

Inoltre, a inizio anno abbiamo raccolto oltre 250 libri tra le uscite più interessanti dei primi mesi del 2023, e prima dell’estate abbiamo selezionato circa 300 novità arrivate in libreria a metà annata, tra romanzi (dai thriller ai romance, dalle saghe familiari ai fantasy), saggi, manuali, memoir, autobiografie, raccolte di poesie e racconti, manga, fumetti, graphic novel e tanti albi e storie per bambini e ragazzi.

E ora, ecco i nostri consigli “sentimentali”:

Lezioni di Ian McEwan

Lezioni di Ian McEwan libri consigliati 2023

Lezioni (Einaudi, traduzione di Susanna Basso) segna il ritorno di Ian McEwan a un tipo di narrazione più ampio e sfaccettato, che percorre alcuni dei più grandi eventi della storia contemporanea: dalla crisi missilistica di Cuba alla pandemia di COVID-19, passando per il disastro di Chernobyl e la caduta del muro di Berlino. La storia dell’Europa del secondo Novecento e dei primi anni Duemila si fonde agli eventi personali e intimi della vita di Roland Baines, classe 1948 (proprio come lo scrittore britannico) e inconsapevole protagonista della propria storia. Attraverso la scrittura di McEwan, delicata e cruda, schietta ed elegante, seguiamo i pensieri di un uomo ricco di contraddizioni, e leggiamo il suo quieto evolvere in un mondo sempre più irrequieto e frenetico. Eventi complessi e conturbanti spezzano il ritmo della vita di Roland, altrimenti ordinaria: l’educazione autoritaria del padre, l’abuso da parte della sua insegnante di pianoforte, che provoca in lui terrore e fascino, l’abbandono della moglie, che lo lascia solo con un figlio neonato, e infine il tramontare della sua promettente carriera da pianista, barattata per un’esistenza insipida e inerte. Sono queste le “lezioni” a cui il titolo fa riferimento: dure, spietate, incomprensibili. Ma Roland ha davvero imparato qualcosa da queste esperienze, o si è limitato a portarsele dietro, costruendo così il proprio personale fardello?
(Martina Ostinelli)

Guerra di Louis-Ferdinand Céline

Guerra di Louis-Ferdinand Céline libri consigliati 2023

I cattivi non muoiono mai. Mai del tutto. Questo dice Guerra (Adelphi, a cura di Pascal Fouché, traduzione di Ottavio Fatica – qui la nostra recensione), scartafaccio céliniano riapparso in circostanze rocambolesche (ci sono di mezzo la centosettenne Lucette, migliaia di pagine tenute “con mollette da bucato”, polizia, tribunali e una profezia: “un giorno vi disputerete i miei cenci”). Guerra non è del tutto un libro, ma certo è un ritmo. Il ventenne Louis-Ferdinand Déstouches (e non ancora Céline) si offre volontario in uno dei peggiori mattatoi concepiti dalla specie umana. Non pago, a Poelkapelle decide di portare degli ordini sotto il fuoco nemico. Qui la storia scivola nel mito. Sappiamo che Déstouches porta a casa un’invalidità al 70% e una medaglia. Guerra ci racconta che a mezzo di una pallottola nell’orecchio si è beccato la guerra nella testaChiusa dentro la testa. La porta dell’inferno nell’orecchio. Le cose non saranno più le stesse. Déstouches, suggerisce Guerra, abdica una volta e per sempre al mondo della vita. Impossibile leggere altrimenti la desolazione del suo Viaggio al termine della notte. Mai morto, vampiro di sé stesso, in Guerra assistiamo alla sua ricomposizione mostruosa in Louis-Ferdinand Céline. Nasce il grande cattivo, l’esiliato, il profanatore, il nazista, il “grande scrittore e gran figlio di puttana”, scriverà Bolaño. La lingua dei vivi implode (“nel rumore di fondo alla mia testa erano pigiate assieme tutte le ruote, tutte le carni, tutte le idee della terra”), nasce la petite musique, lingua di bagliori, lingua di vermi, marciume, splendore.
(Gianluca Catalfamo)

La casa del mago di Emanuele Trevi

La casa del mago di Emanuele Trevi libri consigliati 2023

Quello che avviene con gli ultimi libri di Emanuele Trevi è qualcosa di raro e speciale: si sente la necessità, l’urgenza di consigliarli. Così come per Due vite (Neri Pozza), vincitore del premio Strega 2021, in cui lo scrittore e critico raccontava del forte legame d’amicizia con Rocco Carbone e Pia Pera, anche leggendo La casa del mago, che Trevi ha dedicato alla figura del padre, Mario Trevi, noto (e riservato) psicoanalista junghiano, si percepisce la stessa empatia, la medesima intimità. Molto si è detto su questo testo ibrido (lo stesso autore si interroga sull’etichetta da applicare in questa video-conversazione, assai consigliata, con la scrittrice Ilaria Gaspari, su LibLive): quel che conta non è la definizione (memoir, romanzo, autofiction…), ma la commozione, l’autoironia, la capacità dello scrittore di parlare al cuore di chi legge. Anche a quello di chi non ha, o avuto, un padre intellettuale (o un mago per padre). Sin dall’incipit: “«Lo sai com’è fatto». Quando mia madre mi parlava di mio padre ci metteva poco ad arrivare al punto, sempre lo stesso: per affrontare qualunque faccenda con quell’uomo  enigmatico, con quel cubo di Rubik sorridente e baffuto, bisognava sapere-come-era-fatto. Io chiedevo lumi, e lei mi ricacciava nelle tenebre più scure col suo perpetuo intercalare, più simile a una formula magica che a un pensiero razionale: «lo sai com’è fatto». Era evidente, d’altra parte, che non lo sapeva nemmeno lei come era fatto, non lo sapeva nessuno…”.
(Antonio Prudenzano)

Madre d’ossa di Ilaria Tuti

Madre d'ossa ilaria tuti libri consigliati 2023

Madre d’ossa (Longanesi, qui la recensione), la nuova storia di Teresa Battaglia, è fatta di confini. C’è il Friuli, con tutta la complessità della sua cultura di contaminazioni, nella quale paganesimo e cristianesimo si fondono. C’è un’indagine in cui la linea di separazione tra devozione e ossessione diventa distruttiva, dove risuona il canto del diavolo, accanto al pianto di ragazzine alate. C’è il confine che Massimo supera più volte per proteggere una Teresa sempre più fragile. Con Ilaria Tuti ci caliamo negli ipogei a scoprire la sacralità delle sepolture primitive, i resti delle morti inquiete, e ci troviamo di fronte al culto più antico, quello della maternità. Madre d’ossa è un’esplorazione nelle simbologie della storia, nelle oscurità della vita e negli enigmi della memoria: la più suggestiva avventura di Teresa, sul confine sempre più esile tra la ragione e l’ombra della sua mente.
(Francesca Cingoli)

La valle dei fiori di Niviaq Korneliussen

La valle dei fiori di Niviaq Korneliussen libri consigliati 2023

Per i suicidi in Groenlandia esiste una pagina Wikipedia, che racconta di come questo paese detenga lo straziante primato di nazione con il più alto tasso di suicidi al mondo. La valle dei fiori (Iperborea, traduzione di Francesca Turri), romanzo dell’autrice groenlandese Niviaq Korneliussen (qui l’approfondimento), racconta la storia di una giovane donna senza nome, che abita a Nuuk – capitale del Paese – ma sta per iniziare la sua carriera universitaria in Danimarca. Attraverso di lei passa il cuore del libro: il racconto del triste primato  e della completa assenza di un sistema di prevenzione dei suicidi (e dell’adeguato supporto psicologico). Una lettura che richiede tanto a chi la scelga – nonostante il linguaggio della protagonista sia spesso divertente e provocatorio. È, insieme, una lettura che ci dà la possibilità di entrare in un mondo al quale raramente abbiamo accesso e che merita, invece, di essere ascoltato. Ad accompagnarci è la voce precisa e schietta di un’autrice che, a ragione, il New Yorker ha definito “l’inaspettata stella groenlandese”.
(Giulia Ceirano)

In memoriam di Alice Winn

In memoriam di Alice Winn - libri consigliati 2023

In memoriam (Garzanti, traduzione di Federica Merati e Roberta Scarabelli), romanzo d’esordio di Alice Winn, è un debutto narrativo dirompente, “piacevolmente classico ma audacemente originale” (così i librai inglesi lo hanno definito in occasione del conferimento del Waterstones Debut Fiction Prize 2023). Una nuova uscita che racchiude ombre e luci dell’inizio del Novecento attraverso gli occhi di due giovani uomini che trovano l’uno nell’altro la forza di superare l’insensatezza del conflitto, ricercando una necessaria consolazione nell’immortale lezione dei classici. In memoriam unisce formule differenti, intrecciando fitti e strazianti dialoghi con caldi epistolari e fredde pagine di giornale, fornendo così a lettrici e lettori un resoconto documentato della Prima guerra mondiale. Un romanzo pregno di emotività che si muove, con cupi adagi ed elettrici momenti di leggerezza, tra tragedia e amore.
(Enrico Montanari)

V13 di Emmanuel Carrère

V13 Carrere libri consigliati 2023

Una delle principali caratteristiche della scrittura di Emmanuel Carrère è la capacità di lasciarsi irretire da personaggi discutibili, che possono mettere a dura prova l’empatia del lettore. V13 (Adelphi, traduzione di Francesco Bergamasco) spinge questa dote un passo oltre la linea dell’orizzonte, in una narrazione che accoglie sia le storie delle vittime sia le storie dei carnefici degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015. Quella che dovrebbe essere una cronaca giudiziaria, pubblicata in gran parte sotto forma di articoli sulla stampa francese, diventa un racconto corale, polifonico, che parte dall’impossibilità di trovare un senso alla tragedia per restituire al lettore un ritratto autentico dell’accaduto: V13 non si limita a ricostruite i fatti, ma ambisce a raccontare cosa rimane all’indomani del massacro, come andare avanti e come raccontarlo, avvalendosi della capacità dell’autore di moltiplicare i punti di vista, apparentemente opposti e inconciliabili, per ricondurli all’interno di un’unica prospettiva.
(Elena Asquini)

La portalettere di Francesca Giannone

la portalettere francesca giannone libri consigliati 2023

Anche se per molti La portalettere (Editrice Nord) è anzitutto una saga famigliare appassionante, che si ispira alla vita della bisnonna di Francesca Giannone, la forza di questo romanzo d’esordio sta nella sua protagonista. Amato dal pubblico al punto da mantenersi in classifica dall’uscita e aggiudicarsi il premio Bancarella 2023, La portalettere (qui la video-intervista all’autrice su LibLive) ha al centro Anna, una donna che va oltre gli stereotipi di genere, muovendosi tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50 con la stessa dinamicità con cui, sulla sua bicicletta, porta la posta a casa degli abitanti di Lizzanello. Il Salento raccontato da Giannone all’inizio si mostra restio ad accogliere Anna con le sue idee rivoluzionarie, ma non ci vuole molto perché la generosità, l’altruismo, l’intelligenza e il fascino mai ostentato ma innegabile della protagonista facciano il resto. Accanto alla famiglia, al lavoro e all’amore, tanti sono i temi che si avvicendano, proponendoci altre storie che si intersecano a quella principale, rendendo il romanzo ricco di colpi di scena.
(Gloria Ghioni)

La storia da dentro di Martin Amis

la storia da dentro martin amis libri consigliati 2023

È molto più di un’autobiografia, anche se Martin Amis, in  La storia da dentro – Come scrivere (Einaudi, traduzione di Gaspare Bona), racconta se stesso e gli amici più importanti, accompagnati con fiera tenerezza alla morte, come Christopher Hitchens e Saul Bellow – anticipando in qualche modo il proprio addio, avvenuto nel maggio scorso. È un mon coeur mis à nu non senza finzione letteraria, come nel “romanzo” qui incastonato del suo amore con una tipa sessualmente indecifrabile, che un poco ricorda la Lady Margot di Evelin Waugh. Ed è un lungo dialogo col lettore, non privo di allegri consigli come quello di “non usare mai un’espressione che abbia un sapore di seconda mano”, per esempio “ci sta”.  Amis è categorico e tenero, racconta il mondo come l’ha visto e provocato, sogna di scrivere un romanzo “sogghignante” (ma lo ha già fatto), alterna alla prima persona la terza, spesso per parlare di sé, ingrana la seconda per parlare al lettore, è un fantastico pilota della scrittura. Da Formula 1. Ci mancherà.
(Mario Baudino)

Proseguiamo con la nostra selezione di libri del 2023 consigliati dalla redazione del sito ilLibraio.it

Vecchi bambini perduti nel bosco di Margaret Atwood

Vecchi bambini perduti nel bosco Atwood libri consigliati 2023

Per comprendere la realtà abbiamo bisogno di finzione, di raccontarci storie, a volte di spaventarci. Ecco, in questo Margaret Atwood è una vera strega, incantatrice e narratrice di distopie estremamente convincenti dove fonde la realtà in modo da creare un nuovo mondo ancora più angosciante di quello esistente. In questa splendida raccolta di racconti (qui la recensione), Vecchi bambini perduti nel bosco (Ponte alle Grazie, traduzione di Guido Calza), Atwood racconta storie realistiche, affiancandole a veri e propri incubi; bizzarre vicende aliene; le relazione tra una madre fattucchiera e una figlia adolescente (e quindi scettica, per definizione). Atwood esplora, poi, la vecchiaia e la morte, forse la più spaventosa delle distopie, quella che coglie tutti, prima o poi. Cosa ci resta di chi abbiamo amato e che se n’è andato? Cosa ci rimane della vita che abbiamo vissuto? La memoria, forse, la consolazione di raccontarsi le storie.
(Silvia Cannarsa)

Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi

Antonella Lattanzi Cose che non si raccontano libri da leggere 2023

La maternità è forse l’argomento più contraddittorio, controverso e ambivalente che esista. Da un punto di vista letterario, interessa principalmente a chi la vive, o desidera viverla. Da un punto di vista sociale, invece, sembra essere una questione di dominio pubblico: chiunque ha consigli da dispensare, perle da offrire, critiche o frecciatine da scagliare con noncuranza durante banali conversazioni quotidiane. Eppure è difficile trovare narrazioni che ne restituiscano un’immagine reale; è raro imbattersi in persone che non abbiano paura di raccontare le cose come stanno. Questo è quello che fa Antonella Lattanzi nel suo Cose che non si raccontano, un libro che è un romanzo, un diario e una testimonianza, in cui la scrittrice (qui la nostra intervista, ndr) parla del suo percorso per cercare di rimanere incinta – percorso che passa per tentativi, ospedali, terapie, gravidanze iniziate e poi interrotte, speranze, sogni, delusioni, sangue e attese. Dolorosa e spietata ma al tempo stesso dolcissima e luminosa, la scrittura di Lattanzi ha il potere di parlare a tutte le donne (e non solo a chi ha deciso di diventare madre), andando oltre ai soliti stereotipi che aleggiano attorno alla maternità e addentrandosi con coraggio nelle ombre di una scelta di cui per troppo tempo è stata taciuta la verità.
(Jolanda Di Virgilio)

Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow di Gabrielle Zevin

gabrielle-zevin-tomorrow-and-tomorrow-and-tomorrow libri consigliati 2023

Gabrielle Zevin con Tomorrow and tomorrow and tomorrow (Editrice Nord, traduzione di Elisa Banfi – qui il nostro approfondimento) ha compiuto un piccolo miracolo: far tornare voglia di giocare a chi non gioca da anni. O addirittura a chi non ci ha mai giocato. Il suo romanzo è una storia di amicizia, di amore, di lavoro e di come queste cose si intersecano ed entrano in conflitto alla base del sogno americano, ma è soprattutto una storia di creazione, dove il vissuto viene condiviso da più persone e diventa materia narrativa. Il mondo dei videogiochi ci dice di più della nostra vita che la realtà stessa, pare dire. Salvo che la vita reale trova i suoi modi dolcissimi, goffi, brutali di riaffermare la propria supremazia. Il romanzo di Zevin mette insieme Sam, Sadie e Marx e li fa inventare giochi. Nel mezzo li fa litigare, innamorarsi, riappacificarsi. Dando valore a ogni personaggio, anche a quelli che non sono “giocabili”. Che forse sono quelli a cui ci si affeziona di più.
(Anna Maniscalco)

Detransition, baby di Torrey Peters

Detransition, baby di Torrey Peters libri consigliati 2023

L’attesa è valsa la pena: a un paio d’anni dall’uscita negli Stati Uniti, nel 2023 è arrivata anche la traduzione italiana di Detransition, baby (Mondadori) di Torrey Peters (qui la nostra intervista), a firma di Chiara Reali con il supporto di Antonia Caruso. Il romanzo ha colpito il pubblico italiano quanto quello americano: la storia del triangolo queer con al vertice Reese, donna transgender, travolge e lascia molti interrogativi. Ma soprattutto, è un romanzo scritto con stile e umorismo tagliente. I temi, d’altronde. sono cari alla generazione dei trentenni di oggi, soprattutto alle donne. Cosa significa essere donna e quanto l’idea di femminilità è condizionata da ciò che c’è attorno? Cosa costituisce una famiglia? Anche se, dietro questi dubbi, a emergere è la riflessione attorno al concetto di fallimento, che pesa sulle spalle di chi arriva in quella fase della vita in cui l’idea di tornare sui propri passi spaventa tanto quanto l’idea di andare avanti sulla strada sbagliata.
(Veronica Tosetti)

La bella confusione di Francesco Piccolo

francesco piccolo la bella confusione libri consigliati 2023

Otto e mezzo e Il Gattopardo. Federico Fellini e Luchino Visconti nel 1963 danno vita a due capolavori della storia del cinema mondiale. La loro rivalità, scoppiata e fomentata dalla critica, germoglia nel 1954 alla Mostra del Cinema di Venezia. E in mezzo, contesa come vuole la migliore tradizione, è una donna. Si tratta di Claudia Cardinale, “costretta” a fare la spola tra un set e l’altro, a cambiare epoca, location e colore dei capelli. È dal racconto di quest’ultimo particolare, carpito in un’intervista prima di salire sul palco del Festival di Sanremo nel 2014, che scatta la scintilla de La bella confusione (Einaudi), l’ultima prova letteraria di Francesco Piccolo. E così la visione del mondo e il metodo di lavoro dei due registi prima rivali, poi riconciliati, si intrecciano con la vita dello scrittore e sceneggiatore casertano. Il quale, in questo caso, più che all’autofiction che tanto deve all’impronta felliniana, più ancora che al metodo di Visconti nel Gattopardo, si rifà a un altro gigante, da lui definito proprio in un’intervista per ilLibraio.it, il “suo vero mito, quasi dell’inconscio” Ennio Flaiano.
(Alessia Liparoti)

The Turnglass. La clessidra di cristallo di Gareth Rubin

The Turnglass. La clessidra di cristallo di Gareth Rubin libri consigliati 2023

The Turnglass. La clessidra di cristallo (Longanesi) di Gareth Rubin è il giallo tête-bêche rivelazione dell’anno. Il libro è composto da due storie, auto-concluse e godibili anche in maniera isolata, che tuttavia, al tempo stesso, risultano interconnesse con sottili e raffinati richiami tematici, onomastici, come a disegnare due linee insieme continue e parallele. Ci si ritrova così a Ray, nell’Inghilterra di fine Ottocento dove, entro suggestive atmosfere gotico-rurali, il medico Simeon viene chiamato per curare un suo lontano parente, finendo per investigare sulla morte dello stesso, sopraggiunta in circostanze misteriose. Capovolgendo il libro, si leggerà una storia in pieno stile grande romanzo americano: nella California del 1939 Oliver Tooke, celebre scrittore, viene trovato morto per un apparente suicidio. Il suo amico Ken Kourian indaga sulla sua morte scoprendo imprevedibili legami tra quella morte, il rapimento del fratello di Oliver e altri indizi contenuti in un romanzo dell’amico, il cui contenuto crea di fatto un corto circuito mozzafiato di piani narrativi e libri fisici, lettori e narratori.
(Simone Re)

Che cosa fa la gente tutto il giorno? di Peter Cameron

Che cosa fa la gente tutto il giorno? peter cameron libri consigliati 2023

Una raccolta di racconti scritti da Peter Cameron in diverse fasi della sua carriera e pubblicati da Adelphi (traduzione di Giuseppina Oneto). Dodici storie che tratteggiano situazioni ordinarie, vite che si incontrano, travolte dal senso di smarrimento e dall’incapacità di comunicare. Nel percorrere questi scenari, ci si sente in bilico tra le rappresentazioni di Edward Hopper e una moderna personificazione di Ebenezer Scrooge, spiando i limiti del genere umano nella più usuale quotidianità, vedendo in quei personaggi il riflesso di noi stessi. “Pensò alla sua vita e alle cose che le succedevano, a come fosse impossibile impedire che succedessero, controllarle”. In Che cosa fa la gente tutto il giorno? (qui l’approfondimento) ogni quadro è doloroso e tragicomico allo stesso tempo: dall’uomo che preferisce far credere alla moglie di avere una relazione clandestina, piuttosto che rivelarle di tenere una cagnolina nel ripostiglio, a Freddie, che, guardandosi allo specchio, non si riconosce più, sino alla coppia che programma a tavolino la fine di una relazione.
(Francesca Tommasi)

Le schegge di Bret Easton Ellis

Le schegge di Bret Easton Ellis libri consigliati 2023

Insuperato creatore di atmosfere, i suoi anni Ottanta edonisti e decadenti che ormai hanno preso vita propria, se c’è una cosa di cui Bret Easton Ellis diffida è l’idea di una trama: che gli eventi scorrano, che si coagulino in un ordine, in una successione e in un senso. Per questo sono vent’anni che tormenta le sue trame in un vortice di riscritture mai sazio. Fuggendo la maniera, Schegge (Einaudi, traduzione di Giuseppe Culicchia – qui il nostro approfondimento) ne insegue a ritroso l’origine: è tanto la storia di come il giovane Bret Easton Ellis diventi lo scrittore Bret Easton Ellis quanto di come il mondo sia andato a pezzi. Ovviamente, è tutto falso, ma è anche tutto vero. Quello che conta è registrare ancora una volta la ferita di una realtà orfana delle sue gerarchie di senso. Il tempo non scorre eppure la vita è troppo breve: chiudi gli occhi un secondo e il giovane più terribile della letteratura americana è già un venerato maestro, solo ai margini di un orrore che ne scompiglia le equazioni. Se niente vale niente, allora tutto vale tutto: perché Bret Easton Ellis è diventato scrittore? Perché il mondo è andato a pezzi. Perché il mondo è andato a pezzi? Perché Bret Easton Ellis è diventato scrittore.
(Gianluca Catalfamo)

Abel di Alessandro Baricco

Abel. Un western metafisico di Alessandro Baricco libri consigliati 2023

Abel – Un western metafisico (Feltrinelli – qui la nostra recensione), il nuovo romanzo di Alessandro Baricco, è tempo che diventa spazio. Una dimensione nuova in cui perdersi per godere di una scrittura che si tramuta in un canto. Abel Crow è un pistolero, avverte una vibrazione e allora spara, e quando spara la traiettoria che lo collega al suo obiettivo è una linea precisa, matematica, priva di sbavature. È esattamente quello che Baricco fa con il lettore, lo aggancia, mira e… boom: il colpo è pulito, dritto fino al cuore. Abel confonde, stupisce e spaventa perché è un racconto cosmico. Nel tempo che passerete con questo romanzo godetevi il silenzio, perché nelle parole (che non sono mai abbastanza) di Abel ci sono lunghissimi silenzi e moltissimi pensieri. Dategli lo spazio che merita, il tempo di cui ha bisogno. Sedetevi con il pistolero, aspettate sua sorella e i suoi fratelli, magari la bruja e poi guardate al cielo.
(Giuseppe Cecere)

Invocazione all’Orsa Maggiore di Ingeborg Bachmann

Invocazione all’Orsa Maggiore libri consigliati 2023

A cinquant’anni dalla morte prematura di Ingeborg Bachmann – per le ustioni provocate dalla brace di una sigaretta che le incendiò la vestaglia nell’autunno del ’73 – Adelphi riporta in libreria la sua silloge poetica Invocazione all’orsa maggiore (1956) in un’edizione sontuosa, che oltre al bellissimo commento di Luigi Reitani a ogni componimento (tradotto dal tedesco da Laura Ragone) comprende una nota di Hans Höller, il più grande biografo della poetessa, e una ricca appendice iconografica, fotografie e documenti che aiutano a ricostruire la storia di una vita inquieta e magnetica. Una guida preziosa per addentrarsi in un progetto poetico di compiuta bellezza, che incanta chi legge con apostrofi protese a un multiforme “tu” e mostra che fare poesia dopo Auschwitz è stato ancora possibile – al prezzo di una dedizione assoluta alla parola che può dare vita a ogni metafora, estenuando il potere concreto delle immagini come vie d’accesso a un secondo livello di realtà, in cui “tanto più chiaramente ci esprimiamo, tanto più poetici saremo”.
(Ilaria Gaspari)

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Sono una pazza a volere te di Camila Sosa Villada

Sono una pazza a volere te di Camila Sosa Villada libri consigliati 2023

La cuentista, la sacerdotessa, la maga, la prestigiatrice, la pazza, la loca. Torna Camila Sosa Villada, dopo il successo de Le cattive, e torna con una costellazione cruda di cuentos, una girandola impazzita di astri che formano Sono una pazza a volere te, uscito per Sur. La traduzione è di Giulia Zavagna, sempre una garanzia quando si parla di letteratura latinoamericana. La scrittura di Sosa Villada è un caleidoscopio, è un mosaico dalle tessere foderate di pelle di serpente: i personaggi sono mutevoli, cangianti, multiformi, e Sosa Villada riesce a volteggiare tra punti di vista totalmente differenti. Tra il Messico, gli Stati Uniti e l’Argentina, l’autrice ci offre l’affresco di una vera e propria epica del nostro tempo e i suoi personaggi sono monumentali e archetipici, sono maschere che mettono in scena i temi più urgenti della contemporaneità. Tra donne che si guadagnano da vivere fingendo di essere le fidanzate di uomini che non si accettano, vittime di violenza, persone che raccontano il racconto col proprio corpo e parrucchiere che incontrano Billie Holiday ad Harlem, Sosa Villada ci racconta la voragine e la fame d’amore, e ci dimostra che la letteratura non deve essere in nessun modo carezzevole, accondiscendente e compiacente, ma continuare a essere una spina, un pungiglione, uno scorpione.
(Monica Acito)

Giorno di vacanza di Inès Cagnati

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Dopo la pubblicazione di Gènie la matta, Adelphi continua il percorso di riscoperta di Inès Cagnati con il romanzo Giorno di vacanza (traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala). La quattordicenne Galla frequenta il liceo in città grazie a una borsa di studio. In sella alla sua vecchia bicicletta, amica di sempre, in un gelido fine settimana invernale Galla percorre i trentacinque chilometri che la separano dai suoi genitori e dalle sue innumerevoli sorelle, per fare ritorno in quella casa familiare immersa nella palude della campagna francese, lontana da tutto e tutti. Al suo arrivo, però, non c’è come suo solito l’amata madre ad accoglierla, c’è solo il padre che inspiegabilmente la rifiuta, sbattendole la porta in faccia. E Galla rimane sola, con la sua bici e con la fedele cagna Daisy e, prima di rimettersi in viaggio, si abbandona ai ricordi. Primo in ordine cronologico dell’autrice, e vincitore del Prix Roger Nimier 1973, Giorno di vacanza è un romanzo intenso che racconta la solitudine dell’infanzia, la durezza della vita di campagna, la povertà familiare e le difficoltà di classe, temi cari a Cagnati e di stampo autobiografico, presenti in tutte le sue opere successive.
(Cristiana Chiumenti)

E proseguiamo verso la parte finale della selezione di libri del 2023 consigliati dalle collaboratrici e dai collaboratori del nostro sito…

Le ragazze Monroe di Antoine Volodine

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Tra residui di amore, l’eredità desolante del sogno della rivoluzione e un mondo allucinato e catastrofico, Antoine Volodine con Le ragazze Monroe (66thand2nd, traduzione di Anna d’Elia – qui l’approfondimento) scrive un altro capitolo dell’universo post-esotico, la sua complessa architettura narrativa portata avanti negli anni per disegnare un ambiente distrutto, popolato da figure smarrite che si aggirano in zone di confine tra sogno e veglia sulle quali si stende l’ombra della Fine, anzi una fine già avvenuta. E anche i protagonisti del romanzo forse senza essersene accorti sono già morti. Le ragazze Monroe è in un certo modo un noir, e Volodine pesca a piene mani dalla tradizione narrativa e cinematografica di genere. Il romanzo si snoda tra strade buie e piovose, uffici cadenti e coltri di fumo. Monroe è un uomo misterioso che dal mondo dei morti sta organizzando un commando di ragazze guerriere che combattano la deriva del Partito rivoluzionario, e si troverà contro agenti della polizia e internati psichiatrici con poteri sciamanici. Volodine gioca a sfaldare consapevolmente la trama, a mostrare lo strazio del mondo perduto e di una rivoluzione tradita mescolandolo al suo peculiare umorismo del disastro. Come gli altri titoli del post-esotismo, Le ragazze Monroe proviene da un sogno nero per raccontare la storia di questa epoca.
(Niccolò Bosacchi)

La vita altrove di Guadalupe Nettel

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Se fossimo una pianta o un animale, l’altrove starebbe nel mondo degli esseri umani e viceversa. Ma tutti, piante animali e esseri umani, avremmo la nostra vita in un altrove, in un sottosopra, in un altro mondo che Guadalupe Nettel ora conosce e descrive ora sottintende, a seconda.  Ne La vita altrove (traduzione di Federica Niola, La Nuova Frontiera) Guadalupe Nettel raccoglie otto storie brevi (qui la recensione, ndr), in cui i protagonisti si trovano a fare i conti con un luogo sconosciuto: l’altrove è tanto un sentimento, quanto un mondo che esce dal quotidiano e diventa sfuggente, una situazione da sbrogliare o da comprendere. Guadalupe Nettel canta il quotidiano e come sempre lo stratifica, per poter aprire continuamente finestre sull’altrove: ribalta la realtà per darle un nuovo ordine in cui i controcampi sono il punto di vista privilegiato.
(Elena Marinelli)

I bambini si rompono facilmente e Prima che sia notte di Silvia Vecchini

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I bambini si rompono per mille motivi. Perché gli adulti, distratti, non li guardano e se li guardano non li vedono. Perché restano in silenzio davanti alle cose atroci o perché non possono più ascoltare le voci di chi li amava. Perché mettono in pratica rituali dolorosi che restano segreti finché qualcuno non li porta alla luce. Di tutti questi modi e di molti altri in cui i bambini, inevitabilmente, si rompono, scrive Silvia Vecchini ne I bambini si rompono facilmente un libro di racconti edito da Bompiani che dimostra la grazia della poesia. La stessa grazia ritroviamo in Prima che sia notte, (Bompiani, con illustrazioni di Sualzo)  storia di  Carlo che non sente e vede solo da un occhio che rischia però di chiudersi lasciandolo nel buio. In un momento in cui la sofferenza dei bambini è ignorata, lasciata sotto le bombe, usata per portarci al supermercato, questi due libri mi sono parsi piccole gemme capaci di ricordare che se non stanno attenti anche gli adulti si rompono e con maggiore facilità.
(Giusi Marchetta)

L’assassino è tra le righe di Janice Allett

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L’assassino è tra le righe (Einaudi Stile Libero, traduzione di Manuela Francescon) di Janice Allett è un romanzo per chi ama sbirciare la posta o le email altrui. Per chi ha visto Dogville, Funny Games o più di recente Only Murders in the Building, o anche solo per chi ha l’impressione che dei vicini sia sempre meglio diffidare. Ma anche per chi ama approfondire la psicologia dei personaggi e capire a cosa porteranno le loro interazioni. Ah, e come se non bastasse è un giallo avvincente e imprevedibile, in cui non manca un ritratto profondo e satirico della società delle apparenze in cui viviamo – come se ci trovassimo dentro una moderna Comédie Humaine, che non a caso è fatta di gente accomunata dalla passione per le rappresentazioni teatrali. Anche se, più di tutto, è un romanzo concepito per divertirci e disturbarci, per tenerci gli occhi incollati alle sue ben 552 pagine e per farci pensare che, alla fine, aveva ragione Agatha Christie (1890-1976), quando in Miss Marple nei Caraibi (Mondadori, traduzione di Rosalba Buccianti) scriveva che “Le conversazioni sono sempre pericolose se si vuol nascondere qualcosa”…
(Eva Mascolino)

L’incendio di Cecilia Sala

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Viviamo in un periodo storico in cui sforzarsi per capire ciò che ci circonda è sempre più necessario, e al contempo più difficile. In L’incendio (Mondadori), la giornalista Cecilia Sala (qui la nostra intervista) offre uno sguardo sugli eventi che in tempi recentissimi hanno segnato tre paesi (l’Ucraina, l’Iran e l’Afghanistan) e che, inevitabilmente, hanno cambiato anche ciò che sta al di là dei loro confini. Sala, che oltre a scriverne su Il Foglio tratta gli esteri tutti i giorni con il suo podcast Stories, in L’incendio si concentra su paesi di cui è poco diffusa una conoscenza approfondita della storia e della cultura, il che può essere d’ostacolo nella contestualizzazione delle crisi che li coinvolgono. Anche per questo Sala include la prospettiva delle persone intervistate durante i suoi reportage sul campo, tra le quali troviamo molti appartenenti alla generazione dei ventenni, che offrono una prospettiva diversa e poco scontata con cui guardare al complesso contesto geopolitico internazionale.
(Nadia Corvino)

Come uccidere la tua famiglia di Bella Mackie 

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La vendetta è un cocktail da servire col ghiaccio (nel cuore); con un pizzico di ironia e cattiveria al punto giusto, nel suo romanzo di debutto Come uccidere la tua famiglia (HarperCollins, traduzione di Aurelia di Meo) l’incontenibile Bella Mackie suggerisce a noi lettori la soluzione – quella tombale – per fare i conti con i traumi del proprio passato: seppellirli una volta per tutte. E che non si separi chi ha ragione da chi ha torto; nel progetto di Grace Bernard di sterminare la sua intera famiglia – quella paterna che non l’ha mai riconosciuta – ogni personaggio è sia vittima che carnefice, cosicché nel bilancio di fine anno ciò che rimane è il manifesto di un’anti-eroina dei nostri tempi, in lotta col lignaggio famigliare se non anche in parodia di tante immagini del contemporaneo (dall’utilizzo sconsiderato dei social network a certi parossismi nell’apparire a ogni costo). Politicamente scorretto, ma quel tanto che ci piace.
(Stefano Risso)

Il fuoco invisibile di Daniele Rielli

Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale libri consigliati 2023

Ottimo esempio di giornalismo narrativo – che oggi si porta sempre meno tra spiegoni social e divismi da tastiera – Il fuoco invisibile – Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli) di Daniele Rielli sulla pandemia della Xylella che ha devastato gli ulivi del Salento è nobilmente démodé. Quindi delizioso. L’autore, un detective illuminista che conosce bene il territorio perché il padre ha un appezzamento di ulivi in quel di Calimera, si mette in viaggio tra tesi e antitesi, scientifiche e no, con una galleria di personaggi gustosi e irresistibili. Alcuni Dolenti, altri improbabili guru (come l’attivista che ricicla le teorie di un agronomo colombiano inventore dell’agricoltura rigenerativa), altri ancora rigorosi nel chiedere un approccio rigoroso alla lotta al batterio. Perché, come ha dimostrato il Covid, in una pandemia non è solo la malattia a scatenarsi ma tutta la ridda di passioni umane: tradizioni, miti (potentissimo, quasi archetipico, quello Uomo-Natura con i contadini che si incatenano agli alberi per non farli tagliare) dietrologie, populismi, errori (macroscopico quello giudiziario, in questo caso), dicerie, mobilitazioni, con internet a fare da potente miscelatore tra relativismo assoluto e certezza delle opinioni. Risultato: in quasi dieci anni il virus è avanzato impetuoso, uccidendo oltre 20 milioni di alberi, con i politici a seguire il vento del giorno, gli scienziati sbattuti sul banco degli imputati e l’Europa che guardava attonita. C’è la narrazione, c’è la tecnica giornalistica (ascoltare tutti, e fargli, in caso, le pulci, ma senza toni saccenti), c’è, importante in questa vicenda, la ricostruzione storica. Insomma, come diceva un vecchio fotografo di cronaca, “niente di meglio che andare sui posti”. Vale per le guerre, ma anche per le pandemie.
(Antonio Sanfrancesco)

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